Nella zona sud-occidentale della città antica, nel sito rinvenuto nei pressi dell’attuale via Acuti, è stata individuata una grande domus riferibile alla seconda fase di espansione urbanistica (età imperiale). L’edificio ha una lunghezza massima conservata di circa 35 metri, dove sono stati documentati quattro ambienti che si susseguono. L’ambiente di rappresentanza e di soggiorno è caratterizzato da uno pseudoemblema centrale con testa di Medusa, che lo differenzia dagli altri vani, di minori dimensioni e forse di passaggio. La planimetria del complesso è tratta da TUTERI 2011, p. 22 (rilievo e disegno S. Notarmuzi, luglio 1997).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
via Acuti, cubicolo B, tessellato monocromo Tessellato monocromo a filari paralleli di tessere bianche in ordito rettilineo (DM 105a), bordato da una cornice periferica lineare di tessere nere (DM 1y). Manca nell’edito la documentazione fotografica.
via Acuti, cubicolo D, tessellato monocromo Tessellato monocromo a filari paralleli di tessere bianche in ordito rettilineo (DM 105a), bordato da una cornice periferica lineare di tessere nere (DM 1y). Manca nell’edito la documentazione fotografica.
via Acuti, triclinio A, tessellato a motivi geometrici e figurati Tessellato bicromo a motivi geometrici, a tessere nere su fondo bianco, composto da più pannelli giustapposti. Lo spazio contiguo all’ingresso è in tessellato monocromo bianco (DM 105a), bordato su un lato da una cornice periferica lineare nera (DM 1y); segue un pannello campito con un motivo costituito da due file di svastiche contigue a sensi alternati, con effetto di meandro a T di svastiche (DM 36d). Questo secondo pannello ne precede un terzo, quadrato, contenente uno scudo con composizione romboidale di squame affusolate bipartite adiacenti, in colori contrastanti (DM 218b); al centro, entro clipeo incorniciato da una treccia a due capi (DM 70d) in due tonalità di rosso, si trova una testa di Medusa in nero su sfondo bianco, con dettagli interni in bianco.
Ambiente C: non risultano essere presenti informazioni relative alla struttura dell’ambiente, interpretato come cubicolo e pavimentato in tessellato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1903
Via Acuti, cubicolo C, tessellato monocromo
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Tessellato monocromo a filari paralleli di tessere bianche in ordito rettilineo (DM 105a), bordato da una cornice composta da una fila di spine corte (DM 12d) compresa fra due linee triple di tessere nere (DM 1t). Manca nell’edito la documentazione fotografica.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: immagine da TUTERI 2011, fig. a p. 22.
Nella zona sud-occidentale della città antica, nel sito rinvenuto nei pressi dell’attuale via Acuti, è stata individuata una grande domus riferibile alla seconda fase di espansione urbanistica (età imperiale). L’edificio ha una lunghezza massima conservata di circa 35 metri, dove sono stati documentati quattro ambienti che si susseguono. L’ambiente di rappresentanza e di soggiorno è caratterizzato da uno pseudoemblema centrale con testa di Medusa, che lo differenzia dagli altri vani, di minori dimensioni e forse di passaggio. La planimetria del complesso è tratta da TUTERI 2011, p. 22 (rilievo e disegno S. Notarmuzi, luglio 1997).
