La cosiddetta domus del Criptoportico si affaccia direttamente sull’asse stradale principale di Vulci e si estende per una superficie di ca. 3375 mq.
Sul fronte della domus si apre un piccolo vestibolo delimitato da ambienti adibiti a tabernae (1-6), da cui si accede all’atrio (7), a pianta rettangolare, provvisto di impluvio centrale, asportato in antico. Ad E dell’atrio si aprono due cubicula (17, 18) mentre a N si accede al tablino (8) munito di alae (9-10), adiacenti alle quali si aprono due triclini (19, 20). La domus è dotata, inoltre, di un atrio minore (11), che in epoca giulio-claudia venne diviso in due ambienti, adoperati come foresteria (12 e 13). In questa fase l’ambiente 12 riadoperò la vasca dell’impluvio come fontana. Dal tablino si entrava nel peristilio (20 A), cinto da un portico colonnato disposto in corrispondenza del criptoportico sottostante (da cui prende il nome la domus), sulla cui parete di fondo si apre un tablino centrale (25). Sul lato O del tablino si aprono gli ambienti 22, 23 e 24, con pavimento in tessellato di cui rimangono radi lacerti, i quali in origine dovevano costituire un unico ambiente, mentre ad E si aprono l’ambiente 26 e il triclinio 27, con tessellato geometrico. Alle spalle del tablino si trova un portico (28), con pavimento in tessellato a canestro con inserti di marmo policromi, a N del quale si sviluppa un ninfeo-viridarium (30) con abside nella parete di fondo, edificato in epoca giulio-claudia a sostituzione di un precedente hortus. A NO è ubicato il settore termale della residenza, che ci è giunto nelle forme delle successive ristrutturazioni. Le terme si compongono di un apoditerio (37), connesso ad una sala oggi non più conservata da cui si ha accesso al laconico (38), a pianta quadriloba con rivestimento in tessellato. A O si apre il calidario (36), provvisto di abside, con soglia musiva a scacchiera relativa alla I fase edilizia. Nel corso di successive ristrutturazioni venne costruito l’oecus 39 a E, con pavimento in tessellato con motivo a scacchiera bicroma. Alle spalle dell’annesso termale trova spazio il sistema idraulico per il rifornimento idrico delle terme (39 A, 39 B, F 1, E1), mentre a SE delle terme si sviluppava un settore di servizio, provvisto di una corte carraia (31) accessibile da un diverticolo stradale, ed una serie di ambienti la cui specifica destinazione d’uso non è documentata (32-35).
Infine, lungo tutto il lato E dell’abitazione si sviluppa il quartiere servile (40-53), edificato probabilmente nel corso delle ristrutturazioni di epoca imperiale, servito da un corridoio (40) che crea una zona di rispetto tra le due parti. Si segnala la presenza, nell’ambiente 44, di un pavimento in cementizio con inserti marmorei bianchi e, nell’ambiente 50, di un rivestimento a grandi tessere fittili. La domus risulta definitivamente abbandonata nell’VII-VIII secolo d.C., quando venne adoperata come sepolcreto occasionale (pianta edificio da Moscetti 2000, tav. II).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Vulci, domus del Criptoportico, ambiente 24, tessellato bicromo Tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli delimitato da una fascia monocroma di tessere bianche a ordito di filari paralleli, seguita da una fascia monocroma nera racchiusa da due fasce di tre filari di tessere bianche.
Vulci, domus del Criptoportico, calidario 36, soglia musiva a scacchiera (I fase) Soglia musiva tra il calidario 36 e l’ambiente 37 campita da una scacchiera di singole tessere bicroma bianco-nera. La soglia è leggermente bombata al centro grazie alla presenza di due cupolae ricoperte di piombo, di cui una risarcita con cemento. La superficie convessa del rivestimento permetteva agli utenti delle terme di asciugarsi i piedi prima di entrare nello spogliatoio.
Vulci, domus del Criptoportico, calidario 36, tessellato bicromo bianco-nero (II fase) Rivestimento in tessellato (2,30×3,60) scompartito in tre tappeti a campo monocromo bianco delimitati da una fascia monocroma bianca seguita da una fascia nera di tre filari di tessere, corrispondenti agli spazi occupati dagli elementi funzionali dell’ambiente, quali il labrum e la vasca.
Vulci, domus del Criptoportico, oecus 39, tessellato con composizione a scacchiera Rivestimento in tessellato bianco e nero incorniciato da una fascia monocroma bianca in ordito di filari paralleli, seguita internamente da una linea tripla bianca, da una fascia monocroma nera e quindi da una linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera. Il campo è decorato da una scacchiera con scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti.
Vulci, domus del Criptoportico, triclinio 27, tessellato a scacchiera Pavimento in tessellato definito da una fascia bianca a ordito di filari paralleli seguita da tre filari di tessere bianche alternate a quattro filari di tessere nere seguite da quattro filari di tessere bianche. Il campo è occupato da una composizione a scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato inscritto sulla diagonale in colori contrastanti, con effetto di reticolato.
Ambiente 38: vano a pianta circolare quadriloba (diamentro medio: m 2,35) risalente alla prima fase edilizia della domus, quando comunicava sul lato S con l’ambiente di servizio 35 attraverso una porta, tamponata in occasione delle ristrutturazioni di età giulio-claudia. La sala era provvista di sedili a S ed a E, di cui rimane la scalanatura per l’alloggiamento. Il pavimento è costituito da un tessellato bianco con reticolo di losanghe disegnate da linee punteggiate, in colore contrastante.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
Vulci, domus del Criptoportico, laconico 38, tessellato con reticolato di losanghe
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Rivestimento in tessellato bianco e nero inquadrato da tessere bianche disposte a canestro seguite da una linea doppia di tessere bianche, da sei filari di tessere nere alternate a sei filari di tessere bianche. Le fasce perimetrali racchiudono un reticolato di losanghe tratteggiate da tessere nere su fondo bianco.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato Dimensioni Metriche Tessere: cm 1-1,2; cm 2,5 x 3 (tessere rettangolari) cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 1i – linea doppia
DM 1y – fascia monocroma
DM 104c – tessellato di tessere rettangolari monocrome a canestro
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: cm 1-1,2. cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 201a – reticolato romboidale, qui disegnato da linee doppie (qui in opus signinum)
DM 343c – pseudo scudo di losanghe, in un cerchio, a 8 settori uguali delimitati da 4 diametri, a linee di tessere; i settori a losanghe adiacenti, i diametri non sono evidenziati
Referenza fotografica: Da Bianchi 1997, fig. 5 p. 850.
Bartoccini, R. 1961, Tre anni di scavi a Vulci, 1956-1958., in Atti del Settimo congresso internazionale di archeologia classica, Roma, tav. VII, 3.Bianchi, C. 1997, I mosaici di una casa vulcente: la domus del Criptoportico., in Atti del IV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 9-13 dicembre 1996), Ravenna, p. 843, fig. 5.Broise, H. 1985, Gli ambienti termali., in La romanizzazione dell’Etruria: il territorio di Vulci, Milano, p. 70, fig. 63.Moretti, M. 1982, in Vulci, Novara, p. 23.Moscetti, E. 2000, La casa del Criptoportico a Vulci., in Annali. Associazione nomentana di storia e archeologia, p. 30.Sgubini Moretti, A.M. 1985, I mosaici., in La romanizzazione dell’Etruria: il territorio di Vulci, Milano, p. 71.Sgubini Moretti, A.M. 1993, in Vulci e il suo territorio, Roma, pp. 77-78, fig. 62.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Vulci, domus del Criptoportico, laconico 38, tessellato con reticolato di losanghe , in TESS – scheda 3614 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3614), 2013