Pavimento in tessellato bianco e nero, rinvenuto solo per un piccolo tratto, con le tessere nere "formanti una greca sul fondo delle bianche" (G. Malmerendi, Relazione, 8/03/1952, B/4 prot. 503, Archivio SAER Bologna). Il pavimento attualmente non è più reperibile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato policromo, di cui è stata rinvenuta solo una piccola parte. Il pavimento è costituito da un tappeto presumibilmente quadrato, bordato da due file di ogive a parete sinuosa, giustapposte e tangenti, le due file contrapposte ogive a punta iridate, da una linea tripla bianca e da una linea doppia nera. Il tappeto presenta una decorazione di cui resta un cantharos angolare, da cui si diparte una candeliera vegetale verso il centro del tappeto e un vaso al centro dell'unico lato rimasto, da cui si dipartono racemi stilizzati con figure di uccelli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, di cui è stata rinvenuta solo una piccola parte. Il tessellato bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, è interrotto da uno pseudoemblema bordato da una linea tripla bianca, una nera, una bianca, da una treccia a due capi, in bianco su fondo nero, da una linea doppia bianca, da una linea dentellata nera e da una linea semplice nera. Dello pseudoemblema resta solo un lacerto di un angolo, in cui si trova una pelta nera su fondo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, di cui è stato rinvenuto solo un piccolo lacerto, tanto che lo schema decorativo non è ricostruibile. Il tratto di pavimento conservato è probabilmente una parte del bordo, costituito da una treccia a due capi, in bianco e nero, e da una decorazione vegetale, di cui restano pochi racemi ad andamento circolare. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato di cui è stato rinvenuto solo un lacerto. Il tessellato bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, è bordato da un'ampia fascia bianca a ordito dritto e da una linea tripla nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato policromo, con 11 tappeti giustapposti, rinvenuto per una parte nel 1938 e per una parte tra il 1995 e il 1996. Il tappeto è lacunoso e ne è stata rinvenuta circa il 50% della superficie originaria. I tappeti sono compresi in un bordo costituito da una fascia di almeno 7 file di tessere ocra a ordito dritto, da una treccia a due capi policroma con occhielli e da una linea tripla in tessere bianche, che separa anche i tappeti. Questi ultimi sono così suddivisi: il primo è pressochè quadrato e occupa tutta la larghezza dell'ambiente; è seguito da due tappeti, uno rettagolare e uno quadrato, che insieme occupano tutta la larghezza del vano; il resto è suddiviso in 8 tappeti quadrati, di cui 4 occupano una metà e i restanti 4 l'altra metà. Manca interamente la decorazione di uno dei tappeti quadrati (9). Vista la complessità dei motivi decorativi il pavimento è stato suddiviso in 11 UD. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato policromo, rinvenuto solo per un lacerto. Il tessellato è decorato da una composizione di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori, formanti quadrati e esagoni allungati, delineata. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in cementizio a base fittile con inserti in tessere musive bianche e nere. Entro un bordo costituito da una fascia in tessere nere a ordito dritto e da una linea semplice dentata bicroma, il tappeto è decorato da un punteggiato di crocette bicrome. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, rinvenuto solo per un piccolo lacerto. Il pavimento è in tessellato nero, a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una fascia bianca, a ordito di filari paralleli e obliqui, da una linea tripla bianca, da una fascia nera, da una fascia bianca e da una linea tripla nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lacerto di pavimento in tessellato, rinvenuto a fine '800, strappato e conservato fino agli anni Settanta, attualmente disperso. Il tessellato è decorato da un nido d'ape delineato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, rinvenuto per circa l'80% della superficie originaria. Il pavimento presenta una soglia con decorazione vegetale e un tappeto centrale bordato su tre lati da una scacchiera (con effetto di croci di 4 squadre campite da croci), da fasce bianche e nere alternate, e da una fila di denti di sega dentati. Il tappeto centrale è campito da una composizione ortogonale di mezze stelle di otto losanghe e di rettangoli adiacenti, alternativamente diritti e sdraiati (formanti quadrati). La superficie del pavimento è stata fortemente danneggiata da interventi successivi (la superficie è collassata in più punti). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato policromo, di cui è stata rinvenuta solo una parte della superficie originaria. La parte conservata presenta un bordo costituito da una treccia a tre capi policroma e da una linea tripla bianca, che affianca due tappeti, uno forse rettangolare e uno quadrato, giustapposti. Quello rettangolare è decorato da una treccia a quattro capi policroma, quello quadrato da una composizione centrata, attorno a un ottagono sulle diagonali, di 8 quadrati adiacenti all'ottagono centrale e 4 losanghe angolari contigue all'ottagono e adiacenti ai quadrati che determinano triangoli sui lati, a linee di tessere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato bicromo, rintracciato per una parte della superficie originaria. Entro un tappeto a tessere irregolari, di colore bruno e di modulo maggiore, si apre uno pseudoemblema in tessellato di cui restano parte delle cornici lineari e di una pelta angolare. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato bicromo, rintracciato per una parte della superficie originaria e di cui è stata staccata una sezione di 1x0.58m. Il frammento staccato è caratterizzato da una stesura in tessellato bianco a ordito dritto, con rare tessere nere disposte in modo casuale sulla superficie. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, con decorazione geometrica "a grosse tessere molto disgregate". Il pavimento non è stato strappato ed è presumibile che sia stato distrutto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per una piccola parte della superficie originaria. Il frammento conserva parte di un tappeto con composizione di ottagoni e quadrati disegnata da trecce a due capi, gli ottagoni scompartiti in quattro palmette con le punte rivolte verso il centro. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, rinvenuto solo per una parte e successivamente strappato e conservato in museo (lacerto di 1.44x0.62 m). Sulla base della decorazione sembra potersi ipotizzare una scansione pavimentale che comprende una soglia e un tappeto. La soglia era probabilmente decorata da uno schema a meandri e quadrati, di cui tuttavia si conserva solo un quadrato in prossimità del margine; il tappeto è invece decorato da un motivo a transenna, ossia un doppio reticolato dritto e obliquo di linee, formante triangoli ("transenna"). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, di cui è stata rinvenuta solo una parte, successivemente strappata e conservata in museo (lacerto di 1.25x0.75 m). Il tessellato è decorato da una composizione ortogonale di cerchi secanti (con effetto di quadrifogli e formanti quadrati concavi, con quadrato inscritto) e reticolato di linee secondo il verso dei fusi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, di cui è stata rinvenuta solo una piccola parte, successivamente strappata e conservata in museo (lacerto di 0.55x0.55m). Il lacerto, bordato da una fascia in tessellato bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, da una linea tripla bianca, da una fascia nera e da una linea tripla bianca, è decorato da una fila di esagoni adianceti, delineati in nero su fondo bianco. Non è da escludere che il lacerto sia la soglia del tessellato, decorato da una composizione ortogonale di cerchi secanti e reticolato di linee secondo il verso dei fusi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in cementizio a base fittile, con inserti in tessere bianche e nere disposte "senza ordine" (Reggiani 1944). Il pavimento non è stato strappato e molto probabilmente è stato distrutto dopo il ritrovamento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, di cui è stata rinvenuta solo una parte di 5.30 m per lato, successivamente strappata e attualmente conservata in museo in 4 lacerti. Il tessellato presenta un tappeto decorato da una composizione ortogonale di cerchi secanti, formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli; i fusi sono delineati in nero su fondo bianco e i qudrati concavi sono campiti da crocette. Nella decorazione a cerchi allacciati è inserito un quadrato campito da un quadrato a stuoia bicromo, su fondo nero. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Due lacerti di tessellato bicromo, appartenenti forse allo stesso pavimento. Il primo lacerto consiste in un rettangolo delineato in nero su fondo bianco e campito da 5 spine rettilinee corte, tutte nello stesso verso. Il secondo consiste in un rettangolo delineato in nero su fondo bianco con losanga inscritta, delineata in nero su fondo bianco. I lacerti sono stati lasciati in situ. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato policromo, di cui è stato rinvenuto solo un lacerto (di 0.73x0.40 m), successivamente strappato e conservato presso la caserma che occupava la sede dell'ex convento di S. Maria della Ripa. Ciò che resta della decorazione è un semicerchio con una treccia a due capi policroma su fondo scuro, campito da un motivo vegetale stilizzato e policromo su fondo nero, una linea tripla bianca, una fascia nera, una linea tripla bianca e una fascia con decorazione vegetale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Cementizio a base fittile con tessere bianche e nere. Il campo presenta un punteggiato di crocette bicrome, in colori contrastanti, bordato da una linea semplice dentata bianca e un meandro di svastiche a giro semplice e quadrati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in cementizio a base fittile messo in luce per una parte della superficie originaria e attualmente conservato per una sezione di 0.75x0.53 m. Il tappeto è decorato da una composizione ortogonale di meandri di svastica e quadrati, disegnata da una linea semplice dentata bianca, incorniciata da una linea semplice dentata bianca e nera e una linea semplice bianca. Su almeno un lato (ma dalla descrizione di Aldini sembra che si ripetesse su tutti i lati) il bordo è costituito da un doppio reticolato diritto ed obliquo di linee punteggiate bianche formante triangoli, con una tessera nera nei punti di incrocio. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Cementizio a base fittile con decorazione di tessere musive bianche: il pavimento, racchiuso entro un bordo a meandro di svastiche a giro semplice, è articolato in un pannello centrale con reticolato romboidale disegnato da linee semplici dentate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Cementizio a base fittile con tessere musive, messo in luce per una parte della superficie originaria e attualmente conservato per una sezione di circa 1.55x0.73 m. Il tappeto è decorato da un punteggiato di crocette bicrome bordato da una linea semplice dentata bianca e nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento si conserva per una superficie di 2.90x2m. Il tappeto è decoarato da una composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti, in colori contrastanti; ogni losanga è caricata da una losanga inscritta, ogni quadrato da un quadrato inscritto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tecnica mista, in cementizio a base fittile e tessellato, messo in luce per una parte della superficie originaria e di cui attualmente si conserva un riquadro di 0.92x0.92 m presso il Museo Archeologico di Forlimpopoli. Il tappeto, in cementizio a base fittile senza inserti, è bordato da una fascia in cementizio e da una fascia in tessellato, costituita da una fascia bianca a ordito dritto compresa tra due fasce nere e da una linea di grandi tessere bianche, allettate in modo irregolare. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato a grandi tessere irregolari per forma e dimensioni, a ordito di filari paralleli e obliqui; al centro è inserito uno pseudoemblema (1.23x1.23m) con bordo costituito da fasce di tessere bianche e nere, campito da un reticolato di linee doppie, che formano 16 scomparti caricati al centro da una svastica. Si conserva per una superficie di 3.35x1.75m. Al momento del ritrovamento, lo pseudoemblema era parzialmente lacunoso per circa il 15% della superficie; le lacune furono poi integrate per l'esposizione museale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato monocromo, messo in luce per una parte della superficie originaria. Il tappeto è in tessellato bianco, presumibilmente a ordito di filari paralleli e obliqui. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Due porzioni di tessellato bicromo a ornato geometrico che originariamente facevano parte dello stesso rivestimento; nel 1964 strappate e collocate in museo in due riquadri distinti. Il riquadro di dimensioni maggiori, 2.38x1.27 m, è ciò che rimane di una composizione ortogonale a meandro di svastiche, disegnato con treccia a due capi, e quadrato, caricato da un nodo di Salomone. Il frammento di dimensioni minori conserva solo una parte del bordo e troppo poco del campo per riuscire ad individuare il tipo di decorazione. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo che si conserva, in modo discontinuo, per una superficie di 7x5 m circa. L'accesso al vano avveniva per mezzo di una soglia musiva sul lato Nord, rettangolare di 0.30x2.22 m. Sul lato Sud, in posizione simmetrica rispetto alla soglia, è inserita una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati. Il bordo è costituito da una fila di torri e mura isodome con merli a T, su fondo bianco, da una fascia monocroma bianca, da una linea tripla nera e da una fascia monocroma bianca. Il campo è costituito da una composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori (formanti quadrati ed esagoni allungati), delineata; la composizione è interrotta al centro da uno pseudoemblema quadrato, completamente perduto, di cui resta parte del bordo, costituito da spine corte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo che si conserva per una superficie di 2x6m. Il bordo è costituito da una fascia monocroma bianca, da una fascia monocroma nera e da una fascia monocroma bianca. Il campo presenta una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale, i quadrati campiti da scudi incrociati Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce solo parzialmente e in due momenti differenti, la parte nord nel 1961 e la parte sud nel 1964. La porzione attualmente conservata in Museo è di 2x1.38 m. Il pavimento presenta un nido d'ape delineato, in cui ogni esagono presenta un esagono inscritto, su fondo bianco; nel campo è inserito uno pseudoemblema bordato da una linea doppia nera, da una fascia bianca, da un fila di denti di sega, dentati, nera, da una linea tripla nera e da una linea tripla bianca. È campito da un reticolato di trecce a due capi, con gli scomparti caricati da un quadrato delineato incluso, campito da un fiore di otto petali su fondo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, esplorato solo parzialmente. La porzione messa in luce presentava una "fascia nera in prossimità del margine" e un campo a crocette nere su fondo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento a commessi laterizi con esagonette di cotto di cui si conserva una sezione di 0.65x0.85 m, integrata per l'esposizione museale con esagonette antiche provenienti anche da altri siti cittadini . Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una parte della superficie originaria e di cui si conservano due sezioni di 1.8x0.92 m e di 1.77x0.82 m. Il pavimento è in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli, ed è bordato da una fascia bianca a ordito dritto e da una fascia nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una superficie di 2.75x1.75m, di cui esiste solo un disegno. Presenta un pannello con una composizione ortogonale delineata di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali e da quattro quadrati minori intono ad un quadrato. Una fascia monocroma bianca lo separa da un altro pannello che presenta una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe contornate da squadre, e di quadrati contornati da coppie di losanghe, adiacenti, formanti spazi di risulta quì scompartiti in due ottagoni, due quadrati e due coppie di losanghe. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per un'ampia porzione della superficie originaria, con tappeto scandito in tre pannelli giustapposti. I due pannelli laterali presentano una composizione ortogonale di cerchi secanti formanti quadrati concavi, in colori contrastanti, con due moduli diversi. Il pannello centrale, di 2.95x2.95 m, presenta uno "stralcio" di una composizione ortogonale di cerchi tangenti, in cui in un quadrato e attorno a un cerchio sono disposti 4 semicerchi sui lati e 4 quarti di cerchio angolari. Il pavimento è attualmente conservato in otto sezioni presso il Museo Archeologico di Forlì. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Riquadro di 1.45 x 1.24 m di un pavimento in tessellato che presenta una composizione reticolata di quadrati sulla diagonale tangenti, in colore contrastante, con spazi di risulta in forma di croci. Il riquadro è stato ricomposto ed è attualmente conservato presso il Museo Archeologico di Forlimpopoli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento a commessi di laterizi con mattoncini disposti a spina di pesce, rintracciato per buona parte della superificie originaria. Il pavimento era coperto da uno spesso strato di calce e era interrotto, in posizione decentrata, da una vaschetta a sezione circolare profonda circa 10 cm. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento a commessi di laterizi con mattoncini disposti a spina di pesce, rintracciato per buona parte della superificie originaria. Il pavimento era interrotto, in posizione centrale, da una vaschetta a sezione circolare profonda circa 10 cm. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato bicromo, rintracciato per una parte della superficie originaria (2.20x1.40m). Non è nota la decorazione del pavimento, ma sembra che la superficie fosse interrotta da una vaschetta di 70cm di diametro. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una parte della superficie originaria e di cui attualmente di si conservano due sezioni di 1.40x1.76 m e di 0.70x0.21 m. Il tappeto è in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, con poche tessere nere sparse sulla superficie senza ordine, interrotto al centro da uno pseudoemblema (?) decorato da una scacchiera bicroma. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una parte della superficie originaria e di cui attualmente si conservano due sezioni rispettivamente del bordo (0.42x0.48m) e del tappeto (0.93x0.41 m). Il tappeto è in tessellato bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una fascia con denti di sega dentati, neri, e da due fasce nere e bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento a commessi laterizi, una parte in esagonette e una parte in "quadrelli tagliati da tegole" (Maioli 1991-1992, p. 196), messo in luce per una piccola porzione della superficie originaria. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento a commessi di laterizi in mattoni sesquipedali, messo in luce per un'ampia porzione della superficie originaria. Il pavimento non è stato recuperato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato costituito da tre pannelli giustapposti, uno centrale più grande e due laterali. A causa dei limiti di scavo è stato messo in luce solo a metà, nel senso della lunghezza; lo schema decorativo originario è tuttavia ricostruibile. Un pannello laterale presenta una composizione di 8 semistelle di 8 losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. L'altro pannello presenta una composizione ortogonale di meandri di svastiche, ogni svastica in uno scomparto di reticolato. Il pannello centrale presenta una composizione centrata, in un quadrato e attorno a un ottagono, campito da un cantharos, fiancheggiato da 8 rettangoli perpendicolari alle diagonali e alle mediane, adiacenti all'ottagono centrale 8 "semistelle di 8 losanghe" sui lati contigue tramite i vertici dell'ottagono centrale e che attorniano i rettangoli e che determinano triangoli sui lati e angolari, e quadrati posti sulle diagonali, quì a linee di tessere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una parte della superficie originaria (5x2 m circa). La decorazione consiste in una composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno a un quadrato, realizzata in tessere bianche e nere; il bordo è costituito da una fascia in tessere scure di modulo maggiore, ricavate da ciottoli di fiume. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il rivestimento è stato fotografato al momento del ritrovamento. Dalla descrizione di Tobia Aldini si evince che si tratta di un tessellato geometrico, "con disegno a reticolo". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per la quasi totalità della superficie originaria e di cui si conserva una sezione di 3.45x3.45 m presso il Museo Archeologico di Forlimpopoli. All'interno di questo riquadro è presente uno pseudoemblema, bordato da una fascia di 5 tessere nere, da una fila di denti di sega, dentati, realizzata in tessere nere su fondo bianco, da una fascia di 5 tessere bianche e da una linea doppia nera; é campito da un cerchio in tessere nere al cui interno compare uno "stralcio" di una composizione triassale a nido d'ape, a treccia a due capi, nella quale attorno a un esagono centrale, quì perduto, si dispongono sei esagoni adiacenti e sei esagoni tronchi (triangoli a base convessa) ai margini, a linee di tessere, su fondo bianco. Nello spazio di risulta tra il quadrato che contiene il cerchio e il cerchio stesso si trovano decorazioni vegetali, tre uguali e una diversa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Esplorato solo parzialmente; del mosaico esiste il disegno di una porzione. Sulla base della descrizione di S. Aurigemma sappiamo che si tratta di un tessellato bicromo con decorazione geometrica: "Un cordone a cinque file di tasselli neri, racchiudente piccoli campi ovali di tasselli bianchi, girava attorno alla composizione centrale, che risultava anzitutto una fascia larga m. 0,19 - comprese le due file di tasselli neri di bordo - spartita a losanghe alternantisi con triangoli, e poi di un campo centrale a cerchi neri, di mm 185 di diametro, fra loro tangenti, al centro di ciascuno dei quali è un campo a quattro lati, coi lati inflessi verso il centro del cechio. Tra cerchio e cerchio altri campi bianchi coi lati inflessi verso il centro" (AURIGEMMA 1940). Il tessellato è stato ricoperto dalle fondazioni della casa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento a commessi di laterizi con esagonette di cotto, rintracciato per la quasi totalità della superficie originaria. Il rivestimento è stato rintracciato nella porzione absidata della vasca; si ignora se la porzione restante della vasca fosse pavimentata allo stesso modo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato monocromo, rintracciato per una parte della superficie originaria. La parte messa in luce è molto esigua e forse riferibile al solo bordo; nello scavo è stata messa in luce anche una lastrina in marmo bianco rintracciata "accanto al sottofondo": questo elemento ha fatto ipotizzare in bibliografia che la decorazione prevedesse inserti marmorei (o misti) sparsi sulla superficie, tuttavia non si hanno abbastanza elemnti per confermare o confutare tale ipotesi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato bicromo, rintracciato per una parte della superfcie originaria e decorato da un punteggiato regolare di dadi bianchi du fondo nero. Si nota anche la presenza di malta nera a stuccare gli interstizi tra le tessere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in opus spicatum con pseudoemblema in tessellato, rintracciato per una parte della superficie originaria e conservato per una sezione di 0.82x0.77m. Lo pseudoemblema, su fondo bianco, mostra un'iscrizione nera, che commemora un collegio di magistrati municipali (tra cui Cesio) che si sono occupati di ristrutturare il complesso termale e delle condutture idriche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento a commessi di laterizi con mattonicini disposti a spina di pesce, rintracciato per la quasi totalità della superficie originaria. Nel pavimento sono impiegati mattoncini di impasti e colori diversi (uno più chiaro giallo-rosa, uno più scuro rosso), per conferire una certa vivacità cromatica al rivestimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per una parte della superficie originaria. Il frammento mostra parte del tappeto, con un decorazione vegetalizzata che consiste in girali vegetali di acanto, di cui uno campito da un uccellino policromo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per una parte della superficie originaria e articolato in due tappeti distinti, corrispondenti all'abside e alla stanza. Il tappeto dell'abside è caratterizzato da una composizione ad onde di pelte contigue, mentre quello della stanza mostra una composizione raggiata a 8 raggi attorno a un cerchio e in un cerchio, determinante trapezi a due lati curvilinei, a treccia a due capi, il cerchio a sua volta compreso in un quadrato. I settori mostrano decorazioni geometriche differenti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per buona parte della superficie originaria. Il rivestimento è articolato in tre tappeti corrispondenti alla soglia, al vano e all'abside. La decorazione della soglia prevede onde contigue di pelte, mentre il vano, entro una cornice con coppie di delfini affrontate e tridenti, è decorato da una composizione di ottagoni e quadrati, gli ottagoni campiti da palmette. L'abside mostra invece una composizione raggiata in un semicerchio e attorno a un semicerchio, che genera 9 settori, decorati alternativamente da candeliere vegetali popolate da uccellini e da raffigurazioni di pesci nel mare. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in lastricato marmoreo, rintracciato per una parte della superficie originaria. Il pavimento è caratterizzato da lastre rettangolari di marmo lunense. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato bicromo, rintracciato per una parte della superficie originaria (5.52x3.20 m il tappeto rettangolare; 5.20x1.30m la "soglia") e attualmente conservato solo per quattro sezioni incomplete (A: 1.23x1.30m; B: 0.68x0.48m; C: 0.32x0.36m; D: 1.45x0.45m). Il rivestimento è articolato in due unità decorative, una corrispondente al vano e una a una sorta di soglia molto estesa. La soglia era scandita in quattro tappeti quadrati giustapposti, con decorazioni geoemtriche, il vano è articolato in una composizione di stelle a quattro punte e losanghe, con pseudoemblema a cerchi allacciati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile, rintracciato per una parte della superficie originaria. Del pavimento non è nota alcuna riproduzione grafica o fotografica; Santarelli lo descrive come un cocciopesto con al centro un disco in marmo lunense (diam. 30cm), compreso entro decorazioni geometriche bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile con inserti in tessere musive, rintracciato per una parte della superficie originaria. Il pavimento è descritto come dotato di "decorazioni a fregio e lineari in tessere musive". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile, rintracciato per una parte della superficie originaria. Non è nota alcuna riproduzione fotografica del pavimento, descritto come a fondo bianco-rosato, con tessere bianche e nere che formano quadrati ripartiti sulle diagonali. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile con inserti in tessere, rintracciato per una parte della superficie originaria. Ortalli lo descrive come "opus signinum a fondo rosso-scuro di ottima esecuzione (...) si è riconosciuta una fascia marginale con semina di tessere affiancata da fiorellini a croce": si tratta verosimilmente di un tappeto a punteggiato di crocette (monocrome o bicrome) compreso entro una fascia esterna con punteggiato irregolare di tessere (monocrome o bicrome). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile, rintracciato per larga parte della superficie originaria. La decorazione consiste in una sorta di cassettonato su una sola fila, con scomparti quadrati caricati da fioroni, il tutto reso in tessere bianche e rare tessere nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile, messo in luce per buona parte della superficie originaria (3.17x2.40 m). Il pavimento consta di un ampio tappeto con composizione di linee spezzate con effetto di squadre, interrotta da uno pseudoemblema quadrato campito da una composizione raggiata in un cerchio. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato bicromo, rintracciato per un'ampia parte della superficie originaria e di cui sono state staccate due sezione, tuttora conservate presso il Museo di Sarsina. Il tappeto mostra una composizione ortogonale di esagoni tangenti per quattro angoli, formanti quadrati e stelle di quattro punte, in colori contrastanti (qui con le stelle caricate da un quadrato piccolo iscritto tangente per gli angoli). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile, rintracciato per una parte della superficie originaria e non conservato. Il pavimento sembra non presentasse decorazioni, ma Negrioli riferisce della presenza "di un bell'angolo di pavimento a mosaico, con due fascioni e un rosone nero su fondo bianco". Non è chiaro se la parte in tessellato sia un'aggiunta successiva, come suggerisce Negrioli nella sua descrizione. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento a commessi di laterizi, rintracciato per una parte della superficie originaria. Il pavimento è caratterizzato da file di losanghe fittili alternate a file di esagonette con una tessera bianca inclusa. In questa sede si considera come parte del pavimento una sezione conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento a commessi di laterizi messo in luce per una parte della superficie originaria, con mattonicini disposti a spina di pesce bordati da mattoni semisesquipedali. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile con tessere musive, rintracciato per una parte della superficie originaria. Non è stata pubblicata ad ora alcuna riproduzione fotografica del rivestimento, tuttavia esso è descritto in bibliografia come un "pavimento in cocciopesto decorato con tessere musive disposte a meandro nella fascia marginale e con fiorellini a croce nel campo interno", quindi era caratterizzato da un punteggiato di crocette. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio con inserti in tessere musive, rintracciato per una parte della superficie originaria. Il pavimento ha un bordo a meandri di svastica a giro semplice e il tappeto decorato da una composizione geometrica in un cerchio, con due pelte affrontate dal bordo esterno reso a onde correnti e formanti due cerchi, campiti da una stella di otto losanghe e da un fiore di otto petali; all'esterno del cerchio, disegnati da tessere rettangolari a intreccio, due mezzelune e due triangoli. NB: l'attribuzione del pavimento in cementizio al complesso è una mia ipotesi di lavoro, fatta sulla base del confronto con il rilievo delle strutture della domus (rilievo poco chiaro, che tuttavia ha qualche corrispondenza con la sezione conservata in Museo). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tecnica mista, con tappeto in tessellato ed emblema in sectile, rintracciato per parte della superficie originaria. Il tappeto è caratterizzato da una composizione di cerchi tangenti a cui si sovrappone un reticolato, delineato in nero su fondo bianco; entra tale tappeto è inserito un emblema in opus sectole, con motivo L/Q3, che impiega cipollino, breccia di Sciro, rosso antico e marmo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento rintracciato per una parte della superficie originaria; in bibliografia non si specifica quale fosse la tecnica esecutiva adottata (tessellato?cementizio?) tuttavia nel rilievo delle strutture e dei pavimenti si può notare come il pavimento fosse decorato da un semplice reticolato di linee formante scomparti quadrati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato, messo in luce per una parte della superficie originaria. Non è disponibile la docuemntazione fotografica del pavimento, ma solo il rilievo: sembra che avesse un tappeto bordato da girali vegetali a volute e presentasse uno pseudoemblema quadrato, campito da una stella di due quadrati in un cerchio. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per larga parte della superficie originaria. La decorazione è organizzata in una sorta di T+U: entro un'ampia fascia bianca (lo spazio tricliniare) è inserito un grande tappeto policromo (corrispondente al braccio verticale della T, solo che qui si sviluppa in larghezza). che nella parte superiore e "compreso" da una fascia figurata bicroma (corrispondete al braccio orizzontale della T). Il tappeto mostra, entro cornici geometriche, decorazioni figurate e al centro la scena del Trionfo di Dioniso. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile con inserti in tessere musive, rintracciato per una parte della superficie originaria. Il pavimento pare fosse decorato da un punteggiato di crocette, almeno a giudicare dal rilievo delle strutture, ma in bibliografia si riferisce solo genericamente di decorazioni con tessere musive. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per un'ampia parte della superficie originaria. La decorazione prevede un tappeto scompartito in due parti giustapposte, una minore corrispondente alla soglia, una maggiore corrispondente al tappeto vero e proprio. La "soglia" è decorata da una scena marina, con Tritone che tiene le briglie di un ippocampo, con le onde marine e un delfino. Il tappeto presenta una composizione di quattro rettangoli (campiti da Tritoni e Ippocampi) attorno a un quadrato centrale (con la raffigurazione di Ercole ebbro sorretto da un satiro), con quattro quadrati angolari (campiti dalle personificazioni di Stagioni). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile con inserti in tessere musive, rintracciato per una parte della superficie originaria. Del pavimento si conservano solo due tratti del bordo, caratterizzati da tre cerchi campiti da fioroni (se ne conservano tre) posti agli angoli della stanza e collegati su un lato da un meandro di svastiche allentato, costituito da due sole svastiche allungate, sull'altro lato da un reticolato di linee semplici. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato bicromo conservato per una sezione di 0.68x0.48 m. La sezione conserva parte del campo, decorato da una composizione triassiale di cerchi secanti, e tangenti, con effetto di fiori di sei petali e formanti triangoli concavi, a colori contrastanti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile con inserti in tessere musive, rintracciato per una parte della superficie originaria (la parte scoperta si estendeva per circa 6m di lunghezza). Il pavimento è decorato da un punteggiato di crocette bicrome. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato bicromo, messo in luce per una parte della superficie originaria (circa 2,5 mq). Secondo la descrizione il pavimento era in massima parte in tessellato bianco, mentre sui lati Nord ed Ovest presentava due fasce geometriche: quella a Nord "è costituita da rettangolri e listelli neri alternati coi listelli bianchi; insieme coi rettangoli vi si comprende una cornice quadrata a dentelli neri, racchiudente, pure in nero su fondo bianco, un ornato a mo' di trottola"; la fascia sul lato ovest aveva "tre listelli, uno bianco tra due neri, dei quali l'esterno di larghezza doppia dell'altro". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento a commessi di laterizi, rintracciato per una parte della superficie originaria. Il pavimento mostra una parte a spina di pesce e una parte con file di mattoncini (non perfettamente regolari). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato bicromo, rintracciato per una piccola parte della superficie originaria. La parte conservata mostra un tratto del campo, decorato da un reticolato campito da file di quadrati neri obliqui, su fondo bianco; gli scomparti quadrati sono caricati da quadrati a lati inflessi neri, campiti da quadrati dritti bianchi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in tessellato, rintracciato per una parte della superficie originaria. Del pavimento si conserva un tratto del tappeto bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, regolarizzato da cornici lineari bianche e nere e un'ampia fascia bianca, sempre a ordito obliquo. Lo stato di conservazione non consente di stabilire se il tappeto bianco fosse interrotto da uno pseudoemblema. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra