Roma – Suburbio


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Pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico: composizione ortogonale di esagoni (var. di DM 204a). Il Lugli lo descrive come una composizione di "esagoni (lato cm 13.5) bianchi contornati da doppia fascia nera" (LUGLI 1929, p. 168). Integro e ben conservato al momento della scoperta, quando sembra si estendesse per tutta l'ampiezza del vano, ne rimaneva un anno dopo solo un frammento; attualmente è disperso. Ne esiste solo documentazione grafica.

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Frammento di tessellato bicromo a decoro geometrico: bordo; il disegno si articola in fascia monocroma nera (largh. cm 30), bianca (largh. 3,5 cm), un "nastro ad intreccio"(LUGLI 1929, p. 168) da identificare probabilmente come una treccia a due o tre capi (DM 70d? DM 72 b?), fascia monocroma bianca (largh. cm 4.2) e nera (largh. cm 1.5). Non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica del tessellato. Il frammento è disperso.

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Frammento di pavimentazione in tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo presenta, dall'esterno verso l'interno, fascia monocroma bianca con ordito di filari a tessitura obliqua (largh. cm 45), linea tripla bianca (DM 1t), nera e nuovamente bianca ad ordito diritto (largh. di ognuna cm 3), linea doppia nera (DM 1i; largh. cm 2?). Il campo presenta una composizione ortogonale di stelle formate da otto losanghe, delineate in bianco su fondo nero, e quadrati (var. di DM 146e?); lungo il bordo si creano triangoli e rettangoli di risulta, questi ultimi caricati da due fusi bianchi. Il pavimento, distaccato dopo la scoperta, è disperso.

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Soglia (m 0.58 x 0.84) in tessellato bicromo a decoro figurato. Il bordo presenta fila doppia di tessere bianche e poi nere (DM 1i); il campo, a fondo bianco, è decorato da una colomba gradiente, la testina volta all'indietro, dal cui becco partono due tralci di edera divergenti, i cui girali occupano lo spazio disponibile. Il tessellato, distaccato alla scoperta, è disperso.

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Pavimentazione a commessi laterizi: mattoncini rettangolari disposti a spina di pesce a formare un opus spicatum molto irregolare. Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimentazione in opera cementizia a base litica (schegge di tufo), che presenta una rifinitura in malta di calce con inclusi di tegole e laterizi di 2 cm di lato. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimentazione in opera cementizia a base litica (schegge di tufo), che presenta una rifinitura in malta di calce con inclusi di tegole e laterizi di 2 cm di lato. Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimentazione in opera cementizia a base litica (schegge di tufo), che presenta una rifinitura in malta di calce con inclusi di tegole e laterizi di 2 cm di lato.

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Pavimentazione in opera cementizia a base litica (schegge di tufo), che presenta una rifinitura in malta di calce con inclusi di tegole e laterizi di 2 cm di lato. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerto di pavimentazione in lastricato: blocchi di pietra gabina; manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimentazione in opera cementizia a base litica (schegge di tufo), che presenta una rifinitura in malta di calce con inclusi di tegole e laterizi di 2 cm di lato; presenta ampie lacune. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimentazione in opera cementizia a base litica (schegge di tufo), che presenta una rifinitura in malta di calce con inclusi di tegole e laterizi di 2 cm di lato e tracce di rubricatura; presenta ampie lacune. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile (USR 2614) individuato nell’ambito di un sondaggio; la datazione viene proposta sulla base della connessione a setti murari in opera reticolata. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile con inserti (USR 1136), conservato per una dimensione massima di m 2.80 x 1.20. La base, ben levigata, conserva tracce di rubriatura; il decoro, geometrico, consiste in un punteggiato ortogonale di tessere di calcare bianco (cm 1x1) che inquadra un emblema centrale conservato per una piccola porzione, di forma in origine probabilmente rettangolare, costtituito da scaglie di calcari colorati bianco, rosso, verde e viola disposte in modo irregolare. Non si ha notizia della presenza di bordo.

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Pavimento in opus sectile marmoreo (USR 41) parzialmente conservato, che copre una precedente pavimentazione in tessellato policromo a decoro geometrico (USR 44). Lo schema decorativo è a modulo quadrato con motivi semplici a redazione mista: compaiono 19 formelle del tipo Q2 (cm 26x26; solo quattro più grandi misurano cm 42x42) e 10 del tipo Q3 (cm 26x26). La cromia è piuttosto disordinata; le lastre impiegate sono in marmo bigio, greco scritto, africano e giallo antico, alcune delle quali risultano di reimpiego, come testimonia anche la presenza di elementi giuntati. Su basi stilistiche e archeologiche il pavimento può essere datato nel III secolo d.C.

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Pavimento (USR 1976 e 6060) in tessellato monocromo nero con ordito di tessere obliquo (DM 105a); non si ha notizia della presenza di un bordo. Se ne intravedono limitate porzioni al di sotto di una successiva pavimentazione in mosaico bicromo a decoro geometrico (USR 1224). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento (USR 44) in tessellato policromo a decoro geometrico di cui si conserva un ampio frammento presso un angolo del vano; si ricostruisce il bordo, costituito da una fascia monocroma bianca con ordito di tessere obliquo seguita da una seconda, di larghezza inferiore, in tessere nere, che suddivide in quadrati il campo centrale. Quest’ultimo è decorato da un cassettone policromo con effetto plastico (DM 128f), i quadrati caricati alternativamente (per quanto si desume dalla parte conservata del mosaico) da svastiche semplici e quadrati concentrici in prospettiva. Il tessellato è realizzato con tessere di calcare bianco, blu scuro,verde, rosa, rosso e nero. La preparazione è costituita da due strati (spess. cm 0,3 e 1), di cui quello superiore conserva tracce della sinopia graffita e dipinta di rosso. Il pavimento è stato obliterato e parzialmente distrutto da una successiva pavimentazione in opus sectile (USR 41).

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Pavimento (USR 1224) in tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo è costituito da una fascia di cinque file di tessere nere (DM 1y), il campo, bianco, è a ordito di filari paralleli (DM 105a). Il tessellato è raccordato alle pareti da una cornice fittile di cm 2 di spessore. Copre in parte una precedente pavimentazione in mosaico (USR 1976 e 6060). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile (USR 2545) individuato nell’ambito di un sondaggio; la dazione viene proposta sulla base della connessione a setti murari in opera reticolata. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile (USR 2443) che conserva traccia della rubricatura (rosso). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile (USR 3700) che conserva traccia della rubricatura (rosso). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile (USR 3722) individuato nell’ambito di un sondaggio; la datazione viene proposta sulla base della connessione a setti murari in opera reticolata. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile (USR 3727) individuato nell’ambito di un sondaggio; la datazione viene proposta sulla base della connessione a setti murari in opera reticolata. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile (USR 3729) individuato nell’ambito di un sondaggio; la dazione viene proposta sulla base della connessione a setti murari in opera reticolata. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento (USR 2563) in cementizio a base fittile con inserti; il decoro consiste in un punteggiato ortogonale di crustae litiche, disposte su otto file ciascuna di dieci elementi (DM 103f). Non si ha notizia della presenza di un bordo. Le crustae sono in palombino, di forma romboidale (cm 9 x 10,3). Manca nell’edito la documentazione fotografica.

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Lacerto di pavimento (m 4,10 x 5,30) in cementizio a base fittile con inserti (USR 2800); il decoro consiste in un punteggiato ortogonale di crustae litiche e marmoree disposte su quattro file ciascuna di dodici elementi (var. di DM 106a); non si ha notizia della presenza di un bordo. Le crustae, di forma irregolare (cm 8 x 11 ca.), sono in palombino e marmo africano e giallo antico Manca nell’edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile con inserti litici (USR 1949); il soggetto decorativo consiste in un punteggiato regolare di crustae disposte in dodici file parallele (DM 106b). Non si ha notizia della presenza di bordo. Le crustae, romboidali (cm 9 x 10), sono in palombino. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile parzialmente conservato (dimensioni max m 3.05 x 0.90), la cui superficie, ben levigata e con tracce di rubricatura, è decorata da un punteggiato irregolare di tessere di calcare bianco e di scaglie di calcare verde e violetto (DM 103c). Non si ha notizia della presenza di bordo. Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in opus sectile, probabilmente marmoreo, di cui rimangono scarsi frammenti (USR 488); il disegno è ricostruibile grazie alle impronte delle lastre, chiaramente leggibili sulla preparazione in cementizio. Lo schema decorativo è a modulo quadrato, con formelle del tipo Q2 (cm 40 x 40) disposte su nove file; queste sono state completamente asportate in epoca tardo antica.

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Pavimento (m 10,5x2,1) in tessellato bicromo a decoro geometrico (USR 64): il campo, monocromo bianco, è decorato da un campo omogeneo, realizzato da un ordito di tessere disposte a filari paralleli (DM 105a); il bordo consiste in una fascia di 4 file di tessere nere. Manca nell’edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile (USR 1950). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile con inserti, il cui decoro consiste in un punteggiato irregolare di scaglie litiche (DM 103a) documentato da sette lacerti (USR 31, 79, 57, 1964, 197, 272, 145); non si conserva traccia di bordo. Manca nell’edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico (USR 249 = 487), articolato in un bordo a fascia monocroma nera realizzato da sette file di tessere ad ordito diritto e un campo monocromo bianco. Il mosaico è raccordato alle pareti da una cornice fittile di cm 2 di spessore. Manca nell’edito la documentazione fotografica.

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Pavimento (USR 2068) in tessellato bicromo a decoro geometrico. Il campo è decorato con un punteggiato regolare di crocette di quattro tessere nere con una bianca al centro su fondo bianco realizzato da tessere disposte in orditura obliqua (DM 108a). Il campo descritto è inquadrato da un bordo articolato, dall'esterno verso l'interno, in una fascia di tessere nere ad orditura obliqua punteggiata da inserti di scaglie litiche disposte su due file parallele (DM 106a) seguita da due fasce di nove file di tessere, la prima bianca, la seconda nera. Le crustae, di forma irregolare (circa cm 3 x 5), sono in calcare verde e rosso e in breccia rossa. A ridosso di uno dei muri perimetrali (?) il mosaico presenta un restauro antico, dovuto al rifacimento del rivestimento parietale in marmo.

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Pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico (USR 2319); il bordo è costituito da una fascia monocroma di 4 file di tessere nere. Il campo, monocromo bianco, da filari di tessere disposti in orditura obliqua (DM 105a). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento (USR 28) in tessellato monocromo bianco conservato solo nella porzione centrale (m 2,3 x 2,5) e per un più piccolo tratto laterale che risulta raccordato alla parete tramite una cornice fittile di cm 2 di spessore. Campo omogeneo in ordito di filari paralleli. Manca nell’edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile (USR 2613) che conserva traccia della rubricatura (rosso). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile (USR 1644) parzialmente conservato. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico (B), articolato in un bordo a fondo bianco in cui è inserita una fila di formelle quadrate in marmo giallo antico e una di dimensioni minori e forma esagonale in ardesia, e campo con una doppia fascia monocroma nera su fondo bianco che inquadra uno pseudoemblema costituito da un commesso di 18 formelle quadrate (cm 18 di lato) di giallo antico e una lastra rettangolare (cm 14 x 29) in pavonazzetto.

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un arco di cerchio (medaglione?); verso il centro della composizione (BALZANETTI, BIGLIATI, LUGARI 2004, in bibliografia, p. 802) inoltre la cromia si inverte per quanto riguarda il bordo, mentre il campo presenta quadrati affiancati campiti da piccoli fiori con petali trilobati (var. DM 123d). In un saggio limitrofo è stato inoltre intravisto un pavimento con analoga decorazione ma con rappezzi di epoca successiva, forse di II secolo.

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Lacerto di tessellato bicromo articolato in bordo a fasce monocrome bianche e nere alternate (le nere di 10 file di tessere) e campo con motivo figurato, il cui soggetto è una scena marina. Si conserva quasi integralmente la raffigurazione di un delfino e la coda di un secondo animale marino, probabilmente un altro delfino, campiti in nero su fondo bianco (le tessere hanno ordito obliquo). La resa stilistica dell’animale trova confronti con analoghi esempi cronologicamente inquadrabili tra l’età adrianea e l’età antoniniana.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, il cui soggetto è un cassettonato, campito da elementi alternati e sempre ripetuti in diagonale; la messa in opera è buona e regolare e accurati sono tessitura e ordito (tessere cm 0.10 di lato). Il bordo consiste in una fascia monocroma bianca ad ordito obliquo seguita da un a linea tripla di tessere del medesimo colore ad ordito diritto e da due fasce monocrome, la prima nera, la seconda bianca, realizzate da 4 file di tessere. Il campo è suddiviso da un reticolo di file di quadrati e di clessidre dritte tangenti (DM 138c) in 72 quadrati regolari (lato cm 60) internamenti definiti da una semplice cornice lineare nera. I quadrati contengono in alternanza stelle di rombi a otto punte e cerchi a fondo nero con inscritto un fiore a sei petali fusiformi in colore contrastante.

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Pavimentazione in cementizio decorato con tessere musive; campo ornato da "meandro di svastiche a giro semplice" (probabilmente DM 190c; Di Renzo 2008, p. 476) non si ha notizia della presenza di un bordo. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico e vegetale. Il bordo è costituito da due linee triple di tessere, bianche e nere, una fascia monocroma bianca, una fascia decorata da un motivo a treccia a tre capi delineata (DM 72b). Il campo è decorato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe formanti quadrati grandi e piccoli posti sulla diagonale (DM 173b); i quadrati minori sono campiti da altri quadrati inscritti di tessere nere, mentre quelli maggiori alternano per filari paralleli cerchi a fondo nero con inscritto un fiore a sei petali fusiformi di tessere bianche e quadrati neri a lati concavi caricati da un quadrato sulla diagonale in colore a contrasto. Negli spazi di risulta lungo i margini del campo si alternano triangoli e quadrati di tessere nere.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico con punteggiato di crocette (DM 108a). Su un fondo bianco di filari di tessere (lato mm 8) con ordito obliquo sono crocette nere con bottone centrale bianco (lato mm 10). Una fascia monocroma, formata da quattro file di tessere nere, marca la posizione di elementi architettonici o strutture funzionali perdute e un foro per chiusino; sembra di poter ipotizzare che lo stesso elemento fungesse da bordo al tappeto musivo.

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Pavimentazione in cementizio a base fittile punteggiato regolarmente da tessere musive (DM 103e). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro vegetale e figurato, il cui soggetto è una scena dionisiaca (Dioniso su pantera). Il bordo consiste in due fasce, l'esterna monocroma nera (DM 1y), l'interna decorata da una treccia a tre capi, bianca su fondo nero (DM 72b). Il campo, a pseudoemblema, vede campiti in nero su fondo bianco cespi di acanto angolari, dai quali si dipartono eleganti volute di rami di vite con foglie e frutti stilizzati, e crateri centrali, dai quali si alza un folto ramo di alloro; i crateri presentano piede campanato, corpo baccellato decorato da un meandro e linee dritte bianche, anse verticali a volute. I girali inquadrano l’emblema centrale, un quadrato dai lati concavi realizzato dai serti vegetali campito da una figura maschile con capo cinto da una corona di foglie, seduta frontalmente su una pantera volta a destra; il panneggio, gonfiato dal vento, copre le gambe tese; la mano sinistra poggia sulla groppa della pantera, la destra regge il tirso. Il personaggio è certamente da identificare con Dioniso. Ai lati del pavimento descritto sono due fasce, delle quali si conserva l'occidentale; questa presenta su fondo bianco un motivo di girali a volute nere decorati da steli con tre foglie e terminanti alle estremità con una rosetta a quattro foglie trilobate o in una corolla stilizzata.

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Tessellato bicromo a decoro figurato, il cui soggetto è una scena marina (polpo e delfini). Il bordo consiste in una fascia monocroma nera (DM 1y), il campo vede su fondo bianco due delfini affrontati che assalgono un polpo, il cui corpo è reso da un sacco ovoidale segnato da due cerchi concentrici bianchi e tentacoli filiformi; i delfini presentano coda rialzata e pinna caudale tricuspidata. Al di sotto il mare è simboleggiato da linee nere parallele. Le figure sono campite in nero, i dettagli resi in tessere bianche.

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Pavimento in cementizio a base mista realizzato con scarti di lavorazione (cubilia, frammenti di cocciopesto, frammenti di laterizi); è allettato su un piano orizzontale di laterizi e tegole. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento “in cocciopesto ornato da formelle marmoree, per lo più ottagonali, disposte in modo regolare” (SBARRA 2009, p. 241). Ne manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato con motivi figurati in tessere policrome su fondo bianco (m 3.12 x 3.49), dim. tessere cm 0.5 (figure)-1.5 (bordi). Cornice perimetrale costituita da un motivo ad onde correnti in tessere nere (DM 101b). Campo suddiviso in nove pannelli, di cui quelli agli angoli contengono quattro kantharoi baccellati su piede, disposti sulla diagonale, dai quali fuoriescono candelabri vegetali. Negli altri cinque pannelli si vedono rappresentati i busti delle quattro Stagioni (in quelli più periferici) e due figure maschili, probabilmente Apollo e Marsia (nel pannello centrale). Attualmente esposto nel Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo alle Terme (inv.59585).

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Tessellato in pessimo stato di conservazione, coperto da uno strato di incrostazione calcarea. Sembra che si trattasse di un mosaico bicromo a decoro geometrico: è possibile che il bordo presentasse una composizione di fascia monocroma (DM 1y) e treccia a due capi (DM 70d); il campo un "reticolato di linee su fondo bianco", identificabile con un reticolato di rombi, forse policromi (forse DM 201a o 203b). Manca nell’edito la documentazione grafica/fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: punteggiato regolare di dadi bianchi su fondo nero (DM 107b); nessun resto del bordo. Era affiancato, sembra senza soluzione di continuità, da un altro tessellato non chiaramente leggibile (estensione totale ca. 9 mq).

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Pavimento in cementizio a base fittile noto soltanto da descrizione. Manca la documentazione fotografica.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici. Bordo costituito da due sottili fasce di tessere nere su fondo bianco (DM 1y), Campo decorato da un reticolato di trecce a due capi (DM 135a), gli scomparti caricati da due motivi che si ripetono specularmente sulla diagonale: un fiore a sei petali delineato in bianco su fondo circolare nero, con petali cuoriformi neri all'interno; una composizione di parallelepipedi in prospettiva, disposti intorno ad un quadrato, includente un disco, un quadrato a lati concavi ed un quadrato con quadrato inscrittto sulla diagonale.

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Pavimento in tessellato bicromo a motivi vegetali. Cornice perimetrale costituita da una larga fascia nera, seguita da due fascette, alternatamente bianca e nera (DM 1y). Campo decorato con un tralcio di vite, articolato in ampi girali, delineato in nero su fondo bianco.

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Tessellato bicromo con decorazione geometrico-vegetalizzata. Noto soltanto da descrizione e dalla documentazione fotografica eseguita al momento del rinvenimento. Su fondo bianco, in posizione centrale rispetto agli assi dell'ambiente, ottagono a lati concavi campito da un fiore ad otto petali; dai vertici dell'ottagono nascono decorazioni vegetali (alternatamente infiorescenze a calice composte da tre petali, foglie trilobate).

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Pavimento cementizio a base fittile decorato con punteggiato irregolare di tessere. Noto soltanto da fonti documentarie, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo a più unità decorative, articolato in pannelli decorati con scene marine, disposti su vari livelli e separati da gradini. Pianta con il posizionamento dei lacerti pavimentali estratta da DE FRANCESCHINI 2005, fig. 85.1.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici, lacunoso su tutti i lati. Tessere di basalto e palombino. Campo decorato con una composizione triassiale di cerchi secanti e non contigui, con effetto di trifogli e formanti esagoni concavi, in colori contrastanti (DM 247b), qui campiti da fiori.

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Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesca (opus spicatum). Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione fotografica.

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Resti di pavimento in tessellato, verosimilmente bicromo, rinvenuto nel corso degli scavi 1929. Noto soltanto da fonti documentarie, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato bicromo, con tappeto centrale a fondo nero punteggiato di tessere bianche ("a tessere nere puntinato di bianco a guisa di una rete" = DM 107a). Il campo è delimitato esternamente da una linea di tessere nere su fondo bianco; nella parte centrale la vasca dell'impluvium è bordata da una fascia policroma con motivo a spina (DM 8e), con segmenti alternati verso l'interno nei colori bianco, grigio azzurro, giallo e nero, vero l'esterno in nero, verde, rosso e bianco. Il passaggio verso il peristilio C era sottolineato da una soglia "in stile geometrico, policromo, con cimasa a denti di lupo". Noto soltanto da descrizioni e da disegni redatti al momento dello scavo (LUGLI 1930, tav. XX).

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in tessellato bicromo a motivi geometrici e scendiletto policromo. Del mosaico si conserva soltanto un frammento (m 0.57 x 1.27), distaccato e conservato nel Museo Nazionale Romano (inv. 124136). Dim. tessere lato cm 0.3-1.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato omogeneo a fondo bianco con punteggiato regolare di tessere policrome rettangolari (DM 107d), incorniciato da una fascia nera (DM 1y). Il pavimento è noto da descrizione e da riproduzioni ad acquerello; manca la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in tessellato bicromo a motivi geometrici e soglie policrome, noto soltanto da descrizioni e disegni eseguiti al momento dello scavo.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in tessellato bicromo a motivi geometrici e soglia policroma. Del mosaico si conservano un angolo (corrispondente a circa 1/12 del pavimento originario, delle dimensioni di m 4.90 x 3.70 circa) e la soglia (integra), entrambi distaccati e conservati nel Museo Nazionale Romano (inv. 125524-125525). Dim. tessere lato cm 0.6-1.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in tessellato policromo a motivi geometrici e soglia policroma. Del mosaico si conserva soltanto la soglia e un frammento del tappeto centrale (m 1.04 x 1.67), distaccati in due parti successivamente ricomposte in un unico pezzo conservato nel Museo Nazionale Romano (inv. 124136). Lo pseudoemblema policromo centrale, perduto, è invece noto soltanto da una descrizione e da disegni eseguiti al momento dello scavo. Dim. tessere lato cm 0.3-1.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato a fondo bianco posto a rivestimento dell'ambiente (scoperto solo in minima parte). Del rivestimento pavimentale si conserva solo un frammento (m 1.27 x 0.57) della soglia policroma con motivo a cassettoni (DM 128c), attualmente esposto al Museo Nazionale Romano (inv. 124136bis). Il tratto pavimentale è ornato da una serie di cinque cassettoni, di cui uno parzialmente conservato. Cornice perimetrale formata da una fascia di tessere nere e da una di tessere gialle (dim. tessere cm 0.7-1). Motivo centrale delineato da due file di tessere nere: in ciascuno dei riquadri (lato cm 25) si collocano due quadrati concentrici posti a creare l'effetto illusionistico del cassettonato; al centro di ciascun cassettone, rosette o fiori quadripetali lanceolati su fondo nero, resi con tessere gialle, rosa, bianche, verdi e nere (dim. tessere cm 0.3-0.5).

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Affidabilità cronologica:
Tessellato omogeneo a fondo nero "con tessere bianche" (punteggiato regolare, DM 107a). Perduto e noto soltanto da descrizioni e disegni eseguiti al momento dello scavo.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato monocromo a fondo bianco con soglia policroma a motivi geometrici (DM 42c, meandro di svastiche a giro semplice e quadrati in prospettiva). Noto soltanto da descrizioni e da disegni redatti al momento dello scavo (LUGLI 1930, tav. XX).

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Tessellato bicromo a motivi geometrici e vegetali. Esteso su tutta la superficie del vano e conservato per un'ampiezza massima di m 4.55 x 4.41. Bordo formato da una balza marginale nera larga circa cm 20 e da due cornici lineari concentriche di due e tre file di tessere nere. Nel campo, su fondo bianco e racchiusa all'interno di un cerchio, composizione triassiale, delineata, di cerchi secanti e non contigui, con effetto di trifogli e formanti esagoni concavi (DM 247a), questi ultimi caricati da infiorescenze a sei, otto e dodici petali. Negli angoli quattro cespi vegetali stilizzati.

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Tessellato bicromo con motivi geometrici e figurati. Esteso e conservato per tutta la superficie del vano. Tessere di basalto e palombino da cm 1.4. Bordo costituito da una fascia monocroma nera sui lati N ed E, su tre lati motivo a nastro ondulato in tessere nere (DM 60a). Nel campo, su fondo bianco ed inquadrato da una semplice linea nera, scudo di squame oblunghe bipartite, bicromo, con effetto di ogive (qui a 32 squame per ordine, su 6 ordini) (DM 334a); ai quattro angoli, teste di Medusa.

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Pavimento in opus sectile a modulo quadrato con motivi semplici (Q2). Mancano le misure del modulo, anche se dalla documentazione fotografica e grafica esistente sembrano ricavabili delle dimensioni modulari medie. Non determinabili i materiali impiegati nella stesura. Il pavimento, noto soltanto da fonti di archivio SSBAR menzionate in bibliografia, è posizionato nella planimetria del complesso (pianta DE FRANCESCHINI 2005), ma manca la documentazione fotografica.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo quadrato reticolare semplice (Q/R/Q). Mancano le misure, anche se dalla documentazione fotografica e grafica esistente sembrano ricavabili delle dimensioni modulari medie. Non determinabili i materiali marmorei impiegati nella stesura.

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Tessellato a motivi geometrici redatto con tessere policrome (cm 0.5-0.8) di calcare bianco, basalto, rosso antico, calcari marnosi di colore vario (giallo, verde chiaro, azzurro e arancio). Il pavimento, molto lacunoso, presenta cornice perimetrale formata da una fascia di tessere bianche in ordito obliquo, seguita da tre fascette alternatamente bianche e nere di tessere in ordito rettilineo, seguita da una fascia di spine rettilinee corte nere su fondo bianco (DM 11d). Nel campo, su fondo bianco, composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale (DM 173b). I quadrati sulla diagonale sono sempre caricati da un nodo di Salomone, mentre quelli dritti, inquadrati da cornici geometriche variate (a spine corte, a spina di pesce, a bande oblique), sono caricati per lo più da grandi fiori con petali cuoriformi, alternati ad altri motivi figurati (kantharos).

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Tessellato a motivi geometrici redatto con tessere policrome (cm 0.8) di calcare bianco, basalto, rosso antico. Composizione di motivi concentrici, con cerchio incluso in un rettangolo (DM 299a). Cornice perimetrale formata da una fascia bianca di tessere in ordito dritto, a cui segue una fascia, bordata da due sottili fasce nere, decorata con un motivo a spina di pesce (DM 8d). Nel campo, su fondo bianco e racchiusa in un cerchio bordato da un motivo ad onde correnti (DM 101b), composizione triassiale di esagoni, quadrati e triangoli equilateri adiacenti, in colori contrastanti, con gli esagoni caricati da un fiore a sei petali (DM 205a). Negli angoli, cespi vegetali stilizzati.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici, noto soltanto da fonti d'archivio SSBAR riprese dalla bibliografia, in cui si riferisce genericamente che "il pavimento era in mosaico con cornice a treccia a due capi" (DM 70d). Il pavimento è posizionato nella planimetria del complesso (pianta DE FRANCESCHINI 2005), ma manca la documentazione fotografica.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici, con decorazione delineata e campita in tessere nere su fondo bianco. Ampia balza marginale in tessellato bianco ad ordito di filari paralleli (DM 105a), seguita da una sottile fascia monocroma nera (DM 1y). Nel campo decorativo composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale (DM 173b), caricati da quadrati sulla diagonale, a lati rettilinei e concavi.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici, con decorazione delineata e campita in tessere nere su fondo bianco. Ampia balza marginale in tessellato bianco ad ordito di filari paralleli (DM 105a), seguita da una sottile fascia monocroma nera (DM 1y). Del campo si apprezza solo la parte più periferica, decorata con un motivo a fila di torri e mura isodome con merli a T (DM 96h); non si conosce l'articolazione della parte centrale del campo, non documentata.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici, redatto con tessere da cm 0.7-1.3. Cornice perimetrale costituita da una semplice fascia monocroma di tessere nere in ordito obliquo (ad esclusione delle tre file più interne, a contatto, con il campo, in ordito rettilineo). Nel campo, su fondo bianco, composizione centrata in un quadrato ed attorno a un ottagono, di quattro semistelle di otto losanghe che fiancheggiano l'ottagono centrale determinando rettangoli, squadre, losanghe e triangoli sui lati e quadrati agli angoli. All'interno dell'ottagono si sviluppa un motivo a meandro di quattro svastiche con al centro un quadrato caricato da un quadrato a lati concavi (var. DM 394a).

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Tessellato a grandi tessere marmoree irregolari, a motivi geometrici. Si conserva solo un breve lacerto del campo, decorato con una scacchiera di scacchi dentati (DM 114c), su fondo chiaro, con scacchi di colore rosso-arancio e grigio-azzurro (modulo cm 16), delineati in nero e alternati per file parallele. Tessere di marmo bianco e palombino per il fondo, giallo antico per i campi rosso-arancio e marmi bigi e bardiglio per quelli grigio-azzurro. Le tessere, irregolari, presentano dimensioni molto variabili fra loro (1-1.2 cm le tessere nere, 1-2.6 cm le altre).

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Tessellato geometrico bicromo con elementi vegetali e figurati. La pertinenza del pavimento ad uno dei monumenti funerari scoperti nel 1926 sembra la più plausibile sia per la coincidenza dello schema decorativo con quello dei pavimenti musivi rinvenuti e descritti dal Gatti "musaico, a tessere bianche e nere, formanti figure geometriche varie,con riquadri o circoli, in qualcuno i quali erano raffigurati uccelli": GATTI 1926, pp. 237-238), sia per la corrispondenza con un mosaico rappresentato in un taccuino di Colini, rinvenuto in viale della Vittoria e "portato in Campidoglio" (COLINI 2000, p. 7). Questa attribuzione sembra decisamente da preferire a quella ancora proposta di recente dalla Salvetti, che indica per il pavimento una provenienza, benché dubitativa, da via Principe Eugenio - Vigna Belardi sull'Esquilino (SALVETTI 2013, p. 149). Il tessellato è incorniciato su tutti i lati da una treccia a due capi delineata (DM 70c); nel campo composizione delineata dalla stessa treccia a due capi e centrata, in un quadrato, di 4 cerchi angolari e 4 campane poste sui lati, tutti adiacenti, che determinano al centro un ottagono irregolare a lati concavi (DM 363a). Nel quadrato a lati inflessi centrale si colloca un fiore (rosa?); nei quattro elementi campaniformi si trovano, ripetuti specularmente, due cespi con infiorescenza centrale a spiga e due con volute legate e bocciolo di acanto; nei quattro tondi uccelli su rami. Negli spazi di risulta angolari sono delineati piccoli elementi vegetali trilobati con racemi a volute.

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Tessellato bicromo (m 0.55 x 0.76) con iscrizione sul bordo e composizione geometrica nel campo. Bordo costituito da una larga fascia fascia di tessere nere in ordito rettilineo di filari parallli (DM 105a) su cui è delineata l'iscrizione D.M./ ATTICO; linea bianca di tre tessere (DM 1a). Nel campo composizione ortogonale di squame tangenti e contrapposte, alternatamente diritte e sdraiate in colori contrastanti (DM 220a). In asse con l'iscrizione ed inserita fra due squame è rappresentata una testa maschile, delineata con tratti sommari in bianco su bondo nero.

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Lacerti di tessellato monocromo bianco. Manca la documentazione grafica/ fotografica.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pavimentazione in cementizio a base fittile. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.

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L’emblema, composto su un bipedale con tessere policrome lapidee e vitree da cm 0,2-0,4, rappresenta una scena di vita rustica, con una figura femminile (di cui si conserva soltanto la testa nel registro inferiore) nell’atto di spargere becchime all’interno di un cortile; completano la scena due pernici affrontate ai lati di un modiolus in terracotta, visibili nel registro superiore. Per quanto riguarda la cronologia del pannello musivo, l’impossibilità di risalire al contesto di provenienza non permette di andare oltre una datazione basata su criteri di carattere stilistico e iconografico, sulla quale, peraltro, gli studiosi hanno assunto posizioni talora assai divergenti fra loro ed oscillanti fra la seconda metà del I sec. a.C. e il III sec. d.C. Una recente e approfondita
analisi condotta sul manufatto permette ora di ipotizzare una datazione “tarda” ma compresa nell’arco del II sec. d.C.

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Tessellato policromo a motivi geometrici. Dim. 2.96 x 2.96. Bordo costituito da una semplice fascia di tessellato bianco (DM 105a), risparmiata dal campo. Il campo, su fondo bianco, è interamente occupato da una composizione centrata, in un cerchio ed attorno a un esagono, su due ordini, di 6 quadrati adiacenti all’esagono e di 12 quadrati nel secondo ordine, contigui tramite i vertici, che determinano triangoli e losanghe, delineata da una treccia a due capi, qui campiti con fiori stilizzati (var. DM 375b); tralci vegetali stilizzati si dispongono ai quattro angoli. Tessere di calcare policromo (giallo e bianco), basalto (nero) e marmi colorati (porfido verde, giallo antico, porfido rosso, bardiglio), dim. cm 1-1.2 (bordo), 0.8-0.9 (campo). Il pavimento, distaccato al termine dello scavo, è attualmente esposto nel Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo alle Terme (inv. 124536).

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Tessellato bicromo "decorato da un motivo a meandro intrecciato a labirinto nero su fondo bianco" (IACOPI 1943, p. 10), identificabile con un motivo a meandro a doppie T diritte e draiate di svastiche a giro semplice (DM 37d). Il lacerto pavimentale fu distaccato dopo lo scavo e trasferito nel Museo Nazionale Romano, dove è tuttora conservato (inv. 121507).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in un bordo a fascia monocroma di tessere nere (DM 1y) e campo omogeneo bianco, realizzato da un ordito di tessere a filari paralleli (DM 105a). Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a motivo geometrico, articolato in un bordo a fascia monocroma (DM 1y) e un campo il cui soggetto è un reticolato di linee semplici nere su fondo bianco caricato sulla diagonale da un reticolato di file di fusi sdraiati e tangenti in colore contrastante (DM 131a). Manca l'angolo Nord Ovest del pavimento e lacune minori sono sui margini.

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Pavimento a commesso di laterizi noto soltanto da fonti d'archivio. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo a decorazione geometrica, lacunoso. Se ne conserva un unico tratto delle dimensioni di m 1.85 x 1.57, redatto con tessere di basalto e palombino. Bordo non conservato, campo decorato con composizione ortogonale di meandri di svastiche a sensi alternati, ogni svastica in uno scomparto di reticolato (DM 188a).

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Tessellato bicromo a fondo bianco con decorazione vegetale e figurata in tessere nere, con campo decorativo ripartito in due registri orizzontali, distaccati in due parti al termine dello scavo, inventariate separatamente. Nel registro principale (m 1.25 x 1.58), all'interno di un riquadro delimitato da una doppia fila di tessere nere, è rappresentato il ratto di Europa. Il registro inferiore (dim. m 1.14 x 0.95), delimitato su un lato da una treccia a due capi in colore contrastante (DM 70) campito con un tralcio vegetale stilizzato, che si sviluppa con ellissi tangenti formate da due cespi di acanto con il fiore rivolto verso l'interno, contrapposti e legati, che determinano quadrati a lati concavi tangenti per i vertici, con fiori a petali stondati.

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Tessellato bicromo, molto frammentario, con rappresentazione di scena marina. Tessere di basalto e palombino. Bordo costituito da una semplice fascia monocroma di tessellato nero in ordito di filari paralleli (DM 105a). Il campo decorativo, su fondo bianco (con frequenti tratti segmentati a simulare la superficie marina), è occupato, in posizione centrale, dalla quadriga di Nettuno trainata da quattro ippocampo e intorno un Tritone che regge l'ancora, una Nereide in groppa ad un toro con estremità anguiforme, amorini, uno dei quali cavalca un'anfora; completano la scena delfini, pesci e mostri marini, tutti disposti senza un'apparente simmetria, a riempire lo spazio con pesanti silhouettes nere. Il tessellato, dopo lo scavo tagliato e distaccato in grossi pannelli, fu depositato in parte all'Antiquarium del Celio, in parte in altri magazzini e mai esposti.

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Pavimento in tessellato bicromo noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato bicromo a motivi geometrici noto soltanto da disegno d'archivio. Su fondo bianco delimitato da una fascia di tessere nere, composizione reticolata di ellissi tangenti, formanti quadrati concavi, alternativamente grandi e piccoli, in colori contrastanti (DM 252d). Manca la documentazione fotografica.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento "a commesso di marmi" (Lanciani 1906, p. 245), definizione da interpretare con ogni probabilità come opus sectile; ne ignoriamo cromia e disegno, né sappiamo se tale pavimentazione riguardasse "l'alcova" o, come sembra più probabile dalle parole di Lanciani, l'intero ambiente. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato a decoro geometrico, articolato in un bordo a fascia monocroma nera (DM 1y) e un campo monocromo bianco ad ordito di filari paralleli (DM 105a), così descritto: "piano di mosaico bianco inquadrato di nero" (Lanciani 1906, p. 246); non ne è disponibile nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo definito "di gentile disegno e di felice invenzione" (Lanciani 1906, p. 246); non ne è noto il motivo o il soggetto decorativo, nè una simile descrizione lo rende ipotizzabile. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in tessellato bicromo presumibilmente a decoro geometrico: il soggetto è ignoto; è descritto nell'edito come: "Piano di fine mosaico bianco e nero" (Lanciani 1906, p. 246). L'aggettivo "fine" potrebbe essere relativo tanto alla cura dell'ordito quanto alle dimensioni delle tessere. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Frammento di cementizio a base fittile punteggiato regolarmente da inserti marmorei esagonali (crustae bianche - var. di DM 106c), con ogni probabilità parte del campo; è così descritto dalla responsabile dello scavo: “Pavimento -ancora in situ- di cocciopesto decorato da mattonelle di marmo bianco esagonali” (SALZA PRINA RICOTTI 1985, p. 63). Non si ha notizia del bordo.

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Frammento di mosaico, probabilmente pertinente al campo, redatto da tessere rettangolari disposte ‘a canestro’ con inserti di ‘grandi piastrelle quadrate di marmo’ (DM 104d?) ). Non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Del pavimento si ha la segente descrizione: "minima striscia di mosaico bianco larga cm 9.5 bordata da un'altra striscia di marmo anch'esso bianco larga cm 10. Si è poi notato che dopo questi due listelli la pavimentazione si interrompeva e restava soltanto il massetto." (SALZA PRINA RICOTTI 1988, p. 55). Si potrebbe trattare di un frammento di bordo; non si ha notizia della tecnica esecutiva del campo, probabilmente in tessellato. Non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Impronte in negativo di un pavimento in sectile (?) o lastricato omogeneo (?), ipotizzato in marmo dall'editrice del complesso ("segni di allettamento di un pavimento marmoreo": SALZA PRINA RICOTTI 1985, p. 57); da queste non venne ricostruita un'ipotesi di schema decorativo; non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato a decoro geometrico, parzialmente conservato, articolato in bordo a fascia monocroma nera (DM 1y) e campo monocromo bianco a ordito di filari paralleli (DM 105a). La piccola dimensione delle tessere (cm 0.6 - 0.8) potrebbe indicare una datazione in età primo-imperiale, come proposto dall'editrice (SALZA PRINA RICOTTI 1985, p. ?), ma il decoro e la connessione a strutture murarie tarde sembra contraddire quest'interpretazione. Del pavimento manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento “a grandi lastre di marmo bianco” (SALZA PRINA RICOTTI 1985, p. 63), da interpretare come un lastricato omogeneo; non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Frammento di tessellato bicromo a decoro geometrico: una composizione di sinusoidi delineate in nero su fondo monocromo bianco (DM 249b), descritti come “nastri neri” (SALZA PRINA RICOTTI 1985, p. 55); il lacerto è probabilmente pertinente al campo. Non abbiamo notizie del bordo, presumibilmente anch'esso in tessellato.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in bordo a fascia monocroma nera (DM 1y) e campo monocromo bianco ad ordito di filari paralleli (DM 105a); non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerto di tessellato bicromo. E’ visibile parte del bordo e, forse, del campo: appartiene certo al bordo il motivo a treccia a calice allentata, con orlo curvo (DM 74 b); al campo potrebbe appartenere il frammento di filari di tessere monocrome bianche ad ordito parallelo. Dalla documentazione fotografica sembra di poter attribuire alle tessere grandi dimensioni; questo dato, insieme al motivo e alla bicromia rendono possibile ipotizzare su base stilistica una cronologia in età tardo-imperiale del rivestimento (III FASE del complesso).

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Lacerto di tessellato bicromo, probabilmente pertinente al bordo, data la descrizione: “con un motivo a mandorla tra due fasce nere” (SALZA PRINA RICOTTI 1985, p. 64), vale a dire presumibilmente decorato da una fila di fusi sdraiati tra fasce monocrome (DM 1y, DM 21g). E' plausibile che il campo fosse realizzato nella medesima tecnica, ma il motivo decorativo rimane ignoto. Non è disponibile nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in un ampio bordo decorato da fasce monocrome alternate di diversa larghezza (DM 1y) e un campo decorato con un reticolato di file di quadrati sulla diagonale tangenti, in colore contrastante, gli scomparti in forma di grandi quadrati a gradini(DM 133c).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico di schema non identificabile data la breve porzione portata alla luce; sembra di riconoscere il bordo, articolato in fascia monocroma nera, fascia bianca e fila di ogive nere su fondo bianco, giustapposte e tangenti (DM 1y - DM 49h). Nella foto di scavo del campo sono visibili, dall’esterno verso l’interno, due pannelli trapezioidali, campiti da un motivo non chiaramente leggibile, che creano un angolo retto occupato da un rettangolo, anch’esso campito da un elemento riempitivo (anfora?); seguono due rettangoli (?), campiti da una treccia a due capi, che inquadrano un quadrato bianco delimitato da cornice nera caricato da un quadrato nero dai lati concavi; non è chiaro se sia affiancato da un altro uguale. Su base stilistica il pavimento sembra databile in età severiana.

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Tessellato a fondo bianco, inquadrato da una fascia monocroma (DM 1y) e da una linea dentata (DM 1e) di tessere nere. Nel campo composizione figurata centralizzata in cui è rappresentata una Nereide poggiante sulla coda anguiforme di un toro marino. Il gruppo centrale è fiancheggiato da due giovani Tritoni con remo sulla spalla. Nella zona inferiore del mosaico sono raffigurati alcuni animali acquatici (polipo fra due pesci affrontati) all'interno di onde marine rese con linee di tessere nere. Attualmente esposto nel Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo alle Terme (inv.125901).

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Pavimentazione a commessi laterizi: opus spicatum. La datazione è data genericamente all'epoca imperiale. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Si conservavano nella malta di allettamento le tracce in negativo della pavimentazione in sectile e numerosi frammenti di lastre (materiale e cromia non sono specificati); non è stato possibile riconoscere il disegno. Ne manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli (DM 105a), delimitate da una fascia di tessere in ordito diritto in colore contrastante.

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Tessellato bianco, di cui restano pochissime tracce (in prossimità della soglia dell'ambiente), noto soltanto da citazione bibliografica. Manca la documentazione fotografica.

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Tessellato bicromo a motivi vegetali e figurati, in tessere nere su fondo bianco. Composizione fitomorfa, centrata, entro un quadrato di quattro cespi di acanto angolari convergenti in modo disorganico e asimmetrico verso il centro occupato da un uccello.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici. Composizione triassiale di esagoni concavi tangenti (formanti triangoli equilateri convessi) in colore contrastante (DM 209e), in tessere nere su fondo bianco.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici. Composizione triassiale di cerchi secanti e non contigui, con effetto di trifogli e formanti esagoni concavi, in colori contrastanti (DM 247b), in tessere nere su fondo bianco. Al centro di ogni esagono crocetta ad estremità potenziate.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici curvilinei, a tessere nere su fondo bianco. Composizione di dischi, ogive, doppie asce e mezzi quadrati curvilinei formanti ottagoni mistilinei dai lati concavi e convessi.

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Tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli (DM 105a), delimitato da fasce di tessere in ordito diritto in colore contrastante.

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Tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli (DM 105a), delimitato da fasce di tessere in ordito diritto in colore contrastante.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici: su fondo bianco, reticolato di linee triple di tessere nere (DM 123).

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Tessellato bicromo con motivo vegetale: nel campo, su fondo bianco e centrato sull'asse dell'ambiente, cespo di acanto da cui si sviluppano tralci foliati, in tessere nere. Sui quattro lati grandi rosette si collocano negli spazi compresi tra le imboccature dei nove tubuli fittili da libagione collocati sul pavimento. Il campo èra delimitato da una fascia monocroma nera (DM 1y), conservata soltanto su uno dei lati brevi.

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Scacchiera, gli scacchi caricati da quattro squadre situate agli angoli, ognuna tangente ad un rettangolo, in colore contrastante, con effetto di ottagoni adiacenti caricati da una croce di quattro squadre inscritta (DM 117f).

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Scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti (con effetto di reticolato) (DM 120g).

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Tessellato policromo a motivi vegetali. Composizione fitomorfa, attorno ad uno pseudoemblema delimitato da una treccia a due capi, da cui si sviluppano girali animati da uccellini. Tra i materiali impiegati compaiono giallo antico, portasanta e tessere vitree.

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Opus sectile marmoreo a modulo quadrato con motivi semplici: Q3p (quadrato maggiore articolato in due quadrati inscritti diagonalmente e punte di lancia angolari).

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Tessellato bicromo a motivi geometrici, a tessere nere su fondo bianco. Bordo costituito da un'alta fascia campita da una fila di ottagoni tangenti formati da quattro clessidre (formanti quadrati) (DM 27e), gli ottagoni caricati da una svastica. Il campo, separato dal bordo tramite una doppia fascia nera, è decorato con reticolato di file di fusi sdraiati e tangenti, in colore contrastante (DM 131a), gli scomparti caricati da unfiore quadripetalo.

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Tessellato bicromo figurato. Nel campo decorativo, inquadrato da una sottile fascia nera, scena mitologica: ratto di Persefone/ Proserpina, alla presenza di Ade, alla guida della quadriga, e di Hermes con caduceo; tutt'intorno, animali (gazzelle e tigri affrontate ai lati di un kantharos).

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Opus sectile marmoreo a modulo quadrato con motivi semplici: Q3p (quadrato maggiore articolato in due quadrati inscritti diagonalmente e punte di lancia angolari). Tra i marmi impiegati compaiono: porfido verde, breccia di Skyros, cipollino, portasanta, pavonazzetto, africano.

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Frammenti di tessellato monocromo bianco a decoro geometrico (campo omogeneo); pessimo lo stato di conservazione. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo con scena marina (dim. palmi 32 x 13 = m 2.37 x 1,2) noto soltanto da descrizione (VISCONTI 1825, pp. 668-669). Il campo, a fondo bianco, inquadrato da due fasce nere parallele, è decorato con una scena marina (Nereide, Tritone e erote su delfino, fra pesci ed altri animali marini). Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Frammento o emblema ("quadretto di palmi due e mezzo da tutti i lati") in tessellato policromo con decorazione figurata, noto soltanto da descrizione (VISCONTI1825, pp. 670-671). Nel tessellato si vedevano rappresentati "tre Fauni in atto di inseguire una ninfa, della quale l'uno di loro ha ghermita la veste". Nel pavimento si leggeva la firma del musivario ARISTO FAC. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato policromo con decorazione geometrica e figurata, noto soltanto da descrizione (VISCONTI 1825, p. 670). Il campo decorativo era composto "di grandi riquadri, situati intorno al quadro di mezzo, e non se n'è potuto trarre che una testa d'Apollo bene eseguita a colori". Nel pavimento si leggeva la firma del musivario T. FLAVIVS ...C. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato policromo (dim. palmi 6 x 6 = m 0.45 x 0.45) con scena figurata noto soltanto da descrizione (VISCONTI 1825, pp. 669-670): testa di Medusa inquadrata da "un meandro composto a guisa d'una treccia da tre liste, rossa l'una turchina l'altra, e la terza gialla, tutte lumeggiate a bianco" (meandro prospettico?), inquadrato da "due linee negre un poco distanti fra loro". Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato policromo noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimentazione in tessellato bicromo a decoro geometrico; il motivo è ignoto. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimentazione in cementizio a base fittile. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.

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Opus sectile marmoreo a grande modulo (m 1.19), con schema quadrato-reticolare a motivi complessi. Il motivo decorativo è stato restituito sulla base dei frammenti in situ e delle impronte: il quadrato maggiore è composto da quattro formelle quadrate (lato m 0.45) ciascuna contenente archi di circonferenze listellati e un fiore gigliato in un angolo; la giustapposizione, in quattro diverse direzioni, della stessa formella, genera una circonferenza listellata in cui si inscrive un ottagono listellati a lati concavi e quattro fiori gigliati agli angoli. Motivi floreali (simili a quelli del quadrato maggiore) erano presenti anche nei rettangoli e nei quadrati minori. I marmi impiegati sono quelli della "quadricromia neroniana" (pavonazzetto, giallo antico, porfido rosso e verde).

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Lastricato marmoreo, composto da lastre rettangolari (m 2.70 x 0.90), documentate soltanto a livello di impronte.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo quadrato semplice (Q), composto da formelle di lato cm 21.5, documentate soltanto a livello di impronte.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo triangolare, composto da formelle di lato m 0.44, documentate soltanto a livello di impronte.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo triangolare, composto da formelle di lato e altezza pari a cm 38, documentate soltanto a livello di impronte.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo quadrato semplice (Q), composto da formelle di lato cm 22, documentate soltanto a livello di impronte.

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Lastricato marmoreo, composto da lastre rettangolari (m 2.70 x 0.90), documentate soltanto a livello di impronte.

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Pavimento in opus sectile a base mista (materiali litici e marmorei) a schema quadrato-reticolare (con articolazione interna a motivi complessi, non determinati), documentato soltanto a livello di impronte. Resta in situ soltanto un angolo di formella forse esagonale in porfido verde, bordata da un sottile listello in palombino.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a schema quadrato-reticolare (con articolazione interna a motivi complessi, non determinati), documentato quasi esclusivamente a livello di impronte. Restano in situ soltanto alcuni frammenti di lastrine di porfido rosso, verde e giallo antico, insufficienti per ricostruire in dettaglio il motivo decorativo.

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Lastricato marmoreo composto da grandi lastre rettangolari di marmo bianco di altezza e lunghezza variabile (m 1.80-2.20 x 0.60-1), disposte per filari paralleli e giunti irregolarmente sfalsati.

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Tessellato policromo a decoro geometrico. Sul campo bianco, inquadrato da una duplice fascia di tessere nere (DM 1y: largh. cm 6, 5 file tessere), scacchiera policroma (DM 114d). Scacchi (cm 18 x 19; diag. cm 25) disposti sulla diagonale rispetto all'asse del vano in file omogenee per colore (nero, rosso, verde, giallo), realizzati con tessere di medie misure (cm 0.7 x 1.1) tagliate piuttosto grossolanamente.

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Tessellato policromo a decoro geometrico. Sul campo bianco, inquadrato da una duplice fascia di tessere nere (DM 1y), punteggiato di piccoli quadrati policromi ("diamanti") con effetto di reticolato di fasce di larghezza uguale a quadrati (DM 113f). Tessere di piccole dimensioni (cm 0.8 x 1.3-1.4) tagliate irregolarmente, di calcare bianco e nero, verde, giallo e rosa per i quadratini.

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Pavimento in opus sectile a modulo quadrato listellato con motivi complessi. Modulo decorativo di medie dimensioni (m 0.60) composto da quattro formelle quadrate listellate (lato cm 30) con quadrato inscritto e punte di lancia ai quattro vertici, con effetto di "cassettonato" prospettico e stelle a quattro punte. I materiali impiegati sono misti: giallo antico per il quadrato interno e i listelli, ardesia per il fondo e palombino per le punte di lancia.

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Pavimento in opus sectile a modulo medio (m 0.60), a schema quadrato-reticolare semplice (Q/R/Q). I materiali impiegati sono misti: ardesia per i quadrati (maggiori lato cm 29.7 e maggiori cm 7 x 7.5) e bardiglio per i rettangoli (cm 29,7 x 15,5).

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Tessellato bicromo a decoro vegetale e figurato. Sul campo bianco, inquadrato da una semplice fascia di tessere nere (DM 1y: largh. cm 8, 7 file di tessere), composizione vegetale formata da quattro cespi di acanto con girali stilizzati che si sviluppano su tutta la superficie. Al disopra di ogni cespo, su un fiore a calice, si colloca un uccello. La composizione, centralizzata, convergeva verso un elemento centrale, oggi perduto. Le tessere, tagliate in modo piuttosto irregolare, sono di dimensioni piccole e medie (cm 1.3-1,1 x 0.8-1.1). Il disegno musivo è decentrato rispetto alla stanza con un risparmio di circa cm 74 lungo la parete settentrionale (forse uno spazio per il letto).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico. Sul campo bianco, inquadrato da una semplice fascia di tessere nere (DM 1y: largh. cm 9, 6 file di tessere), composizione triassiale di esagoni tangenti, formanti triangoli equilateri, in colore contrastante, con effetto di stelle di due triangoli (DM 209a), delimitata da una linea semplice (DM 1a).Tessere di piccole e medie dimensioni (cm 1-1,5 x 2).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico. Sul campo bianco, inquadrato da una semplice fascia di tessere nere (DM 1y: largh. cm 6, 4 file di tessere), punteggiato di piccoli quadrati policromi ("diamanti") con effetto di reticolato di fasce di larghezza uguale a quadrati (DM 113f). i quadrati (cm 9 x 7) sono realizzati con tessere nere ed una bianca al centro. Tessere di piccole e medie dimensioni (cm 1.3-1.6 x 1.5). Frequenti tessere nere sparse sul fondo bianco.

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Tessellato omogeneo a grandi tessere marmoree. Il pavimento musivo, esteso a buona parte della superficie dell'esedra e conservato per ampi tratti, era disposto su due aree semicircolari separate da una pavimentazione in lastre di tufo grigio, coerente con il tessellato. Il pavimento è composto da grandi tessere di forma quadrangolare irregolare (dim. cm 2.5-3 di lato), di marmi variati, prevalentemente cipollino, bianco e, in misura minore, portasanta e alabastro.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo rettangolare listellato di medie dimensioni. Schema decorativo ad isodomo listellato, composto da lastre rettangolari di greco scritto (cm 65-70 x 34-36) bordate da listelli di rosso antico (largh. cm 3-4). Sono riconoscibili restauri antichi, documentati da integrazioni di lastrine marmoree.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a piccolo modulo. Schema decorativo a rombi listellati, esteso su tutta la superficie dell'ambiente. I marmi impiegati sono il greco scritto per i rombi (cm 37 x 19, lato cm 21) e il rosso antico per i listelli (largh. cm 2,8).

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Pavimento in opus sectile marmoreo a schema quadrato-reticolare a grande modulo (m 2.80). Quadrato maggiore contenente un grande disco (diam. m 1.45), presumibilmente di granito, su fondo di giallo antico; quadrato minore con quadrato sulla diagonale, di marmo iassense su fondo di giallo antico; rettangoli con losanga inscritta, di cipollino su fondo bianco. Lo schema decorativo è delineato da fasce di cipollino con quadratini di giallo antico nei punti di intersezione.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a schema quadrato-reticolare (con articolazione interna a motivi semplici), a modulo medio (m 0.75). Quadrato maggiore (m 0.60) contenente un quadrato delle stesse dimensioni ruotato di 45° e decurtato degli angoli - con effetto di ottagono irregolare - in cui è inscritto un quadrato minore listellato. Quadrati minori (lato cm 15) si collocano sia nel punto di intersezione delle fasce che delimitano lo schema, sia in corrispondenza dei lati brevi dell'ottagono. I marmi impiegati sono il giallo antico per le fasce ed il quadrato minore più interno, il verde antico per la listellatura interna, i triangoli di risulta periferici e i quadratini al centro delle fasce, il pavonazzetto per l'ottagono. La stesura presenta evidenti tracce di restauri antichi.

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Tessellato figurato, delineato da una cornice a squame, raffigurante il mito di Ila e le Ninfe. La scena rappresenta due Ninfe che, sedute su una roccia e con le sole spalle coperte da un mantello, versano dell'acqua in una fonte da un vaso. Esse si dispongono alle estremità opposte della composizione e, sotto alla Ninfa di destra, si distingue una terza Ninfa, che guarda in modo circospetto verso Ila, il quale è posto al centro del mosaico, su di un piano più alto.

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Pavimento in opus sectile a grande modulo. Schema decorativo a rettangoli listellati, con lastre rettangolari di marmo proconnesio (m 1.80 x 2.04) bordate da larghi listelli (cm 15) di breccia corallina. Il pavimento si conserva quasi totalmente a livello di impronte, salvo che per un piccolo lacerto sopravvissuto presso la parete N dell'ambiente.

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Lastricato marmoreo composto da filari paralleli di altezza disomogenea di lastre di marmo bianco e bardiglio (m 1.10-2 x 0.60-0.40; m 1.80-2.40 x 0.80). Il pavimento è conservato prevalentemente in impronte.

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Lastricato marmoreo omogeneo, composto da lastre rettangolari di marmo proconnesio di dimensioni irregolari (m 1 x 0.80-0.90).

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Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo rettangolare listellato di grandi dimensioni (unica dimensione ricostruibile m 0.90). Grandi lastre rettangolari di greco scritto bordate da fasce di marmo iassense. Bordo in lastre di greco scritto, con integrazioni antiche di cipollino.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a schema rettangolare semplice. Composto da lastre di modulo medio (cm 29 x 45-50) di marmo africano e giallo antico in tessitura isodoma, con giunti regolarmente sfalsati ed effetto di scacchiera diagonale.

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Lastricato omogeneo marmoreo composto da filari paralleli di lastre di portasanta (m 0.60 x 0.20-0.39) in tessitura isodoma, con giunti regolarmente sfalsati.

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Lastricato omogeneo conservato quasi esclusivamente a livello di impronte e composto da lastre rettangolari di marmo bianco (m 0.80-0.90 x 0.40). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Lastricato marmoreo composto da lastre rettangolari (m 2.20 x 1.80; 2.50-1.80 x 0.50-0.60) di cipollino, marmo bianco e breccia corallina grigia. Il pavimento si conserva soltanto per un breve tratto.

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Pavimento in opus sectile a modulo rettangolare di medie dimensioni. Schema decorativo a isodomo listellato con lastre di giallo antico (cm 40 x 20) e listelli di porfido verde (largh. cm 2). La stesura è prevalentemente conservata in impronte.

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Pavimento in opus sectile a modulo rettangolare di medie dimensioni. Schema decorativo a isodomo listellato con lastre di cipollino di dimensioni (cm 65-80 x 20-25) e listelli di porfido verde (largh. cm 3). La stesura è conservata solo per un breve tratto.

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Pavimento a lastre marmoree di marmi bianchi e venati, di forma rettangolare e dimensioni disomogenee, verosimilmente di reimpiego. Se ne conservano soltanto due piccole porzioni, una presso il lato nord e l’altra presso il lato sud; per ampi tratti il rivestimento è documentato soltanto dalle impronte lasciate dalle lastre nella malta di allettamento. Il pavimento è composto da lastre di diverse specie, fra le quali si riconoscono marmo bianco, verde antico, pavonazzetto, cipollino e greco scritto. Fra queste un frammento epigrafico in marmo lunense (cm 30 x 16 x 2,2), con testo su tre righe in caratteri greci (trad. "Regilla/ luce della/ casa"), tagliata e riutilizzata capovolta come lastra pavimentale. Il lastricato si sovrappone ad un precedente livello pavimentale dello stesso tipo, documentato soltanto a livello di impronte.

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Tessellato, conservato in più porzioni, composto da tessere bianche e nere di piccole dimensioni (cm 0.8-1). Il pavimento presenta una decorazione a motivi geometrici e figurati: su uno dei frammenti si riconosce parte di una fascia, probabilmente pertinente al bordo della stesura, decorata con un motivo ad arcate in colori contrastanti (DM 97a) e delimitata verso l'interno da una semplice linea (DM 1a) di tessere nere. Nel campo bianco, su fondo bianco, si riconosce parte di una scena figurata, forse di caccia, di cui resta visibile una porzione di fiera (o cane?) ed una testa umana.

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Tessellato a grandi tessere di marmo bianco (cm 3-4.5), di forma quadrangolare irregolare e ricavate da marmi di reimpiego.

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Tessellato a grandi tessere di marmo bianco (cm 3-4), di forma quadrangolare irregolare e ricavate da marmi di reimpiego.

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Tessellato a grandi tessere di marmo bianco (cm 2-2.5), di forma quadrangolare irregolare e ricavate da marmi di reimpiego.

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Tessellato a grandi tessere di marmo bianco (cm 2.5-3.5), di forma quadrangolare irregolare e ricavate da marmi di reimpiego.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici (tessere cm 2-2.5), conservato per una superficie di circa m 7 x 2.70. Campo inquadrato da una linea doppia di tessere nere (DM 1i) e decorato con una scacchiera di bipenni (DM 221a; modulo m 0.47), reso in tessere nere su fondo bianco. Bordo costituito da una larga fascia di tessellato di filari paralleli di tessere nere in ordito rettilineo (DM 105a). Dimensioni medie tessere cm 1.5.

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Pavimento a lastre marmoree (specie non determinata), di forma irregolare e dimensioni disomogenee. Manca la documentazione fotografica.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici (tessere cm 2-2.5). Campo inquadrato da una linea semplice di tessere nere (DM 1y) e decorato con una composizione ortogonale a croci di clave tangenti intorno ad un quadrato concavo centrale (DM 159b), reso in tessere nere su fondo bianco. Bordo costituito da una larga fascia di tessellato di filari paralleli di tessere nere in ordito rettilineo (DM 105a). Dimensioni medie tessere cm 1.5.

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Lastricato marmoreo, composto da lastre rettangolari, documentate soltanto a livello di impronte ed obliterato da una più recente stesura pavimentale di tipologia analoga. Manca la documentazione fotografica.

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Pavimento a lastre marmoree (specie non determinata), di forma rettangolare e dimensioni disomogenee, conservato soltanto a livello di impronte. Manca la documentazione fotografica.

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Pavimento in opus sectile (?), del quale sono state individuate soltanto alcune delle lastre marmoree che lo componevano (marmor chalcidicum o "fior di pesco"). Del pavimento, rinvenuto in situ in stato di crollo e scavato solo in parte, non è possibile ricostruire lo schema decorativo.

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Mosaico con soglia raffigurante dei Navalia e spazio principale con motivo a cassettonato risparmiante uno pseudoemblema con Gorgoneion.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici "con losanghe a tessere verdi bordate di bianco, e cornice a rombi verdi e bianche" (ARIAS 1939, pp. 353-354), identificabile con un reticolato romboidale in prospettiva (DM 203b). Noto soltanto da descrizioni di scavo, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici "con dischi e rombi curvilinei verdi e bianchi" (ARIAS 1939, pp. 353-354),forse identificabile con un motivo a cerchi allacciati (DM 238a). Noto soltanto da descrizioni di scavo, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato omogeneo a fondo nero (DM 105a) e fasce bianche (DM 1y). Noto soltanto da descrizioni di scavo, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato monocromo, noto soltanto da descrizioni di scavo, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato monocromo (tessere cm 0.6-0.7), noto soltanto da descrizioni di scavo, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato "a litostroto" (ad inserti lapidei, probabilmente litici). Noto soltanto da descrizione di scavo, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato "a litostroto" (ad inserti lapidei, probabilmente litici). Noto soltanto da descrizione di scavo, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato monocromo di tessere bianche in ordito obliquo (DM 105a) bordato da una fascia monocroma di tessere nere (DM 1y). In posizione centrale, entro cassetta di travertino, emblema figurato (cm 41 x 41) in vermiculatum di tessere policrome. Quest'ultimo, racchiuso entro una cornice lineare di tre file di tessere nere, si compone di due registri: nella parte superiore, su piano color ocra e sfondo bianco, si trova la scena di un gatto selvatico nell'atto di assalire un gallinaceo; nel registro inferiore sono rappresentate due anatre accovacciate, una delle quali tiene un fiore di loto nel becco, mentre un secondo fiore di loto è allungato sul fondo. Tessere di calcare, cm 0.5-0.7 (cornice perimetrale e campo), 0.3-0.4 (emblema). Il pavimento è attualmente esposto nel Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo (invv. 124137 e 124137 bis).

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Lacerto (lungh. max m 1.34; largh. max m 0.86) di pavimento in cementizio a base fittile; non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Scarsi resti di pavimentazione di cui è nota solo la tecnica di esecuzione, l'opus sectile. La datazione è data genericamente all'epoca repubblicana. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.

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Scarsi resti di pavimentazione di cui è nota solo la tecnica di esecuzione, il tessellato. La datazione è data genericamente all'epoca repubblicana. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.

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Cementizio a base fittile decorato con tessere. Il bordo è costituito da una fascia rubricata larga cm 30, il quadro presenta reticolato di linee punteggiate (DM 201c) realizzate da tessere bianche in palombino. Il motivo inquadrava uno pseudoemblema rettangolare (?) con bordo in tessellato a fascia monocroma (nero); il campo è stato distrutto dalle arature. Non è disponibile nell'edito documentazione fotografica.

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Pavimento in cementizio con inserti litici, articolato in bordo rubricato, irregolarmente punteggiato da inserti di tessere irregolari bianche e nere (DM 103b), campo rubricato decorato da un reticolato di linee punteggiate (DM 122a) realizzate da tessere bianche (palombinio?) e pseudoemblema centrale in tessellato monocromo bianco punteggiato irregolarmente da tessere di dimensioni maggiori in colore bianco, verde e nero. Il pavimento è così descritto dall'editore: "disegno su tre fasce; 1. esterna: tessere bianche e nere, irregolari, poste in modo casuale su un fondo rosso; 2. media: tessere bianche poste su linee parallele e perpendicolari sempre su fondo rosso; 3. centrale: mosaico a tessere bianche in cui sono state inserite, sembrerebbe in modo casuale alcune tessere più grandi di colore bianco, verde e nero" (SEBASTIANI DEL GRANDE P., pp. 347-8). Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi (opus spicatum), allettato su una preparazione in malta idraulica. I mattoncini sono di colore rosa. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi (opus spicatum), privo di qualsiasi preparazione; i mattoncini (cm 9 x 4.5) sono di colore giallastro e posano direttamente sulla terra battuta. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in lastricato litico non omogeneo, composto da ciottoli, selce e basoli reimpiegati. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Frammenti di tessellato bicromo, presumibilmente a decoro geometrico, non ricostruibile. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerti della preparazione in cementizio di un pavimento probabilmente in tessellato. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimentazione in cementizio a base fittile irregolarmente punteggiato da inserti (scaglie di travertino), databile al I secolo a.C.

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Pavimentazione a commessi laterizi: opus spicatum. La datazione, su base archeologica, è alla metà del I secolo a.C. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in opus sectile noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato tricromo (?) noto soltanto da citazione archivistica ("pavimento a mosaico, a fasce in bianco, nero e rosso"). Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Limitati resti di pavimentazione in tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo sembra essere stato costituito da fasce monocrome alternate (DM 1y), il campo presenta una composizione ortogonale di croci di quattro squadre in colori contrastanti, adiacenti, con quadrati di risulta quadripartiti (DM 117c). Manca nell’edito la documentazione fotografica. Su base stilistica il pavimento viene datato "entro gli inizi" del II secolo (STEFANI 1931, pp. 508-9).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, in cattivo stato di conservazione. Il bordo presenta "un fascione nero all'ingiro, largo m 0.43, che comprende semicircoli bianchi di m 0.44 di diametro" (DM 47a?) seguito da due fasce monocrome, la prima nera (largh.m 0.43), l'altra bianca (m 0.085). Il campo è decorato da una composizione ortogonale di esagoni ( lato m 0.58) che inquadra centralmente "una specie di rosone a sei foglie di gradevole effetto artisitco" (passi virgolettati da GATTI 1915, p. 388). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica. Su base stilistica sembra databile al II secolo d.C.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo consiste in una serie di fasce monocrome alternate (DM 1y): dall'esterno nera, bianca (largh. m 0.03), nera (largh. m 0.04), bianca (largh. m 0.03), nera (largh. m 0.04), bianca (largh. m 0.06), nera (largh. m 0.21), bianca (largh. m 0.045), nera (largh. m 0.05), bianca (largh. m 0.02). Il campo, a fondo nero, è decorato da "sottili fasce larghe m 0.02, a tasselli bianchi, che s'incrociano normalmente tra loro, formando tanti quadrati che misurano m 0.14 di lato" (GATTI 1915, p. 389), vale a dire un reticolato di linee semplici in colori opposti (DM 123 c). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato monocromo bianco a campo omogeneo, allettato su uno strato di cementizio a base fittile poggiante su un piano di bipedali. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico. Il bordo è costituito da fasce monocrome alternate (DM 1y): dall'esterno verso l'interno nera (largh. m 0.24), bianca (largh. m 0.085), nera (largh. m 0.045), bianca (largh. m 0.02); il campo, a fondo nero, è decorato da un reticolato romboidale (DM 201a) delineato da linee bianche (largh. m 0.02). Il pavimento poggiava su uno strato di cementizio a base fittile (sp. m 0.12). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimentazione a commessi laterizi: opus spicatum. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico. Il bordo presenta una fascia monocroma nera (largh. m 0.38) ed una bianca (largh. m 0.08); il campo, a fondo nero, è decorato "simmetricamente da piccole rosette a tasselli bianchi, disposti a guisa di croce greca, equidistanti tra loro m 0.14" (GATTI 1915, p. 389), da interpretare con ogni probabilità come un punteggiato di crocette monocrome (DM 108e). L'alcova è pavimentata in tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo consiste in una serie di fasce monocrome alternate (DM 1y): dall'esterno nera, bianca (largh. m 0.03), nera (largh. m 0.04), bianca (largh. m 0.03), nera (largh. m 0.04), bianca (largh. m 0.06), nera (largh. m 0.21), bianca (largh. m 0.045), nera (largh. m 0.05), bianca (largh. m 0.02). Il campo, a fondo nero, è decorato da "sottili fasce larghe m 0.02, a tasselli bianchi, che s'incrociano normalmente tra loro, formando tanti quadrati che misurano m 0.14 di lato" (GATTI 1915, p. 389), vale a dire un reticolato di linee semplici in colori opposti (DM 123 c). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Vasca del calidario pavimentata a mosaico bicromo a decoro geometrico (campo omogeneo); il bordo consiste in un'ampia fascia monocroma bianca (DM 1y); le tessere, di dimensioni irregolari, sono di calcare. Il campo presenta un ordito di tessere nere in filari paralleli. In corrispondenza dell’apertura della testudo alvei il tappeto musivo presenta una zona a tessere miste bianche e nere di dimensioni più piccole, forse esito di restauro. Dalla documentazione fotografica sembrerebbe che le tessere siano di grandi dimensioni.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il bordo è costituito da una fascia monocroma nera (DM 1y), il campo da un campo omogeneo bianco (filari di tessere ad ordito parallelo: DM 105a). Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro figurato (scena marina); il bordo si articola in fasce monocrome alternate (nero-bianco-nero) formate da tessere disposte in filari ad ordito diritto (DM 1y). Il campo, a fondo bianco, presenta una tigre, due delfini ed un pesce (in bianco i dettagli) ; le onde sono rese rigidamente da linee orizzontali. Benchè non siano note le dimensioni delle tessere, dalla documentazione fotografica disponibile sembrerebbero di dimensioni piuttosto grandi.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo, articolato è in fasce monocrome (DM 1y) in colore a contrasto di dimensioni decrescenti verso il campo: nera-bianca-nera (le ultime due composte da 5 filari di tessere). Il campo è decorato da una composizione ortogonale di squame adiacenti (DM 217c).

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Lastricato marmoreo omogeneo, realizzato da grandi lastre rettangolari di marmo caristio; al momento dello scavo ne rimanevano le impronte nella preparazione e frammenti. Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico (punteggiato), così descritto: "mosaico a tessere bianche e nere disseminate irregolarmente" (DE FRANCESCHINI 2005, p. 62); potrebbe trattarsi di un punteggiato irregolare su fondo bianco o di un restauro tardo. Non si hanno notizie sull'eventuale presenza di bordo. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Resti di pavimento in opus sectile, realizzato con "lastre di marmi colorati a disegno geometrico" (GATTI 1925, p. 399), modulo non identificato. Noto solo da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Lastricato omogeneo in lastre di calcare. Noto solo da descrizione e da un rilievo grafico schematico, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in opus sectile, conservato quasi esclusivamente a livello di impronte, caratterizzate dall'abbondantissima presenza di fette di anfora. La composizione è centrata su uno pseudoemblema (lato m 4.40) campito da una composizione di ottagoni e quadrati listellati (lato cm 34). Una fascia di marmo bianco (largh. cm 8) incornicia il pannello centrale e lo separa dal resto della stesura, composta da 16 formelle quadrate a grande modulo (m 1.45-1.50 di lato, ca. 5 piedi romani), listellate, ciascuna delle quali recante, al centro, l’impronta di un disco (diam. cm 70) non tangente. La disposizione e l'abbondanza delle fette di anfora, pur non permettendo la ricostruzione dettagliata dello schema decorativo dei moduli, ne attesta la notevole complessità. La disposizione degli elementi fittili è variabile, indicando la compresenza, nel pavimento, di formelle con motivi differenti. Il rinvenimento di lastrine vitree sia nel terreno di scavo, sia nel disfacimento della preparazione pavimentale, fa pensare ad un sectile composto con elementi misti (marmo e vetro).

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Tessellato bicromo geometrico,a tessere nere su fondo bianco, già visto e descritto dal Lugli negli anni '20 (LUGLI 1923, p. 61: “mosaico a linee serpeggianti, completate nel pieno con una foglia peltata”), documentato ), documentato da un disegno del Gatti (DE FRANCESCHINI 2005, p. 71, fig. 19.4) e riscoperto nel corso degli scavi più recenti. Campo delimitato da una fascia di tessere nere (DM 1y), larga cm 6, decorato con una composizione di onde di pelte contigue ed opposte (DM 249e).

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Tessellato bicromo geometrico,a tessere nere su fondo bianco; non è sicuro che il pavimento sia lo stesso già visto e descritto dal Lugli negli anni '20 (LUGLI 1923, p. 61: “il pavimento raffigurava, con tessere nere su fondo bianco, tanti rosoni a quattro foglie del diam. di cm 60 disposti su file parallele”) e documentato da un disegno del Gatti (DE FRANCESCHINI 2005, p. 71, fig. 19.4) e riscoperto nel corso degli scavi più recenti (le dimensioni non sembrano essere compatibili). IIl pavimento era costituito da un'ampia fascia perimetrale (largh. m 3) decorata con una composizione ortogonale di quadrati adiacenti (modulo cm 47) formati da quattro rettangoli uguali attorno ad un quadrato (DM 95a), delineati da una doppia fila di tessere nere. Campo decorato con una composizione ortogonale di quadrilobi eccedenti tangenti (DM 155a), qui con la variante del quadrato concavo sulle diagonali inscritto nel quadrato centrale. Manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in opus sectile, conservato quasi esclusivamente a livello di impronte (su una superficie massima di m 4.30 x 9), riconducibili a formelle quadrate di tipo Q3p (quadrati iscritti diagonalmente e ortogonalmente nel quadrato di base, con punte di lancia ai vertici), modulo cm 60. I pochi elementi di marmo conservati in situ indicano l’utilizzo di greco scritto e marmo bianco per i quadrati esterni, rosso antico e africano per le punte di lancia. Manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Tessellato bicromo geometrico,a tessere nere su fondo bianco, già visto e descritto dal Lugli negli anni '20 (“rombi formati da linee nere di cm. 39 x 24”: LUGLI 1923, p. 61), identificabile con un reticolato romboidale (DM 201a). Il campo decorativo è bordato da una fascia di tessere nere (DM 1y).

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Tessellato bicromo, a tessere nere su fondo bianco; nel campo decorativo, delimitato da una cornice a doppia fascia di tessere nere (DM 1y), si sviluppa da NO a SE un'articolata composizione figurata. La prima scena, su due registri, si svolge alla presenza di un agonotheta vestito di tunica e toga, con corona e ramo di palma per il vincitore: nella parte inferiore, lacunosa, è una scena di lotta; in quella superiore, alla sinistra del giudice di gara, si trova un discobolo, stante, nudo, con cirrus e disco nella mano destra. A seguire verso ovest sono altri due atleti stanti, entrambi nudi. Sulla destra dell’agonotheta è una trapeza con la triade capitolina; ai piedi del tavolo si trovano i simboli della vittoria sportiva. Oltre la trapeza sono rappresentati due gruppi di personaggi: il primo segue la rappresentazione di un’erma di Hermes giovanile con copricapo alato e kantharos baccellato e continua la narrazione delle gare sportive: un secondo giudice di gara proclama vincitore un pugile con la mano destra fasciata; in secondo piano si trova l’atleta sconfitto, seduto di profilo. Il secondo gruppo mostra una sequenza di competizioni artistiche: oltre la trapeza, in posizione opposta a quella degli atleti, sono rappresentati un retore dal viso barbato, due suonatori di flauto doppio e un attore comico teatrale. Le figure sono alternate ad oggetti circolari interpretate come corone stilizzate. Questo gruppo di figure si completa con un poeta (con rotolo nella mano destra), un altro personaggio in tunica e la toga contabulata (tipo di abbigliamento diffuso tra III e IV secolo) e, infine, un uomo seduto su uno sgabello a cui fa da sfondo un elemento architettonico, a simulare una una scenografia teatrale.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici, a tessere nere su fondo bianco. Il campo decorativo, bordato su tutti i lati da una larga balza marginale di tessere nere, è inquadrato da una fascia nera (DM 1y) e ornato con un motivo a reticolato di file di quadrati sulla diagonale tangenti, in colore contrastante, gli scomparti in forma di grandi quadrati a gradini (DM 133c), qui caricati alternativamente da quadrati semplici e concavi. ll mosaico è datato al 20-30 d.C. sia su base archeologica (materiali ceramici rinvenuti al disotto della preparazione pavimentale: WARD PERKINS 1959, p. 154 ), che stilistica (PALLASMANN-UNTEREGGER 1986-87, col 271).

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Pavimento in opus sectile a piccolo modulo, conservato perlopiù a livello di impronte. Si ricostruisce parte del bordo (largh. cm 40) costituito da due file di semplici formelle quadrate (Q), lato cm 14, disposte sulla diagonale: non sono noti i materiali di rivestimento, ma è probabile che fossero almeno due e in contrasto cromatico, a creare un effetto di scacchiera. Della decorazione della parte più interna del pavimento sopravvivono soltanto le impronte di una fila di formelle di tipo Q2, anche queste composte con materiali lapidei non determinabili ma sicuramente in contrasto e/o alternanza cromatica. I marmi presenti nella preparazione e quelli recuperati nel corso dello scavo (pentelico, africano, giallo antico, verde antico e rosso antico) non forniscono purtroppo elementi utili a ricostruire l'aspetto originario del pavimento, che comunque doveva essere composto perlopiù di elementi marmorei.

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Lastricato omogeneo di marmo bianco, forse in lastre di marmo pentelico e proconnesio. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Lastricato omogeneo di marmo bianco, forse in lastre di marmo pentelico e proconnesio. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Tessellato monocromo bianco a decoro geometrico (campo omogeneo: DM 105a). Manca la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato policromo (i colori non sono noti) a decoro geometrico, articolato in bordo, con fasce monocrome alternate che inquadrano un motivo a treccia a due capi bianca su fondo nero, e campo decorato da un reticolato di fasce caricate da quadrifogli bianchi su fondo nero, tangenti sulla diagonale che creano cassettoni quadrati di risulta (var. di DM 131f?); questi sono campiti alternativamente da fiori a sei petali neri iscritti in cerchi bianchi, quadrati concentrici, quadrati a stuoia (nodi di Salomone intrecciati a quadrati con spigoli arrotondati). Del pavimento esiste solo documentazione grafica.

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Pavimento a commessi laterizi: opus spicatum: mattoncini rettangolari disposti a spina di pesce. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Si conservava al momento dello scavo la preparazione del pavimento in sectile: nella malta di allettamento erano leggibili le tracce in negativo delle lastre quadrate (lato cm 30); si ricostruisce dunque un motivo a modulo semplice. Il pavimento era realizzato da lastre marmoree, delle quali si rinvennero molti frammenti, ma ne rimane ignota la cromia. Manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Si conservava al momento dello scavo la preparazione del pavimento in sectile: nella malta di allettamento erano leggibili le tracce in negativo delle lastre quadrate (lato cm 30); è stato possibile ricostruire un motivo a modulo semplice (quadrati). Sono ignoti il materiale e la cromia delle lastre. Manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Si conservava la preparazione del pavimento: nella malta di allettamento erano visibili le tracce in negativo della pavimentazione in sectile di modulo semplice: "con quadrati che contengono altri quadrati disposti obliquamente" (CARBONARA 1992, pp. 128-9). Cromia e materiale del rivestimento sono ignoti. Manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Frammenti di tessellato bicromo a decoro vegetale, non meglio noto, con varie tracce di restauri eseguiti in antico; manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Le tracce in negativo della pavimentazione conservate nella malta di allettamento permettono di ricostruire una pavimentazione in opus sectile a modulo semplice (lastre triangolari), di materiale e cromia ignoti. Ne manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Della pavimentazione rimane solo il riquadro centrale, probabilmente frutto di un tardo rifacimento, uno "pseudoemblema" bordato da lastre di marmo (la cromia è ignota) e campito da mattoncini da opus spicatum disposti su file parallele; "del piano di malta circostante allo stesso livello non si riconosce alcun indizio utile a definire l'originaria decorazione pavimentale" (CARBONARA 1991, p. 123). Sembra impossibile proporre una cronologia per il rivestimento.

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Pavimento di cui si conservavano scarsi framenti; ne è nota solo la tecnica di esecuzione: tessellato. Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Lastricato realizzato con materiale di recupero: basoli di pietra lavica, blocchi di travertino (tra i quali una soglia), pietre, frammenti di di due statue togate, datate su base iconografica alla metà del II secolo d.C. (CARBONARA 1991-2, nn. 1-2, p. 144). Nella preparazione del pavimento è stata rinvenuta una moneta di Valentiniano I (364-78 d.C.), che fornisce un terminus post quem per la realizzazione del lastricato, coperto da uno strato di bruciato e di crollo dal quale provengono altre monete che permettono di determinare la datazione dell'abbandono del sito (CARBONARA 1991-2, pp. 142-3).

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Pavimento parzialmente conservato a commessi laterizi : opus spicatum. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Lacerto di pavimento in cementizio a base fittile con inserti marmorei. Non è attestata la presenza di bordo. Dopo lo scavo il pavimento venne reinterrato.Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento a commessi laterizi: opus spicatum. Dopo lo scavo il pavimento venne reinterrato.Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/ o fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato bicromo a decoro geometrico articolato in bordo, costituito da fasce monocrome alternate (DM 1y), e campo, costituito da un campo omogeneo bianco punteggiato da tessere di modulo maggiore in colore a contrasto (DM 107b). Dopo lo scavo e la documentazione il pavimento venne reinterrato.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato bicromo a decoro geometrico articolato in bordo, costituito da fasce monocrome alternate (DM 1y), e campo, costituito da un campo omogeneo bianco punteggiato da tessere di modulo maggiore in colore a contrasto (DM 107b). Dopo lo scavo e la documentazione il pavimento venne reinterrato.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in mosaico policromo a decoro geometrico; il bordo dall'esterno verso l'interno è articolato in ampia fascia monocroma bianca e tre fasce bianche e nere (DM 1y) alternate ai lati di una fila di torri merlate, in colori contrastanti, con effetto ambivalente (DM 96b); il campo è decorato da una composizione ortogonale di ottagoni, profilati da fasce monocrome (nera e bianca) e file di triangoli, alternati a quadrati (DM 163a); i primi erano campiti a una stella di otto rombi rosa e azzurri che determina quadrati rosa e spazi romboidali neri, i secondi erano campiti da svastiche. Si conservavano quattro grandi ottagoni che determinavano nove quadrati e otto trapezi lungo il perimetro. Dopo lo scavo e la documentazione il pavimento venne reinterrato.

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Affidabilità cronologica:
Frammento di cementizio a base fittile punteggiato sporadicamente da inserti di tessere musive; non è documentata la presenza di bordo. Il pavimento, di cui un lacerto era visibile sul lato Nord dell'ambiente, era coperto dalla pavimentazione successiva che su questo si impostava. Dopo lo scavo venne reinterrato. Non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica/ fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato policromo a decoro geometrico, articolato in un ampio bordo nero punteggiato da inserti marmorei di forma irregolarmente rettangolare e da tessere musive di modulo maggiore (variazione di DM 106f ?), profilato verso il campo da fasce monocrome alternate (DM 1y: due bianche alternate ad una nera). Il campo, a fondo nero, è punteggiato da crustae marmoree (cipollino, palombino e giallo antico) triangolari agli angoli e rettangolari lungo i lati e presenta uno pseudoemblema centrale, quadrato, incorniciato da crustae triangolari disposte a raggiera e due fasce monocrome di tessere nere alternate ad una bianca; lo pseudoemblema, anch'esso a fondo nero, era occupato centralmente da un pilastrino (di cui rimaneva il foro di incasso) destinato probabilmente a reggere una trapeza. Dopo lo scavo e la documentazione il pavimento venne reinterrato.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo con scena marina (pesci ed animali marini resi con tessere nere su fondo bianco, incorniciato da fascia nera). L'andamento della scena è determinato dalla presenza in posizione centrale di un chiusino per lo scolo delle acque. Intorno ad esso si dispongono quattro pesci che nuotano in senso antiorario. A destra e a sinistra di questi sono raffigurati due delfini contrapposti e, sui lati, una serie di animali marini dalla coda spiraliforme (leone, cervo, toro e capro marino): nella parte mancante è possibile ipotizzare la presenza di altri due animali simili ai precedenti. Numerosi gli interventi di restauro antico visibili sulla superficie pavimentale.

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Tessellato policromo a motivi geometrico-vegetalizzati (var. DM 213a composizione romboidale di esagoni e losanghe adiacenti ad intreccio di ghirlande di alloro con ciuffi di tre foglie e bordi frangiati intersecantisi, con effetto di grandi esagoni irregolari), assai lacunoso.

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Tessellato bicromo con scena marina (testa di Oceano fra pesci e piante acquatiche) su fondo bianco, inquadrato da fasce nere (DM 1y). Ampi restauri antichi sulla parte inferiore della cornice.

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Tessellato monocromo a tessere nere, rinvenuto in cattive condizioni di conservazione. Manca la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi sisposti a spina di pesce (opus spicatum) noto solo da citazione bibliografica. Manca la documentazione fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi noto solo da citazione bibliografica. Manca la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi sisposti a spina di pesce (opus spicatum) noto solo da citazione bibliografica. Manca la documentazione fotografica.

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Pavimento in opus sectile documentato dal rinvenimento, durante ricognizioni, di "piastrelle romboidali da pavimentazione" (QUILICI 1986, p. 258). Il materiale non è specificato.

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Pavimento in cementizio a base fittile. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi: tegole; per la maggior parte esse vennero asportate in antico. E' datato al I secolo d.C. (datazione post quem) sulla base di un bollo laterizio semicircolare (MFABI COSMI) rinvenuto su uno degli elementi in opera.

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Pavimento a commessi laterizi (bipedali? Mancano maggiori informazioni a riguardo); è datato al I secolo d.C. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimentazione in tessellato policromo a decoro geometrico; il pavimento è realizzato con tessere litiche (selce e palombino) di piccole dimensioni per le parti in bianco e nero e marmoree (porfido rosso, serpentino, marmo bianco) di grandi dimensioni per le parti policrome. Il bordo è decorato da una fila di svastiche allacciate alternate a losanghe sdraiate campite da un fiore a quattro petali stilizzato (var. di DM 38c), in nero su fondo bianco, definito verso il campo da una spessa fascia monocroma nera (DM 1y). Il campo, a fondo bianco, presenta un reticolo ortogonale di ottagoni adiacenti, formanti quadrati ruotati a formare svastiche (DM 166b); gli ottagoni sono caricati da altri ottagoni, campiti da motivi geometrici policromi tra loro differenti. La redazione del mosaico e la tecnica di realizzazione è piuttosto grossolana e priva di accuratezza nel taglio delle tessere. I dati archeologici provenienti dal contesto di scavo non sono risultati esaustivi per la datazione: l’inquadramento cronologico oscilla da una datazione del pavimento nel pieno III-IV secolo d.C. (GUIDOBALDI 1991, pp. 309-11) ad una altomedioevale, nell'VIII-IX secolo (CHRISTIE 1991, pp. 241-4).

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Pavimentazione in tessellato bicromo a decoro figurato (Marsia) e geometrico, articolato in più unità decorative (soglia e ambiente). Il bordo consiste in una fascia monocroma nera (largh. m 0,66 - DM 1y), una fascia sottile (o una linea tripla - DM 1y o DM 1) bianca una linea singola di tessere nere (DM 1a). Il campo, conservato solo per la metà circa, presenta una decorazione figurata e vegetale: nell'angolo conservato è un kantharos (erano probabilmente su tutti gli angoli) colmo di fiori o frutta, da cui partono serti vegetali, sui quali posano uccelli, che occupano il perimetro del campo e creano uno pseudoemblema a forma di ottagono curvilineo; su uno dei lati brevi è un cane con la testa rivolta all’indietro. Nello pseudoemblema è visibile una figura maschile identificata con Marsia legato all’albero: ne resta la parte superiore con le braccia alzate, una mano sembra impugnare un ramo di edera. Nell'edito si dice che una "altra parte del pavimento, a destra della precedente, è formata da sette file a forma di squame. larghe m 0.32, alte m 0.54, ciascuna delle quali è per metà a tasselli bianchi, l'altra metà a tasselli neri; la larghezza complessiva di questa parte del pavimento, compresa la fascia nera che ricorre all'ingiro, è di m 3.87" (GATTI 1919, p. 59); ne manca documentazione grafica e/o fotografica, ma sembra di riconoscere un motivo a squame bipartite in colori contrastanti (DM 218b). Si tratta probabilmente di un restauro realizzato in antico.

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Pavimentazione in cementizio a base fittile punteggiato da tessere di mosaico bianche e nere a formare dei motivi geometrici (il disegno è ignoto). Non si ha notizia del bordo. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato monocromo bianco a decoro geometrico (campo omogeneo: DM 105a). Presso la parete Est sembrava riconoscibile una fascia (DM 1y), larga circa cm 20, realizzata da filari di tessere con ordito differentemente orientato (il bordo?). Dalla foto le tessere sembrerebbero di grandi dimensioni.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in cementizio a base fittile con inserti musivi (tessere nere) che disegnanno un reticolato di rombi (DM 201c). Da quanto visibile dalla documentazione fotografica, il bordo sembra consistere in una semplice fascia priva di inserti, forse originariamente rubricata.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in cementizio a base fittile con inserti musivi (tessere nere) che disegnanno un reticolato di rombi (DM 201c). Nell'edito non ne è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento di cui non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica, così descritto: "scaglie di marmi" (DE FRANCESCHINI 2005, p. 138 ); potrebbe trattarsi di un lastricato marmoreo non omogeneo o più probabilmente di un cementizio a base fittile fittamente punteggiato di inserti marmorei (DM 103a).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il bordo consiste in quattro fasce monocrome alternate (DM 1y), il campo in un capo omogeneo, bianco (ordito di tessere a filari paralleli, DM 105a). Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica del pavimento.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il bordo consiste in quattro fasce monocrome alternate (DM 1y), il campo in un capo omogeneo, bianco (ordito di tessere a filari paralleli, DM 105a). Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica del pavimento.

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Il pavimento, a schema centralizzato, con scudo di squame inscritto in un quadrato (nel cui oculus era raffigurato il Gorgoneion), era delimitato almeno su un lato da una larga fascia, articolata in tre riquadri: in uno di questi era inserito un emblema in tessere minute policrome di calcare, vetro e terracotta raffigurante cinque volti maschili raccordati da un’elaborata cornice a meandro prospettico.

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Cementizio a base fittile con tracce di rubricatura superficiale ("pavimento di cocciopisto con tinta rossa"). Il pavimento era conservato per un'ampiezza massima di m 3 x 1.30. Il rivestimento è noto soltanto dalla bibliografia, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Tessellato bicromo geometrico noto soltanto da descrizione ("piccolo tratto di pavimento a mosaico di grossi tasselli bianchi e neri"). Il pavimento, a fondo bianco, era delimitato da una serie di semplici fasce alternatamente bianche e nere ("una fascetta nera di m. 0.03, altra bianca di m 0,09, altra nera di m. 0,08 ed infine da una quarta bianca di m. 0,22"). Il campo era decorato con un motivo a "disegni geometrici a quadrati e rettangoli, disposti simmetricamente tra loro", di difficile interpretazione. Il rivestimento è noto soltanto dalla bibliografia, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Emblema in tessellato policromo (dim. m 0.59 x 0.60), inserito in cassetta di bipedali. La cornice esterna è chiusa su entrambi i lati da due file di tessere bianche, che delimitano un motivo a nastro ondulato policromo (DM 60d); segue una seconda cornice campita con un reticolato di linee con quadrati dentati ("diamanti') sulla diagonale nei punti di incrocio (DM 129b) ed una terza cornice con motivo identico alla prima; tutte le cornici risultano separate da una doppia fila di tessere bianche delineata da tessere nere. Il pannello centrale, a fondo azzurro, è chiuso da una banda lineare bianca e presenta il busto di un fanciullo, ritratto con il capo lievemente rivolto a destra, coronato da una ghirlanda di foglie e frutta, una pelle maculata sulle spalle, identificabile con Dioniso fanciullo.

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Pavimentazione in tessellato bicromo geometrico; il bordo è decorato da fasce monocrome nere (DM 1y) larghe cm 1.8, il campo da un ordito di tessere bianche a filari paralleli (DM 105a). Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro figurato: scena circense, con iscrizioni musive ai lati dei personaggi; nelle nicchie sono animali fantastici. Al momento della scoperta il pavimento era ben conservato, ad eccezione di una lacuna centrale. La scena principale, incorniciata da un bordo costituito da due fasce monocrome in colore a contrasto, è organizzata su due registri sovrapposti; in basso sono due aurighi che lanciano in corsa i cavalli delle rispettive bighe, le zampe anteriori alzate. L'auriga che conduce la biga sinistra ha il braccio destro alzato e impugna la frusta; un'iscrizione al lato della testa lo identifica come ILARINVS, mentre un'altra iscrizione identifica il suo cavallo, OLY(M)PIO. A destra il conducente vittorioso si volta indietroa guardare l'avversario, tenendo nelle mani le redini; resta la prima lettera del nome di questo: L(...). presso il cavallo è l'iscrizione (R)OMANO. Il registro superiore presenta sulla destra un auriga che impugna la palma della vittoria e la corona, in groppa ad un cavallo al galoppo. Di fronte uno dei praecones alza la mano ad indicare la vittoria. A fianco del cavaliere un'iscrizione greca in caratteri latini: LIBER NICA (Liber vince). Le scene posano su un piano identificato semplicemente da linee nere. L'iscrizione ha fornito una data post quem per la cronologia del mosaico: il 204 d.C., quando si svolgono i Ludi Saeculares vinti appunto da Liber (TALAMO E., "Liber Nica" in BMR 1988, 2, pp. 7-20).

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Tessellato bicromo a decoro figurato (scena marina). Il bordo è costituito da una spessa fascia monocroma nera, il campo presenta tre coppie di animali: un cervo ed un bue marino aggiogati da un erote che tiene in una mano le redini e nell'altra, alzata, la sferza; due pantere marine con le code attorcigliate e le teste divergenti, sulla schiena di una delle quali è seduto un erote che offre ad una delle belve una patera; una coppia di delfini su cui sta in piedi un altro erote, che impugna redini e frusta. Il quarto lato, danneggiato da una lacuna lineare, sembra aver presentato un serpente marino. Le onde sono rese con linee rettilinee nere; sullo sfondo si muovono pesci, crostacei e serpenti. Al momento della scoperta il pavimento era ben conservato, fatta eccezione per la lacuna citata.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con tessere, con superficie rubricata. Costituito da due unità decorative, entrambe decorate con motivi geometrici. Del pavimento, noto da un rilievo eseguito al momento dello scavo, manca nell'edito la documentazione fotografica. L'immagine del rivestimento è tratta da STEFANI 1944-45, fig. 9.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con inserti litici (DM 103a) ("grandi tessere irregolari fatte con pietre di vario colore": STEFANI 1944-45, p. 60). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con inserti litici (DM 103a), con superficie rubricata ("cocciopisto rosso con grandi tessere di calcare policromo disseminate a distanza": STEFANI 1944-45, p. 58) e leggera inclinazione verso l'impluvium centrale. Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile con superficie rubricata ("cocciopisto colorito di rosso": STEFANI 1944-45, p. 62). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato bicromo a motivi geometrici, di cui si conservavano soltanto alcuni lacerti, probabilmente relativi al bordo: la decorazione consisteva "in alcune fasce, in un motivo a treccia e in una zona a onde a tessere bianche e nere" (STEFANI 1944-45, p. 66). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con tessere e inserti, con superficie rubricata. Il pavimento, noto da un rilievo eseguito al momento dello scavo, è descritto (STEFANI 1944-45, p. 58) come "mosaico a tessere bianche su cocciopisto rosso", con campo decorato da "un grande circolo suddiviso a rombi disposti radialmente" (pseudo scudo di losanghe, DM 343c) e delimitato da una "fascia a greca" (meandro di svastiche a giro doppio, DM 35f). Gli spazi di risulta angolari erano ornati con inserti calcarei policromi irregolarmente sparsi sulla superficie (DM 103a). Del pavimento, noto da un rilievo eseguito al momento dello scavo, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile con punteggiato regolare di dadi (DM 103e), con superficie rubricata ("pavimento a tessere bianche disposte a file parallele su fondo di cocciopisto rosso": STEFANI 1944-45, p. 62). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile ("cocciopisto": STEFANI 1944-45, p. 62). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con un punteggiato irregolare di tessere (var. DM 103b), con superficie rubricata ("pavimentazione fatta con tessere bianche disposte senza alcuna simmetria sopra il fondo a cocciopisto rosso": STEFANI 1944-45, p. 62). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile ("cocciopisto": STEFANI 1944-45, p. 62). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con un punteggiato irregolare di tessere (var. DM 103b), con superficie rubricata ("pavimentazione...a tessere bianche disposte senza alcun ordine sopra il fondo di cocciopisto rosso": STEFANI 1944-45, p. 63). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con un punteggiato irregolare di tessere (var. DM 103b), con superficie rubricata ("pavimentazione...a tessere bianche disposte senza alcun ordine sopra il fondo di cocciopisto rosso": STEFANI 1944-45, p. 63). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con un punteggiato irregolare di tessere (var. DM 103b), con superficie rubricata ("pavimentazione...a tessere bianche disposte senza alcun ordine sopra il fondo di cocciopisto rosso": STEFANI 1944-45, p. 63). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato a grandi tessere di laterizio con punteggiato regolare di dadi di palombino (DM 107b), posti ad intervalli regolari di circa cm 20. Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con un punteggiato di tessere (var. DM 103b o 103e), con superficie rubricata ("mosaico a tessere bianche di mm. 7 di lato su cocciopisto rosso": STEFANI 1944-45, p. 63). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento a commesso di laterizi sesquipedali ("pianellato con mattoni quadrati di cm. 45 di lato": STEFANI 1944-45, p. 63), sovrapposto al precedente pavimento a tessere di cotto e coperto da una successiva pavimentazione in cementizio decorato con tessere. Del pavimento, noto dalla descrizione e da un disegno schematico allegato alla relazione di scavo, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato a grandi tessere di laterizio con punteggiato regolare di dadi di palombino (DM 107b), posti ad intervalli regolari ("la pavimentazione...era simile a quella del vano precedente [21], con le tessere però un poco più avvicinate": STEFANI 1944-45, p. 63). Del pavimento, noto dalla descrizione e da un disegno schematico allegato alla relazione di scavo, manca nell'edito la documentazione fotografica. Il tessellato era coperto da una successiva pavimentazione a commesso di laterizi.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato a grandi tessere di laterizio ("tessere fittili di varia grandezza": STEFANI 1944-45, p. 64). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica. Il tessellato era coperto da una successiva pavimentazione a commesso di laterizi.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con tessere, con superficie rubricata. Costituito da due unità decorative, soglia e campo, entrambe decorate con motivi geometrici. Del pavimento, noto da un rilievo eseguito al momento dello scavo, manca nell'edito la documentazione fotografica. L'immagine del rivestimento è tratta da STEFANI 1944-45, p. 60, fig. 11, a.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile ("cocciopisto senza alcuna decorazione": STEFANI 1944-45, p. 61). Il livello pavimentale copre una precedente stesura in cementizio decorato con tessere (lo spessore del rialzamento è di cm 17). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con tessere, con superficie rubricata. Il campo era decorato da un reticolato romboidale (DM 201c), bordato da fasce ("a rombi compresi in una riquadratura e doppia fascia parallela": STEFANI 1944-45, p. 61). Il pavimento fu coperto, in una fase successiva, da uno strato di semplice cocciopesto. Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile ("cocciopisto senza alcuna decorazione": STEFANI 1944-45, p. 61). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con un punteggiato irregolare di tessere (var. DM 103b), con superficie rubricata ("pavimento a cocciopisto rosso con tessere bianche disseminate irregolarmente sopra l'intiera superficie": STEFANI 1944-45, p. 61). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico, che copre un precedente rivestimento in opus spicatum. Il bordo presenta una fascia monocroma bianca di larghezza diversa sui quattro lati (largh. cm 20,5/ 13), profilata internamente da una linea doppia di tessere nere; il campo, a fondo bianco, è decorato da sinusoidi nere. Le tessere, cubiformi (lato cm 1 / 1.5), sono in calcare. Lungo il lato S del corridoio, presso la soglia, si riconosce un restauro antico del bordo (cm 72 x 30), realizzato in parte con le stesse tessere, in parte con tessere parallepipede di dimensioni maggiori. Su base stilistica il pavimento può essere datato nella seconda metà del II secolo.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il bordo consiste in una fascia monocroma nera di spessore variabile lungo le pareti (da cm 12 a 19.5); il campo, a fondo bianco, è decorato da una composizione di sinusoidi contigue ed opposte (DM 249a). Le tessere, trapezoidali, sono in calcare (cm 1.2 - 1.5). SU base stilistica può essere datato alla metà del II secolo d.C. Copre un pavimento in un mosaico a canestro bianco, affine a quello conservato nel vano 53 (CALCI 1984, pp. 53-4), visibile nelle lacune, sotto lo strato di preparazione.

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Resti di pavimentazione in mosaico bianco a tessere minute (114 tess in cmq 100) conservati presso l’ingresso del vano; si trattava probabilmente di un tessellato monocromo, a campo omogeneo. Fu coperto da un tessellato bicromo a decoro vegetale e figurato, datato su base stilistica nella seconda metà del II secolo d.C. Non ne è disponibile nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico (bordo), vegetale e figurato (campo), frammentariamente conservato. Il tappeto sembra proporre uno schema di tre moduli rettangolari, m 3.57 x 3.30 (primo e terzo rettangolo) e m 3.57 x 3.05 (modulo centrale). Il bordo si articola in fascia monocroma bianca (m 0.21), linea doppia nera, fascia bianca, treccia a due capi bianca su fondo nero, fascia bianca e linea doppia nera. Il campo, a fondo bianco, presenta cespi di acanto stilizzati, da cui si diramano serti curvilinei con foglie ripiegate e trilobate; questi incorniciano piccoli volatili e figure del corteo dionisiaco, parzialmente conservate. Nell'angolo SE è un giovane satiro incoronato di pampini, imberbe, con panneggio sui fianchi, syrinx nella destra e tirso nella sinistra; il personaggio manca della parte inferiore, mentre immediatamente sopra ad esso sono visibili le gambe di un'altra figura, non conservata. Nell'angolo SO è una menade danzante, panneggiata, coronata di foglie, che nutre un serpente stilizzato con la mano destra e regge un fiore (?) con la sinistra. Tracce di figure anche negli angoli NO e SE. Le tessere, in calcare, sono cubiformi (cm 0.8/ 1); alcune, in colore contrastante, sono inserite irregolarmente nel disegno. Il pavimento, che copre un precedente tessellato monocromo, può essere datato su basi stilistiche alla seconda metà del II secolo.

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Tessellato bicromo, mutilo. Il bordo consiste in una fascia monocroma nera ad ordito diritto, una ad onde in colori contrastanti (largh. cm 33), fascia monocroma bianca, linea doppia nera; il campo presenta girali vegetali che partono da cespi di acanto: i serti sostengono rosette a quattro petali, fiori campaniformi, boccioli, foglie di vite e uccellini. Le tessere (cm 0.7 -1), in calcare, sono prevalentemente nere, ma su tutta la superficie si nota l'inserimento irregolare di tessere colorate; notevole la sinopia rossa nella preparazione, evidenziata in restauro. Su base stilistica il mosaico può essere datato dalla metà del II secolo a tutto il successivo.

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Tessellato bicromo a motivi vegetali, di cui si conserva solo un breve lacerto, risparmiato dalla sovrapposizione di strutture di epoca moderna. Del campo decorativo si riconosce soltanto parte di un girale di acanto.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo si articola in una fascia monocroma nera con filari di tessere ad ordito obliquo, e linea tripla di tessere nere, fascia monocroma bianca realizzata da 5 filari di tessere e linea doppia di tessere nere ad ordito diritto (largh. totale cm 25). Il campo, a ordito diritto, ha un decoro geometrico (reticolato di file di quadrati sulla diagonale tangenti, in colore contrastante, gli scomparti in forma di grandi quadrati a gradini, DM 133c).

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Frammenti di una pavimentazione in tessellato che copriva il pavimento in cementizio ed era sua volta coperta da un recenziore mosaico bicromo a decoro geometrico: bordo a fascia monocroma nera e campo bianco decorato da coppie di cerchi neri intrecciati con un quarto risparmiato.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, fortemente danneggiato dalle arature. Il bordo presenta fascia monocroma bianca con ordito obliquo,linea tripla di tessere bianche, fascia monocroma (formata da 9 filari di tessere) nera e poi bianca, linea doppia di tessere nere, ad ordito diritto. Il campo, a ordito obliquo, è decorato da un reticolato romboidale delineato in nero su fondo bianco. Incise nello strato preparatorio sono visibili le linee guida del disegno (profondità mm 2 circa). Le tessere, cubiformi (cm 0.7 -0.9), sono in palombino, calcare e basalto; sono presenti restauri antichi, realizzati in tessere maggiori, lungo il lato O e nella zona centrale del pavimento. Si conserva anche la soglia di collegamento al vano 48, in tessellato bicromo a decoro geometrico (bordo: fascia monocroma, linea tripla; campo omogeneo).

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Tessellato bicromo conservato frammentariamente realizzato in tessere litiche di medie dimensioni (110 tessere in cm 100). Presenta un bordo geometrico cn tessere ad ordito diritto con fascia monocroma bianca (larghezza massima cm 30), linea doppia di tessere nere, linea tripla di tessere bianche, linea doppia di tessere nere (larghezza massima cm 8.5) e campo a fondo bianco con decoro vegetale e figurato: nelle parti conservate sono girali vegetali con foglie a tre lobi e uccellini posati su ramoscelli e frutti; al centro una divinità maschile barbata seduta su un trono (Saturno o Plutone?), con la testa velata e il torso nudo, impugna nella mano sinistra una lancia e tiene il braccio destro alzato; il piede sta su un suppedaneo. Agli angoli erano altre figure, da interpretare probabilmente come geni stagionali: entro una voluta vegetale è un giovane imberbe, con corona di foglie; nudo, ad eccezione del manto drappeggiato su un braccio, è stante e regge nella destra un cesto con foglie e fiori (Primavera?). All’angolo SE del vano si conserva la testa coronata di un’altra figura. Le tessere, in calcare, misurano da cm 0.5/1 (le bianche) a cm 0.8/1.2 (le nere); sporadica la presenza di tessere in calcare rosato. Il pavimento ne copre uno precedente in tessellato monocromo a decoro geometrico.

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Opus sectile a modulo quadrato a motivi semplici, tipo Q2 (modulo 60), conservato per buona parte in impronte. Le uniche due formelle conservate sul lato lungo NE sembrano documentare una stesura composta da mattonelle omogenee in marmo africano e giallo antico, con inversione cromatica nelle formelle adiacenti. Dati tecnici e stilistici indirizzano verso una datazione in età giulioclaudia.

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Frammento di tessellato monocromo bianco (campo), a decoro geometrico: ordito di tessere a filari paralleli (155 tessere in 100 cmq; le tessere, di palombino, misurano cm 0.5-1). E’ coperto da una pavimentazione recenziore, in tessellato bicromo a decoro vegetale e figurato. Manca la documentazione grafica e/o fotografica nell'edito.

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Pavimento in opus sectile marmoreo policromo in buono stato di conservazione. La stesura si compone di una fascia più esterna con formelle di tipo Q3 (modulo cm 60) disposte intorno ad un tappeto rettangolare con formelle QOrQ (modulo cm 63), decentrato rispetto all'asse dell'ambiente. I marmi impiegati sono africano-giallo antico e pavonazzetto-portasanta, invertiti cromaticamente nelle formelle adiacenti, nelle formelle Q3; meno omogenea la distribuzione all'interno delle formelle QOrQ, dove si alternano pavonazzetto, giallo antico e africano, con inserimenti più limitati di marmo portasanta. Il pavimento mostra palesi irregolarità di redazione, dovuti all'utilizzo di mattonelle di modulo differente: oltre ad evidenti disassamenti nell'allineamento delle formelle si osserva la presenza di fasce di bordura di spessore diverso sui lati N e E e l'uso di una file di formelle Q3 da cm 45 sul lato ovest, espedienti tecnici che permettono il raccordo fra pavimento e parete. Gli errori nella redazione del tappeto indicherebbero una datazione nella metà del II secolo (MESSINEO 2001, p. 146), ma è probabile che i moduli impiegati nella stesura appartengano ad uno stock di mattonelle prefabbricate in un'epoca precedente (prima metà del I sec. d.C.?).

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Tessellato monocromo bianco di cui sono visibili frammenti sul fondo delle tombe scavate nell'ambiente; fu coperto dalla posteriore pavimentazione in sectile. Il decoro è presumibilmente geometrico, a campo omogeneo; materiale e dimensioni delle tessere avvicinano il mosaico a quello del vano 5. Ne manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, conservato frammentariamente; copre un precedente pavimento in opus spicatum. Il bordo, di larghezza differente sui quattro lati del vano, è una fascia monocroma nera, con ordito irregolare. Sul lato E presenta tessere bianche irregolarmente inserite. Il campo, a fondo bianco, è ornato da una composizione di fusi neri (var. DM 131a). Le tessere, in calcare, sono trapezoidali (cm 1.2/ 1.5 x 2).

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Tratto di pavimento in opus sectile conservato soltanto in impronte. Sulla malta di allettamento si riconosce una composizione di esagoni e triangoli equilateri (lato 8), forse in materiali non marmorei.

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Pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico. Il bordo consiste in una linea tripla di tessere nere e una fascia monocroma bianca, entrambe ad ordito diritto. Il campo presenta una decorazione "a squame bipartite, isorientate e coerenti con l'asse longitudinale del corridoio" (MESSINEO 2001, p. 137). Le tessere sono trapezoidali (cm 0.9/ 1.5).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo ( largh. cm 50) è articolato dall'esterno verso l'interno in fascia monocroma nera (lungo i muri N ed E, bianca lungo l'O), bianca, linea semplice di tessere nere. L'ordito delle tessere, a filari paralleli, è irregolare. Il campo presenta un modulo quadrato reticolare, con quadrati angolari e centrali bianchi e rettangoli laterali neri. Le tessere, in calcare, sono parallepipede (cm 1.5 x 2).

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Pavimento in tessellato individuato lungo i lati Est e Nord; presenta un bordo articolato dall'esterno verso l'interno in fascia monocroma bianca (largh. cm 18.7) ad ordito obliquo, e fascia monocroma nera incorniciata su entrambi i lati da una linea tripla di tessere bianche, ad ordito diritto. Il campo monocromo, ad ordito obliquo, è decorato da un punteggiato regolare di tessere di dimensioni maggiori (cm 0.9) in colore a contrasto; alcune, molto deteriorate, sono in calcare verde. Nel campo si individua un restauro antico, in tssere quadrangolari irregolari (cm 0.9/ 10).

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Documenti d'archivio riferiti agli scavi del 1863 affermano che, nel corso dei lavori di sterro eseguiti per riportare in luce la celebre sala sotterranea, vennero rinvenute cospicue porzioni di strutture in opera cementizia ("masso tenacissimo"), in stato di crollo ed evidentemente pertinenti ad un piano superiore, sulle quali aderivano ancora "resti di pavimento a spartito di marmi colorati, frantumato e sconnesso". Alla medesima stesura sono probabilmente da mettere in relazione i numerosi elementi di opus sectile pavimentale rinvenuti nel corso degli scavi più recenti eseguiti nei vani meridionali 5-6. Si tratta di elementi di dimensioni omogenee, quadrati di africano da cm 25 e rettangoli di giallo antico da cm 25 x 7,5 che permettono di ricostruire un modulo quadrato reticolare semplice Q/R/Q da cm 32,5 . Altri frammenti riconducibili alla medesima stesura (elementi marmorei e tratti di malta di preparazione recanti impronte) sono stati rinvenuti nel corso di indagini nel vano 26 (MESSINEO 2001, pp. 146-148).

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Impronte nella base preparatoria di lastre quadrangolari: il pavimento doveva essere un lastricato omogeneo, presumibilente marmoreo. Non si ha traccia di bordo. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo (largh. max cm 34.5) presenta una fascia monocroma bianca (16 filari di tessere), una nera e una bianca (entrambe di 5 flari). Il campo è un campo omogeneo nero, con ordito di tessere a filari paralleli; verso l'impluvium corre un secondo bordo a fondo bianco (largh. max cm 57.7) decorato da una cinta muraria isodoma interrotta su ogni lato da tre porte a due fornici sormontate da merli a 'T'. Le tessere, in calcare, sono parallepipede (cm 1.2 x 2.5).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il bordo è costituito dall’esterno verso l’interno da una fascia monocroma bianca ad ordito obliquo (largh. massima conservata cm 41.5) e da linee triple di tessere bianche ad ordito diritto ai due lati di una fascia monocroma nera, composta da 5 filari di tessere sempre ad ordito diritto (sono presenti sporadici tasselli bianchi); il campo, monocromo, presenta filari paralleli di tessere ad ordito obliquo (DM 105a). Le tessere, in calcare, misurano cm 0.8/ 1. La pavimentazione è databile nel II secolo perchè rispetta la tamponatura della parete settentrionale, rivestita di intonaco affrescato databile a questo periodo su base stilistica. Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi, visibile presso la parete E in una lacuna del successivo pavimento in tessellato, che lo oblitera interamente. I mattoncini (cm 11.2 x 2) sono disposti a spina di pesce, a formare un opus spicatum; sembra che il pavimento abbia un orientamento diverso del recenziore. Ne manca documentazione grafica e/o fotografica nell'edito.

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Tessellato monocromo bianco con tessere disposte a canestro (DM 104c); il mosaico è affine a quello conservato nel vano 53 (CALCI 1984, pp. 53-4)- E' coperto da una successiva pavimentazione in tessellato bicromo a decoro geometrico e risulta visibile nelle lacune di quest'ultimo, sotto lo strato di preparazione. Non ne è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerti di tessellato bianco con orditura a canestro; le tessere, in palombino, sono rettangolari (cm 2.5 x 1). Il pavimento è piuttosto consumato; presso la soglia di comunicazione al vano 48 rimane traccia di un bordo a fascia monocroma nera, realizzato in tessere cubiformi di calcare (cm 0.6 - 1), il cui rapporto col pavimento non è chiaro; il tessellato a canestro non sembra prevedere un bordo. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico articolato in soglia, anticamera e alcova. L'anticamera presenta bordo con fascia monocroma, linea tripla di tessere e meandro di svastiche a giro semplice e quadrati; il campo, omogeneo, è bianco. L'alcova presenta un campo omogeneo bianco con ordito filari paralleli e un bordo costituito su tre lati da fascia monocroma bianca ad ordito obliquo, linea tripla bianca, fascia monoroma nera e linea tripla bianca, ad ordito diritto. Sul lato S dell'alcova, il bordo si arricchisce del meandro di svastiche a giro semplice e quadrati dell'anticamera; anche qui sono riconoscibili restauri tardi, eseguiti con tessere bianche di dimensioni maggiori.

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Lacerto di tessellato bicromo, conservato sul lato E del vano: il bordo consiste in fascia monocroma bianca e linea tripla nera, ad ordito diritto. Sul campo, bianco, si distingua la punta di un elemento geometrico o vegetale nero. Le tessere, in calcare, sono cubiformi (cm 0.7 - 0.8). Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Lastricato presumibilmente a base marmorea. Ne restano le impronte e alcune lastre rettangolari in marmo cipollino, utilizzato anche per i parapetti delle vasche. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Il peristilio presenta tre unità decorative, non tutte contemporanee: la più antica consiste nel rivestimento in tessellato tricromo a decoro geometrico (punteggiato) del portico, databile all'età augustea. In età severiana si aggiunge ex novo una pavimentazione nella fascia a cielo aperto che circonda la vasca, precedentemente lasciata a giardino: si tratta di un tessellato bicromo, con bordo geometrico e campo a decoro figurato (thiasos marino); contemporaneamenete le pareti e i bordi della natatio, e gli stessi scalini di discesa, sono foderati di lastre di marmo bianco. Il lato E, infine, subisce in epoca ancora successiva, anche se non determinabile, un rifacimento che vede la sostituzione del decoro figurato con uno geometrico, una composizione triassiale di cerchi secanti, formanti esagoni concavi (DM 209e). Immagine rivestimento da CARRARA 2010.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il bordo presenta dall'esterno verso l'interno linea tripla di tessere bianche ad ordito diritto, fascia monocroma bianca ad ordito obliquo, linea tripla di tessere bianche, fascia monocroma nera (10 filari di tessere), linea tripla di tessere bianche ad ordito diritto (largh. totale cm 41.5); il campo è un campo omogeneo bianco, con filari di tessere ad ordito obliquo. Le tessere, in palombino e calcare, sono cuniformi (cm 0.7-0.8). Non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il bordo si articola in fascia monocroma bianca (largh. cm 20 circa) a tessitura obliqua, linea tripla di tessere bianche, fascia monocroma nera e linea tripla di tessere bianche ad ordito diritto (largh. cm 12). Il campo, omogeneo, è bianco, con ordito obliquo. Le tessere (cm 0.5 -0.8) sono cubiformi. Sul lato S si conserva la soglia verso il portico, in tessellato policromo a decoro geometrico: meandro prospettico (h cm 57). Si notano in più punti restauri condotti in antico, probabilmente nel II secolo, che chiudono lacune senza rispettare il disegno originale. Immagine rivestimento da DE FRANCESCHINI 2005, fig. 7.30.

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Nel 1863, all'epoca dello scavo, l'ambiente conservava in ottime condizioni gli affreschi, ma solo le impronte del pavimento, apparentemente in opus sectile. Le tracce in negativo non furono documentate graficamente e su esse si gettò una colata di cemento; negli anni '20 e '30 del '900 Sulze fece un sondaggio lungo le pareti, accertando resti di lastre in bardiglio "a coda di rondine" di spessore decrescente per regolarizzare il bordo del pavimento, di cui non si trovò traccia (SULZE 1932, pp. 185-186), in quanto già verosimilmente asportato in antico; l'uso del bardiglio gli fece proporre una datazione in età claudio-neroniana per la pavimentazione. Manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Il pavimento più antico del triclinio è conservato solo nella saletta orientale. Il tessellato presenta bordo con fascia monocroma bianca con tessitura a canestro (largh. cm 22), linea doppia di tessere bianche, fascia monocroma nera e linea doppia bianca, tutte ad ordito diritto, e campo monocromo bianco intessuto a canestro. Le tessere sono rettangolari (cm 1 x 0.7) e quadrangolari (nei punti ad ordito diritto: lato cm 0.8). In prossimità dl passaggio al vano 48, poi tamponato, si riconosce un pannello in mosaico bianco ad ordito diritto (tessere cubiformi, lato cm 0.9 -1), che sostituisce probabilmente l'originaria soglia marmorea. Manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, mediocremente conservato, articolato in spazio tricliniare, spazio centrale (vestibolo?) e alcova laterale. Lo spazio tricliniare ha un bordo decorato dall’esterno verso l’interno una fascia monocroma bianca con tessere ad ordito diritto (largh. 20 cm), linea doppia nera, linea tripla bianca, linea dentellata, linea doppia nera (larghezza complessiva 16 cm). Il campo ha un disegno a girali vegetali con foglie ripiegate, palmette trilobate, calici stilizzati con uccellini. Le tessere, in calcare, sono cubiformi (cm 0.8 -1) e trapezoidali (cm 1.2 - 0.6). Immagine rivestimento da da DE FRANCESCHINI 2005, fig. 7.34.

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Tessellato monocromo con cornice perimetrale nera: il campo presenta filari paralleli di tessere bianche ad ordito obliquo (96 tess./cmq 100); il bordo, di larghezza diversa lungo le varie pareti, consiste in una fascia monocroma nera, realizzata da tessere ad ordito diritto, delimitata verso il campo da una linea tripla di tessere bianche ad ordito diritto. Le tessere, in calcare bianco e nero, misurano cm 0.8-1. Una lacuna nell’area SO è stata consolidata in antico con mattoni. Non è disponibile nell'edito documentazione fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il campo presenta filari paralleli di tessere bianche ad ordito obliquo (102 tessere/ cmq 100); il bordo, di larghezza diversa lungo le varie pareti, consiste in una fascia monocroma bianca, realizzata da tessere ad ordito obliquo, delimitata verso il campo da una fascia di 5 file di tessere nere e da una linea tripla tessere bianche a ordito diritto. Le tessere, in calcare bianco e nero, misurano cm 0.8-1. Una lacuna nell’area SO è stata consolidata in antico con mattoni. Non è disponibile nell'edito documentazione fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi: opus spicatum. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Frammenti di bordo in tessellato monocromo nero, conservati nell’angolo N del vano.Nessuna traccia del campo. Non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerto lacunoso di tessellato bicromo a decoro geometrico: due filari di tessere nere con andamento circolare su fondo bianco. Le tessere, in calcare, sono cubiformi (cm 0.9 x 1). Ne manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica. Si conservano le soglie verso i vani 48 e 56. L'immagine del rivestimento è tratta da MESSINEO 2001, p. 78, fig. 87.

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Tessellato monocromo, realizzato con tessere cubiformi di calcare (cm 0.8-1). Il bordo si articola in una fascia monocroma bianca (largh. cm 17.5) ad ordito obliquo, seguita da linea tripla di tessere bianche, linea tripla di tessere nere, fascia monocroma bianca, linea tripla di tessere nere e linea tripla di tessere bianche ad ordito diritto. Il campo, ad ordito obliquo, è un campo omogeneo. La quota pavimentale è inferiore a quella dell'ambiente 6, e dovrebbe essere quella originale, corrispondente quindi alla prima pavimentazione dei vani 5 e 6. Il pavimento presenta presso la parete NE, N, l'angolo NO e le soglie di collegamento ai vani 6 e 10, restauri antichi realizzati da tessere cubiformi e parallepipede di dimensioni maggiori, il cui inserimento non rispetta l'ordito dei filari.

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Tessellato monocromo bianco, con ordito diritto di filari di tessere tra loro parallele, irregolarmente punteggiato da tessere marmoree policrome (DM 109c); non è presente il bordo. Le tessere, in calcare, sono cubiformi (lato cm 1.6/1.8) e parallelepipede (cm 1.6 x 2); le tessere policrome (giallo antico, bardiglio, greco scritto) hanno uguali dimensioni rispetto a quelle del fondo. Nella zona centrale ingloba un lacerto di mosaico bianco in tessere di calcare parallepipede (cm 1.4/ 1.6). Non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica. Sul limite verso l'adiacente vano B si conserva parte della soglia, decorata a motivi geometrici.

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Lacerto di mosaico bicromo, sconnesso, probabilmente a decoro geometrico; sembra di poter ricostruire un bordo a fascia monocroma nera (largh. massima conservata cm 30) e un campo monocromo bianco. Le tessre, cubiformi (cm 1.2/ 2.5), sono in calcare.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il bordo, di larghezza diversa lungo le varie pareti, è costituito da una fascia monocroma bianca, realizzata da tessere ad ordito diritto, profilata verso l'interno da una linea tripla di tessere nere, anch'esse ad ordito diritto; il campo, ad ordito obliquo, presenta un punteggiato su fondo nero di tessere più grandi (dadi) bianche (cm 2-3); le tessere sono in calcare (92 tessere in cmq 100). Nel campo una lacuna è stata consolidata in antico con mattoni.

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Pavimento in opus sectile a base mista, di cui rimane un ampio tratto lungo il lato NE dell'ambiente. La stesura, bordata da una fascia di marmo bianco larga cm 22, è composta da un'ampia fascia a schema quadrato-reticolare (Q2/RB/Q, quadrato maggiore con quadrato inscritto diagonalmente, rettangolo con rombo inscritto, quadrato minore semplice), di modulo cm 35. Nel tratto conservato si vede che Q2 è in marmo africano e pavonazzetto, RB in palombino e africano, Q in giallo antico. Una seconda fascia di marmo bianco larga cm 22 incornicia il pannello centrale a modulo quadrato, con due quadrati decrescenti inscritti diagonalmente entro quadrati (Q3). I marmi utilizzati sono giallo antico e africano, usati in alternanza cromatica nelle formelle adiacenti. Su base tecnico-stilistica il pavimento può datarsi all'età giulio-claudia. In una fase successiva e non determinabile il pavimento fu coperto da un sectile marmoreo a modulo composito (esagoni e triangoli disposti a formare stelle a sei punte).

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Frammento di tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo si articola in fascia monocroma bianca fascia nera e linea tripla di tessere bianche, ad ordito diritto (largh. cm 31.8). Il campo, a ordito obliquo, è bianco. Tracce di restauri antichi presso l'angolo SO. Le tessere , in calcare sono cubiformi (cm 1). Ne manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerto (cm 67 x 70) di pavimento in cementizio rubricato, fittamente punteggiato di scaglie irregolari marmoree policrome (bianche, nere, verdi) e dadi (cm 3.5 x 2.5) disposti in filari paralleli a distanza regolare (cm 13 -16). Non si ha traccia di bordo. Su base stilistica il pavimento può essere datato dalla fine del II secolo a.C. a tutto il successivo; non è chiaro il suo rapporto con la villa: potrebbe appartenere ad un edificio preesistente ed inglobato nel nuovo complesso (DE FRANCESCHINI 2005, p. 40).

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Tessellato bicromo articolato in bordo a fascia monocroma nera (largh. cm 27) e campo omogeneo bianco, entrambi ad orditura obliqua; sporadica presenza di tessere colorate. Prosegue verso l'ambiente 22, ma non è chiaro il rapporto con la pavimentazione di quest'ultimo. Le tessere, in calcare sono parallepipede (cm 1 x 1.02) e quadrate (cm 1 - 1.1). Non ne è disponibile nell'edito documentazone grafica e/o fotografica.

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Lacerti (cm 3.5 x 44; 2.5 x 32) di tessellato policromo con tessitura a canestro; le tessere, rettangolari (cm 2 x 0.6) e quadrate (lato cm 0.9), sono in palombino, rosso antico, basalto e pietra paesina. Non si ha traccia di bordo. Su base stilistica il pavimento può essere datato dalla fine del II secolo a.C. a tutto il successivo; non è chiaro il suo rapporto con le strutture della villa.

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Tessellato policromo a decoro geometrico: “a scomparti geometrici, formati con pietruzze bianche, rosse e nere, a disegno imitante la stuoia” (DM 140e ?). Al momento della scoperta era “in buonissimo stato di conservazione” (passi virgolettati da MARCHETTI 1892, p. 113). Si ignora l'attuale luogo di conservazione. Recenti ricerche condotte presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma hanno portato all’attenzione degli studiosi un fascicolo riguardante il Museo Nazionale Romano, contenente una serie di documenti, datati fra il dicembre 1908 e il luglio1909, relativi alla vendita di quattro mosaici, documentati da acquarelli (di oggi resta solo una fotografia). Uno di questi, descritto come «mosaico con zona bianca e con meandri all’ingiro» (una doppia cornice con fascia a segmenti di greca tipo DM 33 e onde correnti DM 101a) e campo ornato «con fasce gialle e verdi di vivacissimo coloreintrecciate a guisa di stuoia» (DM 140e) sembra trovare corrispondenza nella descrizione fornita dal Marchetti per il tessellato scoperto all’interno dell’ambiente (A).

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Tessellato bicromo a decoro figurato: “mosaico a fondo bianco, e con ornati di color nero, decorato con grande rosone al centro di un quadrato ripartito a disegno di curve intrecciate a spirale. Nel mezzo è una figurina di Bacco, coronato di edera e con tirso nella sinistra. All’intorno sono dei meandri a vilucchi racchiudenti quattro genietti alati, ed uccelli; ai quattro angoli sono dei crateri da cui si dipartono gli ornati anzidetti”;non si ha notizia del bordo (passi virgolettati da MARCHETTI 1892, p. 113). Al momento della scoperta era “in buonissimo stato di conservazione”; si ignora l'attuale luogo e stato di conservazione. Non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico (cassettonato): “con scomparti geometrici ad intarsio con fascioni bianchi e semplici riquadri neri a guisa di lacunari” (var. di DM 128c). Non si ha notizia dl bordo. Al momento della scoperta era “in buonissimo stato di conservazione” (Passi virgolettati da MARCHETTI 1892, p. 113). Non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato policromo con decoro vegetale e figurato su fondo bianco. Il bordo è articolato in una doppia cornice: l’esterna presenta girali vegetali neri con foglie verdi che partono da volute angolari e si incrociano al centro di ogni lato, l’interna una treccia a calice bianca su fondo nero bordata da fascia bianca e nera. Il campo ha girali vegetali che partono da quattro fiori a calice, posti al centro di ogni lato, sui quali sono posati altrettanti uccelli (un merlo, una gazza, una pernice e una tortora); al centro un emblema con gorgoneion incorniciato da un nastro policromo che forma un ottagono mistilineo. Al momento della scoperta il pavimento era “in buonissimo stato di conservazione” (MARCHETTI 1892, p. 113); nel 1897 fu acquistato sul mercato antiquario romano da Mr. J.L. Gardner che lo fece tagliare e spedire a Boston, dove fu rimontato tra il 1900 e il 1902 nel cortile del Gardner Museum sulla Fenway. La cronologia si basa su dati stilistici ed epigrafici (bolli laterizi).

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Tessellato policromo a decoro geometrico e figurato; conservava parzialmente il bordo, geometrico: “rettangoli combinati regolarmente a forma di un bugnato”, (DM 95a?). Il campo, “in buonissimo stato di conservazione” (passi virgolettati da MARCHETTI 1892, pp. 113-4), è decorato da quattro ottagoni, campiti da rosette di foglie verdi, petali rossi ed elementi quadrilobati verdi, alternati ad elementi a “L” campiti da treccia a tre capi su fondo nero; negli spazi di risulta losanghe campite da elementi geometrici. Centralmente sta uno pseudoemblema quadrato, realizzato da tessere in pasta vitrea; è bordato da treccia a due capi, fascia monocroma bianca e linea dentellata. Il campo, figurato, presenta una scena egittizzante: sulla sinistra è un uomo stante, che impugna un sistro; davanti a lui una figura seduta, con phiale nella destra; tra i due una cista da cui esce un serpente; negli angoli in alto oscilla, centralmente una tavoletta votiva. Il pavimento fu acquistato sul mercato antiquario romano da un privato e donato nel 1945 al Metropolitan Museum of Art di New York, dove attualmente se ne conserva un frammento (n. inv. 45.16.2).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico e forse vegetale o geometrico-vegetalizzato: “mosaico di fondo bianco e leggeri ornati e meandri in nero”. Non si ha notizia del bordo. Al momento della scoperta era “in buonissimo stato di conservazione” (Passi virgolettati da MARCHETTI 1892, p. 113). Si ignora l'attuale stato e luogo di conservazione; non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato policromo a decoro geometrico: “con disegno di grandi ottagoni intrecciati negli angoli”. Non abbiamo notizie del bordo. Al momento della scoperta era “in buonissimo stato di conservazione (MARCHETTI 1892, p. 113). Recenti ricerche condotte presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma hanno portato all’attenzione degli studiosi un fascicolo riguardante il Museo Nazionale Romano, contenente una serie di documenti, datati fra il dicembre 1908 e il luglio1909, relativi alla vendita di quattro mosaici, documentati da acquarelli (di oggi resta solo una fotografia). Uno di questi, descritto come un mosaico «a fondo giallo con decorazione geometrica in nero, e bella testa di Medusa al centro», nella foto risulta essere più precisamente una composizione ortogonale di ottagoni irregolari intersecantisi e adiacenti sui lati maggiori, a rete di svastiche (DM 171d), bordata da una cornice a denti di sega DM 10a e interrotta al centro da un pannello rettangolare con arabeschi vegetali che disegnano un ottagono a lati concavi con gorgoneion centrale. Per questo tessellato sembra praticabile l’ipotesi di un’identificazione con il pavimento visto dal Marchetti nell’ambiente (B).

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Frammenti di pavimento in cementizio a base fittile di colore grigio. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Frammento di tessellato bicromo a decoro geometrico, redatto in tessere piuttosto grandi a giudicare dalla foto pubblicata. Il bordo è decorato dall'esterno verso l'interno da una fila di quadrati bianchi sulla diagonale su fondo nero e da una fascia monocroma bianca (DM 1y); del campo non si hanno nell'edito notizie né documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in tessellato bicromo (?) a decoro geometrico, di cui si conserva parte del campo; il soggetto è un reticolato di fasce monocrome.

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Tratto pavimentale a commesso di laterizi, noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato a grandi tessere noto soltanto da citazione bibliografica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato a grandi tessere noto soltanto da citazione bibliografica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato bicromo noto soltanto da citazione archivistica: punteggiato di dadi su fondo omogeneo in colore contrastante (DM 107b). Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento a commesso laterizio noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Del pavimento è nota solo la tecnica di composizione: tesselato. Venne coperto in un momento successivo e non determinabile da una seconda pavimentazione nella medesima tecnica, di cui nulla è noto. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in "mosaico a disegni geometrici" (Archivio Gatti, fasc. 19, Regio XVIII, cartella 9, fol. 8311) di cui si ignora tanto la cromia quanto il soggetto; nell'edito non ne è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato di cromia ignota (ma probabilmente bianco/nero) a decoro geometrico, il cui soggetto sono 'piccoli rombi' (Archivio Gatti, fasc. 19, Regio XVIII, cartella 9, fol. 8311), forse da interpretare come una scacchiera (DM 114a) o un reticolato di linee (DM 124a); non si ha alcuna notizia relativamente al bordo. Nell'edito non ne è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi (opus spicatum); i mattoncini sono rettangolari (0.10 x 0.25 x 0.05 m). Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica. Dopo lo scavo il pavimento fu distrutto e i laterizi vennero "recuperati per l'uso dell'azienda" (Archivio Gatti, fasc. 19, Regio XVIII, cartella 9, fol. 8311).

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Pavimento a commessi laterizi :mattoncini rettangolari disposti a spina di pesce a formare un opus spicatum; nell'edito non ne è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile rubricato, punteggiato irregolarmente da inserti: scaglie di marmi policromi di piccole dimensioni. Dalla foto disponibile sembra di poter individuare un bordo, in cementizio privo di inserti, delimitato da una linea bianca (tessere?). Su base stilistica il pavimento può essere datato alla fine II secolo a.C.- inizi del successivo.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in cementizio noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Frammento di tessellato bicromo a motivi geometrici (m 1.28 x 2.51) resi in tessere bianche su fondo nero. Dim. tessere cm 1-1.2. Il tessellato è stato distaccato, posto su una soletta di cemento armato e la superficie appare assai danneggiata dai restauri moderni.

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Frammento di tessellato bicromo a motivi vegetali (m 0.50 x 0.61) in tessere nere su fondo bianco. Dim. tessere cm 1-1.2. Il tessellato è stato distaccato, posto su una soletta di cemento armato e la superficie appare assai danneggiata dai restauri moderni.

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Pavimento in cementizio a base fittile ("signino") noto soltanto da una breve citazione bibliografica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo, con limitati tocchi di policromia, a motivi geometrici e figurati, conservato in tre frammenti non combacianti (m 1.95 x 0.95; 0.86 x 0.69; 1.15 x 0.62). Bordo formato da ampia fascia di tessere nere campita da quadratini sulla diagonale con lati "a scala"; segue ancora una fascia con treccia a due capi in colore contrastante (DM 70d). Nel campo decorativo (di cui resta soltanto la parte destra), su fondo bianco, è delineato un ambiente campestre, con una pergola sostenuta ad una estremità da un pilastrino terminante con un'erma maschile. In prossimità della lacuna si vede parte di una gamba e di un piede, pertinenti ad una figura maschile di prospetto; tessere policrome delineano alcuni elementi curvilinei, di cui uno interpretabile come parte di una coda.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato monocromo bianco a decoro geometrico (campo omogeneo), con ordito di tessere di piccole dimensioni a filari paralleli (DM 105a); non si ha notizia della presenza di un bordo. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Frammenti di tesselllato bicromo a decoro geometrico il cui disegno non è ricostruibile. Nell'edito non ne è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in tessellato monocromo, a decoro geometrico (campo omogeneo - DM 105a); soglie identiche, collegavano il vano agli attigui C e D. Queste presentavano bordo a fascia monocroma bianca (DM 1y) e campo monocromo nero (DM 105a). Nell'edito non ne è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Tesselato bicromo a decoro geometrico; il soggetto erano "motivi ad angolo retto" (PELLEGRINO 1995, p. 419). Si tratta probabilmente della descrizione del decoro del campo, una scacchiera di squadre (DM 116c); ignota tecnica e decorazione del bordo (presumibilmente tessellato decorato da una o più fasce monocrome, DM 1y). Nell'edito non ne è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico il cui soggetto erano "motivi ad angolo retto ed a croce" (PELLEGRINO 1995, p. 419); si tratta probabilmente di una parte del campo, decorato da una scacchiera di scalei (DM 116e); non si hanno notize di tecnica e decoro del bordo, presumibilmente un tessellato decorato da una o più fasce monocrome (DM 1y). Nell'edito non ne è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi: opus spicatum. Nell'edito non ne è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Cementizio bianco a base marmorea (i composti sembrano essere calce, sabbia di fiume, polvere di marmo) irregolarmente punteggiato da inserti litici (breccia di fiume, breccia verde) e marmorei, di forma romboidale (rosso antico, marmo bianco, etc.), prevalentemente gialli e verdi, ma è segnalato anche il grigio chiaro; gli inserti hanno forma per lo più romboidale e dimensioni diverse. Non è presente il bordo.

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Cementizio bianco a base marmorea (i composti sembrano essere calce, sabbia di fiume, polvere di marmo) irregolarmente punteggiato da inserti litici (breccia di fiume, breccia verde) e marmorei (rosso antico, marmo bianco, etc.) policromi, prevalentemente gialli e verdi, ma è segnalato anche il grigio chiaro; gli inserti hanno forma per lo più romboidale e dimensioni diverse. Non è presente bordo.

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Cementizio a base fittile senza inserti, rubricato, di qualità e stto di conservazione scadente. Non ne è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Cementizio a base fittile senza inserti, rubricato, di qualità e stto di conservazione scadente. Non ne è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Cementizio a base fittile, molto compatto, con inserti musivi. “piccole tessere di travertino” (PELLEGRINO 2001, p. 234, in bibliografia), che probabilmente punteggiavano irregolarmente il pavimento. Non abbiamo notizie dell'eventuale presenza di un bordo. Non ne è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Cementizio a base fittile, molto compatto, con inserti musivi: “piccole tessere di travertino” (PELLEGRINO 2001, p. 234), che probabilmente punteggiavano irregolarmente il pavimento; non si ha notizia dell'eventuale presenza di un bordo. Non ne è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Cementizio bianco a base marmorea (i composti sembrano essere calce, sabbia di fiume, polvere di marmo) irregolarmente punteggiato da inserti litici (breccia di fiume, breccia verde) e marmorei (rosso antico, marmo bianco, etc.) policromi, prevalentemente gialli e verdi, ma è segnalato anche il grigio chiaro; gli inserti hanno forma per lo più romboidale e dimensioni diverse. Non è presente bordo.

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Cementizio bianco a base marmorea (i composti sembrano essere calce, sabbia di fiume, polvere di marmo) irregolarmente punteggiato da inserti litici (breccia di fiume, breccia verde) e marmorei, di forma romboidale (rosso antico, marmo bianco, etc.), prevalentemente gialli e verdi, ma è segnalato anche il grigio chiaro; gli inserti hanno dimensioni diverse. Non è presente il bordo.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico articolato in un bordo costituito da fasce monocrome alternate (DM 1y), realizzate da filari di tessere ad ordito diritto, e in un campo il cui soggetto è un reticolato di fasce monocrome con quadrati nei punti di incrocio (DM 142a), in colori contrastanti, realizzato da filari di tessere ad ordito obliquo. Presenta una larga lacuna nell'area centrale che interessa anche alcuni tratti del bordo. Due soglie musive bicrome a decoro geometrico sottolineavano i passaggi agli ambienti V e F.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico (m 4.04 x 3.53 x 1.75 x 4.20) vegetale e figurato; se ne conserva circa la metà, presso i lati orientale e meridionale del vano. Il bordo, geometrico, presenta una serie di fasce monocrome alternate (DM 1y) di larghezza decrescente verso il campo; questo ha ai quattro angoli grandi cespi di acanto da cui si dipartono girali vegetali; i tralci maggiori definiscono una mandorla incrociandosi in alto e terminano in due campanule (dietro una delle due è una pigna). I serti includono degli animali: si conserva sui bordi una pantera, la metà anteriore di un cavallo (o asino) e quella posteriore di un animale in corsa (cinghiale?); al centro sono dei volatili, appollaiati sui girali. I particolari sono resi con linee e tratti bianchi.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, con ampie lacune: il bordo presenta fasce monocrome alternate (DM 1y) di larghezza decrescente verso il campo; questo è decorato da una composizione ad alveare di quadrati, separatii da tre file tra loro ortogonali di losanghe adiacenti, che generano quattro decagoni, qui caricati da un quadrato centrale, e una stella centrale bianca ad otto punte campita da una croce di quattro triangoli neri (var. di DM 205a). Del mosaico è possibile una lettura tridimensionale (PELLEGRINO 2001, p. 239).

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Tessellato "piuttosto grossolano" (DE FRANCESCHINI 2005, p. 258); non sono disponibili altre notizie nè è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in un bordo a fascia monocroma bianca e campo monocromo nero a ordito di tessere a filari paralleli (campo omogeneo). Non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, di cui non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica; avrebbe un emblema centrale (DE FRANCESCHINI 2005, p. 258). Il bordo presenta fasce monocrome alternate (DM 1y): nera, maggiore, e bianca, più stretta, e linea semplice di tessere nere (DM 1a); il campo è costituito da "una serie di triangoli neri con i lati lunghi convessi combinati in guisa da delimitare ottagoni bianchi dai lati concavi, il cui centro è occupato da un quadratino orientato per le diagonali; le basi dei triangoli invece delimitano spazi quadrati bianchi" (PELLEGRINO 2001, p. 240) .

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Pavimento a commessi laterizi: opus spicatum. Non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi: opus spicatum. La trama è piuttosto irregolare. Non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato bicromo noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato policromo con decorazione geometrica e figurata su fondo bianco, con composizione centrata su uno pseudoemblema figurato con scena mitologica. Cornice perimetrale complessa, formata sui due lati da una fascia contenente una fila di ottagoni adiacenti delineati (DM 27a), con profilatura interna a scacchiera di singole tessere e rosone centrale ad otto petali. Nella parte più interna, la cornice si sviluppa su tutti e quattro i lati e presenta ai quattro angoli, i busti delle Stagioni (Estate mancante), mentre nei riquadri intermedi si collocano pannelli con figure di volatili (anatra, pavone, fagiano). Al centro pseudoemblema con la rappresentazione del ratto di Persefone/ Proserpina da parte di Plutone/ Ade; in alto corre un'iscrizione in greco con i nomi dei quattro cavalli trainanti la quadriga divina. Lacunoso e mancante di un angolo, di buona parte dei bordi e di parte del pannello centrale, il mosaico, inizialmente esposto, nell'Antiquarium del Celio, fu successivamente inserito nel pavimento dell'ultima sala del Braccio Nuovo a Palazzo dei Conservatori, da cui è stato nuovamente distaccato nel 2000 per i lavori di riallestimento dei Musei Capitolini.

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Pavimento in tessellato bicromo con decorazione vegetale e figurata. Cornice perimetrale costituita da una treccia a due capi in colore contrastante (DM 70d), bordata su entrambi i lati da una linea semplice dentata (DM 1y), su fondo bianco. Campo decorato da tralci di vite, che, partendo da un cespo di acanto centrale, si sviluppano verso la parte centrale del pavimento e verso i quattro angoli con andamento speculare. Negli spazi di risulta formati dai tralci più esterni si inseriscono amorini; al centro della mandorla formata dal tralcio centrale è sospeso un petaso. In asse con il cespo d'acanto, al centro del pavimento, all'interno di una delle volute formata dai tralci, si riconosce la parte di un animale (elefante?). Il tessellato è mancante di parte del campo e della relativa cornice. Dim. m 2.45 x 2.22. Tessere di basalto e palombino (cm 0.5-1).

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Pavimento a commessi laterizi noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pseudoemblema con decorazione figurata e cornice geometrica, reso con tessere nere e rosse su fondo bianco, inquadrato da sottili fasce di tessere nere, all'interno delle quali si sviluppa un motivo a sinusoide disegnata da una linea tripla bicroma, con fiori di loto stilizzati diritti e capovolti negli spazi di risulta (DM 63c). Nel riquadro centrale testa di Menade in veste di baccante. Il pannello conservato presso il Museo Nazionale Romano (inv. 115184a) corrisponde alla porzione centrale di un più ampio pavimento in tessellato, bordato da due cornici (una a girali e una con motivo di spirali ad S contrapposte e legate a coppie, DM 91) e decorato con il motivo del meandro a doppia svastica, unito a quadrati racchiusi fra i vari incroci, cui resta soltanto la documentazione fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile con inserti litici di calcare bianco, di forma irregolare (DM 103a), noto soltanto da citazione bibliografica e documentazione fotografica. Non visibile e non ispezionabile.

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Pavimento in tessellato monocromo di tessere rettangolari bianche disposte a stuoia con inserti litici policromi (DM 104a), noto soltanto da citazione bibliografica e documentazione fotografica. Non visibile e non ispezionabile.

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Pavimento in cementizio a base fittile con inserti litici di calcare bianco, di forma irregolare (DM 103a), noto soltanto da citazione bibliografica e documentazione fotografica. Non visibile e non ispezionabile.

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Pavimento in tessellato monocromo di tessere rettangolari disposte a stuoia (DM 104c), noto soltanto da citazione bibliografica. Non visibile e non ispezionabile.

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Pavimento in cementizio a base fittile, noto soltanto da citazione bibliografica. Non visibile e non ispezionabile.

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Pavimento in cementizio a base fittile con inserti litici di calcare bianco, di forma irregolare (DM 103a), noto soltanto da citazione bibliografica. Non visibile e non ispezionabile.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici. Su fondo bianco, campo inquadrato da una treccia a due capi bianca su fondo nero (DM 70d) e decorato con una composizione ortogonale di ottagoni tangenti formanti stelle di quattro punte, delineata (DM 183a), qui gli ottagoni caricati da grandi infiorescenze geometrico-vegetalizzate e le stelle da un quadrato iscritto. Noto soltanto da documentazione fotografica e citazioni bibliografiche. Non visibile e non ispezionabile. Il tratto di pavimento doveva probabilmente essere collocato verso l'estremità N del vano 101.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici. Su fondo bianco, campo inquadrato da una treccia a due capi bianca su fondo nero (DM 70d) e decorato con una composizione ortogonale di ottagoni tangenti formanti stelle di quattro punte, delineata (DM 183a), qui gli ottagoni caricati da grandi infiorescenze geometrico-vegetalizzate e le stelle da un quadrato iscritto. Noto soltanto da documentazione fotografica e citazioni bibliografiche. Non visibile e non ispezionabile. Il tratto di pavimento doveva probabilmente essere collocato verso l'estremità S del vano 101.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici. Bordo non conservato. Su fondo bianco, composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, disegnata da una linea doppia (DM 190a), i quadrati caricati da quadratini semplici o a lati concavi o da nodi di Salomone. Noto soltanto da documentazione fotografica e citazioni bibliografiche. Non visibile e non ispezionabile. Il tratto di pavimento doveva probabilmente essere collocato nella parte centrale del vano 101, nell'area compresa fra 117 e e 116.

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Pavimento in opus sectile marmoreo ("frammento di pavimento di marmo con disegno colorato") rinvenuto nel 1861, al disotto di un più tardo tessellato bicromo. Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici. Su fondo nero, campo inquadrato da una semplice fascia bianca (DM 1y) e decorato con una composizione ortogonale di croci di clave ("vasi panciuti") intorno ad un cerchio, in colori contrastanti, tangenti (DM 159b). Noto soltanto da documentazione fotografica e citazioni bibliografiche. Non visibile e non ispezionabile.

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Tessellato bicromo con decorazione geometrica e figurata, rinvenuto a più riprese fra il 1861 ed il 1954-1960. Nella parte centrale dell'ambiente il tessellato era sovrapposto ad un precedente livello pavimentale in opus sectile. Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo a motivi vegetali e figurati. Bordo costituito da una larga fascia di filari paralleli di tessere nere in ordito rettilineo (DM 105a). Sul campo, a fondo bianco e inquadrato da una semplice fascia nera (DM 1y), composizione floreale con racemi che nascono da caulicoli stilizzati e che si svolgono a girali. Le volute terminano in eleganti foglioline e boccioli e al loro interno si collocano uccelli di varie specie. Noto soltanto da documentazione fotografica e citazioni bibliografiche. Non visibile e non ispezionabile.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici. Bordo non conservato. Su fondo bianco, composizione ortogonale di squame e bipenni adiacenti, in colori contrastanti (DM 220f). Noto soltanto da documentazione fotografica e citazioni bibliografiche. Non visibile e non ispezionabile.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici. Bordo non conservato. Su fondo nero, campo decorato con una composizione ortogonale di croci di clave ("vasi panciuti") intorno ad un cerchio (qui caricato da una rosetta), in colori contrastanti, tangenti (DM 159b), gli spazi di risulta caricati da una coppia di squame addossate tangenti e da una pelta isolata, in colore contrastante. Noto soltanto da documentazione fotografica e citazioni bibliografiche. Non visibile e non ispezionabile.

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Tessellato bicromo a motivi vegetali e figurati rinvenuto nel 1861 ("piano di mosaico totalmente devastato e sfondato, e sotto detto piano vedevansi le rovine di una stufa"). Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo a motivi vegetali rinvenuto nel 1861 ("mosaico bianco e nero ma senza mancanze e di un grazioso disegno ad arabeschi e cose simili"). Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato policromo a motivi geometrici e figurati. Nel bordo, su fondo chiaro, composizione di sinusoidi vegetalizzate contigue ed opposte, con legamenti nei punti di tangenza, gli intervalli caricati da nodi di Salomone (var. DM 249c), calici gigliati negli spazi di risulta. Nel campo, inquadrato - dall'esterno verso l'interno - da una cornice vegetale stilizzata con fila di cespi e ciuffi di acanto (DM 55b) e da una treccia a tre capi in colori contrastanti (DM 72b), composizione ortogonale di meandri di svastiche a doppio giro e quadrati, disegnata da una linea doppia (DM 190b), all'interno della quale si dispongono, ai quattro angoli, altrettanti riquadri raffiguranti le teste delle Quattro Stagioni. La composizione era centrata intorno ad uno pseudoemblema, perduto, inquadrato da una treccia a calice allentata (DM 74b) e da una linea dentata (DM 1j). Il pavimento è attualmente conservato presso i Musei Vaticani, sala Sobieski, inv. 45773.

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Tessellato bicromo a motivi vegetali e figurati rinvenuto nel 1861 ("pavimento di mosaico (bianco e nero) di seconda qualità trattato con arabeschi ed uccelli…con volatili agli angoli"). Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tratto di mosaico monocromo a tessere bianche irregolari di dimensioni medie, disposte su filari non sempre rettilinei.

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Affidabilità cronologica:
Tratto di tessellato a fondo nero con punteggiato regolare di tessere rettangolari "a zampe di gallina" DM 107d, rinvenuto in giacitura secondaria nel corso di ricognizioni.

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"Battuto" (DE FRANCESCHINI 2005, pp. 161-2): cementizio a base litica, monocromo e privo di decorazione? Manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Cementizio a base fittile punteggiato irregolarmente da inserti marmorei irregolari e grosse tessere di travertino (DM 103c); manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Frammenti di pavimento in cementizio a base non determinata decorato con tessere o inserti (DM 103a, var. DM 103b). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi bipedali. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi bipedali. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi bipedali. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Resti di pavimenti in opus sectile a piccolo modulo in materiali litici («piastrelle pavimentali di calcare»: QUILICI 1986). Noti soltanto da descrizione, manca la documentazione fotografica.

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Frammento di pavimento tessellato (definito nelle relazioni di scavo “mosaico grossolano”: DE FRANCESCHINI 2005, p. 78), probabilmente a fondo omogeneo, monocromo e caratterizzato da filari irregolari (DM 105a-b). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in opus sectile a piccolo modulo in materiali misti (modulo composito, con esagoni di ardesia e triangoli di marmo giallo antico), noto soltanto da descrizione. Sul lato confinante con il muro in blocchi nel pavimento sono inserite due lastre rettangolari di marmo grigio, all’estremità di una delle quali è una base di colonna. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica. lLa tipologia del rivestimento è caratteristica del periodo compreso fra la tarda età repubblicana e la prima epoca imperiale.

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"Pavimento di età repubblicana a massicciata di calcestruzzo composto di calce bianca, pozzolana e pezzetti di travertino" (CAPRINO 1948, p. 110), ossia cementizio a base litica. Sulla superficie del pavimento (conservato per m 6.95 x 3.30), erano inseriti, ad intervalli irregolari (cm 5-10), inserti lapidei di piccole dimensioni (cm 4 x 3.8, 2.5 x 3.5, 5 x 3.5, etc.) probabilmente misti (giallo antico, rosso antico e calcare nero). Su un’estremità nel pavimento, che presenta un piano leggermente in pendenza, era inserito un blocco di travertino riutilizzato con un foro, in funzione di chiusino. Il rivestimento è noto soltanto dalla bibliografia, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Tessellato monocromo (superficie massima conservata m 5.20 x 1.70) a fondo bianco, in ordito di "belle tessere" (lato cm 0.6-0.8) in filari paralleli (DM 105a), bordato da una "stretta fascia nera" (DM 1y). Il rivestimento è noto soltanto dalla bibliografia (CAPRINO 1948, p. 110), manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile che oblitera una precedente pavimentazione in tessellato; su dati archeologici sembra databile alla III FASE della villa, nel III secolo. L'ambiente era dotato di una vasca (46) con cordolo, anch'essa rivestita dallo stesso cementizio. Manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi: opus spicatum. Manca documentazione grafica e/o fotografica del rivestimento nell’edito.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico (punteggiato di crocette). Il bordo presenta fasce monocrome alternate (DM 1y), di larghezza decrescente dall'esterno verso l'interno; il campo presenta un punteggiato di crocette di quattro tessere nere su fondo bianco (DM 108a). Il tessellato è obliterato da una posteriore pavimentazione in cementizio a base fittile.

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Tessellato monocromo articolato in bordo a fascia monocroma nera (DM 1y - largh. m 0.25) e linea tripla di tessere bianche (DM 1t - m 0, 035), entrambe ad ad ordito diritto, e campo monocromo bianco con ordito obliquo di tessere (86 tessere in 100 cmq) a filari paralleli (DM 105a).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo consiste in tre fasce monocrome alternate (nero, m 0.30 - bianco -nero) di larghezza decrescente verso il campo e linea tripla bianca (largh. complessiva m 0,455), tutte ad ordito diritto. Il campo presenta un punteggiato di crocette di quattro tessere nere su fondo bianco(DM 108a); l'ordito è obliquo (80 tessere in 100 cmq).

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Frammento di tessellato bicromo a decoro geometrico: campo (98 tessere in cmq 100); il decoro consiste in una composizione triassiale di cerchi secanti e non contigui, neri su fondo bianco, che determinano esagoni concavi (DM 247b).

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Lastricato marmoreo; non sono disponibili maggiori informazioni nè documentazione grafica e/o fotografica del pavimento.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, il cui campo è articolato in pannelli giustapposti raccordati da fascia nera ad ordito diritto (largh. m 0.0205, 42 tessere in 100cmq c.a); si conservano, con lacune, 11 pannelli (A-M), distaccati, restaurati e ricollocati in situ. In ordine antiorario: A) bordo ad ordito diritto, articolato in linea tripla di tessere bianche, fasce monocrome nera e bianca alternate, linea doppia nera, fascia monocroma bianca, linea doppia nera; del campo si conserva un frammento angolare, da cui si ricava la presenza di un medaglione circolare, decorato da una composizione romboidale di squame affusolate bipartite adiacenti in colori contrastanti (DM 332c) e kantharoi negli spazi di risulta. B) bordo articolato in linea tripla bianca e nera, fascia monocroma bianca e treccia a due capi su fondo nero; questa divide il campo, quasi interamente perduto, in cassettoni campiti alternativamente da un medaglione incorniciato da treccia a due capi o un fiore stilizzato (DM 135a). C) bordo ad ordito diritto costituito da linea doppia bianca, fasce monocrome nera e bianca alternate; il campo presenta una composizione reticolata di ellissi tangenti, formanti quadrati alternativamente grandi e piccoli in colori contrastanti (DM 252d). D) bordo ad ordito diritto con linea tripla bianca e fasce monocrome nera e bianca alternate (il medesimo bordo lo presentano i pannelli E-F-G-H-I-M); composizione ortogonale di meandri e svastiche a doppie T (DM 188c). E) campo decorato da una composizione di squame e bipenne adiacenti, in colori contrastanti (DM 220f). F) composizione di coppie di sinusoidi opposte e tangenti composte da semicerchi tangenti e contrapposti, in colore contrastante, formanti file di esagoni allungati e sdraiati, con quattro lati concavi (var. DM 48c); G) composizione ortogonale di losanghe fiancheggiate da pelte, alternativamente diritte e sdraiate (qui con spazi di risulta caricati da dischi) (var. DM 161e; H) campo decorato da un motivo a nido d'ape (DM 204a), qui disegnato da tre linee in contrasto cromatico. I) campo decorato da una composizione ortogonale di croci di quattro squadre in colori contrastanti tangenti (DM 118a). L) bordo ad ordito diritto con linea tripla bianca e fascia monocroma nera; campo decorato da file di trecce a calice allentate, disegnate da gruppi di “ventagli” ed ellissoidi (o “cuscini”) contrapposti e tangenti (var. DM 251d/f). M) campo decorato da una composizione ortogonale di squame bipartite adiacenti in colori contrastanti (DM 217d) disposte su diagonali divergenti. Le tessere sono di grandi dimensioni.

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Cementizio a base fittile, monocromo e privo di decorazioni. Manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Cementizio a base fittile, monocromo e privo di decorazioni. Manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerto di pavimento in opus spicatum: mattoncini rettangolari disposti a spina di pesce. Si conserva parzialmente un bordo realizzato da cubi di cotto. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile, monocromo, decorato da inserti di tessere musive. Il bordo è decorato da un meandro a svastica che determina quadrati (DM 38a); il campo, definito da una fila di tessere a distanza regolare tra loro, è punteggiato da crocette di quattro tessere bianche attorno ad una nera (DM 108a). Su base stilistica il rivestimento è databile alla fine del II - I secolo a.C. Venne coperto da una nuova pavimentazione in tessellato nella terza fase edilizia della villa, datata a fine II- III secolo d.C.

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Tessellato bicromo a decori geometrici, redatto abbastanza accuratamente e con tessere medio-grandi, a quanto si può giudicare dalle foto disponibili. Si articola in un bordo a fascia monocroma che delimita il perimetro del campo e lo divide in scomparti decorati da differenti motivi geometrici: uno presenta una composizione ortogonale di cuori affusolati e cerchi caricati da pelte in colore contrastante, generanti quadrati ed esagoni concavi; l'altro presenta una composizione ortogonale di croci di campane curvilinee intorno ad un quadrato centrale, tangenti, formanti quadrati concavi più grandi e fusi (var. di DM 159g e 159i). La pavimentazione, databile a fine II- inizio III secolo d.C. su base archeologica (III fase della villa) e stilistica, oblitera l'originale in cementizio con inserti.

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Pavimento in tessellato noto esclusivamente da fonte archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico il cui soggetto è un reticolato; il bordo si articola in una doppia fascia monocroma nera su fondo bianco; il campo presenta un decoro geometrico a reticolato costituito da una fila di piccoli quadrati neri tangenti sulla diagonale (con scalei di risulta in contrasto cromatico), all’interno del quale si inseriscono ad intervalli regolari quadrati neri racchiudenti quadrati bianchi con inscritta stella a quattro punte con lati concavi (variante di DM 118c). Nell'ambiente la nicchia che ospitava l'alcova presenta una pavimentazione in tessellato di cromia e decoro diverso, seppur sempre geometrico: monocroma e a campo omogeneo. Manca nell’edito la documentazione grafica/fotografica.

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Pavimentazione in cementizio a base fittile. Manca nell’edito la documentazione fotografica.

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Lacerto di pavimentazione in cementizio a base fittile conservato nella zona centrale dell’ambiente; in un secondo momento venne realizzata al di sopra di questa una seconda pavimentazione nella stessa tecnica. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerti di pavimentazione in opera cementizia a base fittile (calce e pozzolana) che copre una precedente pavimentazione, conservata solo nella zona centrale dell’ambiente, nella stessa tecnica; il nuovo rivestimento si trova ad una quota superiore di c.a cm 15 rispetto al precedente. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerto di pavimentazione in tessellato policromo a decoro geometrico, il cui soggetto è una treccia a due capi; si tratta con ogni probabilità di un frammento di bordo, tanto più che il motivo disegna un angolo retto. Si conserva parte di una fascia monocroma nera su fondo bianco cui segue un motivo a treccia a due capi policroma, disegnata da tessere nere, celesti e rosse su fondo scuro (DM 70j).

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Tessellato policromo con iscrizione funeraria. Dim. m 1.40 x 0.45. Tessere di palombino e vetro (dim. cm 0.8-1.2). Bordo non conservato. Campo bianco rettangolare con iscrizione a tessere nere, con vari elementi di riempimento (rosette e due rondini) regolarmente distribuiti sulla superficie. Testo epigrafico disposto su due righe:D(is) M(anibus/ (-Ca)lliste fecit Timaretae fil(liae)/ et (Ar)rio Ro(mano) con(iugi suo) p(osuit).

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Pavimenti «di musaico a chiaroscuro con intrecci di greche, di fogliami, di nascimenti etc.», noti solo da descrizione e genericamente identificabili con tessellati bicromi a decorazione geometrica e/o vegetalizzata.

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Pavimento in sectile marmoreo policromo a motivo geometrico (Q2): "lastre marmoree colorate che formavano quadrati di m 0.42 di lato, racchiudenti ciascuno un quadrato disposto diagonalmente al primo. I marmi che componevano il detto pavimento erano, bianco, bigio e portasanta, alternati in modo da rendere un piacevole effetto artistico" (GATTI 1917, p.241).E' andato distrutto e non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Cementizio a base fittile; non si ha nell'edito documentazione grafica e/o fotografica del pavimento, che è andato distrutto insieme alla villa.

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Lacerti di pavimento in cementizio a base fittile. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Frammenti di pavimentazione in sectile marmoreo, di cui restano alcune tarsie (marmo giallo africano); non è noto il modulo compositivo. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Del rivestimento è nota solo la tecnica esecutiva: lastricato. Il materiale non è documentato. Manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato a decoro geometrico di soggetto ignoto, presumibilmente bicromo. Non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato con inserti da sectile, policromo a decoro geometrico; il bordo vede dall'esterno verso l'interno un listello di lastrine marmoree, una fila tripla di tessere verdi (DM 1t) "messe in piano" (MARI 1995, p. 225), una fila di grandi crustae marmoree di forma prevalentemente romboidale (di reimpiego, data la presenza di numerose scheggiature) inserite alternativamente per diritto e per trasverso su una fascia tessellata monocroma verde che termina in una greca campita (DM 30b) e quattro fasce monocrome marrone, bianco e verde alternate, di dimensioni decrescenti (DM 1y). Il campo presenta una composizione ortogonale di ottagoni verdi che generano quadrati e trapezi (Var. di DM 163c?) con effetto a lacunari; i quadrati sono caricati da una crocetta inscritta in un tondo, gli ottagoni da elementi "a ruota" e cespi foliati, resi da tessere verdi, avana e azzurro. Al centro, incorniciato da linee doppie di tessere nere ai bordi di una fascia monocroma bianca, stava uno pseudoemblema, non conservato, il cui motivo decorativo poteva essere vegetale o figurato. La presenza di crustae, per di più di recupero, e la vivace policromia deporrebbero per una datazione alla fine del II - III secolo d.C.

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Tessellato policromo a decoro geometrico e vegetale, solo parzialmente riportato alla luce; è attraversato da un solco longitudinale dovuto alle arature. Il bordo presenta un motivo a scacchiera bianco e verde (DM 14a); il campo si articola in una composizione ortogonale di stelle ad otto losanghe (verde, avana, marrone) che determinano quadrati e rettangoli caricati da elementi vegetali verdi con apici azzurri (var. di 176 e?). Al centro sta uno pseudoemeblema quadrato o rettangolare di cui si conserva un solo angolo; quest'ultimo presentava nuovamente un bordo a fasce monocrome alternate (DM 1y) e un campo a decoro vegetale, il cui soggetto non è ricostruibile. Le tessere, lapidee, sono bianche, verdi, avana e marrone; sono presenti anche alcune tessere in pasta vitrea verdi o azzurre. La vivace policromia deporrebbero per una datazione alla fine del II - III secolo d.C.

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Lacerti di pavimenti in cementizio a base fittile, ai quali potevano essere pertinenti i "tasselli di calcare sparso" rinvenuti durante le ricognizioni (QUILICI, QUILICI GIGLI 1993, p. 321). Non è disponibile nell'edito documentazione fotografica.

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Pavimentazione in cementizio a base litica (schegge di tufo e basalto) parzialmente conservata. Non è disponibile documentazione fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in campo omogeneo bianco (DM 105a) e bordo a fasce nere (DM 1y).

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Pavimento in tessellato bicromo a decoro geometrico; del bordo nulla è noto, il campo è descritto come "a semplice disegno geometrico, formato da quadrati m 0.22 di lato a tasselli bianchi e compresi da rettangoli, larghi m 0.11, lunghi 0.22. a tasselli neri" (GATTI 1917, p. 242): si tratta dunque di una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli uguali attorno ad un quadrato (DM 141a). E' andato distrutto e non ne è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimentazione a commesso marmoreo a modulo semplice, realizzato da formelle esagonali e romboidali di cromia e materiale non specificato nell’edito; ne manca anche la documentazione grafica e/o fotografica. La datazione è data genericamente nell'ambito dell' età imperiale.

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Pavimentazione in cementizio a base fittile punteggiato irregolarmente da con inserti marmorei. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica. La datazione è data genericamente nell'ambito dell'età imperiale.

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Pavimentazione in opus sectile (il materiale è ignoto) testimoniata dalle impronte leggibili nel massetto cementizio dalle quali si ricava un decoro a modulo semplice (schema Q2). La datazione è data genericamente nell'ambito dell' età imperiale. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimentazione di cui è nota solo la tecnica di redazione: tessellato. Manca nell’edito la documentazione grafica e fotografica. La datazione è data genericamente nell'ambito dell' età imperiale.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il campo presentava su fondo grigio un reticolato romboidale di fasce bianche (DM 201a); non si ha notizia del bordo, probabilmente a fascia monocroma (DM 1y). La datazione è data genericamente nell'ambito dell' età imperiale. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile rubricato con inserti litici; nel 1984, dopo lo scavo, il rivestimento ha subito in situ un restauro conservativo. Presenta tre linee parallele di crustae romboidali che creano il bordo e uno pseudoemblema rettangolare, decorato (a quanto si può giudicare dalla foto edita) da un punteggiato di tre linee di crustae romboidali, di dimensioni maggiori di quelle usate nel bordo, parallele e ugualmente distanti tra loro (DM 106); gli inserti, litici, sono verdi e neri.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico; il soggetto è ignoto e dunque non ne è ipotizzabile una cronologia su base stilistica. Nel 1984 il pavimento subì in situ un restauro conservativo. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico; il soggetto è ignoto e dunque non ne è ipotizzabile una cronologia su base stilistica. Nel 1984 il pavimento subì in situ un restauro conservativo. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a grandi tessere fittili ("cubi di cotto", DE FRANCESCHINI 2005, p. 52); nel 1984, dopo lo scavo, il rivestimento ha subito in situ un restauro conservativo. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Commesso di lastre marmoree (di qualità non specificata) di forma rettangolare ma di differenti dimensioni (m 0.235/35 x 0, 10/5) "disposte a cortina piuttosto irregolare" (SBARRA 2009, p. 238). Ne manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimentato in tessellato bicromo a decoro figurato (scena marina); il bordo presenta spesse fasce monocrome alternate (DM 1y), il campo è decorato da quattro figure: due eroti che cavalcano l'uno un ippocampo con corna di cervo, l'altro un delfino e due nereidi che cavalcano l'una un tritone, l'altra un ippocampo con testa taurina; alcune linee nere spezzate indicano in maniera estremamente stilizzata lo sfondo. Iconografia e stile rimandano ad analoghi soggetti ostiensi di epoca adrianea-antonina. Il mosaico conosce un restauro in antico, quando viene inserita la vasca N.

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Tessellato monocromo a decoro geometrico (campo omogeneo), messo in opera sopra tre strati di impermeabilizzazione in malta idraulica (ciascuno spesso cm 10); questo dato aveva fatto ipotizzare la destinazione d'uso a cisterna, che contrasterebbe però con la pavimentazione musiva. Le tessere, in pietra calcarea bianca, sono di grandi dimensioni ed hanno taglio piuttosto irregolare; i filari hanno ordito parallelo (DM 105a); non c'è traccia di bordo. La pavimentazione è in buona parte collassata verso il centro del vano. Ne manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi: mattoncini rettangolari disposti a spina di pesce a formare un opus spicatum; si conservava la preparazione in opera cementizia a base fittile. Manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerti di pavimento in cementizio a base fittile punteggiato regolarmente da inserti marmorei; si conservava un doppio strato preparatorio in opera cementizia a base fittile. Ne manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Porzione di pavimento a commessi laterizi: bipedali (cm 21 x 21); manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi: frammenti di tegole (cm 30 x 10) legate da malta biancastra; manca nell’edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Cementizio a base fittile, privo di decorazione. Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo rettangolare listellato, noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in opus sectile marmoreo a grande modulo, noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato noto soltanto da citazione archivistica. Manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento in tessellato monocromo bianco a decoro geometrico, il cui soggetto è un ordito di filari paralleli.

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Tessellato bicromo a decoro figurato, il cui soggetto è una scena nilotica, realizzato con tessere di grandi dimensioni e di taglio irregolare. Il bordo è costituito da un’ampia fascia monocroma nera; il campo presenta su fondo bianco un paesaggio nilotico, schematicamente delineato, in nero, su tre registri: tra papiri e fiori di loto stilizzati si riconoscono nel primo un ibis e una pernice; nella fascia mediana un asino carico di due anfore davanti ad un coccodrillo; nell’inferiore una papera. Una vasta lacuna interessa l’angolo N del pavimento e un’altra il settore centrale (intaccando il muso dell’asino e del coccodrillo). Il lato SO del tessellato presenta una linea irregolare di dentelli formati da lastrine allungate di marmo bianco di varie dimensioni: potrebbe indicare l’originale presenza di una soglia.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in un bordo a fasce monocrome alternate, redatto da filari paralleli di tessere ad ordito diritto, e un campo a fondo bianco decorato da un reticolato di fusi sdraiati alternati a quadrati, che generano ottagoni concavi (var. di DM 163d).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico in pessimo stato di conservazione: rimane un lacerto di bordo articolato in fasce monocrome giustapposte e alcuni piccoli frammenti del campo, che sembra presentare un ordito di tessere bianche a filari paralleli.

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Lastrine di rivestimento pavimentale (triangoli equilateri di palombino, lato 15), riconducibili a sectilia pavimenta in materiali non marmorei o misti, a piccolo modulo.

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Affidabilità cronologica:
Frammento di mosaico di 34 ×2 4 cm, 9 di spessore, con tessere grossolane bianche e traccia di decorazione geometrica a tessere nere, non intellegibile sulla base della documentazione edita. Dimensioni tessere cm 1,2.

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Tratto di tessellato monocromo delle dimensioni di cm 39 × 37 spesso 9,con tessere bianche molto irregolari, con dimensioni di cm 1 × 2,5.

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Affidabilità cronologica:
Fra i materiali antichi individuati durante le ricognizioni sono stati identificati alcuni «rombi pavimentali di marmo bianco, di 24 ×15 cm di diagonale, profondi 3 cm» (RMS-CS07), probabilmente elementi di palombino pertinenti a sectilia in materiali non marmorei o misti. Noti solo da descrizione, manca nell'edito la documentazione grafica e fotografica.

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Resti di pavimenti in opus sectile a piccolo modulo in materiali litici («lastre esagonali di marmo bianco», verosimilmente palombino, e «mattonelle romboidali di paesina verde»: QUILICI 1986). Noti soltanto da descrizione, manca la documentazione fotografica.

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Resti di tessellato con «intreccio a canestro» (QUILICI 1986), riconducibili al gruppo DM 104. Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tratto di tessellato monocromo («mosaico a fini tessere bianche»). Il pavimento è noto solo da descrizione,
manca nell’edito la documentazione fotografica. L’assenza di ulteriore documentazione e la connotazione
aspecifica non consentono di puntualizzare la cronologia del manufatto, che potrebbe però essere compresa nell’ambito della tarda età repubblicana o primo imperiale, in base a quanto suggerito da altri elementi archeologici.

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Tessellato bicromo di soggetto ignoto; non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile, privo di decorazione. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato bicromo, a fondo bianco con punteggiato di tessere nere (DM 107a), con emblema o pseudoemblema centrale, di cui resta soltanto parte della cornice.

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Affidabilità cronologica:
Frammenti di tessellato bicromo con decorazione geometrica (quadrato contenente una stella a sei punte inscritta in un cerchio), per i quali è stata proposta l’appartenenza ad uno schema “a cassettoni”.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato con decorazione geometrica a tessere nere su fondo bianco (composizione ortogonale di croci di scuta intorno ad un cerchio, var. DM 153a), integrata, in un momento successivo, con un ampio rappezzo costituito da grandi tessere marmoree irregolari di colore bianco e bigio, tessute per filari paralleli.

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Affidabilità cronologica:
Il mosaico a tessere nere su fondo bianco, consta di un pannello quadrangolare, bordato da una fila di ogive e squame adiacenti (DM 49a), all’interno del quale si sviluppa una decorazione vegetale e figurata a schema centralizzato (quattro kantharoi baccellati angolari, dai quali fuoriescono tralci di vite su cui si posano volatili), convergente verso un elemento centrale – forse uno pseudoemblema con scena dionisiaca – già in antico sostituito da un rappezzo formato da lastre marmoree e da almeno due formelle di opus sectile (conservate soltanto in impronte). Gli spazi di risulta fra il pannello e le pareti del vano, a pianta circolare, sono decorati con una composizione ortogonale di cerchi secanti (DM 237a), redatta – come il bordo del pannello centrale – con tessere di modulo maggiore.

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Tessellato monocromo di filari di tessere bianche in ordito obliquo (DM 105a). Il bordo è costituito da una fascia più esterna, di larghezza maggiore, di tessere nere in ordito rettilineo, tre filari bianche di tessere in ordito rettilineo, una larga fascia bianca in ordito obliquo e una fascia di quattro file di tessere nere (DM 1y), separata dalla precedente e dal campo, da tre file di tessere bianche in ordito rettilineo.

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Cementizio a base fittile decorato con tessere litiche di colore bianco. Bordo costituito da una fila di svastiche a giro semplice e di quadrati, non contigui (DM 38a), qui delineata da una linea semplice dentata; il campo, ulteriormente inquadrato da una linea semplice dentata (DM 1e), è decorato con un motivo a reticolato romboidale (DM 201c), anche questo disegnato da una linea semplice dentata. La superficie conserva ampie tracce di rubricatura.

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Cementizio a base fittile decorato con tessere litiche di colore bianco. Il campo, inquadrato da una doppia linea di tessere (DM 1i), è decorato con un motivo a reticolato romboidale (DM 201c), disegnato da una linea semplice dentata. La decorazione è interrotta, nella parte centrale, da uno pseudoemblema rettangolare (di dimensioni non determinate) decorato con inserti litici (di colore bianco, nero e verde) disposti irregolarmente (DM 103a).

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in cementizio a base fittile con punteggiato irregolare di inserti («pavimento in calcestruzzo con inserti lapidei decorativi», QUILICI 1976), genericamente assegnabile al gruppo DM 103a. Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione fotografica.

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Tessellato bicromo con decorazione geometrica e figurata, raffigurante una scena di combattimento fra Teseo e il Minotauro, inserita all’interno di una rappresentazione di labirinto (DM 325). Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo con decorazione figurata (scena marina raffigurante Nettuno nell'atto di inseguire una ninfa). Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Tessellato bicromo con decorazione figurata (ittiocentauro fra animali marini). Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Il mosaico mostra una cornice con il motivo delle mensole in prospettiva (DM 99i) posta ad inquadrare uno “stralcio” di composizione triassiale a nido d’ape (DM 415b): in un cerchio ed intorno ad un esagono, sei esagoni regolari, adiacenti fra loro, qui delineati da una ghirlanda d’alloro in ciuffi di cinque foglie (DM 89b), gli esagoni caricati da vasi argentei ricolmi di frutta (nell’esagono centrale collocata in una cesta di vimini); ai quattro angoli, negli spazi di risulta, si collocano quattro teste di Venti. Il tessellato fu pesantemente restaurato nel 1855 prima della sua collocazione nei Musei Vaticani, dove si trova tuttora.

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Affidabilità cronologica:
Il mosaico, a tessere nere su fondo bianco, fu significativamente rimaneggiato a seguito delle operazioni di strappo e ricollocazione in uno degli ambienti del piano nobile di Palazzo Massimo alle Colonne (corso Vittorio Emanuele): esso è tuttavia rappresentato, verosimilmente nella condizione immediatamente successiva alla scoperta, in un’incisione di Francesco Rinaldi del 1818. Bordato su due lati da fasce speculari contenenti un cratere a calice in posizione centrale da cui si dipartono tralci vegetali (DM 64), il campo – incorniciato da un meandro (DM 33e) e da una treccia a tre capi (DM 72b) – è decorato con uno scudo di triangoli bianchi a base curvilinea, di dimensioni decrescenti verso l’interno, nella variante di 49 triangoli su 22 ordini (DM 327a); ai quattro angoli, negli spazi di risulta, si collocano alternatamente crateri a calice e anfore, dai quali fuoriescono tralci vegetali; al centro dello scudo è uno pseudoemblema con Gorgoneion del cd. tipo bello, redatto con tessere policrome litiche e vitree.

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Mattoncini rettangolari disposti a spina di pesce a formare un opus spicatum. Non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica del pavimento.

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Pavimento in cementizio a base fittile, monocromo, con cordoli agli angoli. Manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi, formato da mattoncini rettangolari disposti a spina di pesce a formare un opus spicatum. Mancano nell'edito documentazioni grafiche e/o fotografiche.

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Tessellato a decoro geometrico, articolato in un bordo costituito da un'ampia fascia monocroma nera profilata internamente da una seconda fascia monocroma bianca, e un campo decorato da un punteggiato di crocette bianche su fondo nero (DM 108a); non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato a decoro geometrico realizzato da tessere rettangolari (cm 1 x 2.5) tagliate irregolarmente (le bianche in palombino). Era articolato in bordo a fasce alternate (nero, bianco, e “a tessere di vari colori”: predominavano i colori grigio ferro, verde chiaro, giallo, rosa mattone e bianco: da Felletti 1955, in bibliogarafia, p. 209) lungo le pareti esterne e lungo l’impluvium, e campo monocromo bianco redatto da tessere rettangolari disposte a canestro. Non è disponibile nell’edito documentazione grafica e/o fotografica del pavimento.

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Cementizio a base litica (“biancastro”: Felletti 1955, in bibliografia, p. 211), punteggiato irregolarmente da inserti litici (pietruzze di lava); non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica del rivestimento nell’edito.

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Pavimento in tessellato bicromo a motivi geometrici: il bordo è costituito da una fascia monocroma nera, il campo da un ordito regolare di tessere retttangolari a filari paralleli. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica del pavimento.

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Pavimentazione in tessellato tricromo a decoro geometrico, il cui soggetto è una composizione centralizzata di file di quadrati neri sulla diagonale, che generano file di rettangoli bianchi, anch'essi sulla diagonale, decorati alle estremità da quadratini in colore a contrasto (viola); dalla documentazione fotografica disponibile non è possibile distinguere se siano realizzati da tessere o inserti. Il bordo è costituito da fasce monocrome alternate (3 nere e 2 bianche).

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Cementizio a base litica (“battuto di tufo biancastro”: Felletti 1955, in bibliografia, p. 211), punteggiato irregolarmente da inserti litici (pietruzze di lava); non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica del rivestimento nell’edito.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: il campo a fondo bianco era punteggiato irregolarmente da tessere grigie (lava); non abbiamo notizia della presenza di bordo.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in bordo a fascia monocroma nera e campo monocromo bianco il cui soggetto è un campo omogeneo (ordito di filari paralleli); sappiamo che le soglie erano musive ma mancano descrizioni o documentazione grafica e/o fotografica delle stesse.

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Tessellato monocromo bianco a campo omogeneno (ordito di filari paralleli); non si ha notizia della presenza di un bordo. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Frammenti, rinvenuti in giacitura secondaria, di cementizio a base fittile decorato
con tessere tipo DM 103a-b. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum). Noto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Punteggiato regolare di tessere o dadi (DM 107a-b) bianchi su fondo nero, inquadrato da doppia cornice lineare periferica (DM 1y) di tessere bianche.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato non ulteriormente specificato, probabilmente monocromo.

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Affidabilità cronologica:
Mosaico monocromo di tessere bianche. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Lacerto di pavimentazione in cementizio, probabilmente in origine rubricato, punteggiato da numerosi inserti litici di forma irregolare, di colore bianco e nero ( "con piccole scaglie bianche e nere", De Franceschini 2005, p. 5). Non si conserva traccia di bordo.

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Lacerto di pavimento in cementizio (rubricato?) punteggiato regolarmente da crustae romboidali bianche. Non c'è traccia di bordo.

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Cementizio rubricato ("colore rosso vivo") punteggiato da crustae ("grosse tessere bianche": i passi virgolettati sono tratti da De Franceschini 2005, p. 5). Il decoro è geometrico: il bordo presenta un punteggiato irregolare ed è profilato verso il campo da una fila serrata di crustae quadrangolari bianche, le stesse che punteggiano regolarmente il campo.

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Frammento di tessellato bicromo a decoro geometrico: si tratta di una porzione di campo a fondo bianco con tessere disposte in filari obliqui, paralleli tra loro, punteggiato da crocette bicrome in colore contrastante; non rimane traccia del bordo.

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L'ambiente A conosce due successive pavimentazioni: la prima è in cementizio a base fittile, databile alla I fase della villa, e viene coperta da un tessellato. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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L'ambiente A conosce due successive pavimentazioni: la recenziore è un tessellato, privo di ulteriori indicazioni e verosimilmente monocromo. Non è disponibile nell'edito docuemtazione grafica e/o fotografica.

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Lacerti di pavimentazione in cementizio a base fittile. Nell'edito manca documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile, punteggiato irregolarmente da inserti litoidi e musivi; non si ha notizia della presenza di un bordo. Nella relazione di scavo (archivio SAR) è così descritto: "cocciopesto puntinato con scaglie di marmi bianchi e neri, frammenti di paesina verde e tessere bianche, nere e rosse (di cotto) disseminati alla rinfusa" (De Franceschini 2005, p. 113). Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato geometrico, articolato presumibilmente in un bordo (di cui non si ha notizia) e un campo decorato da un motivo geometrico identificato come 'cancellum'; nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica ma Calci, che pubblica lo scavo, propone come confronto iMorricone 1967, fig. 7, tav. II, 8.

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Pavimento in tessellato a decoro geometrico, articolato in un bordo a doppia fascia nera e un campo monocromo bianco ad ordito di tessere a filari paralleli. Manca nell'edito docmentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, il cui soggetto è una una rete di quadrati disegnati da fusi e foglie lanceolate (DM 131a). Manca nell'edito la documentazione fotografica; il motivo è ben visibile nella pianta di CALCI, MESSINEO 1987-88, p. 448, fig. 162.

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Pavimento in cementizio a base fittile privo di inserti, al cui centro era un ampio pseudoemblema in sectile di cui rimane l'impronta in negativo; nella malta si legge il modulo a quadrati divisi in quattro triangoli (clessidre). E' possibile che il pannello, che trova confronti in età augustea, sia stato inserito successivamente nel pavimento e vada datato alla II fase della villa (De Franceschini 2005, p. 113).

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Pavimento in cementizio a base fittile con inserti musivi: punteggiato di tessere bianche disposte in file oblique tra loro parallele (reticolato di rombi, DM 201c). Non si ha notizia del bordo. Manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Cementizio a base fittile posto a rivestimento del fondo della vasca A (dim. 2,5 x 2,5). Noto solo da descrizione, manca la documentazione fotografica.

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Pavimento in tessellato a grandi tessere laterizie posto a rivestimento del fondo della vasca C. Noto solo da descrizione, manca la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Sectilia pavimenta in materiali marmorei e, verosimilmente, a modulo quadrato («commessi con quadri a rombi, di marmi venati»). RInvenimento noto soltanto da descrizione, privo di documentazione iconografica.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato bicromo, probabilmente con schema geometrico semplice («mosaico grossolano, a chiaro scuro»), ma non identificabile. RInvenimento noto soltanto da descrizione, privo di documentazione iconografica.

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Pavimento inferiore del vano, in laterizi sesquipedali. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in tessellato, probabilmente monocromo. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento inferiore del vano, in laterizi sesquipedali. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento inferiore del vano, in laterizi sesquipedali. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in tessellato, probabilmente monocromo, rinvenuto in frammenti nello scavo del vano e pertinente, con ogni probabilità, al pavimento superiore. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile con tracce di rubricatura superficiale. Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile. Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Cementizio a base litica, a fondo bianco, decorato con un punteggiato regolare di grandi tessere nere (DM 103e). Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile, successivamente obliterato da una pavimentazione in bipedali. Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Pavimento in bipedali (sovrapposto all'originario rivestimento in cementizio a base fittile), di cui restano scarse tracce. Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile. Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Tessellato noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.Se ne ignorano le caratteristiche, anche se l'assenza di indicazioni circa la presenza di eventuali motivi decorativi fa pensare che si tratti di un mosaico monocromo.

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Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum). Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile. Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile. Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile decorato con tessere ("cocciopesto con tesserine": DE FRANCESCHINI 2005, p. 59), forse DM 103b o variante. Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile. Noto da fonte d'archivio e segnalazione bibliografica, manca la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile con tracce di rubricatura. Noto soltanto da descrizione, manca la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento (-i) in opus sectile, verosimilmente a piccolo modulo, documentato (-i) da elementi lapidei di specie variate ("frammenti di piastrelle di calcare e di marmi": DE FRANCESCHINI 2005, pp. 58-59) recuperati nel corso dello scavo degli ambienti ipogei T1-2 (QUILICI 1976, p. 307).

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Affidabilità cronologica:
Pavimento (-i) a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum), documentato (-i) da numerosi mattoncini recuperati nel corso degli scavi.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato bicromo geometrico a tessere nero su fondo bianco. Il campo decorativo, bordato da una semplice fascia di tessere nere (DM 1y), era ornato con una composizione di denti di sega, in colore contrastante, con effetto di spine (DM 198c) (QUILICI 1976, p. 307: "fila alterne in bianco e nero, di grossi triangoli sovrapposti, in modo che i vertici rettangoli cadessero al centro delle basi dell'ordine contiguo"). Il pavimento è documentato da alcuni frammenti recuperati nel corso dello scavo degli ambienti T1-2., noti soltanto da descrizione.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento (-i) in tessellato, verosimilmente monocromo e con ordito irregolare, tipo DM 105b ("mosaico grossolano": DE FRANCESCHINI 2005, pp. 58-59), documentato (-i) da diversi frammenti recuperati nel corso degli scavi.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato monocromo di filari paralleli di tessere bianche in ordito rettilineo (DM 105a), con semplice cornice periferica di tessere nere (DM 105a), documentato da alcuni frammenti recuperati nel corso dello scavo degli ambienti T1-2.

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Affidabilità cronologica:
Elementi rombici pavimentali, di materiale non specificato, probabilmente pertinenti ad un pavimento in opus sectile, di modulo non identificato.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum). Noto soltanto da descrizione.

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Affidabilità cronologica:
Frammenti di tessellato geometrico a tessere bianche e nere, motivo non identificato. Noti soltanto da descrizione.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento cementizio a base fittile ("signino"), privo di decorazione. Noto soltanto da descrizione.

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Affidabilità cronologica:
Cementizio a base fittile con inserti lapidei («signino intassellato di marmo greco»), riconducibile
al gruppo DM 103a. Noto soltanto da descrizione.

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Pavimento a commesi laterizi: opus spicatum. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerto di pavimento in cementizio a base fittile punteggiato regolarmente da inserti musivi che disegnano un reticolato di linee punteggiate (rete di quadrati); non abbiamo notizie del bordo. Non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerto di pavimento in cementizio a base fittile punteggiato regolarmente da inserti musivi che disegnano un reticolato di linee punteggiate (rete di quadratii); non abbiamo notizie del bordo.

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Pavimento in cementizio a base fittile con inserti musivi che delineano un decoro geometrico, il cui soggetto è una scacchiera. La soglia verso l'atrio presentava anch'essa un motivo geometrico realizzato da tessere musive allettate nel cementizio.

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Cementizio a base fittile punteggiato da inserti musivi che disegnano un motivo geometrico; la soglia verso l'atrio A è realizzata nella medesima tecnica, ma con un diverso soggetto decorativo.

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Pavimento in battuto; non è disponibile nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base non determinabile ma probabilmente fittile ("battuto": DE FRANCESCHINI 2005, p. 206) privo di inserti; la vasca centrale presenta invece rivestimento a commessi laterizi: opus spicatum. Nell'edito non è disponibile documentazione grafica e/o fotografica.

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Lacerto di pavimento in cementizio a base fittile punteggiato regolarmente da inserti di tessere musive, di cui esiste solo documentazione grafica; non si ha notizia del bordo. L'impluvium centrale consiste in una vasca rettangolare rivestita in commessi laterizi; manca la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi sesquipedali. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi sesquipedali. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi sesquipedali. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Resti di tessellato non ulteriormente specificati (monocromo?). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Resti di tessellato non ulteriormente specificati (monocromo?). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Resti di tessellato non ulteriormente specificati (monocromo?). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pevimento in cementizio a base fittile, sovrapposto ad una precedente pavimentazione a commesso di laterizi (RMS-VMel03). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum), coperto da un successivo livello in cementizio (RMS-VMel11). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi sesquipedali. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Sectile marmoreo di cui rimangono scarsi resti e le impronte delle preparazioni, dalle quali si può ricostruire una decorazione con schema base a modulo quadrato riconducibile probabilmente al Q3 della classificazione Guidobaldi.

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Tessellato policromo molto lacunoso; si conserva un frammento del bordo, composto da una fascia monocroma nera seguita da un motivo a onde in colori contrastanti con effetto ambivalente e una linea semplice in colore a contrasto che definisce il profilo verso il campo. Questo presentava una decorazione vegetale (serti acantiformi e girali vegetali) che sembra riproporre lo schema compositivo del vano A; doveva incorniciare delle figure umane di cui restano scarsissime tracce: la metà inferiore di una figura stante, maschile, in uno degli angoli e la testa e parte del busto di un'altra figura (erote?) al centro. Non è possibile identificare il soggetto della scena figurata.

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Tessellato a motivo geometrico, articolato in bordo a fascia monocroma profilato verso il campo da una doppia linea in colore a contrasto (o da due strette fasce, dal disegno non è chiaro lo spessore dei motivi decorativi) e campo decorato da una composizione ortogonale di coppie di pelte attorno ad un quadrato concavo sulla diagonale, qui caricato da un quadrato dai lati concavi in colore a contrasto; gli spazi circolari creati dalle pelte sono anch'essi occupati centralmente da un quadrato in colore a contrasto (var. di DM 227d).

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Sectile marmoreo, di cui rimangono scarsi elementi e le impronte della preparazione, da cui si può ricostruire uno schema a modulo quadrato reticolare.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in un bordo a fascia monocroma e un campo decorato con una composizione ortogonale di meandri di svastiche (con effetto di croci adiacenti, delineate) (var. di DM 188a).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in bordo con treccia a due capi in colore contrastante, linea dentellata e fascia monocroma, e campo con composizione ortogonale di stelle di otto losanghe, caricate da un elemento floreale stilizzato, contornate da quadrati, campiti da nodi di Salomone, e rettangoli, a loro volta caricati da una stuoia (var. di DM 178d). Negli spazi di risulta angolari, cespi di acanto.

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Tessellato policromo a decoro geometrico, articolato in un bordo con denti di sega e fasce monocrome e campo decorato da un motivo geometrico il cui soggetto è una composizione reticolata di quadrati curvilinei ed ellissi sdraiate, adiacenti, con elementi riempitivi vegetali stilizzari (fiori esplosi) e geometrici, formanti ottagoni irregolari e concavi, delineata da trecce a due capi (DM 253f).

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Tessellato bicromo di cui si conserva un lacerto di campo del mosaico; si ricostruisce un decoro geometrico (doppio reticolato dritto ed obliquo di linee semplici e file di quadratini sulla diagonale, var. DM 126c). Nessuna traccia del bordo, che possiamo immaginare redatto nella medesima tecnica. Rispetto agli altri pavimenti del settore, il pavimento presenta tessere di dimensioni minori: alcuni ritengono che possa essere segno di una datazione più alta (MUSCO, LUGARI 2010, p. 498).

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Tessellato composto da un bordo policromo a decoro geometrico e un campo bicromo con decorazione vegetale e figurata (scena dionisiaca). Il bordo è articolato in una fascia monocroma nera, una linea semplice di tessere bianche, una coppia di linee di squame sovrapposte (formanti squame e mezze squame) a colori contrastanti, una fascia monocroma bianca e una treccia policroma a tre capi su fondo nero che delimita il campo. Questo presenta entro cornici simmetriche formate da rami acantiformi e girali vegetali che si dipartono dai vertici quattro figure stanti interpretate come stagioni: l'unica completamente conservata è riconoscibile come la Primavera sulla base dell'iconografia (tunica, fiori tra i capelli e cesto di fiori come attributo); centralmente sono due figure stanti: un satiro che impugna per la coda un serpente con la mano destra e regge un lagobolon con la sinistra e una menade vestita di tunica che suona un timpano.

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Tessellato bicromo articolato in bordo costituito da una fascia monocroma nera punteggiata irregolarmente da tessere bianche e fascia bianca profilata all'interno da una linea semplice nera, e campo decorato da una composizione reticolata di elissoidi tangenti, qui caricati da semicerchi, formanti quadratai concavi alternativamente grandi e piccoli, in colori contrastanti (var. DM 252d) Nel 2010 il mosaico presentava uno stato di conservazione mediocre.

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Tessellato bicromo che versa in pessimo stato di conservazione. Dall'edito (descrizioni e disegni) si ricava che avesse un bordo geometrico affine a quello dell'adiacente ambiente A, il cui soggetto decorativo è una coppia di linee di squame sovrapposte in colori contrastanti. Il campo presenterebbe una decorazione a girali vegetali (simile per schema a quello di A) con elementi figurati; sarebbe riconoscibile un cervo di cui rimarrebbero parte del muso e delle zampe anteriori.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico; il bordo è costiuito da una fascia monocroma nera punteggiata irregolarmente da tessere di modulo maggiore in colore a contrasto, una fascia monocroma bianca ad ordito diritto e una linea semplice di tessere nere; il campo presenta una coppia di sinusoidi opposte e tangenti composte da semicerchi tangenti e contrapposti, in colore contrastante, formanti una fila di esagoni allungati e sdraiati con quattro lati concavi (DM 48c).

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Pavimento in cementizio a base fittile con tessere musive bianche disposte regolarmente a creare un reticolo di linee (DM 201c), con effetto di rombi. Non si hanno notizie dell'eventuale presenza di bordo. Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Pavimento in cementizio a base fittile punteggiato (irregolarmente?) da tessere musive bianche e nere e da crustae calcaree (irregolari?) di vari colori, non specificati (DM 103c); non si ha notizia della presenza di un bordo. Manca nell'edito la documentazione grafica e/o fotografica.

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Soglia musiva decorata da un campo con tre cerchi neri assiali e tangenti tra loro, allineati su fondo bianco (var. di DM 231a), incorniciata da un bordo monocromo nero in cui si osserva l'uso di tessere bianche irregolarmente sparse sulla superficie.

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Affidabilità cronologica:
Opus sectile in materiali misti, a modulo quadrato medio da cm 33, con motivo “a stuoia listellata” L/QrlQ:H2 (quattro rettangoli disposti attorno ad un quadrato centrale di 10 ×10 cm). I rettangoli, separati da listelli di ardesia larghi cm 1, erano in palombino o marmo bianco italico, il quadrato centrale in giallo antico e, sporadicamente, africano.

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Affidabilità cronologica:
Frammenti di pavimentazione a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum). Noti soltanto da descrizione, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Dalle relazioni di scavo, redatte dal Lugli, sappiamo che nel corso dei lavori furono riportati in luce frammenti di tessellato monocromo bianco «di buona esecuzione». I tratti musivi sono documentati solo nelle descrizioni, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Pavimento a commessi laterizi (quadrati); ne manca nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato rinvenuto in numerosi frammenti (tanto da rendere possibile immaginare un restauro completo, SANTOLINI 2001, p. 475). Non si ha notizia del bordo, presumibilmente nella stessa tecnica e a decorazione geometrica; nei lacerti del campo sono elementi figurati (figure umane, volatili, piante) dai quali non è possibile ricostruire il soggetto della scena (caccia?).

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Tessellato monocromo bianco a decoro geometrico (campo omogeneo - DM 105a); non si ha notizia del bordo. Le tessere, delle quali non sappiamo le dimensioni, dovevano essere piuttosto piccole perchè sono definite "tesserine" (ROMANELLI 1933, p. 249). Non esiste documentazione grafica e/o fotografica del pavimento.

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Tessellato bicromo articolato in bordo a motivo geometrico (fasce monocrome alternate) e campo figurato, il cui soggetto è una scena marina: si identificano quattro figure (due Nereidi e due Tritoni) a cavallo di mostri marini, un delfino ed un pesce al centro del vano. Lo sfondo è reso sinteticamente da linee nere sul fondo bianco, che evocano con ogni probabilità le onde.

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Tessellato bianco a decoro geometrico (campo omogeneo - DM 105a); non si ha notizia della presenza di bordo. Le tessere, delle quali non sappiamo le dimensioni, dovevano essere piuttosto piccole perchè sono definite "tesserine" (ROMANELLI 1933, p. 249). Non esiste documentazione grafica e/o fotografica del pavimento.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato monocromo bianco. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Dalle relazioni e dai giornali di scavo si ricava soltanto la menzione – priva di ulteriori indicazioni – di alcuni resti di mosaico monocromo a tessere bianche. Manca la documentazione grafica o fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tessellato non ulteriormente specificato. Noto da testimonianze orali, manca la documentazione grafica e fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tratto di pavimento cementizio a base fittile decorato con tessere o inserti («tessere affogate in calcestruzzo tenacissimo»: QUILICI 1986, p. 140), riconducibile al gruppo DM 103b-c. Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Frammenti di pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce («pezzi d’opera spicata in cotto»: QUILICI 1986, p. 140). Noti soltanto da descrizione, manca la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Tratto di tessellato, probabilmente monocromo («minuto mosaico di tessere bianche»: QUILICI 1986, p. 140). Noto soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Frammenti di tessellato a fondo nero, probabilmente monocromo («pezzi di mosaico nero»: QUILICI 1986, p. 140). Noti soltanto da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in tessellato, non ulteriormente descritto, forse monocromo. Noto soltanto in bibliografia.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in opus sectile marmoreo a modulo quadrato. Modulo Q2 (quadrato con quadrato inscritto diagonalmente) da cm 41.5, composto da lastrine di portasanta, africano, pavonazzetto, marmi bianchi e venati, greco scritto. Del pavimento si conservano un tratto di cinque formelle disposte su due file, ricomposte su un pannello di cemento ed affisse nell'atrio del palazzo "delle Generali" (al civico 179 di via Suvereto).

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Affidabilità cronologica:
Pavimento in opus sectile marmoreo con motivo isodomo listellato L/R:I1, composto da lastre di pavonazzetto da cm 30 × 52.8-67.5, bordate da listelli di giallo antico larghi cm 3.7-5.3. Del pavimento, in origine esteso longitudinalmente su circa 25 filari, si conserva un tratto di quattro filari, ricomposti su un pannello di cemento ed affissi nell'atrio del palazzo "delle Generali" (al civico 179 di via Suvereto).

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Tessellato con inserti, documentato da alcuni frammenti rinvenuti al sopra della volta della cisterna sottostante l'atrio. Un tratto, forse pertinente alla parte centrale dell'ambiente, era a crustae rettangolari policrome su fondo monocromo nero; un altro tratto, forse relativo alla pavimentazione dell'ambulacro, presentava fondo monocromo con tessere "a stuoia" punteggiato di inserti litici. Entrambi i pavimenti risultano coperti da un successivo pavimento a lastre irregolari di marmo. Immsgine rivestimento da MESSINEO, VIGNA 1987-88, fig. 235.

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Tessellato bicromo a motivi geometrici. Dalla documentazione edita si osserva soltanto il campo, decorato da una composizione ortogonale di esagoni tangenti per quattro angoli formanti quadrati e stelle a quattro punte, in colori contrastanti (DM 186d). Tessere di piccole dimensioni, di colore azzurro (per gli esagoni e i quadrati) e bianco. Il pavimento è assegnato dalla De Franceschini ora alla II, ora alla III fase del complesso, con una preferenza per il termine cronologico più avanzato, per l'uso delle tessere azzurre, ritenuto "di epoca più tarda" (DE FRANCESCHINI 2005, p. 64, nota 20).

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Tessellato bicromo a motivi geometrici, non ulteriormente specificato. Noto da citazione bibliografica, manca la descrizione e la documentazione fotografica.

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Pavimento a lastre irregolari di marmo bianco. Noto solo da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile decorato con tessere, non ulteriormente specificato. Noto da citazione bibliografica, manca la descrizione e la documentazione fotografica.

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Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum). Noto solo da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile. Noto solo da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile. Noto solo da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile. Noto solo da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Cementizio a base fittile. Noto solo da descrizione, manca nell'edito la documentazione fotografica.

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Affidabilità cronologica:
Pavimento a commesso di laterizi disposti a spina di pesce (opus spicatum).

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Cementizio con inserti litici regolari policromi a creare un disegno geometrico. Non esiste nell'edito documentazione grafica e/o fotografica.

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Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in un bordo decorato da fasce monocrome alternate (DM 1y) e un campo a fondo bianco punteggiato regolarmente da crocette nere (DM 108a).

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Tessellato bicromo a decoro geometrico: dalla documentazione fotogafica non sembra distinguibile un bordo (forse una fascia monocroma nera - DM 1y); il campo era decorato da una fila di dischi non tangenti, bianchi su fondo nero (stralcio di composizione tipo DM 234a?).

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