Cementizio a base mista (m 3,84x3,60) decorato da un punteggiato di dadi, realizzato direttamente sul terreno. Questa particolarità esecutiva ha determinato la forte deformazione e l’accentuato avvallamento nella zona centrale del manufatto. L'impasto del cementizio si caratterizza per la presenza di inclusi di terracotta ma anche da inerti di origine vulcanica (materiale che si qualifica per l’elevata ed evidente porosità e per il colore grigio scuro-nero). La distribuzione degli inclusi del cementizio risulta disomogenea, sia per la proporzione tra i due materiali riscontrati nella malta che per la localizzazione differenziata di granulometrie non confrontabili. La pavimentazione è caratterizzata da zone in cui prevale una maggiore concentrazione di inclusi di dimensioni medio-piccole (circa 10 mm) da zone in cui la composizione degli inerti risulta essere di dimensioni superiori (circa 20 – 25 mm). Sulla superficie sono visibili tracce di una stuccatura in nero. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Alcuni mosaici in scala 1:10 sono raffigurati su un disegno realizzato a china su carta lucida, conservato presso l'Archivio Disegni della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio (dis. n.673). In origine i tessellati dovevano essere visibili lungo la via Appia antica; attualmente non sono più localizzabili. Tra questi si segnala un manufatto delimitato da tre fasce monocrome in colore contrastante il cui campo è occupato da un punteggiato di tessere. Più in basso è visibile un pannello rettangolare, verosimilmente una soglia, che condivide con il mosaico sopradescritto la fascia di bordura più esterna, in tessere nere. La soglia è campita da una croce di quattro losanghe delineate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Presso l'Archivio Disegni della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio è stato rinvenuto nel dicembre 2009 un disegno su carta lucida (dis. n.673) raffigurante alcuni tessellati in scala 1:10 individuati lungo la via Appia antica e attualmente non più localizzabili. Nello specifico si segnala un tessellato il cui bordo si compone di una fascia monocroma nera, una fascia monocroma bianca seguita da una fascia nera e da una seconda bianca. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di cerchi secanti formanti quadrati concavi caricati da un motivo a "L" formato da due tessere, con effetto di quadrifogli, in colori contrastanti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
A seguito di una ricerca condotta presso l'Archivio Disegni della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio nel dicembre 2009 è stato rinvenuto un disegno su carta lucida (dis. n.673) raffigurante alcuni tessellati in scala 1:10 individuati lungo la via Appia antica, presso l'area archeologica di Minturnae, ad oggi non più visibili. Tra questi è riconoscibile un mosaico costituito da un campo monocromo bianco delimitato da una fascia monocroma nera seguita da una fascia bianca e da una fascia nera. In basso è raffigurato un secondo tessellato, verosimilmente interpretabile come soglia, delimitato da un bordo di tessere nere e decorato da una fila di rettangoli adiacenti caricati alternativamente da una losanga iscritta, delineata, e da quadrati adiacenti, delineati, con quadrati iscritti sulla diagonale, in colori contrastanti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Ad una quota inferiore rispetto a quella attuale è visibile una pavimentazione in cementizio a base litica con scaglie litiche delimitato, nella zona centrale, da una cornice lineare periferica in tessere nere definita da filari di tessere bianche. Il medesimo cementizio a base litica pavimenta anche il portico della Basilica. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il portico conserva numerosi lacerti della pavimentazione realizzata in cementizio litico con inclusi litici di piccole dimensioni, visibile anche al di sotto della navata centrale della Basilica. Il cementizio si conserva bene lungo le pareti in laterizio del lato est; alcune porzioni sono visibili lungo il lato sud. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile decorato da un punteggiato di crocette bicrome bordato da una linea semplice dentata di tessere che, sul lato sud, si apre per delimitare una continuazione della campitura a crocette, forse in corrispondenza di un’apertura o comunque di strutture non determinabili. Il pavimento (m 3,50x1,25) è stato intercettato presso l'angolo nord-est di un ambiente di epoca successiva, che lo taglia (tribunal?). Sulla superficie del cementizio sono visibili tracce della rubricatura in rosso, soprattutto presso i bordi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzione di rivestimento a commmessi laterizi disposti a spina di pesce. I mattoncini che compongono la pavimentazione sono quasi completamente distaccati dalla preparazione originaria. il rivestimnto superstite misura m.2,80x1,15. I mattoncini misurano cm. 9/10x5,5/6. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lungo la parete curva dell'abside, a nord, è visibile una porzione di lastricato marmoreo di m.1,31x1,30. Le lastre, spesse m.0,04, seguono l'andamento curvilineo della parete; tra quest'ultima ed il rivestimento è presente uno spazio di m.0,12 che, con tutta probabilità, era occupato da una zoccolatura di cui rimane un piccolo frammento accanto alle lastre stesse (vedi foto). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzione di cementizio a base fittile decorato da un punteggiato di dadi bianchi che circoscrive un bordo costituito da due linee punteggiate di tessere bianche all'interno del quale si dispone un reticolato di rombi in tessere bianche. Il lacerto visibile misura m 4,23x1,60 ed è coperto, a est, da una piattaforma cementizia di restauro su cui è collocato un mosaico bicromo decorato con un motivo a scacchiera, che in età augustea obliterò il cementizio a base fittile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lacerto di pavimentazione in cementizio a base fittile decorato da una crocetta bicroma. Si può ipotizzare che l'originario rivestimento fosse costituito da un punteggiato di crocette. Il frammento superstite misura m.0,10x0,09. Il pavimento fu coperto da un tessellato con inserti marmorei databile in età augustea. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato bordato da una fascia monocroma bianca con filari di tessere disposti in ordito obliquo, seguita da tre linee di tessere bianche in ordito diritto. Al bordo perimetrale esterno segue la soglia musiva definita rispettivamente da tre e da quattro filari di tessere nere, e decorata internamente da un motivo c.d. a cancellum profilato in bianco su fondo nero. Una fascia monocroma bianca seguita da quattro filari di tessere nere definiscono il campo vero e proprio, caratterizzato da una soluzione iterativa con motivo a scacchiera di triangoli rettangoli isosceli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Parte della pavimentazione in tessellato bicromo bianconero decorato dal motivo dei cerchi allacciati. Il rivestimento superstite, allettato su una piattaforma di cemento moderno, misura m.4,40x4,02. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimentazione musiva a tessere nere con inserti marmorei policromi che oblitera un cementizio a base fittile di epoca precedente. Del pavimento rimangono unicamente alcuni lacerti pertinenti ad un bordo lungo la parete est (m.1,90x0,34) e del campo, conservato nella zona centrale verso sud (m. 0,26x0,28 e m.0,30x0,18) e verso ovest, in prossimità del terrapieno (m.0,36x0,32).Nel campo è visibile lo strato di preparazione del rivestimento in cui sono allettati numerosi inserti marmorei misti di forme differenti frammisti a qualche tessera nera sciolta. Il pavimento è tagliato al centro da una struttura absidata con paramento in laterizi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente conserva una pavimentazione a commessi laterizi disposti a spina di pesce. I commessi, orientati in senso nord-ovest/sud-est, non sono paralleli alle murature dell'ambiente. La pavimentazione prosegue a sud-est, in corrispondenza di un ulteriore setto laterizio: presso quest'ultimo sono visibili alcuni mattoncini che cambiano orientamento e si dispongono in senso nord-sud (soglia?). Il pavimento è coperto, lungo la parete est ed al centro, al di sotto di alcuni blocchi in calcare di Coreno, da uno strato di malta. Il rivestimento misura complessivamente m.4,60x4. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzioni di una pavimentazione musiva a tessere bianche e nere. Le porzioni superstiti misurano, presso l'ambiente B, m.1,50x1,10 e m.0,66x0,60. Tali porzioni proseguono al di sotto di uno spesso strato di malta di circa cm.10-15 su cui stava allettata una pavimentazione in opus sectile di epoca successiva. Presso l'ambiente D il mosaico conservatosi misura m.1,00x1,10. Il pavimento prosegue a sud, al di sotto della muratura perimetrale dell'ambiente D, in prossimità della quale si conserva un ulteriore lacerto di m.0,78x0,54. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Opus sectile a base marmorea con formelle di modulo quadrato decorate da un motivo Q3, di cui sopravvivono alcune lastre verso il centro dell’area per un’ampiezza massima di m 1x1. La frammentarietà delle formelle e la presenza di numerose fratture indicano che il pavimento dovette rimanere in uso a lungo. Sono anche riconoscibili alcune impronte delle lastre nella malta di allettamento, che in alcuni tratti copre un pavimento musivo bicromo di epoca precedente. In più punti sono presenti fosse di spoliazione, presumibilmente realizzate per asportare le formelle, le cui specie marmoree non sono identificabili dalle immagini fotografiche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lacerti di una pavimentazione costituita da un tessellato policromo con disegni geometrici. Attualmente le tessere di cui si componeva il mosaico sono completamente disciolte. Le porzioni visibili all'interno dell'ambiente F-E misurano m.2,50x1,20, m.1,10x1,10, m.0,61x0,37, m.0,44x0,33,m.0,86x0,77, e sono parzialmente rivestite da una copertura a retina con terra, posta per proteggere 5 tombe a fossa che, in epoca post medioevale, si impostarono sul rivestivento musivo, obliterandolo in parte. Si segnalano, al di fuori dell'ambiente, a sud, due zone (m.4,30x3,72 e m.2,27x1,85) in cui sono disperse ulteriori tessere del rivestimento musivo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Durante la campagna di scavo eseguita tra il 1994-95 fu rinvenuta una pavimentazione in opus sectile, attualmente non più visibile. Tale rivestimento venne successivamente obliterato da uno strato di malta di 10 cm. che costituisce la preparazione di un secondo livello di pavimentazione a mosaico con tessere policrome. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente G, nella sua parte a sud, era rivestito da una pavimentazione in cementizio a base fittile, attualmente non più visibile, che mantiene il piano pavimentale della soglia in disuso. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La documentazione archeologica della campagna di scavo condotta nell'area tra il 1994-1995 informa del rinvenimento di un lacerto di pavimentazione in cementizio a base fittile. Attualmente il lacerto non è visibile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzione di pavimentazione costituita da commessi laterizi disposti a spina di pesce. Il lacerto è ricoperto dall'attuale terrapieno a nord e da materiale misto eterogeneo. La porzione visibile misura m.1,23; i mattoncini sono larghi m.0,02, lunghi m. 0,085 e spessi m.0,05. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimentazione musiva costituita da tessere bianche disposte a ordito diritto. Le porzioni superstiti misurano m.22,70x5,92 lungo il lato est e m.2,42x5,92 lungo il lato nord. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La superficie pavimentale dell'atrio conserva i resti di un tessellato bicromo con punteggiato di dadi, originariamente disposto attorno ad uno pseudoemblema di cui si intravvede solo un angolo decorato da una treccia a due capi. Si segnala la presenza, lungo la parete est dell'atrio, di un frammento di tessellato bicromo di m.1,38x0,14 attribuibile ad una soglia, defunzionalizzata da un muretto posteriore. Al centro dell'atrio è posizionato l'impluvio (m.1,20x1,00) in laterizi rivestiti di lastre marmoree. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento a commessi laterizi costituiti da bipedali. Le porzioni superstiti si dispongono lungo le pareti est e sud e misurano, rispettivamente, m. 1,80x0,60 e m.1,20x0,96. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'atrio conserva una porzione di m.5,21x0,80 di pavimentazione in tessellato monocromo con inserti marmorei. La fontana al centro dell'ambiente, di m.2,44x2,14, ha un rivestimento di lastre marmoree (grandezza lastra m. 1,04x2,38; spessore m. 0,02) Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano conserva porzioni di tessellato bicromo lungo il lato nord (rispettivamente m.1,40x2,06 e m.1,70x0,80) e nell'angolo a sud- est (m.1,33x1,08). Si segnala la presenza, nell'angolo del muro a est, di tracce di preparazione per pavimentazione poste ad un livello superiore rispetto a quello del mosaico superstite. Con tutta probabilità questo ambiente fu successivamente coperto da lastre marmoree (durante i restauri moderni ne sono state rinvenute molte, ora conservate in uno dei vani della domus). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimentazione in mosaico a tessere bianche e nere decorato da un motivo a meandri di svastiche a sensi alternati. Il rivestimento è lacunoso in alcune parti del campo e lungo i bordi in prossimità delle pareti. Si segnala la presenza, ad est, di un'ampia porzione di tessellato bianco a ordito di filari paralleli che, con tutta probabilità, originariamente pavimentava un cubicolo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimentazione in tessellato bicromo con motivi geometrici e geometrico-vegetalizzati in stato frammentario, conservatasi soprattutto lungo i bordi. Le porzioni di rivestimento superstiti misurano m.1,25x5,40 ca (lungo i lati sud e est) e m. 2,90x0,55 ca (lungo il lato ovest). Un ulteriore frammento di pavimentazione che misura m. 0,45x0,30 ca è visibile nei pressi dell'angolo nord-ovest. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimentazione in tessellato bianco e nero in discreto stato di conservazione raffigurante una scena di vendemmia con eroti alati vendemmianti, uccelli stanti e motivi vegetali. Il motivo pavimenta lo spazio dell'ambiente antistante la fontana, anticamente del tutto rivestita in lastre di marmo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimentazione in opus sectile conservatasi al centro dell'ambiente. Durante il restauro della pavimentazione, avvenuto negli anni '80, il lastricato marmoreo è stato posto allo stesso livello di un tessellato con cerchi secanti e di una soglia musiva bicroma che pure decorano l'ambiente, probabilmente in una fase precedente. La porzione di rivestimento marmoreo superstite misura m. 4,25x3,90. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimentazione in tessellato bicromo con il motivo dei cerchi allacciati, parzialmente conservata lungo i lati nord, nord-est e sud dell'ambiente. Le porzioni visibili misurano, rispettivamente, m. 1,33x1,08, m.1,70x0,80 e m. 4,65x0,74. Il mosaico è in fase con una soglia musiva bicroma che delimita l'ingresso posto lungo il lato nord, presso l'angolo a sinistra. La porzione di soglia superstite misura m.1,20x1,08. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato bicromo decorato da un punteggiato di dadi, successivamente tagliato dalle strutture della Curia e della Basilica. Le porzioni visibili misurano: m.1,37x1,10, m.2,36x2,31; 1,28x0,70;1,60x0,60, 2,67x2,65; m.8,20x1,96. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Si segnala la presenza, nell'angolo nord-ovest del quadriportico del Macellum di Minturnae, di una porzione di tessellato monocromo nero con inserti in marmo di varie dimensioni (m.0,80x0,62). Verosimilmente il lacerto doveva costituire la pavimentazione di un edificio successivamente obliterato dalle strutture del mercato. Nel corso dei restauri effettuati negli anni '50 il frammento è stato inserito in un blocco di cemento e posto alla stessa quota dell'attuale piano di calpestio. Testimoniano la presenza di strutture preesistenti al Macellum una serie di blocchi di tufo affioranti nella taberna immediatamente ad ovest del vano 25. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La latrina conserva l'originario piano pavimentale costituito da commessi laterizi disposti a spina di pesce, orientati in senso nord-sud. Il rivestimento misura m.4,33x1,46. I mattoncini misurano cm.8,5/9x2/2,5 e sono spessi ca. cm.6. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La corte colonnata è ancora in parte rivestita da una pavimentazione di lastre marmoree bianche con venature grigiastre. Le porzioni superstiti sono visibili, per quanto concerne il quadriportico, sul lato nord (m.0,80x0,73), nell'angolo nord-est (m. 5,34x1,34), lungo il lato est (rispettivamente m. 0,83x0,65 e m. 0,70x0,50). Nella corte centrale i lacerti si conservano nella zona centrale (m.2,43x1,40), lungo il lato est (m.4,94x1,90) e ad ovest (m.0,60x0,72). Le lastre marmoree del quadriportico, rispetto a quelle che pavimentano la corte centrale, sono più spesse (m.0,02), probabilmente in funzione del transito di mezzi pesanti. Foto rivestimento di F. Sposito. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La bottega conserva, al centro, alcuni lacerti della pavimentazione a commessi laterizi costituiti da bipedali. Il rivestimento superstite misura m. 1,90x0,40. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La pavimentazione della bottega era costituita da commessi laterizi di cui rimane una porzione di circa m 2,45x2; i commessi misurano m 0,60x0,60. Si segnala la presenza, nell'angolo a sinistra della parete di fondo, di ulteriori bipedali ricoperti da malta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente conserva lungo la parete ovest alcuni lacerti di pavimentazione a commessi laterizi costituiti da bipedali. Il rivestimento superstite misura m. 2,10x0,13; le porzioni di commessi superstiti hanno uno spessore di m. 0,05. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La taberna doveva avere un rivestimento a commessi laterizi costituiti da bipedali, non più visibile. In un momento successivo, imprecisabile, l'ambiente è stato ripavimentato con lastroni di calcare di Coreno provenienti, con tutta probabilità, dalle pavimentazioni del Foro Imperiale e della via Appia: il rivestimento attuale, dunque, venne realizzato in un momento di abbandono e di decadenza sia dell'area forense che della viabilità principale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La pavimentazione, conservatasi quasi per intero, è a commessi laterizi rettangolari disposti di piatto. A seguito di una verifica si è constatato che i commessi sono identici a quelli che pavimentano, posti di taglio a formare il motivo della spina di pesce, gli altri ambienti del ninfeo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La "nicchia rettangolare" era rivestita da una pavimentazione a commessi laterizi successivamente ricoperti da cemento impermeabile. La porzione di laterizi visibile misura m 5,38x1,80; i mattoncini misurano m 0,08x0,02 e sono orientati in senso est-ovest. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzioni di pavimentazione a commessi laterizi costituiti da bipedali. La pavimentazione, restaurata in più parti con commessi laterizi moderni delle medesime dimensioni, si conserva presso gli angoli delle murature perimetrali. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzione di pavimentazione a commessi laterizi costituita da esagoni semplici giustapposti "a nido d'ape" (dimensione esagonette m.0,10x0,10 ca). Il rivestimento superstite misura m 2,19x1,19. Gli esagoni sono ricoperti da uno strato di malta a sud, verso il limite dell'attuale terrapieno, e ad est. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzione di rivestimento in cementizio a base litica con inclusi litici che misura m.2,28x0,50. Il rivestimento è coperto, ad est e a ovest, da uno strato di malta e dalle strutture, rasate, di un setto in laterizi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato monocromo bianco. La pavimentazione, coperta in più parti da una gettata di ghiaia bianca moderna, proseguiva oltre i limiti dell'area archeologica. Le porzioni superstiti misurano m.3,90x1,37, m.1,43x0,018, m.0,040x0,09, m.0,038x0,022. Si segnala la presenza ad est di un'area cosparsa di tessere bianche sciolte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzioni di pavimentazione a commessi laterizi costituiti da bipedali di m.1,15x 1,98. E' stata ricavata nel pavimento una cavità circolare (diametro m. 0,33) che verosimilmente doveva contenere un dolio. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzione di cementizio a base fittile ospitato presso uno degli ambienti di servizio dell'edificio scenico. Il Johnson riferisce "the floors of the theater dressing-rooms, which were paved with opus signinum, were so thoroughly explored that only one small section of pavement remained in place, out of fourteen chambers". Attualmente il lacerto non è più visibile. Con tutta probabilità, il rivestimento era pertinente a strutture non più visibili. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzioni di pavimentazione a commessi laterizi costituiti da bipedali, visibili soprattutto in prossimità degli angoli delle pareti. Le porzioni visibili nel vano inferiore misurano m.4,97x2,17 e m.3x2,47, m. Sul ripiano superiore le porzioni superstiti misurano m.3,74x2,60 e m.3,15x3,15. Le lastre in cotto, delimitate da una lamina plumbea di restauro che li distingue dai commessi moderni, misurano m.0,57x0,57. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzioni della pavimentazione a commessi laterizi costituiti da bipedali conservatasi presso gli angoli delle pareti. I mattoni in cotto superstiti misurano m.0,57x0,57. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il Johnson riferisce che la pavimentazione originaria del vestibolo, un mosaico a tessere bianche e nere, fu sostituita da un lastricato marmoreo rosso di cui, durante gli scavi del 1931-1933, si rinvennero alcuni frammenti presso il podio inferiore. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il Johnson riferisce che durante lo scavo del vestibolo venne rinvenuta una gran quantità di tessere bianche e nere sciolte; egli ipotizza che originariamente le tessere costituissero il rivestimento pavimentale musivo dell'ambiente. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dell'intera superficie pavimentale del vano si conserva solo una parte della pavimentazione in lastre marmoree della nicchia absidata. Le porzioni superstiti misurano m. 4,11x1,86 e m.1,33x0,46. Lo spessore delle lastre varia da m. 0,15 a m. 0,25. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Porzione di rivestimento in lastre marmoree conservata lungo la parte sud (m.0,84x0,62). Le lastre, di m.7x0,62, hanno uno spessore variabile tra m.0,55 e m.0,03. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Della decorazione pavimentale del frigidarium sopravvive solo il rivestimento musivo e marmoreo delle due vasche che componevano la natatio. La vasca occidentale conserva porzioni del rivestimento in lastre marmoree a ovest (m.1,54x1,14), a nord (m.0,72x0,64) e a sud-est (m.0,36x0,22); sono visibili anche lacerti di tessellato monocromo bianco ad ovest (m.1,12x0,52) e lungo i lati nord e est (m.3,24x1,84). La vasca orientale conserva un rivestimento in lastre marmoree di m.8,23x2,89. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico è bordato da una fascia monocroma bianca sostituita, lungo il lato destro, da una fascia di tessere bianche in ordito obliquo seguita da tre filari di tessere bianche, da tre filari di tessere nere alternati a tre filari di tessere bianche ed a due di tessere nere. Segue una fascia monocroma bianca ed un motivo decorativo identificabile in una fila di torri e mura isodome di tre file di rettangoli sovrapposti, con merli a T, profilate in nero su fondo bianco. Il motivo definisce una composizione a reticolato di fasce caricate da losanghe e quadrati sulla diagonale, tangenti, in colori contrastanti. Gli elementi geometrici interni sono impreziositi da lastrine marmoree di forma quadrangolare ed esagonale. Con ogni probabilità alla conta urbica del bordo del pavimento è pertinente un lacerto musivo con un elemento figurato, forse interpretabile come una sorta di struttura cupoliforme, profilata da una linea semplice punteggiata. Attualmente il mosaico non è visibile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra