Si ha notizia che nel 1825, in occasione dello smantellamento di un muro costruito sui ruderi della chiesa di Sant’Andrea Maggiore (sito 21), si effettuarono due scavi che restituirono evidenze archeologiche riferibili ad un arco cronologico compreso tra l’età augustea e l’impianto dell’edificio sacro, avvenuto a metà del V sec.d.C.
Un saggio collocato nel settore N della navata E della chiesa, restituì almeno quattro pavimentazioni in tessellato, attualmente note solo tramite i disegni ad acquerello di C. Bezzi. E’ stato proposto (Manzelli, 2000) che due di queste facciano parte di un edificio residenziale la cui continuità di vita, sulla base dei partiti decorativi dei pavimenti e delle quote sensibilmente diverse riportate delle notizie di scavo, è compresa tra l’età augustea ed almeno il III-IV secolo. La terza pavimentazione, decorata da un motivo a meandri di svastiche, potrebbe in realtà essere la ricostruzione ipotetica di un pavimento inesistente, ottenuta mediante collazione di frammenti rinvenuti durante le operazioni di scavo. La quarta pavimentazione è la più tarda tra tutte e potrebbe essere riferita a una fase tardoantica, forse dell’edificio romano oppure (anche se con minor probabilità) all’impianto della chiesa. (Planimetria tratta da Manzelli, 2000, in rosso i due sondaggi).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Edificio sotto Sant’Andrea Maggiore, amb 3, tess. meandri di svastiche Rivestimento in tessellato geometrico policromo, costituito da un bordo decorato da un meandro basso e da una treccia due capi con nodi squadrati; il tratto interno, forse l’inizio del campo, presenta una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati. L’acquerello mostra un lacerto pavimentale concluso su due lati, apparentemente in buono stato di conservazione. Si tratta in realtà del disegno che potrebbe raffigurare un pavimento inesistente, ricostruito sulla base della collazione di frammenti musivi messi in luce durante le operazioni di scavo. Frammenti del bordo a meandro sono ricomposti in un pavimento presso il Museo.
Edificio sotto Sant’Andrea Maggiore, amb 4, tessellato Rivestimento in tessellato policromo, noto solo da un acquerello; dal disegno pare che il pavimento fosse decorato da una composizione di file di rettangoli biconvessi tangenti. alternativamente obliqui e sdraiati, fiancheggiati da mezze squame (formanti esagoni concavi), resa in policromia.
Ambiente 2: ambiente documentato dal rinvenimento di un tessellato a decorazione geometrico-vegetalizzata, posizionato nel settore N della navata laterale E della chiesa di Sant’Andrea Maggiore.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1825
Edificio sotto Sant’Andrea Maggiore, amb 2, tessellato a nodi erculei
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Rivestimento in tessellato geometrico-figurato, policromo, a nodi erculei con busti entro medaglioni rotondi. L’acquerello che ne fu disegnato mostra un lacerto pavimentale concluso su due lati da un bordo a treccia e danneggiato da un‘ampia lacuna, a forma di tre quarti di cerchio, posta verso il centro del rivestimento.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Berti, F. 1976, in Mosaici antichi in Italia, Aemilia. Regione ottava. Ravenna, 1, Roma, pp. 105-106 , tav LV.Canuti, G. 1994, Iconografia delle stagioni nei mosaici pavimentali antichi d’Italia., in Atti del I Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993), Ravenna, pp. 513-514.Manzelli, V. 2003, Comune di Ravenna. Sant’Andrea Maggiore. , in Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna, Ravenna, p. 65, fig. 1.Manzelli, V./ Grassigli, G.L. 2001, Abitare a Ravenna. Edilizia privata e apparati decorativi nelle domus ravennati di età romana., in Ravenna romana, Ravenna, p. 145, fig. 15b.Manzelli, V. 2000, in Città romane, 2. Ravenna, Roma, p. 90, fig. 44.