Unità edilizia (3) appartenente ad un complesso modulare di tipo abitativo-produttivo che occupa l’intero fronte S dell’isolato I del "Quartiere Occidentale", area scavata negli anni 1973-74 dalla Soprintendenza Archeologica della Basilicata (dir. L. Giardino) nella "Città Alta" (Collina del Castello) di Herakleia (L. GIARDINO, Herakleia: città e territorio, in Storia della Basilicata. 1. Antichità, a cura di D. Adamesteanu, Bari-Roma 1999, pp. 306-319). Costruito ex novo tra la fine del III e gli inizi del II sec. a.C., e isolato rispetto alla restante superficie dell’insula, esso si articola in sei unità, non comunicanti tra loro e con unico accesso (a S) dalla plateia preceduto da un porticato ampio 2,5 m ca. (GIARDINO 1975, pp. 551-552; GIARDINO 1996, pp. 150-152). Ciascuna unità, pur di ampiezza lievemente diversa (113-140 mq: 900 mq tot. ca.), presenta un’identica successione di tre ambienti lungo un asse NE-SW: il primo, a pianta quasi quadrata (6 x 6 m ca.), era verosimilmente destinato a taberna per la sua ampia apertura sulla strada principale fornita di soglia in arenaria; il secondo, corrispondente ad un cortile porticato di forma rettangolare allungata e superficie doppia rispetto al precedente (59-72 mq), era funzionale allo svolgimento di attività artigianali per la presenza di un profondo porticato; il terzo, di forma e dimensioni uguali al primo ma non comunicante con l’esterno, apparteneva al settore più interno e riservato dell’unità e, quindi, doveva avere una funzione più propriamente abitativa. Tutte le caratteristiche planimetriche inducono, pertanto, ad attribuire all’intero complesso una destinazione mista, basata sulla coesistenza della funzione abitativa con quella commerciale e artigianale, ulteriormente confermata dal rinvenimento al suo interno di numerose monete e materiali di pregio (GIARDINO 1996, p. 152; L. GIARDINO, “Architettura domestica a Eraclea di Lucania tra III e I sec. a.C. Aspetti architettonici, sociali ed economici”, in Centro y periferia en del mundo clàsico, Atti del XVIII Convegno Internazionale di Archeologia Classica, a cura di J. M. Alvares-T. Nogales, I. Roda, Merida 2014.pp. 1023-1027). Planimetria e ricostruzione 3D del complesso edilizio in GIARDINO 1996, p. 151, fig. 12; GIARDINO 2014, p. 1026, fig. 3.a-c.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Al centro dell’unità abitativo-produttiva (3) si trova un grande cortile quadrangolare, costituito da un’area pavimentata scoperta e da un profondo porticato presente su tutti e quattro i lati. Lo spazio centrale a cielo aperto (1/5 ca. della superficie totale) è delimitato da un basso muretto in ciottoli fluviali destinato a sostenere le colonne del porticato, di cui tuttavia manca qualsiasi traccia, in quanto probabilmente ligneo. La pavimentazione, in tessere fittili, era collegata ad un lungo canale di deflusso che scaricava le acque piovane in eccesso a S, sulla plateia. Nel corso del I sec. a.C., il cortile porticato diventa l’atrio tetrastilo di una casa tardo-repubblicana, il cui nuovo impluvium si sovrappone a quello più antico, riutilizzandone in parte alcuni elementi costruttivi.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1973-1974
Herakleia, Quartiere Occidentale, complesso abitativo-produttivo isolato I (3), vasca-impluvio del cortile, commesso di laterizi (Erc-19)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a più unità decorative? Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Pavimento a commesso di grandi tessere laterizie di forma poligonale irregolare.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Frammenti di tegole infissi verticalmente e fittamente addensati alla base, strato cementizio intermedio a base principalmente fittile.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Parco Archeologico di Herakleia) Il pavimento è stato restaurato e consolidato tra il 1997 e il 1998 ed è visibile.
Giardino, L. 1975, Il periodo post-annibalico a Heraclea, in Atti del XV Convegno di Studi sulla Magna Grecia, Taranto, pp. 551-552.Giardino, L. 1996, Architettura domestica ad Herakleia. Considerazioni preliminari, in Ricerche sulla casa in Magna Grecia e in Sicilia, Galatina, pp. 150-152.
DATA SCHEDA: 2016 | AUTORE: Donnici, Fabio | REF. SCIENT. : Monaco, Maria Chiara | AGGIORNAMENTO: 2016 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia