scheda

Palazzo Caldesi, cementizio con inserti
Faenza ( RA )


Tra il 1993 e il 1994 la SAER ha programmato uno scavo nell’area di Palazzo Caldesi, in occasione della costruzione di garages interrati. Nell’area di scavo è stata rinvenuta una domus di età adrianea, abbandonata in età tardoantica. Della domus, profondamente spoliata già in antico, sono stati messi in luce sei ambienti. L’ambiente 1 è un corridoio attorno a cui si trovano 4 vani, di cui il vano 2 è un’area scoperta, probabilmente un cortile interno con pavimento in cementizio e pozzo presso l’angolo N-E. Il vano 3, di dimensioni cospicue, ma scavato solo in parte, è il vano di rappresentanza della domus (oppure un triclinio); è posto a N del corridoio 1 e della corte 2 ed è pavimentato in tessellato. Nel settore E dello scavo sono stati individuati i vano 4 e 5, sempre affacciati sul corridoio 1; il vano 4 è dotato di impianto di riscaldamento, il vano 5 è pavimentato in tessellato. A sud dell’area della corte 2 è stato inoltre individuato l’ambiente 6, pavimentato in cementizio, ma non è chiaro il rapporto del vano con il resto dell’abitazione. La domus, databile all’età adrianea su base stilistica e archeologica, è abbandonata in età tardoantica, quando nell’area si installa una fornace. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Progettare il passato 2000, tav. XIII; la planimetria allegata è tratta da Progettare il passato 2000, fig. 50).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Palazzo Caldesi, cementizio con inserti in tessere nere
Pavimento in cementizio a base fittile con inserti in tessere nere sparse sulla superficie senza ordine. Il pavimento è stato reinterrato.

Palazzo Caldesi, tessellato con bordo a treccia a calice
Pavimento in tessellato bicromo, rinvenuto solo in parte (lacerti di 1.10×0.76 m e di 0.75×0.45 m). Quello che rimane è parte del bordo, costituito da una fascia bianca a ordito di filari paralleli e obliqui, da una linea tripla bianca, da una fascia nera, da una linea tripla bianca, da una fascia nera, da una fascia bianca, da una treccia a calice allentata, con orlo curvo, bicroma, da una linea dentellata nera e da una linea tripla bianca. La decorazione del tappeto non è ricostruibile. In bibliografia non si fa alcuna menzione su dove il pavimento sia attualmente conservato (oppure se sia stato reinterrato).

Palazzo Caldesi, tessellato con soglia con cantharos
Pavimento in tessellato bicromo, scavato solo parzialmente e profondamente spoliato già in antico. Il pavimento presenta una soglia sul lato N, decorata da un cantharos centrale da cui fuoriescono su entrambi i lati girali vegetali. Il resto del pavimento è decorato da un tappeto rettangolare giustapposto alla soglia, che lascia un’ampia fascia a ordito di filari paralleli e obliqui, in tessere bianche e con tessere nere sparse sulla superficie senza ordine. Il tappeto è decorato da una composizione di ottagoni adiacenti, formanti quadrati, disegnata da una treccia a due capi. In bibliografia non si fa alcuna menzione su dove il pavimento sia attualmente conservato (oppure se sia stato reinterrato).


L’ambiente 6 è un vano scavato parzialmente, posto a S del vano 2. Non è chiaro il rapporto tra questo ambiente, pavimentato in cementizio, e il resto dell’abitazione.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1993-1994 – Ente responsabile: SA ER

Palazzo Caldesi, cementizio con inserti

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo?
Cromia: tricromo?

Pavimento in cementizio a base fittile con inserti litici (?) bianchi e grigi, di forma irregolare. Il tappeto era rubricato in superficie. In bibliografia non si fa alcuna menzione su dove il pavimento sia attualmente conservato (oppure se sia stato distrutto o reinterrato).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: ciottoli di fiume

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con inserti litici o litoidi)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103a – inserti su cementizio

 
 

Guarnieri, C. 1995, Via Mazzini – Via Barbavara, palazzo Caldesi: area pluristratificata con domus romana e fornace del XVI secolo., in Studi e documenti di archeologia, Bologna, p. 343.
Guarnieri, C. 2000, in Progettare il passato. Faenza tra pianificazione urbana e Carta Archeologica, Firenze, p. 262.
Guarnieri, C. 2004, Pavimenti romani inediti da Faenza (RA): la domus di Palazzo Caldesi., in Atti del IX Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Aosta, 20-22 febbraio 2003), Ravenna , p. 761.

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Palazzo Caldesi, cementizio con inserti , in TESS – scheda 7102 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7102), 2009

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7102


* campo obbligatorio