Nel 1876, durante alcuni lavori presso l’Auditorium di Mecenate, nell’area di largo Leopardi si scoprirono tre emblemata, in diverso stato di conservazione, riutilizzati in antico come copertura di una piccola fogna; di due di questi dà notizia Lanciani nel Bullettino del 1876 (CAR VI D, 185 bis; LANCIANI 1876, p. 212, nn. 1-2). Non è possibile proporre per i pannelli, completamente avulsi dal loro contesto originale, un’ipotesi di provenienza: il luogo di rinvenimento può autorizzare esclusivamente una generica proposta di pertinenza agli Horti di Mecenate. La pianta edificio è tratta dalla Forma Urbis LANCIANI 1893-1910, tav. XXIII.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Regio V, Auditorium di Mecenate, area, emblema policromo figurato con il mese di Maggio (Collezioni Capitoline) Emblema policromo figurato (m 0.52 x 0.52) con raffigurazione del mese di Maggio. Tessere policrome in materiale lapideo e vitreo. Bordo bicromo a decoro geometrico, realizzato da due linee dentellate (dentelli di 4 tessere) in colori a contrasto (DM 2j) e da una linea semplice di tessere bianche (DM 1a). Fondo campito da zone di colore diverso (dal bianco, al beige, all’ocra), separate da elementi a graticcio; al centro immagine giovanile del mese di Maggio, indicato dall’iscrizione MAIV/S in alto a destra). La personificazione, dal volto incorniciato da riccioli biondi e dai grandi occhi con la pupilla rivolta verso l’alto, indossa una leggera tunica che lascia scoperta la spalla sinistra; con il capo leggermente reclinato verso destra odora un fiore tenuto con la mano destra, mentre con la sinistra solleva un bacile ricolmo di frutti. Sullo sfondo un cesto di vimini ricolmo di fiori e frutti ed un anforisco dal corpo globulare, lungo collo cilindrico ed anse montanti.
Non è disponibile alcuna informazione o documentazione relativa all’ambiente di pertinenza dell’emblema, rinvenuto fuori contesto e in giacitura secondaria Date le caratteristiche, l’esemplare doveva in ogni modo essere verosimilmente collocato in un vano di soggiorno o rappresentanza.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1876
Regio V, Auditorium di Mecenate, area, emblema policromo figurato con Oreste ed Ifigenia (Collezioni Capitoline)
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: policromo
Emblema in opus vermiculatum policromo; il mosaico, allettato su una malta di calce e polvere di marmo, è realizzato in una cassetta quadrata di terracotta (lato m 0.54). Ricomposto da quattro frammenti mostra una lacuna nell’angolo inferiore destro. L’emblema presenta un bordo bicromo a decoro geometrico, realizzato da due linee dentellate (dentelli di 4 tessere) in colori a contrasto (DM 2j) e da una linea semplice di tessere bianche (DM 1a); le tessere delle linee dentellate sono di dimensioni leggermente maggiori delle altre. Il campo presenta una decorazione figurata policroma; su uno sfondo diviso verticalmente in due aree distinte da un violento chiaroscuro, che probabilmente accenna in modo assai schematico all’ambientazione (l’altare, la porta del santuario etc.) si stagliano i personaggi: alla sinistra un uomo in nudità eroica, la clamide drappeggiata sulla spalla sinistra, siede con le spalle rivolte allo spettatore su un elemento cubico e guarda una figura femminile stante di fronte a lui in abito sacerdotale. Questa veste una tunica color porpora, sopravveste e mantello bianchi, velo celeste; sul capo indossa una corona di foglie d’oro e regge con la mano destra una statuetta dorata. La scena è sicuramente identificabile con quella del riconoscimento di Oreste ed Ifigenia, come tramandata nella tragedia di Euripide “Ifigenia in Tauride”, come evidente dalla lettera ai piedi dell’eroe.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Allettamento su una malta di calce e polvere di marmo in cassetta di terracotta (lato m 0.54).
Albertoni, M. 1983, Emblema con rappresentazione del mito di Oreste ed Ifigenia, in L’archeologia in Roma capitale tra sterro e scavo, Venezia, pp. 222-224,, fig. 22..Blake, M.E. 1940, Mosaics of the Late Empire in Rome and Vicinity, in Memoirs of the American Academy in Rome, p. 102,, tav. XX, 4..Lanciani, R. 1876, Elenco degli oggetti di arte antica scoperti per la cura della Commissione Archeologica Comunale dal 1.01 al 31.12.1876, in Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, Roma, p. 212, n. 1.Salvetti, C. 2013, in I mosaici antichi pavimentali e parietali e i sectilia pavimenta di Roma nelle Collezioni Capitoline, Pisa-Roma, pp. 136-139, fig. 45.Werner, K. 1994, in Mosaiken aus Rom. Polychrome Mosaikpavimente und Emblemata aus Rom und Umgebung, Roma, pp. 70-71, n. 22.