Tra il 1978 e il 1981 furono effettuati saggi di scavo nell’area dell’ex convento di S. Francesco, in via IV novembre, l’antico cardo massimo. I resti strutturali della domus, già intaccati dagli scavi per la cripta e le tombe del convento, furono ulteriormente danneggiati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Inoltre, i pochi dati editi sul complesso impediscono una ricostruzione sicura dell’impianto edilizio a partire dalla sua realizzazione. Sono state individuate due fasi edilizie, la seconda delle quali caratterizzata dalla realizzazione di pavimenti in tessellato in ambienti precedentemente pavimentati in cementizio (notizia segnalata in Scagliarini 1983, ma a cui non si fa accenno in Maioli 1994 e Maioli 2000). L’ambiente 1 si caratterizza come corte scoperta, a cui sono affiancati i vani 2 e 3, dei quali solo il primo presentava una pavimentazione in tessellato. La corte 4, in asse con 1, presenta anch’essa una pavimentazione in tessellato. La prima fase è forse inquadrabile in età augustea, mentre la seconda, documentata sulla base dei soli rivestimenti in tessellato, alla prima metà del II sec. d.C. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Mazzeo 2005, tav. 2; la planimetria allegata è tratta da Maioli 2000, p. 508).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Domus S. Francesco, vano 1, tessellato con croci di 4 squadre Pavimento in tessellato bicromo, di cui è stata rinvenuta solo una porzione. Presenta una composizione ortogonale di croci adiacenti composte da quattro squadre delineate, formanti quadrati delineati, con effetto di reticolato di linee.
L’ambiente 2 è un vano quadrangolare, di cui non si conosce la destinazione d’uso. Presenta una pavimentazione in tessellato attribuibile su base stilistica alla prima metà del II d.C.
Lunghezza: 6.20 m – Larghezza: 4.20 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1978-1981 – Ente responsabile: SA ER
Domus S. Francesco, vano 2, con composizione di quadrati adiacenti
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: iterativa? Cromia: bicromo
Pavimento in tessellato bicromo, di cui è stata rinvenuta solo una parte. Presenta una composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Maioli, M.G. 1994, Nuovi ritrovamenti di mosaici romani geometrici bianconeri in Romagna., in Atti del I Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993), Ravenna, p. 233.Scagliarini Corlaita, D. 1983, L’edilizia residenziale nelle città romane dell’Emilia-Romagna., in Studi sulla città antica. L’Emilia-Romagna, Roma, p. 315.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Domus S. Francesco, vano 2, con composizione di quadrati adiacenti , in TESS – scheda 6134 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6134), 2008