A partire dal mese di agosto del 1969, in seguito a lavori di sterro effettuati per la costruzione di un garage nella proprietà Vitali, localizzata a Sud della Via Aemilia, sono stati rintracciati i resti edilizi di una domus di età romana. Tuttavia le modalità dell’indagine e la sommarietà della documentazione non consentono di ricostruire con certezza lo sviluppo planimetrico dell’edificio privato, che avrebbe avuto almeno due fasi edilizie. Alla prima fase abitativa dell’edificio sono riferibili almeno quattro ambienti. L’ambiente 4 è un’area probabilmente scoperta, dotata di un pozzo di circa 1m di diametro e pavimentata a commessi di laterizi. Sull’area scoperta 4 si affaccia il grande ambiente rettangolare 1, interpretabile come ambiente di rappresentanza dell’abitazione oppure come triclinio sulla base della decorazione del pavimento in tessellato. Al momento dello scavo è stato rinvenuto in posto un blocco di marmo appartenente alla soglia Nord della sala; del vano sono stati rinvenuti tratti dei muri perimetrali Nord, Sud ed Ovest. All’esterno del muro perimetrale Ovest e ad esso addossato è stata rinvenuta una base per colonna ancora in posto, che tuttavia potrebbe appartenere a un rifacimento successivo. A Sud-Est della grande sala 1 è stato rinvenuto un piccolo tratto di pavimento a commessi di laterizi, che probabilmente apparteneva ad un ambiente (2) di cui non si conosce la destinazione d’uso. Nel settore Ovest è invece stato rintracciato un secondo ambiente con pavimento in tessellato (3) di cui si ignora la destinazione d’uso. Una seconda fase edilizia vede una trasformazione dell’edificio: un muro con andamento Nord-Sud va a frazionare in due piccoli ambienti adiacenti la grande sala 1, impostandosi sul piano pavimentale; lo stesso muro si inoltra anche nello spazio scoperto 1, che quindi subisce una qualche modifica che tuttavia non è possibile cogliere in modo più puntuale. Lungo il limite di scavo Sud fu individuato un cunicolo, con andamento Nord-Sud, interpretato come una conduttura per acqua. La prima fase sarebbe databile alla piena età augustea (Maioli 2000) o comunque inquadrabile entro la metà del I sec.d.C. sulla base dell’analisi stilistica delle pavimentazioni; la seconda al II sec.d.C. o forse anche in un periodo posteriore (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione della Carta Archeologica di Forlimpopoli; la planimetria allegata è una rielaborazione da Aldini 1972, fig. 5).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Casa Vitali, vano 1, tessellato con bordo a fila di torri e mura Pavimento in tessellato bicromo che si conserva, in modo discontinuo, per una superficie di 7×5 m circa. L’accesso al vano avveniva per mezzo di una soglia musiva sul lato Nord, rettangolare di 0.30×2.22 m. Sul lato Sud, in posizione simmetrica rispetto alla soglia, è inserita una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati. Il bordo è costituito da una fila di torri e mura isodome con merli a T, su fondo bianco, da una fascia monocroma bianca, da una linea tripla nera e da una fascia monocroma bianca. Il campo è costituito da una composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori (formanti quadrati ed esagoni allungati), delineata; la composizione è interrotta al centro da uno pseudoemblema quadrato, completamente perduto, di cui resta parte del bordo, costituito da spine corte.
Casa Vitali, vano 3, tessellato con comp. di stelle di 8 losanghe Pavimento in tessellato bicromo che si conserva per una superficie di 2x6m. Il bordo è costituito da una fascia monocroma bianca, da una fascia monocroma nera e da una fascia monocroma bianca. Il campo presenta una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale, i quadrati campiti da scudi incrociati
Dell’ambiente 2 è nota solo una porzione del rivestimento pavimentale, in opus spicatum. Si può ipotizzare che si trattasse di un ambiente attiguo al grande ambiente di rappresentanza 2. Tuttavia, dal momento che dalla documentazione disponibile non si hanno dati certi al riguardo, questa rimane solamente un’ipotesi di lavoro. Non si può escludere, infatti, che si trattasse di uno spazio totalmente o parzialmente scoperto in contiguità con l’area scoperta 1 con pavimentazione simile e un pozzo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 08/1969 – Ente responsabile: SA ER
Casa Vitali, vano 2, pavimento in opus spicatum
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: monocromo
Frammento di pavimentazione a commessi di laterizi in opus spicatum.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Casa Vitali, vano 2, pavimento in opus spicatum, in TESS – scheda 5412 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5412), 2008