scheda

tempio, cella centrale, tessellato con iscrizione
Castel di Ieri ( AQ )


Il tempio, scoperto nel 1987, è stato edificato su alto podio, in opera poligonale con gradinata frontale databile al II secolo a.C.. L’accesso frontale avveniva tramite un ampia gradinata che immetteva nella cella tripartita attraverso un profondo pronao costituito da quattro colonne sul fronte, in seconda fila due colonne centrali poste all’incrocio dei due assi dei muri interni con i muri esterni delle celle laterali. (CAMPANELLI 1998, p. 74) La cella è divisa in tre parti uguali, attualmente dell’alzato rimane solamente un filare di blocchi in opera quadrata con rivestimento in intonaci policromi all’interno e acromi all’esterno. Nella parte posteriore dei tre ambienti sono presenti dei vani profondi 0,60 m, provvisti di soglia in pietra. Studi recenti hanno individuato una fase di rifacimento da collocarsi intorno alla metà del I secolo a.C., a questa fase risalgono la realizzazione dei mosaici e l’iscrizione dedicatoria. (SALCUNI 2012, pp. 104-105, da cui è tratta anche la pianta edificio).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
tempio, cella destra, tessellato monocromo
Tessellato omogeneo, a fondo bianco, composto da tessere in ordito di filari paralleli (DM 105a) con cornice lineare periferica (DM1y) di tessere nere. Le tessere bianche misurano cm 0.75 x 0.75 cm, le nere cm 1 x 1.

tempio, cella sinistra, tessellato monocromo
Tessellato omogeneo, a fondo bianco, composto da tessere in ordito di filari paralleli (DM 105a) con cornice lineare periferica (DM1y) di tessere nere. Le tessere bianche misurano cm 0.75 x 0.75 cm, le nere cm 1 x 1.


Cella centrale del tempio, decorata con un rivestimento pavimentale in tessellato monocromo.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1987 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo

Tempio, cella centrale, tessellato con iscrizione

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: bicromo

Tessellato omogeneo, a fondo bianco, composto da tessere in ordito di filari paralleli (DM 105a) con cornice lineare periferica (DM1y) di tessere nere. Al centro si trova uno pseudoemblema di forma quadrata campito con una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, disegnati da una linea doppia (DM 190a). In prossimità della cornice nera e all’interno del campo, in corrispondenza dell’ingresso, si colloca un’iscrizione (m 2.41 x 0.315) in tessere nere su fondo di tessere bianche: C(aius) [Vib]IDIVS C(ai) F(ilius) SER(gia) DECR(ianus), L(ucius) P[eti]EDIVS V(ibi) [f(ilius)] [ae]DE(m) FAC(iendam) EX PAG(i) DE[cr(eto)] C(uraverunt) EID(em)Q(ue) [p(robaverunt)]. Le tessere usate per l’iscrizione sono più grandi di quelle del campo.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed epigrafici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 192a – composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, questi ultimi delineati, i meandri disegnati da fasce bicrome, gli intervalli riempiti da file di quadratini e di clessidre adiacenti, in colori contrastanti

Iscrizioni

TrascrizioneLinguaImpaginazioneAndamentoPunteggiaturaAltezza (min-max)
C(aius) [Vib]IDIVS C(ai) F(ilius) SER(gia) DECR(ianus), L(ucius) P[eti]EDIVS V(ibi) [f(ilius)] / [ae]DE(m) FAC(iendam) EX PAG(i) DE[cr(eto)] C(uraverunt) EID(em)Q(ue) [p(robaverunt)]latinoorizzontalesinistrorsopunti

 
 

Referenza fotografica: da SALCUNI 2012, fig. 201.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ
Il pavimento è visibile.

Campanelli, A. 1998, in Archeologia in Abruzzo. Storia di un metanodotto tra industria e cultura, Tarquinia, p. 74.
Salcuni, A. 2008, Decorazioni pavimentali negli edifici templari di età repubblicana in Abruzzo, in Atti del XIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Canosa di Puglia 21-24 febbraio 2007), Tivoli, p. 284.
Salcuni, A. 2012, in Pitture parietali e pavimenti decorati di epoca romana in Abruzzo, Bonn, p. 105, fig. 201.

DATA SCHEDA: 2015 | AUTORE: Pallotta, Simone/ Angelelli, Claudia | REF. SCIENT. : Santoro, Sara | AGGIORNAMENTO: 2016 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Pallotta, Simone/ Angelelli, Claudia, tempio, cella centrale, tessellato con iscrizione, in TESS – scheda 18674 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18674), 2015

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18674


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