Nel 1943 immediatamente a Nord della cella campanaria della chiesa di S. Crisogono, in piazza Sonnino, fu scoperto un ambiente realizzato in opera laterizia (si rinvennero, non sappiamo se in opera, tre bolli laterizi d’età adrianea e uno databile in età severiana); le pareti conservate, in cui si aprivano porte che testimoniano la pertinenza ad un complesso dalla pianta articolata, presentavano ampi lacerti di rivestimento pittorico ad affresco, di soggetto mitico-religioso, databili dalla metà del II secolo alla metà del successivo. Non è possibile ipotizzare la destinazione d’uso delll’edificio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Lo scavo mise in luce le pareti settentrionale e occidentale di un ambiente realizzato in opera laterizia (furono riconosciuti bolli adrianei -3- e severani -1). Il lato Nord mostrava il varco di una porta e l’imposta di una seconda; quello ad Ovest presenta due nicchie di dimensioni diverse, tanto da far pensare che la maggiore fosse originariamente una porta tamponata al momento della costruzione, contro la parete, di un banco tricliniare, parzialmente rivestito di lastre, che potrebbe indicare l’uso dell’ambiente per cerimonie religiose. Le pareti conservavano ampi lacerti di rivestimento pittorico ad affresco; si tratta di un sistema modulare a pannelli a fondo bianco, sovrapposti per almeno due ordini sia in senso verticale che orizzonatale, spartiti da una cornice architettonica. I pannelli sono campiti da elementi di riempimento (figure volanti, teste nimbate, vasi, pantere; quello meglio conservato mostra Diana Lucifera, in connessione con un bue dalle corna lunate) realizzati con una tecnica impressionistica; complessivamente le pitture sono databili, anche sulla base di possibili confronti, alla fine del II secolo. L’ambiente conserva anche parte del rivestimento pavimentale in tessellato, bicromo, a decoro geometrico.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1943
Regio XIV, Piazza Sonnino (S. Crisogono), tessellato
Parte dell’ambiente: spazio tricliniare Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato a grandi tessere (di bordo irregolare: BCom 1968-9, p. 166), articolato in un bordo, costituito da una spessa fascia monocroma nera e due fasce più sottili in colori a contrasto, e un campo a decoro geometrico, con composizione ortogonale di squame adiacenti in colori contrastanti (DM 217 c). La redazione del mosaico risulta abbastanza curata.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere regolari) Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 217c – Composizione ortogonale di squame adiacenti, in colori contrastanti
Chini, P./ Grandi, M. 2005, Osservazioni sul repertorio bianco-nero di II – III secolo a Roma, in La Mosaique Grèco-Romaine IX. Actes du Colloque International pour l’Etude de la Mosaique Antique (Rome, 5-10 novembre 2001), Roma, p. 60..De Vos Raaijmakers, M. 1968-69, Due monumenti di pitture postpompeiana a Roma, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma , Roma, p. 166, fig. 2 p. 165; tav. LXX, 1..