I resti della domus sono stati rinvenuti tra il 1964 e il 1965, nella zona del mercato coperto, tra le vie IV Novembre e Rosa, nel quadrante SE della città antica. Con tutta probabilità si possono attribuire alla domus anche i tessellati rinvenuti negli anni 20 noti in bibliografia come i mosaici di casa Bilancioni Civadda, che si affacciava su via Rosa. Di questi ultimi sono note solo alcune fotografie e un disegno ricostruttivo, dal momento che, in seguito allo strappo, erano conservati nel museo della città e sono andati distrutti nei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. La domus è stata scavata solo parzialmente e i dati pubblicati sono esigui, soprattutto in relazione alla complessità della struttura; la ricostruzione dell’edificio che si dà di seguito, è quindi solo ipotetica. La domus avrebbe avuto almeno 3 fasi edilizie, testimoniate dai rinvenimenti pavimentali, in cui la planimetria è rimasta grosso modo la stessa. L’ampia corte 1 presenta una vasca rettangolare con abside semicircolare su uno dei lati corti. A NE della vasca si trova il corridoio 2, con pavimentazione in tessellato, a SW il corridoio 3, con pavimentazione a commessi di laterizi. A W della vasca si trovano i due ambienti 4 e 5, di cui restano solo lacerti della pavimentazione in tessellato. A W del corridoio 3 si trova l’ambiente 6, di cui sono stati rinvenuti solo alcuni lacerti murari. A S del corridoio 3 si trova una serie di ambienti allineati secondo l’asse EW (7-12). A SE del corridoio 3 si trova il piccolo ambiente 13. La prima fase edilizia, databile all’età repubblicana, è testimoniata dai pavimenti a commessi di laterizi rinvenuti negli ambienti 7 e 8 (quest’ultimo leggermente più piccolo rispetto alla pianta). La seconda fase, databile al I-II sec. d.C., è testimoniata dal tessellato del vano 6, dal cementizio del vano 8, e dai pavimenti a commessi di laterizi dei vani 1, 3 e 7 ( quelli dei vani 1 e 7 pertinenti due vasche, in seguito obliterate dalla pavimentzione pertinente alla fase edilizia successiva). L’ultima fase edilizia, databile alla fine del III sec. d.C., è testimoniata dai pavimenti in tessellato dei vani 2, 4-5, 7-10. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Mazzeo 2005, tav. 2; la planimetria allegata è tratta da Maioli 1992, tav. 1.2.3).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Mercato Coperto, vano 10, tessellato con esagoni e losanghe Pavimento in tessellato policromo, strappato e conservato in sette sezioni (1.81×1.51m; 0.63×0.85m; 1.81×1.58m; 1.21×2.17m; 1.19×2.40m; 0.55×2.00m; 0.45×2.15m). Entro un bordo con una fila di cerchi annodati disegnata da cordoni, policroma, e una fila di denti di sega dentati, il tappeto rettangolare presenta una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti (con effetto di grandi
esagoni irregolari intersecantisi), delineata, policroma. Gli esagoni sono campiti da croci di nodi policrome, alternativamente dritte e oblique.
Mercato Coperto, vano 11, tessellato bianco Tessellato bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da un’ampia fascia in tessere bianche, a ordito dritto, da una linea doppia nera, una bianca e una nera. Il pavimento è stato strappato e conservato in una sezione di 1.05×2.70m.
Mercato Coperto, vano 2, tessellato a tre tappeti giustapposti Pavimento in tessellato policromo, a tre pannelli giustapposti. Un primo nucleo è stato messo in luce negli anni 20, strappato e collocato in museo, dove è andato distrutto in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il primo pannello è campito da una composizione ortogonale di esagoni tangenti per 4 angoli, formanti quadrati e stelle di 4 punte, delineata e campita (le stelle di 4 punte campite da un quadrato inscritto tangente per gli angoli. Il secondo tappeto è campito da una composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati, delineata. Il terzo pannello è campito da una composizione ortogonale di cerchi annodati, formanti ottagoni irregolari a lati concavi, disegnata da cordoni a bordi diritti. Il secondo tappeto (e forse parte del terzo) è stato strappato in almeno 4 sezioni di 1.28×1.84m, 1.16×1.20m, 0.98×2.14m e 0.77×2.14m.
Mercato Coperto, vano 2, vasca, opus spicatum Pavimento a commessi di laterizi disposti a spina di pesce che costituiva il fondo della vasca. Del pavimento è stata staccata una sezione di 0.96×0.70m.
Mercato Coperto, vano 5, tessellato policromo Tessellato policromo, rinvenuto solo per una porzione, di cui è stata staccata una sezione di 1.05×0.51m. Quello che resta è l’ampio bordo a ordito dritto, in tessere bianche e tessere policrome, una linea tripla bianca inquadrata tra due linee semplici nere (?).
Mercato Coperto, vano 7, pavimento con cubetti fittili irregolari Pavimento in laterizio, con cubetti di cotto fortemente irregolari, presumibilmente ritagliati da laterizi (tegole, mattoni, ecc.). Del pavimento di conserva una sola sezione attualmente conservata ed esposta presso il Museo della Città di Rimini.
Mercato Coperto, vano 7, tecnica mista, tessellato e esagonette Pavimento in tecnica mista, con campo in tessellato, bordato da commessi di laterizi di recupero, esagonette, mattoni tagliati in forma quadrata o rettangolare, mattoncini da opus spicatum, accostati. Il pavimento è stato staccato ed è attualmente conservato in sette sezioni (2.36×1.38m; 2.09×0.97m; 0.90×1.11m; 1.25×1.89m; 0.49×1.62m; 0.76×1.50m; 0.42×0.72m). Il campo in tessellato, intaccato da almeno una tomba alla cappuccina in epoca successiva, presenta una composizione ortogonale di esagoni tangenti per quattro angoli, formanti quadrati e stelle di quattro punte, le stelle caricate da un quadrato piccolo inscritto.
Mercato Coperto, vano 7, vasca, opus spicatum Pavimento a commessi di laterizi, disposti a spina di pesce, che costituiva il fondo della vasca. Il pavimento, rinvenuto a una profondità di 1.50/1.60 m, è stato strappato e attualmente è conservato in una sezione di 0.89×0.86m.
Mercato Coperto, vano 8, cementizio con reticolato romboidale Pavimento in cementizio a base fittile, con inserti in tessere musive, strappato e conservato in una sezione di 0.66×0.47m. Del pavimento si conserva solo una piccola parte del campo, che presenta un reticolato romboidale, disegnato da linee semplici dentate, in tessere bianche.
Mercato Coperto, vano 8, tessellato policromo Pavimento in tessellato policromo, rinvenuto in piccola parte, di cui sono state strappate sei sezioni (1.09×1.48m; 1.00×2.22m; 0.87×1.88m; 0.87×1.88m; 2.25×0.75m; 0.91×1.09m). Il pavimento si presentava un tappeto centrale rettangolare, campito da un ottagono allungato, di cui non resta che una piccola parte del bordo, costituita da un motivo geometrico non ricostruibile (si conservano rettangoli, triangoli, quadrati, losanghe) e da una ghirlanda di alloro in ciuffi di 5 foglie.
Mercato Coperto, vano 9, tessellato con stelle di 8 losanghe Pavimento in tessellato policromo, strappato e conservato in cinque sezioni (0.98×1.38m; 1×1.80m; 1.15×2.49m; 1.28×1.42m; 1.15×1.37m). Entro un bordo costituito da una fila di quadrati disposti sulla diagonale, formanti clessidre, disegnati da linee semplici dentate, il tappeto rettangolare è campito da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. I quadrati piccoli sono campiti da nodi di Salomone, i quadrati grandi da quadrati a stuoia.
L’ambiente 4 è un vano, posto a W della corte 1, di cui è nota solo una porzione del rivestimento pavimentale in tessellato, attribuibile alla terza fase edilizia. Dai dati disponibili non è chiaro se il vano fosse previsto fin dalla prima fase edilizia o sia il frutto di una ristrutturazione successiva.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (4° q) al secolo IV d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1964-1965 – Ente responsabile: SA ER
Mercato Coperto, vano 4, tessellato con composizione di ottagoni
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Pavimento in tessellato policromo, strappato e conservato in due sezioni di 1.16×1.72m e di 0.37×0.70m. Il bordo è costituito da una fila di quadrati sulla diagonale, tangenti, disegnati da linee dentate, campiti da una crocetta, e da una linea tripla bianca. Del campo resta poco, ma sembra una composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti, formanti quadrati, quì campiti.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 1t – linea tripla
DM 15d – fila delineata di quadrati sulla diagonale, tangenti (formanti clessidre), con riempitivi iridati
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 163a – composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti (formanti quadrati, qui campiti)