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Mosaico_Imola

I motivi decorativi delle soglie e delle fasce partizionali
nella seconda metà del I sec. a.C.

Nella mappa sono visualizzati i risultati ottenuti selezionando dalla finestra "Ricerca avanzata" il valore "soglia" nel campo "parte dell'ambiente" relativo al sottoinsieme UNITA' DECORATIVA, impostando come intervallo cronologico la seconda metà del I sec. a.C. (3°-4°q I sec. a.C.).
L'analisi dei singoli motivi e dei relativi contesti di pertinenza può essere approfondita cliccando sulle singole schede.

Nella foto: Imola, domus di via San Pier Crisologo
(foto da https://it.wikipedia.org/wiki/File:Mosaico_Imola.jpg)

Record trovati: 121
La ricerca ha prodotti i seguenti risultati:

L’ambiente 4 ha restituito una pavimentazione in cementizio priva di decorazionI. È stata, comunque, rintracciata la soglia in tessellato che segnalava l’ingresso al vano in corrispondenza della corte colonnata 1, caratterizzata da un motivo geometrico con reticolato di fasce disegnate da spine rettilinee corte.
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Il mosaico pertinente all’ambiente 7 venne rintracciato nel 1940 e asportato in due successivi interventi di salvaguardia e restauro. Attualmente i lacerti conservati permettono di descrivere un pavimento in tessellato, con una estensione complessiva compresa tra i 25 e i 30 mq, associato ad una soglia, anch’essa in tessellato, di cui, a causa della cattiva documentazione, risulta estremamente difficoltoso rintracciare l’originaria ubicazione.
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L’ambiente 3 ha restituito una interessante soglia in tessellato bicromo, con decorazione a nido d'ape, che segnala l’accesso ad una sala rettangolare pavimentata in cementizio. Lo scavo parziale, compiuto nell’area alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, non ha permesso di rintracciare l’intera estensione del pavimento (il settore indagato si sviluppa per un’area di 3x3 m ca.).
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Pavimento in tessellato policromo, rinvenuto per il 70% della superficie originaria. Il tessellato presenta tre tappeti differenti, corrispondenti alla zona dell'abside, alla stanza rettangolare e alla soglia tra l'abside e quest'ultima. Sia la soglia che il tappeto corrispondente alla stanza rettangolare sono in tessellato bicromo con decorazione geometrica, mentre nell'abside il tappeto è policromo.
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Pavimento a commessi di laterizi con esagonette e losanghe, rintracciato per un'ampia porzione della superficie originaria. Il pavimento era scandito in due tappeti, quello più ampio corrispondente al vano u uno più piccolo corrispondente alla soglia: il primo era decorato da una vivace sequenza di cornici ad esagonette chiare e scure, che comprendono uno pseudoemblema a losanghe a file chiare e scure alternate, mentre il secondo era formato da sole losanghe (non è noto se monocrome o per file alterne di due colori).
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Il rivestimento è costituito da un tessellato bianco e nero a più unita decorative. La prima è costituita dal pavimento del vano, decorato da con una composizione di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli bianchi, bordata da fasce bianche e nere. la composizione è uguale a quella dell'ambiente 1, ma a colori invertiti. La seconda corrisponde alla soglia, che mette in comunicazione il vano, a nord, con il corridoio 3. La soglia è decorata da un intreccio di fasce doppie delineate, alternativamente caricate da tre quadrati neri o ribattute da rettangoli neri. La terza unità decorativa corrisponde, infine, al tessellato che riveste la soglia, che metteva in comunicazione il vano 3 con il settore meridionale della casa. Quest’ultima è decorata da una composizione ortogonale di due stelle di quattro punte tangenti, formanti un reticolato di losanghe, con le stelle caricate da un quadrato iscritto tangente per gli angoli (foto rivestimento di Cristina Boschetti).
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Rivestimento in tessellato bicromo, rintracciato per una parte della superficie originaria. Il pavimento era scandito in due unità decorative, una corrispondente alla soglia e una al tappeto vero e proprio. La soglia è decorata da una fila di quadrati adiacenti, delineati in nero e campiti da nove crocette di quattro tessere nere, disposte su tre file. Il tappeto è un semplice tessellato bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, regolarizzato da cornici lineari bianche e nere.
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La soglia di accesso al portico è in tessellato bicromo bordato da una fascia bianca alternata a tre filari neri e ad una linea doppia bicroma, le tessere a scacchiera. Il campo è decorato da un motivo a pale di mulino, visibile solo in parte. Il pavimento dell'ambiente è in cementizio a base litica con inserti in palombino, ardesia, pietra paesina, litomarghe verdi e rosse, di forma irregolare e quadrangolare (cm 2-5).
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Dell'intera superficie pavimentale rimane la soglia rettangolare (m 2.31 x 0.82) con rappresentazione di due nuotatori negroidi affiancati ad un cratere e parte del campo centrale, delimitato da un bordo con motivo a meandro a svastiche e quadrati (m 1.60 x 0.88). Il pavimento è stato rinvenuto alla quota di m - 0.65 sul piano di campagna.
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Pavimento in tessellato policromo, comprendente la soglia e il tappeto del vano, rinvenuto solo per una parte (soglia: 0.93x0.70m; tappeto: 1.77x1.82 m). La soglia, presumibilmente rettangolare, è bordata da una fascia bianca a ordito dritto, da una fascia nera e da una linea semplice punteggiata in tessere bianche e nere ed è campita da una composizione romboidale di parallelepipedi adiacenti, policromi. Il tappeto è bordato da una fascia bianca a ordito dritto, da una fascia nera,da una linea tripla bianca, da una treccia a due capi policroma con nodi serrati, su fondo nero, da una linea tripla bianca, da una fascia nera e da una linea tripla rossa. Il tappeto è decorato da una composizione triassale di triangoli equilateri adiancenti, in bianco e nero, con effetto di scacchiera di triangoli equilateri.
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Pavimento in tessellato policromo, rinvenuto per una parte della superficie totale (circa 6x4.50 m, dimensioni ipotetiche). Del pavimento si conservano due lacerti. Il primo, di 1.20x0.60 m, è decorato da un reticolato romboidale. Il secondo, di 1x.0.60 m, è decorato da un meandro di svastiche a giro doppio e di svastiche uncinate a giro invertito, in prospettiva: questo lacerto era forse pertinente alla soglia. I due lacerti sono conservati a Palazzo Mazzolani.
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Soglia musiva profilata da una fascia nera e campita da un fiore a sei petali inscritto in un cerchio. Il pavimento dell'ambiente è costituito da un tessellato a fondo omogeneo nero inquadrato da fasce di bordura in colore contrastante.
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Porzione di pavimentazione in tessellato (m 4x0,60) con inserti marmorei in portasanta, giallo antico, brecciato, alabastro egiziano, africano verde e africano, delimitato da una fascia costituita da dodici filari di tessere bianche. Forse originariamente le fasce bianche erano due intervallate da una nera. Ad O il rivestimento è connesso ad un secondo lacerto musivo a tessere bianche con fascia di riquadratura nera riferibile alla decorazione di una soglia (m 0,40x0,15)
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Pavimento in tessellato bicromo, rinvenuto solo per una parte e successivamente strappato e conservato in museo (lacerto di 1.44x0.62 m). Sulla base della decorazione sembra potersi ipotizzare una scansione pavimentale che comprende una soglia e un tappeto. La soglia era probabilmente decorata da uno schema a meandri e quadrati, di cui tuttavia si conserva solo un quadrato in prossimità del margine; il tappeto è invece decorato da un motivo a transenna, ossia un doppio reticolato dritto e obliquo di linee, formante triangoli ("transenna").
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Tessellato policromo a motivi geometrici. Gran parte del rivestimento è andato perduto: ciò che rimane è una porzione di pavimento pertinente al "corridoio" (a) che conduceva al peristilio e la soglia (b) che separava il vestibolo dal peristilio stesso. Il "corridoio", che costituisce il braccio corto della "T", presenta un tessellato con motivo a doppio reticolato diritto ed obliquo di linee doppie e linee triple bicrome e dentate, formante triangoli. La soglia, invece, presenta una fila di rettangoli dritti e sdraiati, adiacenti, caricati da losanghe (rettangoli laterali) e da un motivo a meandro a doppie "T" diritte e sdraiate di svastiche a giro doppio (rettangolo centrale). Le porzioni laterali della pavimentazione sono andate perdute. Del rivestimento rimane, attualmente, un lacerto di tessellato bianco (m 0.71x0.23) lungo il muro sud.
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Tessellato bianco di cui rimangono solo poche tessere. L'apertura che collegava il vano al peristilio era sottolineata da una soglia non più conservata.
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Tessellato a fondo bianco con punteggiato di crocette policrome. Al centro era inserito un emblema, andato perduto, bordato da una cornice a "spina di pesce" con parallelogrammi adiacenti policromi. Il vano era munito di due soglie poste in prossimità degli ingressi ovest e nord. La prima soglia, che separa il tablino dal corridoio (31) si caratterizza per una decorazione tricroma con mura turrite; la seconda soglia che sottolinea l'ingresso sul peristilio, presenta una decorazione a motivi geometrici con esagoni caratterizzati da un fiore inscritto.
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Il vano ha restituito parte della pavimentazione in tessellato. Parzialmente perduto risulta essere il tappeto centrale dell’ambiente, decorato con quadrati adiacenti, mentre si conserva, per intero, la soglia, con losanghe e quadrati, rintracciata a sud dell’ambiente in esame. Il piano pavimentale viene datato alla seconda metà del I secolo a.C.
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L’ambiente in esame ha restituito la pavimentazione in tessellato bicromo con decorazione geometrica organizzata in più unità decorative. E' possibile identificare l’ambulacro, con punteggiato regolare di crocette, gli intercolumni, con decorazione a squame, il tappeto centrale del vano, con inserti marmorei, e la soglia di accesso all'ambiente che ha restituito una decorazione geometrica con quadrati e fiori iscritti entro cerchi. Si registrano, sulla superficie del tappeto musivo, una serie di lacune dovute al cedimento delle strutture murarie a seguito dell’abbandono del complesso. L’intera pavimentazione viene datata alla I fase di vita del complesso (seconda metà del I secolo a.C.).
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Tessellato bianco e nero molto lacunoso. Lo schema decorativo è ricostruibile solo in parte. Il campo centrale è nero con punteggiato di dadi bianchi. L'ala a Sud-Est è pavimentata con un tessellato bianco con cornice nera, introdotto da una larga banda con meandro nero a doppie T orizzontali e verticali. Un tratto del meandro è stato oggetto di un restauro antico molto grossolano.
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Il pavimento, non più esistente e noto solo dalle descrizioni fatte alla fine del XIX secolo da E. Stevenson e Tomassetti, era caratterizzato da un mosaico policromo a figure geometriche con una soglia con motivo ad arcate in bianco e nero. Le caratteristiche che si possono evincere dallo schizzo di Stevenson farebbero datare il mosaico al periodo di diffusione del III stile.
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Pavimento in tessellato, a decorazione geometrica e vegetale, articolato in due unità decorative: vano (a) e soglia (b). Il vano (a), del quale si conserva un breve tratto, è inquadrato esternamente da una cornice in tessellato bianco, con tessere disposte su filari paralleli. Segue la cornice composta, dall'esterno verso l'interno, da una linea tripla bianca, da tre fasce monocrome bianche e nere in alternanza cromatica e da una linea tripla bianca. Il campo, a fondo bianco, è decorato da un punteggiato di inserti marmorei disposti su filari paralleli alle pareti del vano, dei quali si conserva attualmente un filare. Fra i marmi utilizzati si riconoscono il giallo antico e il portasanta. La soglia (b), separata dal vano da una fascia in tessellato bianco con tessere di piccole dimensioni disposte su filari paralleli, presenta una decorazione a motivi vegetali (tralcio d'edera), racchiusa da una fascia monocroma nera di quattro filari di tessere.
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Pavimento in tessellato a motivi geometrici articolato, stando alla documentazione fotografica esistente, in due unità decorative: vano e soglia. Il vano, rinvenuto per un breve tratto, è bordato da due fasce monocrome in colori contrastanti che racchiudono un tessellato a fondo nero decorato da inserti bianchi. La soglia, quasi totalmente perduta, è a motivi geometrici: dell'originaria decorazione si conserva la parte inferiore di una pelta in tessere bianche. Si potrebbe, dunque, ipotizzare uno schema a file di pelte contrapposte.
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Lacerto di pavimentazione in tessellato articolato in due unità decorative: vano e soglia. Del vano non si conserva più nulla se non parte del rivestimento in tessellato a fondo nero. La soglia risulta essere tagliata da una colonna, parzialmente conservata, pertinente, verosimilmente, ad un rifacimento dell'ambiente. Della decorazione rimane un riquadro bianco con quadrato a lati concavi iscritto, forse riconducibile ad una variante di una composizione ortogonale di cerchi tangenti, formanti quadrati concavi, i cerchi centrati sugli incroci di un reticolato di linee e i quadranti campiti.
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Rivestimento in tessellato a decorazione geometrica composto da due unità decorative, pertinenti alla soglia di comunicazione con l’atrio (a) e allo spazio principale del vano (b). -a (soglia): pannello rettangolare allungato, decorato da un meandro prospettico realizzato in tessere rosse, bianche e blu, di svastiche a giro doppio, alternate a svastiche uncinate a giro invertito; in prossimità dei margini laterali, la sequenza è chiusa da quadrati prospettici concentrici. -b (ala): tessellato bianco in ordito di filari obliqui, bordato da una linea tripla nera.
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Rivestimento in tessellato suddiviso in due unità decorative pertinenti alla soglia di accesso (a) e allo spazio vero e proprio dell’ala (b). -a (soglia): pannello rettangolare in tessellato inquadrato da una fascia bianca su fondo nero con composizione di cerchi allacciati a tre colori (bianco, grigio e nero). Una tessera bianca è inserita nei punti di tangenza. -b (ala): tessellato bianco in ordito di filari obliqui bordato da una fascia nera. Il pavimento è stato restaurato nel corso del II sec. d.C. attraverso risarciture di tessere bianche di maggiori dimensioni e la realizzazione di una nuova fascia marginale di tessere rettangolari a contatto con le murature perimetrali.
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Rivestimento in tessellato a decorazione geometrica ripartita in due unità decorative relative alla soglia di accesso verso l’atrio (a) e al pavimento dell’ambiente vero e proprio (b). -a (soglia): pannello rettangolare in tessellato, inquadrato da una fascia bianca seguita da una linea tripla nera e da una linea tripla rossa e ornato da “pale di mulino” tangenti, alternatamente bianche e nere, con effetto di clessidre. -b (vano): tessellato bordato da una fascia nera e ornato da un punteggiato di dadi verdi posti sulla diagonale inseriti a intervalli regolari su fondo di tessere bianche in ordito obliquo.
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Rivestimento in tessellato associato a pitture parietali di II Stile, completamente rinnovate nella seconda fase edilizia del complesso (II sec. d.C.). Il pavimento risulta scandito in due unità decorative pertinenti alla soglia (a) e allo spazio principale (b) del vano. Lo strato di preparazione, eseguito in due gettate diverse per i due tappeti, reca ancora tracce di sinopie che indicano che il disegno guida venne realizzato con l’impiego di cordini fissati con chiodi battuti sulla malta fresca. -a (soglia): pannello rettangolare allungato, decorato da un doppio reticolato diritto e obliquo di linee doppie (bianche) e linee semplici dentate (nere) formante triangoli a colori alternati (rosso e verde, rosso e giallo). Quattro tessere nere si dispongono all’incrocio delle maglie. -b (spazio principale): meandro di svastiche e quadrati, tracciato da una linea rossa su fondo bianco. Gli intervalli sono campiti da una fascia corrente nera con clessidre bianche sdraiate, separate da crocette di quattro tessere bianche poste sui lati di una tessera nera. Clessidre e crocette sono riproposte per la decorazione dei singoli quadrati profilati in rosso.
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Rivestimento in tessellato suddiviso in due unità decorative, pertinenti alla soglia di accesso (a) e al vano vero e proprio (b), In entrambi i casi quasi del tutto perduto. -a (soglia): doppio meandro speculare, in tessere nere su fondo bianco. -b (vano): si conservano solo alcune tessere in prossimità del bordo, costituito da una fascia bianca in ordito di filari obliqui seguita a 30 cm da una fascia monocroma nera. Una consistenza più friabile nella parte centrale dello strato preparatorio del rivestimento pavimentale potrebbe suggerire la presenza di un emblema oggi scomparso.
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Rivestimento in tessellato del triclinio 28, di cui è stata indagata la sola soglia di accesso, caratterizzata da un reticolo di quadrati profilati da una linea doppia nera. Ogni quadrato è campito da un rombo posto sulla diagonale con effetto di fiori quadripetali neri.
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Pavimento in tessellato bicromo, costituito da due tappeti rettangolari, di cui uno con soglia, disposti a "T" e separati da una fascia partizionale policroma decorata con un motivo vegetale. Dei due tappeti, uno è in tessellato bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, l'altro è decorato da un motivo a "transenna" e presenta una soglia su uno dei lati corti decorata da un meandro di svastiche e quadrati. Il pavimento è stato strappato ed è attulamente conservato presso il museo civico archeologico di Bologna.
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Cementizio a base fittle, decorato da linee punteggiate bianche, che disegnano una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato. La soglia è decorata da un quadrato, compreso tra due rettangoli dritti. Il quadrato è caricato da un quadrato sulla diagonale, a sua volta caricato da un quadrato minore dritto e da un esagono. I rettangoli sono caricati da losanghe, ripartite in quattro da una croce.
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Il rivestimento del vano è in cementizio a base fittile, con inserti di tessere bianche, che disegnano una composizione ortogonale di meandri di svastiche a doppie T, caricate da una losanga iscritta ripartita, con effetto di esagono, in due triangoli. Al centro, l'emblema è in tessellato bianco e nero, decorato da una composizione ortogonale di esagoni tangenti per quattro angoli, formanti quadrati e stelle di quattro punte, in colori contrastanti (qui con le stelle caricate da un quadrato piccolo iscritto tangente per gli angoli). La soglia è decorata da un meandro di svastiche e quadrati.
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Il rivestimento della soglia è un tessellato bianco e nero, decorato da uno stralcio lineare di un cassettonato in colori contrastanti, con effetto di composizione reticolata di linee. L'unico quadato conservato è ribattuto da un quarato nero, caricato da quattro semicerchi, disposti lungo i lati e, al centro, da cinque tessere bianche, disposte a L ed è bordato da una linea di gruppi di quattro tessere, accostati per lato, compresa tra due linee doppie di tessere nere e due linee triple di tessere bianche.
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Il rivestimento, in gran parte distrutto, era un tessellato bianco e nero ad ornato geometrico decorato da un motivo di squadre e quadrati, organizzati secondo una scansione non ben identificabile.
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Il rivestimento è un cementizio a base fittile, rubricato, e decorato da inserti di tessere bianche. Lo spazio triclinare è decorato da un reticolato romboidale, disegnato da una linea dentata di tessere bianche, mentre lo spazio conviviale presenta un tappeto centrale a meandro di svastiche e quadrati e una fascia laterale, con un punteggiato di crocette. La soglia è decorata da una coppia di pelte contrapposte e tangenti.
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Tessellato bianco e nero, decorato da un'ancora e un delfino in campo bianco, seguiti da un pannello con una composizione di file di meandri a doppio giro e doppie T, a cui segue la soglia decorata da una fila di arcate, sotto alle quali sono raffigurate prue di nave. Verso l'atrio, la soglia è bordata da una fila di rettangoli diritti, adiacenti, delineati
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Il rivestimento è un tessellato nero, decorato da tessere bianche ed inserti litici policromi, disposti senza un ordine preciso. Attorno alla vasca centrale si sviluppa un bordo in tessellato bianco e nero, con pannelli decorati da soggetti figurati su fondo bianco: un rython zoomorfo, da cui germoglia una pianta di vite, abitata da piccoli animali; una coppia di delfini affrontati con un tridente; un pappagallo su bacile, da cui gremogliano viticci; una coppia di pistrici affrontate, con tridente; una coppia di palmette con fiore di loto; un faro. La soglia è decorata da un delfino con tridente, in campo bianco.
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Il rivestimento è un cementizio a base fittile, decorato da inserti di tessere nere, che disegnano un puteggiato di crocette, bordato da una linea semplice dentata. La soglia è decorata da una fascia a ornato vegetale, bordata da una linea semplice dentata.
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Il rivestimento è un cementizio a base fittile, con inserti di tessere nere, che disegnano un reticolato romboidale di tessere nere, disegnato e riquadrato da una linea dentata. La soglia è decorata da un meandro di svastiche e quadrati.
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Il rivestimento è un cementizio a base fittile, con inserti di tessere nere. La soglia è decorata da una fila di quadrati sulla diagonale adiacenti, disegnati e riquadrati da una linea semplice dentata e caricati da crocette. Il campo è decorato da un punteggiato di crocette, riquadrato da una linea sempice dentata.
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Il rivestimento è un cementizio a base fittile, con inserti di tessere nere. Nel vano, il campo è decorato e riquadrato da una linea dentata di tessere nere, che disegna un alveare di esagoni. La soglia è decorata da una linea semplice dentata, che disegna e riquadra uno stralcio lineare di un doppio reticolato di linee dritte e oblique.
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Il rivestimento è un tesselalto bianco e nero, con dettagli policromi ed emblema prefabricato in tessere minute a decoro figurato. La soglia che introduce el vano è decorata da un tesselalto da un menadro di svasiche e quadrati, coi quadrati caricati da fioroni policromi. Il vano è decorato da un reticolato di linee doppie nere, borata da due fasce in tessellato bianco e nero e da un'ampia fascia in tessellato bianco. Al centro dell'ambiente, il pavimento è decorato da un emblema prefabbricato, su cassetta di terracotta, con scena nilotica eseguita in tessere minute, bordata da una treccia a tre capi policroma e da fasce in tessellato bianco e nero.
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Il rivestimento è un tessellato bianco e nero, con dettagli policromi e decori figurati e geometrici. La soglia è decorata da uno schiavo negroide itifallico, che porta due askoi, e da una composizione di quattro strigili, attorno ad un aryballos appeso. Il vano è decorato da uno pseudoemblema circolare con un cespo d'acanto, attorono al quale si sviluppa una fascia a decoro figurato, con due figure negroidi itifalliche, che pescano e nuotano assieme a pesci e a una pistrice. Il bordo è decorato da fasce monocrome, seguite da una fascia a meandro di svastiche, compresa tra due fasce a onde correnti. L'abside è decorata da un semi-scudo di squame bipartite.
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Il rivestimento era costituito da un cementizio a base fittile, punteggiato di crocette. La soglia era in tessellato bianco e nero, decorato da una treccia a due capi bianca su fondo nero.
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Tessellato bianco e nero. Il campo, quasi integralmente distrutto, conserva una porzione di tessellato bianco ad ordito di filari paralleli, ma il centro era decorato da uno pseudoemblema, con un motivo reticolato non descritto nel dettaglio. Il bordo è decorato da una fascia a meandro di svastiche e quadrati, i quadrati campiti, da scacchiere, clessidre quadrati dritti e quadrati sulla diagonale, compreso tra due fasce nere, seguite da un'ampia fascia marginale. La soglia, che introduceva il vano, è distrutta ed era decorata da una fascia a denti di sega, dentati.
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Tessellato bianco, decorato da inserti di calcari policromi, di forma rettangolare, piuttosto regolari, disposti in filari serrati. La soglia verso l'atrio è decorata da una fascia a meandri di svastiche e quadrati, disegnata da linee triple.
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Il rivestimento è un tessellato a decoro geometrico bianco e nero, con piccoli dettagli policromi, nel vano e policromo nella soglia. Il vano, in tessellato monocromo bianco, bordato da fasce bianche e nere, è decorato da uno pseudoemblema frammentario, con un ottagono inscritto in un cerchio e ripartito in losanghe e triangoli, con effetto di stella di otto losanghe. La soglia è decorata da uno stralcio lineare di cassettonato policromo.
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Il vano è rivestito da un tessellato nero a ordito di filari paralleli, bordato da una linea tripla bianca, compresa tra una linea tripla nera ed una fascia nera. La soglia, distrutta, era decorata da due tralci d'edera che si dipanano da un vaso, posto in corrispondenza dell'asse mediano e bordata da una fascia nera.
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La tecnica di rivestimento del vano non è documentata dalla bibliografia disponibile, mentre si descrive la soglia, in tessellato bianco e nero, decorata da una composizione ortogonale di pale di mulino adiacenti, in colore contrastante, con effetto di clessidre, formante triangoli (composizione ambivalente). Il motivo è bordato da una fascia di tessere rosse.
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Tessellato bianco, punteggiato di crocette bicrome, bordato da una fascia nera, seguita da una fascia bianca. La soglia è in tessellato nero.
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Tessellato nero a ordito di filari paralleli, bordato da una linea tripla bianca, compresa tra una linea tripla ed una fascia nera. Il vano comunica con l'aula absidata 62, tramite una soglia decorata da una fila di quadrati e rettangoli dritti caricati, rispettivamente, da quadrati sulla diagonale con quadrati bianchi inscritti, e losanghe delineate. La soglia est è decorata da un quadrato delineato, compreso tra una coppia di T, in campo bianco. La soglia verso l'ambiente 64 è invece decorata da un fiore quadrupetalo, inscritto in un cerchio a sue volta inscritto in un cerchio disegnato dal prolungamento di quattro palmette assiali, in campo bianco e bordato da una linea doppia nera.
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Tessellato bianco a ordito di filari paralleli. La soglia di ingresso, a sud è decorata da un punteggiato di crocette, bordato da una linea tripla nera, compresa tra due linee doppie bianche. La prima alcova è introdotta da uno scendiletto con meandro di svastiche e quadrati; la seconda alcova è invece introdotta da uno scendiletto decorato da file di denti di sega, bordate da una linea a scacchiera, seguita da una linea tripla nera ed una linea doppia bianca.
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Tessellato bianco e nero: il vano è decorato da un tessellato nero, punteggiato di dadi bianchi, bordato da una fascia nera, compresa tra una linea tripla bianca ed un'alta fascia di tessere nere. La soglia è decorata da un uno stralcio di due quadrati adiacenti, delineati da quattro rettangoli, disposti attorno ad un quadrato. Il motivo è disegnato da linee doppie di tessere nere.
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Tessellato bianco, punteggiato di dadi neri e bordato da una fascia nera. L'ambiente comunica col vano 71 tramite un'ampia soglia decorata da una fila di quadrati dentati sulla diagonale, con effetto di clessidre e caricati da crocette. Il bordo è decorato da una linea bicroma e una linea tripla nera.
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Tessellato bianco e nero, ripartito in vano e soglia. Il vano è decorato da un tessellato nero a ordito di filari paralleli, bordato da una linea doppia nera, compresa tra due linee triple bianche ed una fascia nera. La soglia è decorata da uno stralcio di nido d'ape, disegnata e riquadrato da una linea doppia bianca. Il campo è bordato da una linea doppia nera ed una lina tripla bianca.
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Tessellato bianco e nero, con dettagli in tessere policrome. Verso l'atrio, il vano è introdotto da una soglia decorata da quadrati adiacenti, disegnati da trecce a due capi e caricati da diversi motivi, su fondo bianco o nero. Il vano è in tessellato bianco a ordito di filari paralleli, bordato da una fascia bianca, compresa tra due linee triple nere, seguite da una linea doppia bianca. Al centro, uno pseudoemblema quadrato è bordato da una treccia a calice policroma su fondo nero, caricata da un alveare di esagoni, ripartiti in losanghe, con effetto di cubi prospettici e, al centro esagono caricati da fiore quadrupetalo. Verso il porticato, la seconda soglia, più semplice, è decorata da uno stralcio lineare di una composizione di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati e quadrati piccoli sulla diagonale, i quadrati maggiori caricati da nodi di Salomone e fiori formati da quattro foglie cuoriformi e quattro bulbi
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Tessellato bianco e nero, decorato da una composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori (formanti quadrati ed esagoni allungati), delineata da linee doppie bianche su fondo nero, i quadrati caricati da crocette allungate. Il bordo è decorato da una fascia nera, seguita da una fascia bianca. Il vano è intordotto da una soglia con una coppia di delfini in posizione araldica, con ancora centrale.
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Il vano è rivestito da un tessellato bianco e nero, decorato da un reticolato di linee bianche su fondo nero, bordato da una fascia nera, seguita da una fascia bianca. La soglia è decorata da due coppie di pelte affrontate, bianche su fondo nero, bordate da una linea tripla bianca e una linea doppia nera.
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Tessellato bianco a ordito di filari paralleli, riquadrato da una linea tripla di tessere bianche e bordato da una fascia bianca compresa tra due fasce nere e seguita da due ampie fasce marginali in colore contrastante. L'apertura verso l'atrio è marcata da una soglia, decorata da una fila di stelle di quattro punte sulla diagonale, bordata da una linea tripla bianca, compresa tra due linee triple nere e seguita da un'ampia fascia nera. L'apertura verso il peristilio è invece marcata da una soglia decorata da una coppia di file contrapposte di pelte giustapposte e tangenti, in colore contrastante, bordata da una linea tripla bianca, compresa tra due linee triple nere e seguita da un'ampia fascia nera.
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Il rivestimento è un tessellato bianco e nero, con l'inserimento di alcuni dettagli in tessere policrome. Il campo del rivestimento delle fauces presenta, entro il campo rettangolare, l'immagine di un cane alle catena, davanti alla porta di ingresso. Il campo è bordato da linee bianche e nere. La soglia è decorata da una rappresentazione figurata, con centauri e una capra, bordata da una linea doppia bicroma e da una linea doppia bicroma, con tessere disposte a scacchiera.
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Il rivestimento è un tessellato policromo con pseudoemblema centrale, decorato da uno stralcio di reticolato di fasce, con quadrati caricati da maschere comiche. Lo pseudoemblema è bordato da una treccia a calice e fasce in colore contrastante. Il resto del campo è in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli, ripartito in due zone da una fascia partizionale decorata da un tralcio di foglie d'edera.
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Il rivestimento è un tessellato bianco a ordito di filari paralleli con, al centro del pavimento, uno pseudoemblema in tessellato policromo e opus sectile, decorato da uno stralcio centrato di una composizione a reticolo di fasce intersecanti. Le fasce determinano quadrati e rettangoli, caricati da figure policrome di animali: si riconoscono pantere, leoni, un toro, un elefante, un cinghiale ed un cervo. Una lastra circolare di alabastro è inscritta nel quadrato centrale ed è bordata da una trecci policroma a due capi, con palmette negli spazi di risulta. Due soglie in tessellato policromo mettono in comunicazione il vano con l'atrio 3 e con l'oecus 8.
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Tessellato bianco e nero a ornato geometrico e vegetale. Il campo è decorato da un reticolato di linee, gli scomparti caricati da due quadrati in colore contrastante, inscritti diagonalmente uno nell'altro, con effetto di scacchiera. Il bordo è decorato da una fascia a girali d'edera, compresa tra due fasce nere e due fasce bianche, seguite da un'ampia balza marginale bianca. Il vano comunica con il triclinio, tramite una soglia in tessellato nero, decorata da una losanga sdraiata, riprtita in quattro da una linea semplice ed inscritta in un rettangolo, bordato da una fascia bianca. Il passaggio verso il peristilio era marcato da un'altra soglia, decorata una fascia a spina di pesce di parallelogrammi, bordata da linee dentellate, una fascia a denti di sega e una fascia a scacchiera.
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Tessellato bianco e nero, decorato da una scacchiera, bordata da una fascia nera.
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Cementizio a base fittile, con inserti litici. La soglia è in tessellato ed è decorata da una treccia a due capi policroma, in campo bianco, bordata da una greca, disegnata da spine di triangoli isosceli neri su fondo bianco, bordata da linee bianche e nere.
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Rivestimento in cementizio e tessellato bianco e nero. La soglia è in tessellato, con cespo d'acanto in campo bianco, bordato da fasce in colori contrastanti. Lo spazio triclinare è in cementizio non decorato. Lo spazio conviviale è invece in tessellato nero, bordato da una fascia nera, compresa tra due fasce bianche con, al centro della stanza, uno pseudoemblema quadrato, decorato da una composizione centrata di elementi vegetali (un fiorone formato da quattro palmette, da cui germogliano viticci, che terminano in fiori quadrupetali) e file di edere sulla diagonale, bordato da onde e fasce in clori contrastanti.
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Tessellato bianco e nero, parzialmente demolito. L'ala era rivestita in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli, bordato da una fascia nere e un'ampia fascia bianca. La soglia verso l'atrio era decorata da girali vegetali, bordati da una fascia nera, mentre una seconda soglia, decorata da un quadrato sulla diagonale, con quadrato dritto inscritto e crocetta centrale, conduceva nel vano 9.
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Tessellato bianco e nero, di cui si conserva solo la soglia. decorata da quattro semicerchi, disegnati da linee doppie, entro un rettangolo, bordato da una linea tripla bianca e una linea tripla nera.
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Cementizio a base litica (lavapesta), punteggiato di dadi bianchi. La soglia è in tessellato bianco con due losanghe nere, bordate da fasce in colori contrastanti.
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Il pavimento era in tessellato bianco e nero, articolato in soglia, zona di ingresso, fascia partizionale (asportata in epoca borbonica) e spazio conviviale. La soglia è decorata da un fiore quadrupetalo in campo bianco, bordato da due linee triple, in colori contrastanti. La zona di ingresso è decorata da una punteggiato di crocette nere su tessellato bianco, bordato da una fascia nera, compresa tra due linee triple bianche. Lo spazio conviviale è invece decorato da un reticolato romboidale, disegnato e riquadrato da linee doppie nere e bordato da una fascia bianca.
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Tessellato bianco a ordito di filari paralleli, bordato da fasce in colore contrastante. Il vano comunica con il triclinio e, tramite una soglia decorata da una fila di esagoni formati da tre clessidre, in colori contrastanti, tangenti (con effetto di stelle a sei punte) e formanti trapezi; con il corridoio f, da una fila di pelte giustapposte tangenti, su fondo nero; con il corridoio i, da un rettangolo dritto, con losanga inscritta, compresa tra una coppia di pelte.
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Il rivestimento è un tessellato bianco e nero ad ornato geometrico. La soglia è decorata da una fascia a squame bipartite, bordate da una linea doppia a scacchiera e da una fascia di tessere nere, compresa tra due fasce di tessere bianche. L'anticamera è in semplice tessellato bianco, tagliato, in prossimità dei bordi, da una fascia di tessere nere, compresa tra due linee triple di tessere bianche. L'alcova nord è intodotta da uno scendiletto decorato da una una fila di quadrati bianchi sulla diagonale, tangenti, formati clessidre e caricati da crocette. La fascia è bordata da linea tripla bicroma, le tessere disposte a scacchiera. L'alcova è in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli. L'alcova est, in tessellato bianco, è introdotta da una fascia decorata da un meandro di svastiche e quadrati, bordata da una fascia nera, disegnata da una linea tripla bianca.
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Rivestimento costituito da tre unità decorative, rispettivamente le due soglie comunicanti con l’ambiente 4, posto ad E, e parte della pavimentazione del vano. Di quest’ultima si conserva un lacerto all’incirca rettangolare delle dimensioni di 0.39 x 0.78 m costituito da un bordo decorato da due linee triple bianche separate da una linea tripla nera, e da un campo a fondo nero con file di rosette bianche. Della soglia N rimane un frammento irregolare di 0.45 x 0.8 m, decorato da due stelle di quattro punte, mentre della soglia a S si conserva una frammento di 1.08 x 0.5 m disegnato da un motivo a nido d’ape delineato.
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Tessellato costituito da due unità decorative, rispettivamente per il rivestimento del vano e per la soglia che metteva in comunicazione la stanza in esame con la 5, posta ad E. Della prima unità decorativa si conservava, al momento dello scavo, un frammento in tessellato monocromo nero, sicuramente parte del bordo, collocato lungo la parete O delle stanza; della soglia, staccata e conservata, rimane un lacerto delle dimensioni di 0.85 x 0.45 m, decorato da quadrati sulla diagonale, tangenti, caricati da un quadrato iscritto.
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Pavimento in tessellato bicromo, con due tappeti corrispondenti alla stanza e alla soglia di passaggio tra il vano e il corridoio 1, entrambi messi in luce per la quasi totalità della superficie originaria. Il tappeto del vano è in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, mentre la soglia è decorata da un rettangolo scompartito in un quadrato centrale e due rettangoli laterali; il quadrato è campito da un quadrato obliquo inscritto, ogni rettangolo da due quadrati obliqui inscritti. Del tappeto della stanza si conserva una sezione di 0.92x1.05 m, mentre della soglia una sezione di 0.6x0.85 m, entrambe murate nell'atrio dei Musei Civici.
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Pavimento in tessellato bicromo, scompartito in sei tappeti giustapposti, corrispondenti alla soglia (a), all'anticamera (b), ai due scendiletto (c-d) e alle alcove (e-f), messo in luce per circa il 90% della superficie originaria. La soglia è decorata da un quadrato, scompartito in quattro quadrati bianchi divisi in due triangoli (a "transenna"); il tappeto quasi quadrato dell'anticamera (b) è in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato in nero; i due scendiletto (c-d) sono decorati da una fila di losanghe bianche su fondo nero; dai dati disponibili non è chiaro se le alcove (e-f) siano in tessellato bianco oppure nero. Dei tappeti si conservano solo due sezioni (1.15x.0.72 m e 1.33x0.72 m), corrispondenti a parte dell'anticamera (la prima e parte della seconda sezione), e alla soglia (parte della seconda sezione), murate nell'atrio dei Musei Civici.
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Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una piccola parte della superficie originaria e scandito in due tappeti, corrispondenti all'ambiente e alla soglia. Del pavimento non è edita la documentazione fotografica, ma solo il rilievo fatto al momento del rinvenimento. Il tappeto dell'ambiente è in tessellato bianco, presumibilmente a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una fascia bianca e due fasce nere che ne comprendono una bianca. Della soglia si conserva solo un angolo del rettangolo nero.
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Pavimento in tessellato bicromo, di cui si conservava solo il 20% della superficie originaria, scandito in due tappeti, il maggiore corrispondente all'ambiente e il minore alla soglia. Del pavimento non è edita la documentazione fotografica, ma solo il rilievo fatto al momento del rinvenimento. Il tappeto dell'ambiente è in tessellato bianco, presumibilmente a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una fascia bianca e due fasce nere che ne comprendono una bianca. La soglia è decorata da una linea spezzata formante triangoli, in nero su fondo bianco.
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Pavimento in tessellato policromo a decorazione geometrica, parzialmente conservato, articolato in due unità decorative: vano (a) e soglia (b). Il vano è inquadrato perimetralmente da un’ampia fascia in tessellato bianco, con tessere disposte su filari paralleli, seguita da una linea tripla bianca e da una cornice a fila di quadrati sulla diagonale, tangenti, formanti clessidre, in tessere nere su fondo in tessere gialle. Il motivo di bordura si conserva scarsamente solo su due brevi tratti della pavimentazione. Una linea tripla bianca fa da raccordo fra il bordo ed il campo in tessellato bianco decorato da un punteggiato di crocette bicrome, disposte su filari paralleli. Al centro della pavimentazione rimangono scarsi resti di uno pseudoemblema in tessellato policromo. Il bordo del riquadro è composto, dall’esterno verso l’interno, da una linea tripla bianca, da una linea tripla nera e da due linee doppie policrome che inquadrano una cornice a spina di pesce, composta da parallelogrammi adiacenti in colori contrastanti. Il campo dello pseudoemblema è decorato da un reticolato di fasce policromo con quadrati nei punti d’incrocio e losanghe sdraiate inscritte nei rettangoli. Dell’originaria decorazione si conservano un quadrato e parte di una losanga. La soglia è in tessellato bicromo, parzialmente tagliata da uno dei muri della chiesa. Il bordo, composto da una fascia monocroma bianca ed una fascia monocroma nera, racchiude un campo decorato da una composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti, formanti quadrati. Gli ottagoni sono delineati in bianco su fondo in tessellato nero e presentano, al loro interno, un quadrato ribattuto in tessere bianche.
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Pavimento in tessellato, scarsamente conservato, articolato in vano (a) e soglia (b). Il vano è in tessellato bianco con tessere disposte su fiari paralleli, bordato da una cornice a spine corte. La soglia è in tessellato bicromo a motivi geometrici. Si conservano scarsi lacerti relativi al bordo composto da una cornice in tessellato bianco con tessere disposte su filari ad ordito dritto, da una fascia monocroma nera e da una fascia monocroma bianca. Del campo si conserva un triangolo in tessere bianche su fondo nero riconducibile, probabilmente, ad una composizione ortogonale di stelle di quattro punte tangenti, formanti un reticolato di losanghe, in colori contrastanti.
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Pavimento in tecnica mista (parte centrale del tappeto in opus sectile e bordo in tessellato), preceduto da una soglia in tessellato bicromo a motivi geometrici. Immagine rivestimento da BECATTI 1961, tav. V.
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Tessellato monocromo nero con punteggiato regolare di tessere bianche (DM 107a) e cornice perimetrale in tessere bianche (DM 1y); nell'angolo SE una soglia decorata con motivi geometrici (DM 198a) segnava il passaggio verso il vano E.
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Tessellato monocromo bianco in ordito di filari paralleli (DM 105a) con cornice perimetrale costituita da una semplice fascia (DM 1y) di tessere nere. Il passaggio verso l'ambiente F era sottolineato da una soglia in tessellato a motivi geometrici in tessere nere su fondo bianco (scacchiera di losanghe, DM 202a) e cornice perimetrale in tessere rosse (distaccata dopo lo scavo ed attualmente esposta nel Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme).
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Tessellato monocromo bianco in ordito obliquo di filari paralleli (DM 105a) e fascia perimetrale (DM 1y) di tessere nere. Il passaggio verso l'ambiente F era segnalato da una soglia in tessellato bicromo con il motivo della scacchiera semplice (DM 114a), delineata da una linea bicroma con tessere disposte a scacchiera (DM 1b).
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Il tappeto, con motivo geometrico bicromo, è preceduto da un’ampia soglia con un “tappeto di vite”, nero su fondo bianco. Il tappeto della soglia è racchiuso da una quadruplice fila di tessere nere per parte seguita, su ciascun lato lungo, da un’ampia fascia di tessere bianche, che lo separa da due differenti tappeti musivi. Di questi ne resta interamente visibile uno con un motivo geometrico romboidale a tessere nere su fondo bianco. Dell’altro tappeto, in gran parte perduto, si riconosce soltanto all’estrema destra della sola fotografia rimasta un lacerto di minute tessere di colore bianco riquadrato da una fine cornice con una treccia a due capi di colore bianco che emerge da un fondo di tessere scure entro due file di tessere nere. Manca nell'edito la documentazione grafica del pavimento.
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Tessellato bicromo a fondo bianco con cornice perimetrale nera e soglia con motivo a cassettoni.
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Soglia realizzata con tessere bianche. Manca nell'edito la documentazione grafica.
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Pavimento in tessellato policromo articolato in più unità decorative: si riconoscono le soglie musive che definiscono le due nicchie (motivo ad onde correnti a giro incompleto - DM 101a); la soglia verso l'ambiente Ovest (cremagliera dentata - DM 12i); la soglia figurata (delfini) che definisce il limite della sala verso la vasca inserita nella nicchia centrale, parzialmente conservata e accessibile attraverso due gradini, uno dei quali rivestito a mosaico (alzato: fila di torri in colori contrastanti con effetto ambivalente - DM 96b; pedata: cremagliera dentata - DM 12i). Il laconicum presenta un'impaginazione ad emblema: su un fondo monocromo bianco redatto con un ordito di tessere a filari paralleli l'emblema centrale, articolato in bordo geometrico (fasce monocrome rosse che incorniciano una treccia a calice policroma - DM 74 c) e campo con decoro figurato (pesci su fondo marino).
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Tessellato di tessere rettangolari bicrome a canestro alternate nella disposizione, orizzontale e perpendicolare, e nei colori. La soglia presenta un disegno geometrico bicromo con un reticolo centrale risparmiato da due fasce a scacchiera di triangoli isosceli e rettangoli dentati.
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Il mosaico si articola in soglia e tappeto. La prima (1,07 x 1,52 m) presenta una cornice bicroma e un tappeto a fondo bianco, a rete di esagoni; i lati di questi sono costituiti da due filari accoppiati di tessere nere. All'interno di ciascun esagono è una stella a sei punte formata da triangoli campiti di nero, costruiti sopra i lati di un esagono a fondo bianco. Il tappeto invece presenta una balza marginale di tessere bianche disposte in ordito obliquo (largh. cm 20), seguita da una cornice composta di due fasce nere di sette filari ciascuna. Le due fasce nere sono separate da una fascia di sei filari di tessere bianche e sono fiancheggiate sia dalla parte della parete che dalla parte del campo da tre filari rettilinei di tessere bianche, contro i quali vengono a battere gli orditi obliqui sia della balza marginale lungo le pareti sia del campo. Il campo si presenta come un tessellato monocromo a ordito di filari paralleli.
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Il rivestimento pavimentale si articola in soglia e tappeto. La soglia presenta balza marginale monocroma nera a ordito obliquo, cornice composta da due fasce monocrome a colori contrastanti ed ordito rettilineo, e campo con composizione romboidale di squame allungate adiacenti delineate. Il tappeto, sebbene ne sia ricostruibile la dimensione originale, si conserva solo frammentariamente; lo stato di conservazione migliore si riscontra presso le pareti. Il tappeto presenta balza marginale monocroma nera, cornice formata da una larga fascia monocroma bianca, bordata da una linea tripla di tessere ad ordito rettilineo, e due fasce monocrome, nera e bianca, a contrasto. Il campo è un tessellato monocromo nero con inserti marmorei (cipollino ed onice) che risultano disposti senz’ordine, ma piuttosto serrati.
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Il rivestimento pavimentale si componeva di soglia e tappeto musivo; la prima (lungh. 1,80 m x largh. 0,49 m) era articolata in una sottile cornice bianca ed un campo decorato da una composizione di linee spezzate a gradini in nero su fondo bianco; presenta ampie tracce di restauro. Il tappeto invece, di cui si conservano solo sottili strisce lungo i margini e due larghi frammenti agli angoli Sud e Ovest, molto restaurati, presenta una doppia balza marginale e una cornice a doppia fascia, con colori a contrasto; il campo presenta su tessellato monocromo un punteggiato regolare di dadi in colore contrastante. Essendo la pianta leggermente trapeizodale, la cornice del mosaico si presenta allineata sul lato di ingresso, quello NO.
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Il rivestimento pavimentale è costituito da due parti, soglia (F) e vano (G). La prima presenta una balza marginale bianca, una cornice nera, costituita da una fascia di 5 filari di tessere nere disposte con ordito rettilineo e un campo decorato da un motivo geometrico, a filari sfalsati di quadrati, alternativamente bianchi e neri, intervallati da due coppie di triangoli tangenti per il vertice in colori a contrasto, che realizzano un motivo a clessidra Il corridoio presenta invece un tappeto musivo costituito da una balza marginale bianca costituita da filari di tessere bianche disposte in filari rettilinei e un campo monocromo bianco, costituito da filari di tessere oblique, punteggiato regolarmente da dadi in colore contrastante. Si conserva solo in due brevi tratti, sul lato nordoccidentale e su quello meridionale, che misurano rispettivamente cm 164 x 52 e cm 172 x 42. Notevoli i restauri.
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Tessellato bicromo a motivi geometrici, articolato in due unità decorative (soglia ed ambiente vero e proprio).
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Tessellato a decorazione geometrica a fondo bianco con tessere in ordito obliquo. Campo decorativo inquadrato da una fascia monocroma nera in ordito rettilineo; all'interno punteggiato regolare di tessere nere. Una soglia in tessellato bicromo a motivi geometrici (file di triangoli) su ciascun lato breve. Tessere di basalto e palombino. Il rivestimento pavimentale fu distaccato, insieme alle due soglie subito dopo lo scavo (Giornale degli Oggetti, 460): una di queste è attualmente esposta nel Museo Nazionale Romano a Palazzo Massimo (inv.125548).
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Tessellato bicromo a decoro geometrico, scandito in più unità decorative; il bordo è costituito da un'ampia fascia monocroma, che incornicia un campo a fondo bianco punteggiato da crocette in colore contrastante. Al momento della scoperta si conservavano sia la soglia di collegamento all'ala/ vano scala I (v. nella scheda corrispondente), sia quella verso l'anticamera del triclinio C. Manca la documentazione fotografica; i rivestimenti sono noti soltanto attraverso un acquerello del Marchetti (DI SARCINA 2012, p. 77, fig. 8.7), redatto al termine degli scavi e prima del reinterro del complesso.
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Pavimento articolato in cinque unità decorative. Al momento della scoperta si conservavano lacerti della pavimentazione originale del cubicolo in tessellato bicromo a decoro geometrico, il cui soggetto consisteva in una composizione di losanghe divise in triangoli alternativamente bianchi e neri (conservato al Museo Nazionale Romano). Come di norma, il tappeto musivo rispecchiava la divisione degli spazi tra l'alcova vera e propria, pavimentata semplicemente da un tessellato monocromo bianco, e l'anticamera, decorata dal motivo a losanghe; uno scendiletto rettangolare separava i due spazi. L'immissione al vano di collegamento tra il triclinio C, il giardino L e i due cubicoli, B e D, era sottolineato da una soglia a decorazione geometrica, così come l'ampia soglia che decorava lo spazio di passaggio al giardino L.
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Il pavimento è rivestito da un mosaico bicromo articolato in più unità decorative. Si riconosce la soglia di ingresso, decorata in bianco su fondo nero da tre cerchi intersecantisi e tangenti caricati da un fiore a sei petali lanceolati. L'anticamera antistante l'alcova presenta una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, dirittti e sulla diagonale; le figure sono caricate da ulteriori decorazioni, realizzando uno schema molto complesso. Evidente una risega ad angolo retto presso l'ingresso del vano che sottolinea la cesura funzionale degli spazi, e si arresta davanti all'alcova. Qui si delinea uno scendiletto rettangolare, decorato da un motivo vegetale nero su fondo bianco, interpretabile come serto di edera, che isola lo spazio dell'alcova, in tessellato monocromo bianco. Purtropo l'intera pavimentazione è andata perduta.
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Pavimento in tessellato monocromo bianco con filari di tessere ad ordito obliquo, incorniciato da un bordo a meandro, realizzato in minute tessere policrome con effetto prospettico. L'ambiente in un primo momento era collegato tramite un passaggio al vano-scala adiacente sul lato N; questo passaggio era pavimentato da una soglia musiva bicroma con decoro geometrico, coperta in una fase di ristrutturazione ma riportata alla luce durante gli scavi, disegnata e poi anch'essa ricoperta di terra. Ulteriori unità decorative si individuano in due soglie policrome, di cui una presumibilmente pertinente al vano scala collocato nell'ala N e l'altra (una fascia partizionale), forse pertinente all'ingresso principale sul lato E. Tre frammenti del rivestimento (soglie e fascia partizionale) sono stati distaccati dopo lo scavo e sono attualmente conservati nel Museo Nazionale Romano a Palazzo Massimo alle Terme (invv.1028a, 125533, 1027).
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Tessellato omogeneo a fondo bianco con soglia bicroma a motivi geometrici nel punto di passaggio verso il vano di disimpegno O. Manca la documentazione fotografica; il rivestimento è noto solo attraverso un acquerello del Marchetti (DI SARCINA 2012, p. 77, fig. 8.7), redatto al termine degli scavi e prima del reinterro del complesso.
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Tessellato bicromo a decoro geometrico; il vano presenta un punteggiato di crocette bicrome su fondo bianco inquadrato da una cornice nera. l passaggi verso il corridoio sono sottolineati dalla presenza di soglie uguali, anch'esse bicrome a decoro geometrico.
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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il bordo si articola in fascia monocroma bianca (largh. cm 20 circa) a tessitura obliqua, linea tripla di tessere bianche, fascia monocroma nera e linea tripla di tessere bianche ad ordito diritto (largh. cm 12). Il campo, omogeneo, è bianco, con ordito obliquo. Le tessere (cm 0.5 -0.8) sono cubiformi. Sul lato S si conserva la soglia verso il portico, in tessellato policromo a decoro geometrico: meandro prospettico (h cm 57). Si notano in più punti restauri condotti in antico, probabilmente nel II secolo, che chiudono lacune senza rispettare il disegno originale. Immagine rivestimento da DE FRANCESCHINI 2005, fig. 7.30.
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Tessellato monocromo, realizzato con tessere cubiformi di calcare (cm 0.8-1). Il bordo si articola in una fascia monocroma bianca (largh. cm 17.5) ad ordito obliquo, seguita da linea tripla di tessere bianche, linea tripla di tessere nere, fascia monocroma bianca, linea tripla di tessere nere e linea tripla di tessere bianche ad ordito diritto. Il campo, ad ordito obliquo, è un campo omogeneo. La quota pavimentale è inferiore a quella dell'ambiente 6, e dovrebbe essere quella originale, corrispondente quindi alla prima pavimentazione dei vani 5 e 6. Il pavimento presenta presso la parete NE, N, l'angolo NO e le soglie di collegamento ai vani 6 e 10, restauri antichi realizzati da tessere cubiformi e parallepipede di dimensioni maggiori, il cui inserimento non rispetta l'ordito dei filari.
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L’ambiente presenta un tessellato bianco con cornice nera. La soglia tra l’ala F e l’atrio A è decorata con un meandro di svastiche uncinate a giro invertito e di svastiche a giro doppio, bianco su sfondo nero. Immagine rivestimento da SALCUNI 2012.
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L’ambiente presenta un tessellato bianco con cornice nera. La soglia tra l’ala P e l’atrio A è decorata con un meandro di svastiche uncinate a giro invertito e di svastiche a giro doppio, nero su sfondo bianco. Immagine rivestimento da SALCUNI 2012 (dettaglio).
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L'ambiente è pavimentato con un tessellato bianco e nero. Il campo, inquadrato da una cornice nera, mostra una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati. Gli intervalli sono riempiti con spine rettilinee corte bianche su sfondo nero. La soglia tra l’ambiente E e il tablino B presenta un tappetino musivo in bianco e nero decorato con una scacchiera. Immagine rivestimento da SALCUNI 2012.
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Il mosaico del corridoio presenta una balza marginale in tessere bianche rettangolari disposte a canestro, in coppie alternativamente perpendicolari tra loro. Nel campo, tra le medesime tessere bianche rettangolari ricorrono, con una certa regolarità, singole tessere nere delle stesse dimensioni. A una distanza reciproca di circa 0,10-0,14 m sono inoltre inserite scaglie di argillite quadrangolari rosse, nere, ocra e verdi. Tra il corridoio K e l’atrio A si è conservato un frammento del tappetino musivo di soglia. Esso è decorato con una scacchiera di losanghe in bianco e nero. Immagine rivestimento da SALCUNI 2012.
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Del tessellato bianco e nero è stato portato alla luce solo un piccolo settore all’angolo Est. Esso presenta una scacchiera di triangoli rettangoli isosceli. Sul lato Nord-Est si osserva che dopo circa 0,70 m l’orientamento dei triangoli cambia, per formare forse uno pseudo-scudo di triangoli. Si conserva inoltre un pannello musivo pertinente alla soglia tra l’ambiente D e l’atrio A. Esso presenta un quadrato a lati concavi disposto sulle diagonali, inscritto in un quadrato. Gli spazi angolari sono divisi in diciassette settori alternativamente bianchi e neri, a formare una sorta di ventaglio. Immagine rivestimento da SALCUNI 2012.
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Il vano presenta un mosaico bianco e nero a più unità decorative. Una larga fascia sul muro di fondo presenta un semplice tessellato bianco: si tratta evidentemente della zona destinata a essere coperta dal letto. Il resto del mosaico mostra un campo delimitato da due cornici bianche e una nera e decorato da una scacchiera, con gli scacchi caricati da tre quadrati iscritti diagonalmente l’uno nell’altro (in colori contrastanti, con effetto di reticolato, DM 120i). La soglia tra l’ambiente Y e l’atrio A presenta un tappetino musivo decorato da due file composte da un rettangolo sdraiato centrale e due quadrati laterali (DM 18e). I rettangoli e i quadrati sono delineati e caricati rispettivamente da losanghe e quadrati concavi iscritti, il tutto in colori contrastanti. Iimmagine rivestimento da SALCUNI 2012 (dettaglio).
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L'ambiente presenta un tessellato nero con doppia cornice bianca. Il campo è decorato con una composizione romboidale di squame allungate adiacenti, delineata (DM 217a). Le squame sono rese per mezzo di filari singoli di tessere bianche su sfondo nero. La soglia tra l’ambiente L e l’atrio A presenta un pannello rettangolare, inquadrato da una cornice bianca e una nera. Il pannello è decorato con due file di quadrati adiacenti, delineati e divisi dalle loro diagonali, in bianco su sfondo nero (DM 17c).
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L’ambiente è pavimentato con un tessellato bianco e nero. Il campo, inquadrato da una fascia nera, è decorato con un doppio reticolato diritto e obliquo di linee doppie e di linee triple bicrome dentate, nero su sfondo bianco. La soglia musiva tra tablino B e atrio A raffigura un edificio ad arcate, mentre quella posta tra tablino B e peristilio U mostra una fila di tre esagoni adiacenti, terminante ai due lati con due trapezi isosceli, corrispondenti alla metà di un esagono. Negli esagoni è inscritta una stella di due triangoli (determinante triangoli). Immagine rivestimento da SALCUNI 2012.
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Pavimento in tessellato monocromo bianco con tessere disposte in filari ad ordito obliquo. Il campo è bordato da due linee triple nere intervallate da una fascia monocroma bianca; lungo il perimetro del vano corre una fascia in tessellato monocromo bianco. La soglia è in mosaico decorato da un motivo a meandro di svastiche a giro semplice e quadrati bordato da due linee dentellate, da una fascia monocroma bianca ed una fascia monocroma nera. Il pavimento ha subito in antico dei restauri in corrispondenza della soglia dovuti al rifacimento dello stipite murario e all'inserimento di una soglia marmorea.
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La bibliografia riporta la descrizione di tre diverse parti considerate partizioni di un unico pavimento: un frammento di opus sectile, un tessellato angolare con figura di delfino policromo, un tessellato nero con inserti marmorei. A causa delle condizioni in cui fu scavata questa parte della villa, non è possibile aggiungere informazioni più dettagliate, precisando i rapporti tra i primi due frammenti e il tessellato con inserti marmorei e ricostruendo l'articolazione complessiva del pavimento. Si sottolinea inoltre che mentre la Fontana considera il rivestimento del vano formato da tre zone diversamente decorate, Donderer riporta solo due di queste zone. L'immagine rivestimento è ripresa da Fontana 1993, pag. 278, fig. 5.
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Tessellato tricromo con reticolato romboidale che caratterizza il vano e soglia decorata da file di denti di sega. Del rivestimento del vano e della soglia rimangono una serie di frammenti di dimensioni diverse. L'immagine rivestimento è tratta da Fontana 1993, p. 284, n. 25.
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Tessellato monocromo nero con inserti marmorei e litici policromi. Del rivestimento rimane una serie di sei frammenti di varie dimensioni. Anche la soglia, aperta sul portico B, era originariamente decorata a mosaico, ma venne rinvenuta distrutta: nella monografia della Fontana non risulta in effetti citata, mentre nella planimetria di Puschi viene riportata come rivestita in tessellato nero e come tale catalogata da Donderer. L'immagine rivestimento è tratta da Fontana 1993, p. 283, n. 19.
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Il pavimento del vano era decorato da un tessellato geometrico tricromo impaginato a riquadri giustapposti, ognuno dei quali incorniciato da una successione di tre fasce monocrome; i riquadri laterali erano decorati da una scacchiera di losanghe, mentre quello centrale, più ampio, da una decorazione a cassettoni bipartiti in colori contrastanti:; delle tre soglie, che presentavano la medesima decorazione a meandro, solo quella aperta sull'ambiente L viene catalogata dalla Fontana. Del rivestimento sono conservati alcuni pannelli di varie dimensioni.
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Tessellato monocromo bianco bordato da una fascia in cementizio; la soglia presentava un tessellato bicromo con decorazione geometrica di tipo iterativo, con file di spine corte rettilinee e dentate. L'immagine rivestimento è tratta da Fontana 1993, p. 285, n. 28.
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Il peristilio era decorato all'interno degli ambulacri da un tessellato monocromo bianco con bordo nero, interrotto in due punti da due soglie musive caratterizzate da una quadruplice cornice nera. Al centro del peristilio si trovava anche una vasca rivestita in tessellato.
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Tessellato policromo con motivo a reticolato di linee doppie, con gli scomparti bipartiti in modo da formare piramidi prospettiche, con effetto di reticolato obliquo. Il pannello è bordato da due fasce monocrome bianche e nere e da una treccia a calice allentata. Del mosaico rimangono una serie di sette frammenti. La soglia è costituita da un tessellato con motivo a reticolato di linee. L'immagine del rivestimento è tratta da Fontana 1993, p. 282, n. 17a.
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Pavimento in tessellato bicromo bordato da una fascia a filari paralleli di tessere bianche seguita da quattro filari di tessere nere a ordito diritto e da tre filari di tessere bianche. Il campo, parzialmente leggibile, è decorato da un reticolato di file di quadrati adiacenti e delineati, con effetto di reticolato di fasce, con quadrati di risulta campiti da un quadrato a lati concavi con quadrato inscritto diagonalmente. A S il pavimento era connesso ad una soglia in tessellato profilata da una fascia nera seguita da una linea doppia bicroma a scacchiera e campita da motivi geometrici, di cui si intravede unicamente parte di un quadrato.
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