Durante le demolizioni del centro storico di fine ’800 vennero portati alla luce i resti delle cosiddette Terme capitoline, retrostanti il Capitolium. L’assetto planimetrico dell’edificio è noto grazie alla ricostruzione ipotizzata dal Corinti a partire dai rilievi di scavo. Le terme, installatesi a partire dalla prima età imperiale su un isolato della città occupato da abitazioni tardorepubblicane, vennero ad assumere il loro assetto definitivo in età adrianea, quando arrivarono a coprire un’area complessiva di 2400 mq. L’ingresso era posto sul lato meridionale, lungo il decumano massimo. Da qui si accedeva all’ampio vestibolo 1 pavimentato in marmo e dotato di vasca anch’essa rivestita in marmo. Sul lato ovest del vestibolo si apriva la stanza 2, l’unica dell’edificio con rivestimento in tessellato, nella quale è stato riconosciuto in via ipotetica un apoditerio. Attraverso il vestibolo si raggiungeva il frigidario 3, rivestito in marmo e fiancheggiato dalle due vasche 4-5. In asse con il frigidario ed ad esso adiacente, era il tepidario 6 il cui piano pavimentale poggiava su suspensurae di circa 1 m. Il percorso termale si concludeva quindi con il calidario composto dalle due ampie sale 7-8 a croce absidata dotate di una vasca laterale. L’analisi stilistica della trama geometrica del pavimento dell’ipotizzato apoditerio non offre indicazioni valide per una attribuzione del tessellato all’impianto originario dell’edificio o alla ristrutturazione di età adrianea (pianta edificio tratta da Bueno 2011, fig. 39, p. 82).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Ambiente 2: Ambiente quadrangolare pavimentato in tessellato, adiacente al vestibolo e interpretato come apoditerio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1892
Terme Capitoline, ambiente 2, tessellato con composizione di quadrati adiacenti (FI-21)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato a decorazione geometrica bianca e nera. Bordato da una fascia nera in ordito di filari obliqui, il campo è decorato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli bianchi, delineati attorno a un quadrato bianco.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 141a – composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato
Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, 83;315;317;437,440;447;453;455;457, tav. XXXVIII,3.Ciampoltrini, G. 1993, in Prospettiva, Firenze, 67.Corinti C. 1976, in Firenze antica. Cartoline, serie I-IV, 1925-1928, s.p., cartolina 90.Lopes Pegna M. 1974, in Firenze dalle origini al medioevo, Firenze, 147, fig. 58.Masseria, C. 1992, in Atlante dei siti archeologici della Toscana, Roma, 135, n. 66.