Area archeologica situata su una terrazza collinare alla destra del fiume Cavone, presso il confine tra le chorai di Metaponto e di Herakleia. La fase di occupazione più recente del sito, corrisponde ai resti di una villa rustica di epoca repubblicana, oggetto di ricerche sistematiche (fine anni ’80 – 1996) da parte della Soprintendenza Archeologica della Basilicata, in collaborazione con l’Università del Salento, che hanno consentito di acquisire l’intero impianto planimetrico (ca. 3000 mq) del complesso (eccetto la porzione SE, franata). La cronologia sembra porsi tra gli inizi del II sec. a.C. e il pieno II sec. d.C., periodo durante il quale non si registrano sostanziali trasformazioni edilizie. L’articolazione della villa è quello tipico della villa catoniana con una pars rustica e una pars dominica ben distinte. Quest’ultima si sviluppa nel settore E del terrazzo, dominante la vallata del Cavone e la piana costiera, e presenta decorazioni architettoniche e pavimenti in cementizio senza inserti e con tessere, in opus spicatum e in tessellato; le strutture murarie sono realizzate in opera incerta e conservano tracce di intonaci dipinti. L’organizzazione dei vari ambienti si sviluppa intorno ad un grande atrio-impluvio tetrastilo, con alae e tablino; una vasca per la raccolta dell’ acqua piovana, una cantina e una lunga ambulatio (30 m) completano il sistema base della villa. A NW, invece, un ampio peristilio funge da collegamento con la parte produttiva dotata di torcularium, lacus, magazzini. Verso la fine del periodo repubblicano si ha l’adozione di un secondo atrio-impluvio e del complesso termale posti sul lato S della villa; nel mezzo è collocato un balneum con labrum e vasca. Tracce di abbandono dell’impianto sono riferibili all’età traianea. Ad oggi il complesso non è interamente edito. Planimetria, foto e descrizione generale del complesso in: DE SIENA-GIARDINO 2001, pp. 155-156; GIARDINO 2001, pp. 209-210 e 215-261; DE SIENA 2005, pp. 453-456). Planimetria da GIARDINO 2001, p. 218, fig. 3.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
villa rustica in loc. Termitito, ambulatio (amb. 8), cementizio a base fittile con tessere musive (Trm-06) Frammenti di pavimento in cementizio con decorazione geometrica a tessere bianche e nere, rinvenuto in giacitura secondaria nella cantina (amb. 5) della villa, ma probabilmente appartenente al rivestimento della grande ambulatio (amb. 8) (GIARDINO 2001, p. 213). I lacerti pavimentali sono decorati da un punteggiato di crocette bicrome (DM 103g), disposte ai vertici di una maglia regolare di quadrati e composte da una tessera centrale nera e da quattro radiali bianche. Il campo è marginato sui quattro lati da due semplici linee dentate di tessere, una bianca e l’altra nera (DM 1e).
villa rustica in loc. Termitito, triclinium (amb. 10), cementizio a base fittile con tessere musive (Trm-03) Cementizio a base fittile decorato da un reticolato di rombi costituiti da una linea dentata di tessere bianche (DM 201c) e marginato da una linea semplice dentata di tessere bianche (DM 1e). Tessere litiche irregolari di dimensioni variabili, dai 0,6 x 0,7 agli 1,1 x 0,9 cm (h. tra 0,4 e 0,7 cm. Noto soltanto da segnalazione, manca la documentazione grafica o fotografica.
Vano di forma rettangolare (amb. 34) che si affaccia sul portico grande atrio tetrastilo (amb. 1). Per via della sua posizione è stato interpretato come tablino. La facciata W, che dava sull’atrio, era completamente aperta, mentre a N comunicava con uno dei triclinia (amb. 36). Sulla base dei dati di scavo, la pavimentazione, in cocciopesto con tessere musive, dovrebbe essere pertinente ad un rifacimento durante il periodo d’uso della villa (I sec. a.C.). Fotografia dell’ambiente in DE SIENA 2005, tav. XLVII,1.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1986? – Ente responsabile: SABAP Basilicata
Villa rustica in loc. Termitito, tablino (amb. 34), cementizio a base fittile con tessere musive (Trm-05)
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Cementizio a base fittile con decorazione geometrica a tessere bianche e nere. Sono presenti due unità decorative, pertinenti al tablino vero e proprio (a) e alla soglia (b) che lo separava dall’atrio maggiore (amb. 1). Tessere bianche: irregolari e di dimensioni variabili, dai 0,6 x 0,7 agli 1,1 x 0,9 cm (h. tra 0,4 e 0,7 cm); tessere nere: irregolari e di dimensioni variabili, tra gli 0,6 gli 0,9 di lato (h. tra 0,3 e 0,5 cm). Immagine rielaborata con indicazione delle unità decorative della stesura pavimentale da DE SIENA 2005, tav. XLVII.1.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: La preparazione è formata da tre strati: quello inferiore, il vespaio, è composto da grossi ciottoli, disposti in maniera regolare; quello intermedio è composto da malta costituita da calce e ghiaietto (tra gli 0,5 e i 3 cm); quello superiore è costituito da un battuto di calce e frammenti ceramici a granulometria variabile, in cui sono inglobate le tessere (GIANNOTTA-QUARTA 2001, p. 676). Spessore: cm 10 (int.)
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: tricromo
Campo rettangolare (2,7 x 3, 4 m) in cementizio a base fittile decorato da un reticolato romboidale, realizzato con un doppio allineamento di tessere bianche (DM 201a) e marginato da due semplici linee dentate di tessere, una bianca e l’altra nera (DM 1e).
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 201c – reticolato romboidale, qui disegnato da linee semplici dentate (qui in opus signinum)
Referenza fotografica: foto di F. Donnici (2016).
Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: tricromo
Fascia in cementizio a base fittile (alt. 38 cm) decorata da una fila di svastiche a giro semplice alternate a quadrati, entrambi disegnati da semplici linee dentate di tessere nere (var. di DM 38c); al centro dei quadrati è realizzata una crocetta, composta da una tessera centrale nera e da quattro radiali bianche, unite agli angoli; ai margini, due linee dentate di tessere nere (DM 1e).
Giannotta, M. T., Quarta, G. 2001, I pavimenti in cocciopesto decorato della villa di Termitito in provincia di Matera: tecniche costruttive e materiali costituenti, in Atti del VII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Pompei, 22-25 marzo 2000), Ravenna, pp. 674, 676, 679, figg. 2-3.Giardino, L. 2001, La villa romana di Termitito in provincia di Matera. I pavimenti in cocciopesto decorato, in Atti del VII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Pompei, 22-25 marzo 2000), Ravenna, pp. 210, nota 5; 212, figg. 5-7.Stigliano, A., Colangelo, A. 2014, Testimonianze di rivestimenti pavimentali di età romana dal Metapontino (Basilicata), in Atti del XIX Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Isernia, 13-16 marzo 2013), Tivoli, p. 141, fig. 4.
DATA SCHEDA: 2016 | AUTORE: Donnici, Fabio | REF. SCIENT. : Monaco, Maria Chiara
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Donnici, Fabio, villa rustica in loc. Termitito, tablino (amb. 34), cementizio a base fittile con tessere musive (Trm-05), in TESS – scheda 18770 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18770), 2016