scheda

domus B, ambiente 1, tessellato con Medusa
Brescia – Brescia ( BS )


Edificio a destinazione residenziale, detto domus B, ubicato entro le mura urbiche, a est del foro. La domus, orientata secondo il cardo che segue il tracciato dell’attuale via Piamarta, viene edificata nel I secolo d.C. e modificata in due fasi successive. I resti della parte meridionale dell’edificio sono andati distrutti in seguito all’edificazione del monastero altomedievale. La domus occupava una superficie di circa 630 metri quadrati ed era articolata in una serie di ambienti organizzati attorno ad una corte centrale porticata 5.
I FASE: l’accesso, distrutto, doveva trovarsi a sud, sul decumano massimo. Il limite settentrionale dell’edificio non è noto, ma doveva corrispondere alla parete di fondo degli ambienti 7, 8 e 9. I limiti ovest ed est corrispondono, invece, alle domus A e C1. L’ingresso dell’edificio, non conservato, doveva essere probabilmente affiancato da due vani destinati ad uso commerciale. Si accedeva poi al vano 1, che doveva costituire il collegamento con la corte porticata 5 fornita, sul lato nord, della grande vasca a. Il vano 1 era affiancato, dagli ambienti 2, 3 e 4. Dal lato nord del portico tre gradini consentivano l’accesso all’ambiente di passaggio 6, dall’orientamento est-ovest, che consentiva l’accesso ai vani 7, 8 e 9, identificabili con ambienti di soggiorno e rappresentanza. Ad eccezione del vano 2, pavimentato in cementizio, e della corte scoperta, rivestita da lastre lapidee, tutti gli altri ambienti sono rivestiti in tessellato.
II FASE: nel corso del II secolo d.C. vengono tamponati gli accessi ai vani 7 e 9 dal vano 6 e si realizza il tessellato con testa di Medusa del vano 1.
III FASE (fino alla fine del IV secolo d.C.): in seguito al potenziamento dell’apparato idraulico della casa, i pavimenti degli ambienti 1 e 5 vengono parzialmente scassati per alloggiare le tubature (mappa tratta da Atria Longa).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
domus B, ambiente 2, cementizio a base litica
Rivestimento pavimentale in cementizio a base litica, di colore bianco, con grossi inserti in calcare e piccoli inserti laterizi. La superficie e’ levigata.

domus B, ambiente 3, tessellato bianco con cornice nera
Rivestimento in tessellato bianco, ad ordito di filari paralleli, bordato da una fascia nera.

domus B, ambiente 5, corte scoperta, rivestimento in lastre
Rivestimento pavimentale in lastre di marmo di Botticino. A circa 25 centimetri dal perimetro del lastricato corre una canaletta aperta, destinata alal raccolta dell’acqua piovana, che scendeva dal tetto. La parte nord e’ occupata da una vasca rettangolare, a, rivestita in lastre di calcare.

domus B, ambiente 5, portico, tessellato con cratere
Rivestimento in tessellato bianco e nero con elemento figurato policromo. Il pavimento è in condizioni frammentarie e si conservano solo due lacerti nell’angolo sud-ovest. Presumibilmente, il rivestimento interessava i tre bracci sud, est e ovest del peristilio. Si riconosce una omposizione a struttura isodoma irregolare di file sfalsate di quadrati e rettangoli, alternate a rettangoli disposti in verticale. In corrispondenza dell’angolo Sud-Ovest si conserva una porzione di un pannello decorato da un cratere affiancato da due racemi dalle foglie gialle e rosa.

Domus B, ambiente 5, vasca a, lastricato
Rivestimento della vasca a, forse un impluvium, costituito da lastre di calcare.

domus B, ambiente 6, tessellato bianco e nero punteggiato
Rivestimento in tessellato nero, riquadrato da una fascia di tessere bianche e punteggiato di dadi bianchi alternati, a tessere rettangolari, disposte a zampe di gallina.

Domus B, ambiente 7, tessellato con motivo a nido d’ape
Rivestimento in tessellato a rete di esagoni, delineato da un’unica fila di tessere nere su fondo bianco. Il bordo è costituito da una fascia di quattro file di tessere nere a ordito diritto, che taglia una fascia bianca a ordito di filari paralleli.

domus B, ambiente 8, tessellato a quadrati adiacenti
Rivestimento in tessellato geometrico bianco e nero, con motivo di quadrati listellati adiacenti, formati da quattro rettangoli uguali attorno ad un quadrato.

Domus B, ambiente 9, tessellato punteggiato di crocette
Tessellato punteggiato di crocette bicrome a colori contrastanti e riquadrato da una fascia di tessere bianche. Soglia in tessellato, con composizione di linee spezzate a gradini in colori contrastanti.


Vano 1: vano a pianta rettangolare, con una leggera pendenza verso sud, interpretabile probabilmente come ambiente di passaggio ed ascrivibile alla prima fase della domus. A nord-ovest si apre una porta di comunicazione con l’attiguo ambiente 2, mentre tutto il lato nord si apriva sul porticato 5. Il passaggio e’ segnato da una soglia in marmo di Botticino corredata, forse, da una paratia in legno. Si attibuisce alla II fase edilizia (II secolo d.C.) la realizzazione del pavimento in tessellato bianco e nero (BSxx) a decorazione geometrica con riempitivi figurati, che rappresentano una testa di Medusa e un cratere. Nel corso della III fase edilizia, la parte ovest e’ stata tagliata in seguito all’alloggiamento di un tubo di piombo. Le pareti erano intonacate e dipinte di bianco. Si osservano stratificazioni degli intonaci, che suggeriscono l’esistenza di due successive fasi decorative.

Lunghezza: >5.20 m – Larghezza: 5 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata – Ente responsabile: SA BS

Domus B, ambiente 1, tessellato con Medusa

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Rivestimento in tessellato geometrico bianco e nero, con riempitivi figurati policromi. Il campo è riquadrato da un’ampia fascia di tessere bianche, seguita da una linea tripla di tessere nere e da una fascia di quattro file di tessere bianche. Il motivo è costituito da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe, ribattute da losanghe nere. I due quadrati maggiori che si conservano, sono caricati da decorazioni vegetali e figurate. A sud una testa di Medusa policroma su fondo bianco, è incorniciata da una treccia, anch’essa policroma, a due capi con effetto di rilievo su fondo scuro. A Nord è raffigurato un cratere su fondo bianco, incorniciato da una fila semplice di tessere nere. Dal cratere germogliano due girali vegetali, che formano due volute, terminanti con foglie d’edera. I quadrati minori di risulta in posizione angolare sono caricati da un quadrato in diagonale a lati inflessi con tessera bianca centrale e da un quadrato in diagonale con inscritto un quadrato. I quadrati in diagonale sono caricati da una foglia d’edera, in un caso doppia, e da nodi di Salomone. I rettangoli sono caricati da volute vegetali terminanti in una foglia d’edera, da spine di triangoli o da una losanga caricata da una crocetta e terminante in due pelte. I triangoli in corrispondenza dei margini del campo sono ribattuti da triangoli.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: 5 m; Larghezza: 4.50 m;
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: uno strato dallo spessore di 2 cm di malta con cocciopesto come aggregato e uno strato dallo spessore di 8 cm di malta con ghiaia come aggregato
Spessore: 10 cm

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.5- 2 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1t – linea tripla
DM 1y – fascia monocroma
DM 1a – linea semplice
DM 1i – linea doppia
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-2 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)quadrato diagonale concavo
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)quadrato caricato da quadrato diagonale inscritto con quadrato orizzontale inscritto
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)rettangolo delineato caricato da losanga delineata, caricata da croce dritta a nappa
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)rettangolo delineato da spine rettilinee delinate
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)quadrato rettilineo obliquo caricato da nodo di Salomone
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)quadrato delineato obliquo caricato da foglia d’edera
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)rettangolo delineato caricato da girale d’edera
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)triangolo isoscele

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Testa diGorgoneion
Kantharos

 
 

Referenza fotografica: da Domus Corte 2005, p. 71.
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ (Area archeologica di S. Giulia)

Area archeologica di S. Giulia (Riferimento: Morandini, F.) via Musei, 81b – Brescia

Domus corte 2005, Domus B, Ambiente 9, Il pavimento, in Dalle domus alla corte regia. S. Giulia a Brescia. Gli scavi dal 1980 al 1992, Firenze, pp. 70-72, figg. 56-57; Tav 2.1.
George, M. 1997, in The Roman Domestic Architecture of Northern Italy, Oxford, pp. 44, 84, fig. 19a.
Morandini F., Lachin M.T. 2004, in Brescia, Santa Giulia. Una proposta di cronologia per i tessellati, Ravenna, pp. 32, figg. 6-7.

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Boschetti, Cristina | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, domus B, ambiente 1, tessellato con Medusa, in TESS – scheda 4146 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4146), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4146


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