L'ambiente di soggiorno 1 si caratterizza per un rivestimento in tessellato, in redazione policroma, caraterizzatao da una composzione geometrica con esagoni stellati. Il pavimento, attualmente conservato presso il museo di Camerino, presenta una serie di lacune nell’ordito musivo, dovute a moderni interventi effettuati nell'area, e manca completamente di uno degli angoli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 2, scavato solo in parte, ha restituito una limitata porzione d’angolo relativa al bordo di una pavimentazione in tessellato. Il lacerto prevede tessere di colore bianco disposte su filari paralleli ad ordito obliquo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente 3 ha restituito, ad una quota di 1.60 m dal piano stradale, un pavimento a mosaico caratterizzato da uno pseudoemblema centrale, in redazione policroma, inserito su di un ampio tappeto monocromo bianco con bordo in tessere nere. Il piano pavimentale risulta essere stato gravemente danneggiato da recenti interventi legati alla messa in opera di infrastrutture di servizio. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente 1 ha restituito la pavimentazione in tessellato geometrico in redazione bicroma, con cerchi adiacenti decorati con motivi geometrici. Non si hanno ulteriori informazioni circa le caratteristiche del rivestimento che viene datato, su base stilistica al II secolo d.C. Attualmente il mosaico è andato perduto ed è documentato da poche immagini fotografiche scattate al momento del suo rinvenimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
In prossimità della parete nord ed ovest dell’ambiente 2 sono stati rintracciati una serie di lacerti pertinenti alla pavimentazione in tessellato bicromo (bianco e rosso), datati, su base archeologica, alla II fase di vita del complesso (seconda metà del II secolo d.C). Il cattivo stato di conservazione del rivestimento ha premesso di documentare gli strati di preparazione del pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’indagine archeologica ha permesso di rintracciare la prima pavimentazione dell’ambiente 2, a commessi laterizi, rinvenuta per un breve tratto in prossimità del limite orientale dello scavo. Il rivestimento antico prevede mattoncini rettangolari disposti a spina di pesce. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente si caratterizza per la presenza di una pavimentazione, solo in parte conservata, in tessellato monocromo bianco, rintracciata in prossimità dell’angolo sud-orientale. Il rivestimento viene datato alla metà del II secolo d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 6 presenta, in prossimità del muro perimetrale, un tessellato bianco, solo in parte conservato, con bordo in tessere nere. Il lacerto rinvenuto può essere attribuito al bordo del tappeto musivo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il corridoio 5 presenta una pavimentazione in tessellato monocromo bianco privo di decorazioni. Il frammento, di piccole dimensioni, ha restituito solo parte del tessellato prossimo alla parete. Non si hanno indicazioni circa la presenza di decorazioni pertinenti al campo o al bordo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente ha restituito una pavimentazione in tessellato geometrico in redazione bicroma, organizzato in due unità decorative: uno spazio triclinare, in tessellato nero con inserti marmorei, e uno spazio conviviale con un tessellato, con ordito geometrico, in redazione bicroma e pseudoemblema centrale. Il pavimento, rintracciato a metà degli anni ’60, è stato strappato ed è attualmente esposto presso il Museo Archeologico delle Marche. L'asportazione del mosaico ha permesso il recupero di materiali ceramici, inseriti negli strati di preparazione dello stesso rivestimento, che hanno confermato la datazione del tappeto musivo alla seconda metà del II secolo d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
A circa 0.76 cm dall’attuale piano stradale è stato rintracciato il pavimento in tessellato (in tre lacerti distinti) dell’ambiente 1, tagliato, in epoca moderna, da uno scavo per la realizzazione di infrastrutture di servizio. In base alla documentazione disponibile il pavimento era caratterizzato da una decorazione con “triangoli e crocette di quattro tessere nere”. Non si hanno ulteriori indicazioni circa le caratteristiche del rivestimento in esame. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il settore settentrionale del vano presenta una pavimentazione a commessi di laterizi, con mattonelle rettangolari (7.5x6.5 cm), delimitato lungo due dei lati conservati da un bordo in cocciopesto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano 1 ha restituito parte di una pavimentazione in tessellato bicromo. Il rivestimento, così come le strutture murarie perimetrali, appaiono gravemente danneggiate da trincee moderne realizzate per la messa in opera di infrastrutture di servizio. La datazione del rivestimento è stata formulata sulla base del rinvenimento, a contatto con il tessellato, di un consistente strato di intonaco dipinto, in crollo, con motivi decorativi riconducibili al IV stile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
In occasione di una serie di scavi nell’area compresa tra il civico 28 e 30 di Corso Vittorio Emanuele II, è stato rintracciato un frammento di mosaico, 1x0.35 m, caratterizzato da un tessellato bianco decorato con piccoli inserti quadrangolari, di taglio irregolare, di calcari e marmi policromi. Il frammento di pavimentazione viene datato, su base stilistica, alla seconda metà del I secolo a.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano 2 ha restituito una pavimentazione in tessellato policromo con decorazione geometrico-figurata. Il piano pavimentale appare gravemente danneggiato da fosse e trincee che hanno, in generale, compromesso la lettura dell’intero edificio, e da profondi avvallamenti. Una delle trincee, realizzate per la messa in opera del metanodotto, ha completamente distrutto la decorazione del quadrato centrale della composizione geometrica costruita da un motivo con ottagoni, losanghe e croci di raccordo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente 3 ha restituito una pavimentazione in tessellato tricromo, a decorazione geometrica, con spazio centrale decorato con un motivo a scacchiera in tessere bianche e rosa. Il piano pavimentale si presenta danneggiato, solo in minima parte, da una trincea realizzata per la messa in opera di moderne infrastrutture di servizio. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano 4 ha restituito parte della pavimentazione in tessellato geometrico in bianco e nero. Il piano pavimentale è solo parzialmente visibile e mal conservato a causa di successivi interventi edilizi effettuati nell'area. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lo scavo del 1972 in P.za Garibaldi n.12 ha permesso di rintracciare, a 80 cm dalla quota dell'attuale piano stradale, parte di una pavimentazione in tessellato tricromo decorato con una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti, formanti quadrati, con gli stessi ottagoni caricati da quattro mezze stelle di otto losanghe. Del pavimento si conserva solo una limitata porzione d’angolo. Il rivestimento viene descritto, in letteratura, come bicroma, ma l'unica immagine nota permette di identificare delle leggere variazioni cromatiche che spingono a definire la decorazione come policroma. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 2 presenta una pavimentazione in tessellato monocromo bianco. Il piano pavimentale, molto mal conservato, è stato rintracciato in prossimità del muro che chiude a nord l'ambiente 2. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Gli scavi hanno permesso di rintracciare, all’interno dell’area occupata dal vano 3, i lacerti di una pavimentazione in tessellato decorato con un punteggiato regolare di quadrati dentati in colori contrastanti. Il rivestimento viene datato alla prima metà del II secolo d.C., ed appartiente pertanto ad una fase di vita successiva all'impianto originale del complesso architettonico da ascrivere cornologicamente al I secolo d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano 4 ha restituito un limitato frammento della pavimentazione in tessellato policromo, con decorazione a stuoia, rintracciato a 1.25 cm ad ovest del rivestimento in tessellato dell’ambiente 3 (mosaico con quadrati dentati). L’intera pavimentazione, oggi solo parzialmente conservata, è andata perduta a seguito degli interventi moderni effettuati per la costruzione di Palazzo Chierichetti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 5 ha restituito parte di un tessellato caratterizzato da una decorazione geometrica, con stelle di sei losanghe ed esagoni di risulta, in colori contrastanti. Il pavimento musivo appare tagliato da un muro tardo, in opera laterizia, con direzione nord-sud, da associare ad interventi di ristrutturazione e rifunzionalizzazione del complesso edilizio avvenuti in età medio imperiale. Il rivestimento viene datato, su base stilistica, alla prima età imperiale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 6 è decorato con un rivestimento in tessellato monocromo bianco. Il tappeto musivo, con tessere di 1.5x1.5 cm, appare delimitato, in corrispondenza del muro perimetrale, da una fila di grosse tessere litiche, sempre bianche, di 4x4 cm di lato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 8, rintracciato in prossimità della corte con impluvio centrale 7, ha restituito una pavimentazione in tessellato bianco con punteggiato regolare di dadi di colore nero. Non si hanno ulteriori indicazioni circa il tessellato in esame. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente 1 ha restituito una pavimentazione in tessellato monocromo bianco decorato da cornici in tessere nere e bianche. Lungo il limite nord del vano, in corrispondenza di uno degli accessi alla corte colonnata 2, sono visibili una serie di risarciture, realizzate in una seconda fase di vita del complesso (tarda età imperiale), che prevedono il ricorso a tessere bianche di dimensioni maggiori e tessere di forma irregoalre in prossimità dei muri perimetrali. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente ha restituito due lacerti pavimentali, rintracciati nel settore nord (3.75x0.90m) e sud (2.70x1 m), caratterizzati entrambi da una decorazione figurata inserita all’interno di una cornice geometrica con triangoli e fasce in colore contrastante. La pavimentazione è stata gravemente danneggiata dai lavori, effettuati in epoca moderna, necessari per la costruzione dell’ex Palazzo del Governo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente 3 ha restituito due distinti lacerti, relativi ad un medesimo rivestimento in tessellato, caratterizzati da una decorazione con "cerchi allacciati". Tutto il settore centrale della pavimentazione è andato perduto a seguito dei lavori di scavo effettuati per le realizzazione delle fondazioni dell’ex-Palazzo del Governo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente si caratterizza per la presenza di una pavimentazione in tessellato monocromo bianco priva di decorazioni. Il piano pavimentale è stato rintaciato in prossimità del muro, in opera laterizia, che chiude a nord il vano 1. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente 1 presenta un pavimento in tessellato, in redazione policroma, decorato con un motivo geometrico costruito sulla giustapposizione di stelle di otto losanghe, quadrati e rettangoli. Il tessellato, in parte danneggiato in prossimità della parete nord del vano, è stato rintracciato ad una profondità di 4 m dall'attuale piano di calpestio. Il pavimento viene datato, su base stilistica, al II secolo d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 4, rintracciato in prossimità del limite settentrionale dello scavo, si caratterizza per la presenza di una pavimentazione in tessellato monocromo bianco. Non sono note ulteriori indicazioni circa il rivestimento in esame. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Gli scavi effettuati nel 1997 hanno permesso di identificare l’ambiente in esame (vano 4) e la relativa pavimentazione, in tessellato monocromo bianco con cornice nera, solo in parte conservata. Il rivestimento, molto lacunoso, prevede delle integrazioni in cocciopesto, effettuate in età tarda, che attestano il lungo utilizzo della struttura. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La vasca presenta un rivestimento musivo in tessellato monocromo bianco, tagliato, nel settore centrale, da una moderna trincea. Il piano pavimentale è stato rintracciato alla stessa quota della sottopavimentazione in laterizio del vicino ambiente termale 2. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano 1 ha restituito una serie di lacerti (cinque) relativi ad una pavimentazione in tessellato bianco con cornice in tessere nere. I frammenti della pavimentazione in esame sono stati rintracciati a ca. 70 cm dall’attuale piano stradale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lo scavo in via Beata Mattia. n.7, ha permesso di rintracciare una pavimentazione a cubetti fittili, di cui si conservano due lacerti (1.05x0.58 m; 030x0.10 m), realizzata con tessere fittili ca. 4x4 cm di lato. Il rivestimento pavimentale è stato rinvenuto a ca. 60 cm dall’attuale piano stradale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ala occidentale della corte presenta una pavimentazione a commessi di laterizi con mattoncini di forma esagonale decorati, nella parte centrale, da una tessera litica. Il rivestimento viene datato, su base archeologica, al I secolo a.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Ala orientale della corte interna 1, caratterizzata da una pavimentazione fittile con mattoncini di forma esagonale decorati, nella parte centrale, da una tessere litica. Il piano pavimentale, ben conservato, viene attribuito alla I fase di vita del complesso (I secolo a.C.). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano, di piccole dimensioni, ha restituito, per intero, la pavimentazione in tessellato bicromo decorata con un motivo a scacchiera di clessidre e quadrati in colori contrastanti. Il piano pavimentale viene datato, su base archeologica, al I secolo a.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente 5, identificato come il tablino della villa, ha restituito una pavimentazione in tessellato tricromo a decorazione geometrica. Il vano presenta una pavimentazione con decorazione a transenna, inquadrata da una cornice geometrica in bianco, nero e rosso, preceduta da una soglia decorata con una fila di meandri di svastiche a giro semplice in colore contrastante. Il piano pavimentale, conservato quasi per intero, viene datato, su base archeologica, al I secolo a.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente 6, identificato in base alla sintassi decorativa del rivestimento come il triclinio della villa, ha restituito una complessa pavimentazione organizzata in più unità decorative. Lo spazio dell’anticamera presenta un motivo geometrico in bianco e nero; segue una fascia partizionale, organizzata in tre pannelli continui e giustapposti, e infine è possibile rintracciare lo spazio triclinare vero e proprio con la tipica organizzazione delle unità decorative a T+U. Tutte le unità decorative indicate sono inserite all'interno di un'unica cornice disegnata, su di un fondo in tessellato bianco ad ordito obliquo, da una fascia nera e bianca. Il cattivo stato di consevazione del rivestimento, andato perso nel settore centrale, ha permesso di rintracciare, negli strati di allettamento, le incisioni relative alle linee guida per la messa in opera delle stesse tessere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La corte interna della villa ha restituito parte di un pavimento in tessellato caratterizzato da un punteggiato regolare di dadi, in marmo bianco, su fondo nero. Il pavimento si organizza intorno ad un vasca centrale che non presenta pavimentazioni antiche. Il rivestimento viene attribuito alla I fase di vita del complesso, I secolo a.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano 1 prevede un rivestimento in tessellato con decorazione geometrica centralizzata, con un ottagono iscritto in un quadrato, il tutto in redazione bicroma. Lungo il lato meridionale il piano pavimentale appare gravemente danneggiato da moderni lavori agricoli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano A ha restituito una pavimentazione in tessellato decorato con una composizione di cerchi allacciati, in redazione bicroma, arricchito da un pannello centrale in opus sectile. Del rivestimento si conserva solo una minima parte. Perduti risultano essere un ampio settore del tappeto geometrico e parte del pannello centrale in sectile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il grande vano H-I prevede una pavimentazione a commessi laterizi con mattoncini, posti di piatto, su file alternate per lunghezza e per larghezza. Il rivestimento si presenta tagliato, nel settore centrale, da un muro che divide, alla fine del II secolo d.C., l'ambiente in due vani distinti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Si conserva una limitata porzione di una pavimentazione a commessi laterizi, a spina di pesce, relativa ad un ampio ambiente a destinazione produttiva rintracciato ad est del vano H-I. Accanto alla pavimentazione a spina di pesce è stato rintraccaito un lacerto relativo ad un lastricato in laterizio, con funzione di rivestiemtno pavimentale, in cui sono stati impiegati frammenti di tegole e anfore. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente è caratterizzato da una pavimentazione in cementizio, a base fittile, con decorazione geometrica in tessellato. Il piano pavimentale presenta molte chiazze di bruciato, rintracciate anche sopra i pavimenti in mattoncini dei vani G e H-I, da associare ad una possibile fase di abbandono dell’edificio in età tardo imperiale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 1, scavato nel 1971, ha restituito una pavimentazione in tessellato, solo in parte conservata, caratterizzata da uno pseudeomeblema centrale, decorato con scudo di triangoli, in redazione tricroma, e fascia fitomorfa (racemi di foglie d'acanto). Il piano pavimentale, contraddistinto da numerosi interventi di restauro effettuati già in antico, venne individuato una prima volta nel 1971 per poi essere asportato e ricollocato presso il museo di S. Severino Marche. In occasione di scavi compiuti nel 1989 fu rintracciata, nella stessa area di provenienza del mosaico, una fascia perimetrale con decorazione fitomorfa attribuita alla stessa pavimentazione. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Gli scavi effettuati nell'area archeologica di San Severino Marche hanno permesso di rintracciare, nel 1922, due lacerti pertinenti ad una pavimentazione in tessellato. Il rivestimento prevede una decorazione geometrica, in redazione tricroma, con ottagono stellato e stelle di otto losanghe con riempitivi geometrici e figurati. La pavimentazione, oggi esposta presso il Museo di S. Severino Marche, viene datata, su base stilistica, alla seconda metà del II secolo d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente ha restituito, in base alla documentazione grafica nota, una pavimentazione in sectile, con decorazione a scacchiera di quadrati listellati, sulla diagonale, delimitata da fasce laterali con lastre di marmo di forma quadrangolare. Il rivestimento è stato rintracciato a ca. 2.50 m di profondità. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente 2 ha restituito una pavimentazione in sectile. In base alla documentazione nota, redatta al momento del rinvenimento (1881-1882), venne rintracciato un pavimento a scacchiera, in marmo, mentre la bibliografia recente tende ad associare il motivo geometrico ad una possibile pavimentazione in tessellato. L'impossibilità di accedere alla pavimentazione, oggi perduta, spinge ad accogliere come veritiera la descrizione del pavimento redatta in occasione del suo rinvenimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 1, rinvenuto nel settore settentrionale del complesso, ha restituito una pavimentazione in tessato bicromo a decorazione geometrica. Il rivestimento presenta un reticolato di fasce, con doppi quadrati e losanghe iscritte in colore contrastante. Il motivo decorativo, conservato solo per una limitata porzione d'angolo, è delimitato da una doppia cornice nera su fondo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 2 ha restituito una pavimentazione, gravemente danneggiata da interventi altomedievali e moderni, che prevede un tessellato monocromo bianco con uno pseudoemblema centrale, caratterizzato da una decorazione figurata. Il pavimento, rintracciato alla metà degli anni ’80 del secolo scorso, è attualmente conservato presso l’Antiquarium civico di Treia. Il rivestimento viene datato, su base stratigrafica e stilistica, alla seconda metà del II secolo d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
I disegni relativi al pavimento dell’ambiente 3, effettuati al momento del rinvenimento, mostrano un tappeto musivo caratterizzato da una composizione romboidale di esagoni e losanghe, delineata da file di tessere bianche su fondo nero, con gli esagoni caricati da un esagono iscritto in tessere bianche. Il rivestimento viene datato, in base a confronti stilistici, al I secolo d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il rivestimento dell’ambiente 1, noto solo tramite un rilievo effettuato al momento del rinvenimento della pavimentazione, presenta una decorazione geometrica con stelle di sei losanghe ed esagoni, realizzata in tessere bianche e nere. Il rivestimento viene datato dalla Mercando, su base stilistica, alla fine del I secolo a.C., mentre dal Bejor alla prima età imperiale (metà del I secolo -metà II secolo d.C.). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano ha restituito una pavimentazione in tessellato bicromo decorata con una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti delineata. La decorazione è nota solo attraverso un disegno effettuato al momento del rinvenimento del piano pavimentale (inizio del XIX secolo). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano 10 ha restituito parte della pavimentazione in tessellato relativa ad una fase di ricostruzione del complesso da datare all'inizio del III secolo d.C. Il rivestimento, rintracciato nell'angolo nord-occidentale del vano, è decorato con file di tessere nere che disegnano un motivo a nido d'ape, su fondo bianco, inquadrato da una semplice fascia anch'essa in tessere nere. Il rivestimento, recentemente restaurato, è caratterizzzato da numerose lacune in parte dovute a interventi moderni effettuati nell'area. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il vano 7 ha restituito una pavimentazione in cementizio, a base fittile, decorata con tessere bianche, nere, verdi e rosse e con inserti di forma geometrica (losanghe). La decorazione, organizzata per pannelli, prevede un motivo con circonferenza raggiata, un cerchio con iscritto un fiore a sei petali e un pannello finale, quadrangolare, con quadratino centrale e raggi che raggiungono i lati dello stesso quadrato esterno. Il rivestimento viene datato, su base archeologica, alla prima metà del I secolo d.C. (età augustea-tiberiana). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente ha restituito una pavimentazione in tessellato bicromo, molto lacunosa, caratterizzata da un motivo geometrico con quadrati adiacenti e da una iscrizione, in lettere nere su fondo bianco, in cui si ricorda la costruzione o il restauro dell’edificio. La pavimentazione, in base alle caratteristiche della stessa iscrizione (interpunzione triangolare poggiata, lettere quadrate), viene datata alla prima età imperiale (I secolo d.C.). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambiente 1, solo in parte individuato e scavato, ha restituito un ampio lacerto relativo al tappeto centrale di una pavimentazione in tessellato bicromo. Il rivestimento, rintracciato a poche decine di cm dal piano di campagna, sembra proseguire all’interno della sezione andando, pertanto, ad identificare un'ambiente di più ampie dimensioni. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente 2 si caratterizza per la presenza di una pavimentazione in cementizio con inserti marmorei e litici. Non sono note ulteriori indicazioni circa l'estensione e le specifiche caratteristiche del rivestimento in esame. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra