schedavico dei Tribunali, saggio 9, cementizio con inserti Teramo ( TE ) Nel 1968, saggi stratigrafici condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo scoprirono in vico dei Tribunali, nel giardino interno di una casa a una profondità dim 0.94-0.85, tre livelli pavimentali sovrapposti, poggianti a loro volta su più strati di ceneri e carboni identificati come residui della combustione di una capanna lignea dell’abitato protostorico pretuzio. Il livello pavimentale più recente è un tessellato bianco, della piena età imperiale, quello intermedio è un cementizio a base fittile, il terzo è un cementizio a base fittile con punteggiato irregolare di inserti o tessere: gli ultimi due pavimenti sono databili fra la fine del II a.C. e i primi decenni del I a.C. I rinvenimenti nel loro insieme rivestono una certa importanza, poiché documentano come il nucleo più antico della romana Interamnia Praetuttiorum si sia sviluppato in diretta continuità con l’originario abitato pretuzio e abbia poi conosciuto un’intensa attività edilizia, di carattere principalmente privato, durante le epoche tardo repubblicana e imperiale, come mostrano i saggi di scavo condotti a più riprese dalla stessa Soprintendenza nell’area immediatamente limitrofa a vico dei Tribunali (vico delle Ninfe, vico dell’Ariete, via del Baluardo, vico degli Orti, vico Corto). In particolare, è plausibile ipotizzare che i livelli pavimentali scoperti nel 1968 possano provenire dallo stesso complesso che, nel medesimo vico dei Tribunali, ha restituito nel 1989 (saggio D) un frammento di rivestimento a commesso di laterizi. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile ricostruire le fasi edilizie del complesso, se non per linee molto generali, nè attribuire con certezza i pavimenti a uno più ambienti. Non si dispone di planimetria, nè di documentazione fotografica: la comprensione dell’area, ormai ampiamente urbanizzata, è pertanto destinata a restare incompleta.Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici vico dei Tribunali, saggio 9, cementizio a base fittile Cementizio a base fittile. Noto solo da descrizione, manca nell’edito la documentazione fotografica. Coperto dalla pavimentazione in tessellato di prima età imperiale, copriva un precedente livello pavimentale in cementizio.vico dei Tribunali, saggio 9, tessellato monocromo Frammento di tessellato monocromo a filari paralleli di tessere in ordito obliquo (DM 105), forse comprendente anche una parte del bordo : l’omogeneità della tessitura è interrotta da una linea di tre tessere in ordito rettilineo. Il mosaico copre un precedente livello pavimentale in cementizio. Ambiente attestato unicamente da tre livelli pavimentali sovrapposti, poggianti a loro volta su più strati di ceneri e carboni residui di combustione di strutture lignee. I livelli pavimentali testimoniano almeno tre distinte fasi edilizie: tuttavia, in assenza di strutture murarie superstiti, non è possibile stabilire se anche l’ambiente abbia subito modifiche strutturali contestualmente al rifacimento delle pavimentazioni. Non si conosce la posizione dell’ambiente nell’ambito del complesso, manca la planimetria.Lunghezza: 14 m – Larghezza: m Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici vico dei Tribunali, saggio 9, cementizio a base fittile Cementizio a base fittile. Noto solo da descrizione, manca nell’edito la documentazione fotografica. Coperto dalla pavimentazione in tessellato di prima età imperiale, copriva un precedente livello pavimentale in cementizio.vico dei Tribunali, saggio 9, tessellato monocromo Frammento di tessellato monocromo a filari paralleli di tessere in ordito obliquo (DM 105), forse comprendente anche una parte del bordo : l’omogeneità della tessitura è interrotta da una linea di tre tessere in ordito rettilineo. Il mosaico copre un precedente livello pavimentale in cementizio. Specifiche di rinvenimento Data: 1968 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo Vico dei Tribunali, saggio 9, cementizio con inserti Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo? Cromia: bicromo? Cementizio a base fittile con punteggiato irregolare di inserti o tessere (DM 103a o var. DM 103b). Noto solo da descrizione, manca nell’edito la documentazione fotografica. Coperto da un successivo livello pavimentale in cementizio. Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Specifiche tecniche
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti lapidei) Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 103a – inserti su cementizio | | | var. DM 103b – punteggiato irregolare di tessere su cementizio | | |
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ
Cerulli Irelli, G. 1971, in Carta Archeologica d’Italia. Foglio 140 (Teramo), Firenze, pp. 15-16, n. 16.Mancini, M. C. 2010, Pavimentazioni e decorazioni musive italico-romane di Interamnia Praetuttiorum, in Quaderni di Archeologia d’Abruzzo. Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, Firenze, p. 81.Staffa, A.R. 2007, Dall’antica Interamna al Castrum Aprutiense poi Teramum. La stratificazione archeologica del centro storico di Teramo, in Documenti dell’Abruzzo Teramano, VII/1, Chieti, pp. 75-77.
DATA SCHEDA: 2015 | AUTORE: Zippilli, Chiara | REF. SCIENT. : Santoro, Sara | AGGIORNAMENTO: 2016 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia STRINGA BIBLIOGRAFICA: Zippilli, Chiara, vico dei Tribunali, saggio 9, cementizio con inserti, in TESS – scheda 18405 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18405), 2015INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18405
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