scheda

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 3, f Moro, p.c. 427/38, tess. scacchiera
Aquileia ( UD )


Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova nei Quartieri Nord della città antica, 35 m circa ad est del primo cardine a oriente del cardine massimo e 40 m circa a nord del terzo decumano a settentrione del decumano massimo; nella città moderna l’area è ubicata in località Monastero, tra via Bolivia a nord, via Pellis a sud-est e via Leicht a sud-ovest, nel fondo Moro (Bertacchi 1963 annota p.c. 427/6 DD, altrove sono sempre indicate le pp.cc. 427/38 e 427/34). L’edificio, conosciuto come Casa di Licurgo e Ambrosia, è stato scavato solamente in parte e pertanto non è possibile ricostruirne l’esatta articolazione: non è nemmeno del tutto escluso che fosse un tutt’uno con la vicina Casa dei tre Cortili (Bertacchi 1964). Si riconosce un susseguirsi di almeno tre fasi costruttive, la prima – sicuramente comprensiva di sottofasi -, articolata tra il I sec.d.C. e l’inizio del II sec.d.C., la seconda da attribuire al pieno II sec.d.C, ed infine la terza compresa tra la seconda metà del II e il III sec.d.C. Il gruppo più antico di ambienti si trova ad ovest del mosaico che dà il nome al complesso e si estende alla medesima quota (-1.20 m) dal piano di campagna (Bertacchi 1963): tre di essi (vani 2-4) sono pavimentati in mosaico e ad est del vano 4 si apre un ulteriore spazio (vano 1), forse aperto, nel quale sono venuti in luce lacerti in cotto e in tessellato. A sud di questo spazio è stato rinvenuto un altro ambiente (vano 6) appartenente al medesimo periodo dei precedenti, che presenta tre pavimenti musivi sovrapposti, mentre a sud del vano 3, e separati da esso tramite uno spazio angusto (corridoio 5?), sono stati scavati due ambienti mosaicati (vani 8 e 9) appartenenti ad una fase di II sec.d.C. Altri spazi della domus erano pavimentati in cubetti di cotto (vani 7, 10). La sala più ampia ed importante dell’edificio (vano 12), verosimilmente un triclinio, appartiene ad una fase successiva, inquadrabile tra la seconda metà del II e il III secolo, e si estendeva, obliterandoli, sopra ad almeno due altri vani, di uno dei quali (vano X) è venuta in luce la pavimentazione musiva. Due ulteriori ambienti (Y e Z) sono stati scavati in anni recenti a nord-est del triclinio 12 e nelle fotografie degli scavi degli anni ’60 compaiono due lacerti musivi indicati come appartenenti alla domus, per quanto la loro ubicazione resti sconosciuta. Le strutture murarie dell’edificio sembrano essere state completamente spogliate fino alle fondazioni (quelle venute in luce erano in blocchi di arenaria legati da malta). La pianta presentata è tratta da Novello, c.s.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Casa di Licurgo e Ambrosia, vano 7, f Moro, p.c. 427/38, pav. in cotto
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in cubetti di cotto. Non sono noti altri dati.

Casa Licurgo e Ambrosia, f. Moro, p.c. 427/38, tess. con nido d’ape
La parte di pavimento messa in luce, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco che delimita, almeno su un lato, un nido d’ape disegnato da linee bianche su fondo nero.

Casa Licurgo e Ambrosia, f. Moro, p.c.427/38, pav. in cotto a rombi
La parte di pavimento messa in luce, di cui si ignora la sorte, è realizzata a commessi laterizi con rombi. Le parti in cubetti di cotto sembrano dei rattoppi successivi.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 1, f Moro, p.c. 427/38, tess. nero
Nella pianta conservata presso l’Archivio della Direzione del Museo Archeologico di Aquileia (cassetto 8, n.116) si nota a sud del vano un lacerto scuro che sembra essere musivo ed anche in una fotografia di archivio è distinguibile un simile rivestimento.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 1, f. Moro, p.c. 427/38, tessellato bianco
Nelle fotografie di scavo si nota poco a sud del vano 12, e alla stessa quota, un lungo lacerto in tessellato bianco, probabilmente pertinente ad un rifacimento del pavimento del vano 1, da collocarsi forse nella stessa fase del mosaico del vano 1.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 10, f. Moro, p.c.427/38, pav. in cotto
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in cubetti di cotto.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 12, f Moro, p.c.427/38, tess. di Licurgo
Il mosaico comprende due unità decorative, una a fondo bianco a forma di U, e una a forma di T, formata da 4 pannelli policromi. Di questi ultimi, il maggiore, corrispondente allo stelo della T, presenta una composizione ad alveare di stelle di 6 losanghe e di esagoni adiacenti; gli esagoni piccoli sono ornati da un fiore, quelli grandi da motivi figurati: Licurgo e Ambrosia, Tetide, Oceano, fiori, un cinghiale, un toro e un leone (simboleggianti rispettivamente l’Inverno, la Primavera, l’Estate). Il secondo pannello, alla sommità del tratto trasversale della T, mostra una composizione di meandri di svastiche e quadrati (ciascuno di colore diverso), mentre gli altri due, corrispondenti alle estremità del tratto trasversale della T, presentano una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da 4 rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato (ciascun quadrato di colore diverso). Il mosaico ha subito restauri antichi. L?immagine del rivestimento è tratta da Bertacchi 1980.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 2, f. Moro, p.c. 427/38, tess. con stelle
Il pavimento è un tessellato bordato da due fasce nere alternate a due bianche, il cui campo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, racchiude un pannello quadrato, circondato da una treccia policroma a due capi su fondo scuro e decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione di stelle di 8 losanghe: in un quadrato e attorno ad un quadrato, 4 stelle di 8 losanghe disposte sulle diagonali del quadrato, contigue tramite due punte e attornianti il quadrato centrale, che determinano 4 piccoli quadrati sulle diagonali, disposti sulle mediane del quadrato esterno, e grandi quadrati tronchi all’intorno. Nel quadrato centrale figura un fiore di quattro foglie, i quadrati piccoli presentano hederae, quadrati tronchi pelte nere. Tra il pannello e il bordo del pavimento corre un’alta cornice decorata da un cantharus (forse ne esisteva un secondo, simmetrico) dal quale fuoriescono racemi di hedera.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 4, f. Moro, p.c. 427/38, tess. con pesci
Il pavimento è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate, da un meandro a T sdraiate di svastiche a giro semplice e da un racemo a volute di edera (a metà dei lati lunghi il racemo è caricato da un doppio giglio). Il campo a fondo bianco racchiude all’estremità orientale un emblema quadrato inserito in una formella di terracotta; il bordo dell’emblema è in gran parte distrutto, ma sembra essere consistito in una fascia con vasi (?) e palmette policrome, mentre il campo, ben conservato, raffigura una scena marina popolata di pesci: quasi al centro si trova il gruppo con polipo, aragosta e murena, circondato da conchiglie, altri pesci e molluschi (si contano in totale ventidue soggetti). Il pavimento presenta dei restauri antichi.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 6, f. Moro, p.c. 427/38, t. scacchiera
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco, bordato da fasce bianche e nere alternate, che racchiude un pannello rettangolare abbellito da una scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti (con effetto di reticolato). Questo pannello racchiude a sua volta un riquadro della cui decorazione si conserva solamente una hedera. Tra il bordo del pavimento e il pannello corre una cornice formata da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di denti di sega dentati.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 6, f. Moro, p.c. 427/38, tess. bianco
Del rivestimento, di cui si ignora la sorte, sono venuti in luce pochi lacerti, che dalle fotografie di scavo sembrano in tessellato bianco.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 6, f. Moro, p.c. 427/38, tess. bicromo
Del pavimento, di cui si ignora la sorte e che si estendeva sotto il mosaico con scacchiera, è venuta in luce parte del campo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da un’ampia fascia nera, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 8, f Moro, p 427/38, t. stelle-esagoni
Il pavimento è un tessellato policromo, bordato da una fascia nera e una bianca, che racchiude nel campo bianco un pannello geometrico. Quest’ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate, da una fascia di denti di sega dentati e da una greca bassa, è ornato da una composizione ad alveare di stelle di sei losanghe, di piccoli e grandi esagoni adiacenti e di losanghe. Gli esagoni piccoli e le losanghe sono caricate da una figura omologa nera, gli esagoni grandi da una stella di sei punte nere inscritta in un esagono concentrico delineato e decorata al centro da un esagono bianco bordato di nero: in alcuni casi in quest’ultimo compare un fiore di sei o quattro petali colorato. Le stelle che disegnano lo schema appaiono bianche o policrome.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 9, Moro, p.c. 427/38, t. croci e losanghe
Del rivestimento sono venuti in luce due lacerti. Il primo è un tessellato bianco, il secondo presenta parte del bordo, formato da fasce bianche e nere, e del campo, decorato da una composizione ortogonale di croci (qui caricate da un cerchio iscritto) contornate da losanghe adiacenti, formanti quadrati minori. I due cerchi superstiti mostrano rispettivamente un nido d’ape delineato, gli scomparti caricati da un esagono nero, e una composizione triassiale di cerchi secanti, e tangenti, con effetto di fiori di sei petali e formanti triangoli concavi, in colori contrastanti; negli spazi di risulta figurano racemi di hedera. In una croce restano solamente alcuni viticci, mentre in uno degli spazi di risulta lungo il bordo compare con ogni probabilità un cantharus da cui fuoriesce una foglia lanceolata. Nella pianta conservata presso l’Archivio della Direzione del Museo Archeologico di Aquileia (cassetto 8, n.116), il pavimento è accompagnato dall’indicazione "mosaico bianco e nero".

Casa Licurgo e Ambrosia, vano X, f Moro, p.c.427/38, tessellato
Il pavimento è un tessellato visibile solo in sezione, di cui si ignora la decorazione. L’immagine è tratta da Mian, Tiussi 2000, fig.3.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano Y, f Moro, p.c.427/38
Il pavimento è un tessellato visibile solo in sezione, di cui si ignora la decorazione.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano Y, f Moro, p.c.427/38, pav. in cotto
Il pavimento è realizzato in cubetti di cotto.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano Y, f Moro, p.c.427/38, tess. bicromo
La parte di pavimento venuta in luce è un tessellato a fondo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da due linee di tessere e bianche e da una fascia nera.

Casa Licurgo e Ambrosia, vano Z, f Moro, p.c.427/38, tess. bicromo
Il pavimento è un tessellato bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una fascia nera seguita da due linee di tessere bianche e due linee di tessere nere.

Vano 3. Dell’ambiente, che per le dimensioni potrebbe aver svolto la funzione di corridoio, è venuta in luce parte della pavimentazione musiva. L’identità di livello stratigrafico rispetto al pavimento del vano 4, datato su base stilistica nel I sec.d.C., suggerisce cautamente la possibilità di collocare l’ambiente in esame nella stessa fase cronologica.

Lunghezza: > 5.00 m – Larghezza: 2.50 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1963 – Ente responsabile: SA TS

Casa Licurgo e Ambrosia, vano 3, f Moro, p.c. 427/38, tess. scacchiera

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: bicromo

Il pavimento è un tessellato a fondo bianco ornato al centro da un pannello rettangolare, bordato da fasce bianche e nere alternate e campito da una scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti (con effetto di reticolato).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure
Lunghezza: > 5.00 m; Larghezza: 2.50 m;

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1t – linea tripla
DM 1l – linea doppia punteggiata

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 120g – scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti (con effetto di reticolato)
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

 
 

Referenza fotografica: Archivio MAN Aquileia, neg. 4796/9 (immagine su concessione del MiBACT – Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione).
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ

Bertacchi, L. 1963, Nuovi mosaici figurati di Aquileia, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, c. 69 , fig. 27.

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Casa Licurgo e Ambrosia, vano 3, f Moro, p.c. 427/38, tess. scacchiera, in TESS – scheda 2946 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2946), 2008

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2946


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