Rieti


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Pavimento "a mosaico di cubetti policromi", verosimilmente un mosaico a tessere colorate.

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Pavimento in cementizio a base fittile di cui si conserva un avanzo presso il muro O del moderno cimitero.

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Pavimento a commessi di laterizio disposti a formare il motivo della spina di pesce.

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Rivestimento a commessi laterizi costituiti da sesquipedali e bipedali.

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Frammento di pavimentazione musiva costituito da un campo bianco a filari di tessere disposti a ordito obliquo interrotto da una composizione centrata a reticolo di fasce intersecanti. Di questa si conservano due riquadri ambedue definiti da tre file di tessere nere seguite da tre file di tessere rosse e campiti da una fila di quadrati sulla diagonale. Nel pannello musivo a destra i quadrati sono campiti da ulteriori quadrati iridati. Nell'angolo formato dai riquadri si trova un rettangolo campito da una losanga, conservata in parte. Il campo interno, delimitato da una fascia di tessere bianche, da quattro filari di tessere nere seguiti da quattro filari di tessere bianche, è occupato da un mosaico con motivo c.d. a transenna, profilato in nero su fondo bianco. Attualmente il mosaico è visibile presso la sagrestia della chiesa, di proprietà privata.

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Pavimento a commessi di laterizio disposti a formare il motivo della spina di pesce.

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Lacerto di pavimentazione "di marmi intersiato con striscie di preziosissimo rosso antico" (opus sectile?).

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Mosaico bianco con tessere disposte a canestro (immagine Archivio Sba-Laz, Sez. Fotografica, schedone n. 77, Citttaducale, Neg. B2, neg. n. 28030).

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Pavimento in mosaico bicromo bianco-nero che sostituì, in un momento non precisato, un precedente piano realizzato egualmente in tessellato.

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Pavimento in cementizio a base fittile privo di inserti e scavato in parte.

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Frammento di pavimentazione in cementizio a base fittile con scaglie bianche. Del pavimento si conserva il negativo dell'immagine presso l'archivio della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio (Archivio Sba-Laz, Sez. Fotografica, Cittaducale. Terme di Cotilia, schedone n. 149, neg. n. 1938). Il manufatto è inedito.

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Mosaico bordato da due fasce di bordura nere e campito da un punteggiato di crocette bicrome alternate a tessere policrome di dimensioni maggiori.

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Pavimento a commessi laterizi disposti a formare il motivo della spina di pesce "di pregevole fattura". I mattoncini misurano cm 9x6. Il rivestimento, ad oggi inedito, è stato rinvenuto a 30-50 cm al di sotto dell'attuale livello stradale (documentazione Archivio Sba-Laz, Cittaducale - II-III - B. 339, fasc. Cittaducale. Grotti. Rinvenimento pavimento").

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Cementizio a base fittile privo di inserti. Nella preparazione del rivestimento è stato rinvenuto un sestante del 225-217 a.C.

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Il pavimento dell'impluvio dell'ambiente è rivestito da commessi laterizi disposti a formare il motivo della spina di pesce.

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Mosaico monocromo bianco definito su due lati da una cornice di lastrine marmoree. Del manufatto si conserva l'angolo S-O. La datazione del tessellato non è nota ma la presenza di elementi marmorei potrebbe indurre a considerare il pavimento come un rifacimento di epoca primo-imperiale.

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Pavimento a commessi laterizi costituiti da bessali allettati su malta, che si conserva nella zona S.

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Pavimento a commessi laterizi costituiti da bessali allettati su malta, che si conserva nella zona S.

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Pavimento a commessi laterizi costituiti da bessali allettati su malta, che si conserva nella zona S.

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Pavimento in cementizio a base marmorea di bardiglio. La datazione specifica del pavimento non è nota.

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Opus sectile conservato nella metà S del triclinio con motivo Q2 in marmo africano, giallo antico, portasanta e bardiglio e Q3 in africano, pavonazzetto e giallo antico. Il pavimento risale ad una ristrutturazione dell'ambiente di età flavia, e fu defunzionalizzato già a partire dalla seconda metà del II sec. d.C.

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Mosaico monocromo bianco. La datazione specifica del rivestimento non è nota.

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Tessellato definito da una fascia monocroma bianca con filari di tessere disposti ad ordito obliquo, da una tripla linea bianca, da due linee di tessere nere e da una linea tripla bianca. Gli elementi di bordura definiscono un doppio reticolato diritto ed obliquo di linee, ogni due punti di incrocio caricato da un quadrato, con effetto di cassettonato delineato. I quadrati sono campiti alternativamente da elementi floreali e figurati, così disposti: fila con due maschere centrali e due fiori laterali; fila con cinque fiori (di cui uno mancante); fila con quattro maschere teatrali (di cui una mancante); fila con due uccelli e due rosette; fila con cinque uccelli; fila con due animali alati (?) e due elementi vegetali; fila con cinque fiori; fila con quattro uccelli; fila con cinque fiori; fila con quattro maschere teatrali; fila con cinque fiori; fila con quattro fiori; fila con cinque fiori; fila con quattro fiori. Il mosaico si conserva per un'ampiezza di m 2,38x3,63.

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Pavimento in cementizio a base fittile con tracce di rubricatura sulla superficie.

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Mosaico bordato da una fascia di tessere nere, da tre linee di tessere bianche seguite da tre file di tessere rosa carico, da una fila di tessere bianche, una fila di tessere nere e una seconda linea di tessere bianche. Il campo musivo è decorato da un reticolato di linee triple dentate e bicrome. Gli scomparti, in tessere di scaglia rossa, sono campiti al centro da crocette di tessere bianche. Il manufatto si conserva per un'ampiezza massima di m 11,78x2,58.

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Tessellato definito da una fascia di bordura in tessere nere disposte a ordito di filari paralleli seguita da tre linee di tessere nere, sei linee di tessere bianche, da quattro linee di tessere nere e da quattro linee di tessere bianche. Il campo musivo è decorato da un reticolato romboidale, qui disegnato da una linea doppia di tessere nere racchiusa tra due linee doppie di tessere bianche. Il manufatto si conserva quasi integralmente e misura m 7,70x3,74.

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Pavimento in tessellato in redazione bicroma bianco-nera bordato da una fascia bianca con tessere a ordito di filari paralleli (mancante nel lato N), da una fascia bianca, da una fascia nera e da una seconda fascia di tessere bianche. Il campo è decorato da un doppio reticolato diritto ed obliquo di linee doppie e di linee triple bicrome formante un motivo c.d. a transenna. Il manufatto si conserva per m 3,69x2,29.

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Pavimento in tessellato bordato una una fascia di tessere bianche a ordito obliquo (mancante nel lato S) seguita da due fasce di tre filari di tessere bianche che inquadrano una linea tripla nera. Il tappeto musivo è decorato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. I quadrati maggiori sono campiti da fioroni compositi, in tessere nere, verdi, rosse, gialle.

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In corrispondenza della zona centrale dell'ambiente una fascia di bordura monocroma bianca perimetra lo spazio destinato all'impluvio.

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Pavimento in tessellato con fascia di bordura bianca, visibile lungo il lato E, seguita da tre linee di tessere nere, da quattro filari di tessere bianche alternati a una linea tripla nera, da quattro linee bianche e da tre filari di tessere nere. Il campo è decorato da un punteggiato di crocette in colori contrastanti. Il mosaico si conserrva per un'ampiezza massima di m 2,66x3,23.

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Mosaico a tessere bianche e nere definito da una fascia bianca (16 cm) seguita da quattro linee di tessere nere e da tre linee di tessere bianche. Il campo è decorato da un punteggiato di tessere nere su fondo bianco. Il tessellato si conserva per un'ampiezza massima di m 1,46x2,94.

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Mosaico a tessere bianche e nere definito da una balza nera, da una linea tripla bianca alternata ad una linea tripla nera. Il campo è decorato da un punteggiato di dadi bianchi su fondo nero Sulla superficie musiva sono visibili inoltre tessere bianche sparse.

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Tessellato in redazione bicroma bianco-nera bordato da una fascia bianca di tessere a ordito di filari paralleli seguita da linee triple di tessere alternativamente bianche e nere. Il campo è costituito da un mosaico monocromo bianco con filari di tessere disposti a ordito parallelo.

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Tessellato bicromo bianco-nero definito da una fascia nera con tessere a ordito obliquo seguita da tre linee di tessere bianche, da tre linee di tessere nere, da tre linee di tessere bianche alternate ad una linea tripla nera. Il campo è decorato da un motivo a scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato inscritto sulla diagonale, in colori contrastanti.

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Tessellato bicromo bianco-nero definito da una linea tripla nera, da sei filari di tessere bianche e da tre filari di tessere nere che circoscrivono un punteggiato di crocette nere su fondo bianco. Il mosaico si conserva per un'ampiezza massima di m 1,22x0,83.

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Rivestimento pavimentale in cementizio con inserti misti connesso ad una soglia in tessellato di cui non è nota la decorazione.

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Il pavimento della sala, conservatosi per m 5,16x3,52, è un tessellato con un punteggiato di crocette in colore contrastante, bordato da una fascia di tessere nere, tre fasce di tre filari di tessere nere alternate a linee triple di tessere bianche. La soglia O, conservatasi per m 0,65x0,47, è bordata da due linee di tessere nere seguite da tre linee di tessere bianche ed è campita da una coppia di gallinacei in bianco su fondo nero, con particolari in rosso. La soglia E, conservatasi per m 0,735x0,49, è definita da una linea doppia di tessere nere, una linea tripla bianca e da due filari di tessere nere e decorata da un motivo a doppia cuspide, con coppia di volute laterali da cui si dipartono elementi vegetali in nero su fondo bianco. La soglia N, conservatasi per m 0,150x0,175 è definita da una linea doppia bianca e una semplice nera. Il campo bianco è decorato da due rettangoli uniti al centro da una fascia a scacchiera, campiti da un motivo a treccia con tenie.

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L'ambiente è pavimentato da un tessellato bianco a ordito di filati paralleli bordato da fasce in colore contrastante (misura del mosaico conservato: m 5,15x2,35). A N e ad E si aprono due soglie musive, ambedue campite da volute floreali e/o vegetali stilizzate che si dipartono da un elemento centrale, in nero su fondo bianco. La soglia N si conserva per ca. m 0,16x1,05; la soglia E è visibile per m 0,195x0,82.

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Pavimento in tessellato bordato da una fascia monocroma nera e scompartito in due distinti tappeti musivi, entrambi decorati con motivi geometrici. Il primo tappeto è definito da una treccia a due capi racchiusa tra due linee di tessere bianche, seguite da una linea doppia rossa. Il campo è occupato da una composizione a cassettoni bipartiti in colori contrastanti. Il secondo tappeto musivo è campito da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e di quadrati, gli intervalli riempiti da file di quadratini e di clessidre adiacenti, in tessere nere, bianche e rosse. Il mosaico si conserva per un'ampiezza di m 3,57x1,70.

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Mosaico bicromo bianco nero definito da una fascia monocroma bianca con tessere disposte in filari paralleli, seguita da una fascia bianca, una fascia nera ed una seconda fascia bianca. Il campo è occupato da un reticolato di linee semplici. Forse al centro del tappeto era inserito un emblema, andato perduto. Il mosaico si conserva per un'ampiezza massima di m 7,30x9,60. Presso l'angolo E dell'ambiente, in corrispondenza di una rientranza, il pavimento è decorato da un mosaico monocromo nero definito da una linea doppia di tessere bianche (m 1x0,90).

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Pavimento in tessellato bordato da sette linee di tessere nere seguite da tre linee di tessere nere, tre linee di tessere bianche e da tre linee di tessere nere. Il campo è costituito da un tessellato monocromo nero con filari di tessere a ordito parallelo. Presso il braccio N-S il mosaico si conserva per un'ampiezza massima di m 11,74x1,16; presso il braccio S-O le porzioni musive superstiti misurano m 3,52x1,50.

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Mosaico a tessere bianche e nere definito da una fascia bianca con tessere disposte a ordito di filari paralleli (incompleta nei lati N ed E) seguita da tre linee di tessere bianche, tre linee di tessere nere e da tre linee di tessere bianche. Il campo è decorato da una composizione a nido d'ape delineato, disegnato da due filari di tessere nere su fondo bianco. Il tessellato si conserva per m 3,42x2,29.

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Pavimento a commessi di laterizio a spina di pesce. A S-O una struttura in pietre e laterizi si imposta sulla superficie pavimentale, da identificare forse con l'impluvio dell'ambiente.

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Frammento di pavimentazione costituita da un cementizio a base fittile decorato con inserti disposti irregolarmente sulla superficie.

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Lacerto di mosaico bicromo bianco-nero decorato da una composizione a scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale.

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Soglia musiva con raffigurazione di due volatili (un gallo e una gallina)

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Pavimento in cementizio a base fittile decorato con tessere policrome. La disposizione delle tessere non è nota.

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Pavimento musivo a tessere bianche con punteggiato irregolare di tessere nere. Il rivestimento fu distaccato e attualmente si conserva nei locali del museo dell'Abbazia di Farfa.

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Pavimento a commessi di laterizio disposti a spina di pesce. Il pavimento, intercettato nel corso di alcune esplorazioni ottocentesche, non è ad oggi rintracciabile.

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Pavimento musivo "alla veneziana". Si tratta, con tutta probabilità, di un tessellato con inserti policromi. Il manufatto fu rinvenuto nell'Ottocento ed attualmente non è visibile.

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Pavimento in tessellato bianco. In più punti è visibile la preparazione del pavimento, in malta cementizia.

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Frammento di pavimentazione in cementizio a base fittile decorato da un reticolo di losanghe di tessere bianche. Sulla superficie del pavimento sono leggibili tracce di rubricatura.

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Pavimento in cementizio a base fittile decorato con tessere di calcare bianche. Sulla superficie del rivestimento si notano tracce di stuccatura in rosso.

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Tessellato bicromo bianco nero a decorazione geometrica con fasce di bordura perimetrali in tessere nere. Al momento del rinvenimento il pavimento era coperto da uno spesso strato di calcare. Non si possiede la documentazione fotografica relativa al manufatto (cfr. Archivio Sba-Laz, Fara Sabina - Sez. Storica - B. 395, fasc. "Fara Sabina. Corese Terra, loc. Zara Madonna. Ritrovamenti. Acquisizioni. Sig. Fabrizio Edoardo").

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Porzione di pavimentazione a commessi laterizi costituiti da quadrelli di laterizio.

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Lacerto di pavimentazione in tessellato bianco murata nel muro perimetrale del cimitero.

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Pavimento costituito da lastre di marmo bianco di forma quadrangolare. Non è nota la specie marmorea impiegata. Il pavimento ha una leggera pendenza verso l'imbocco di un canale in piombo che convogliava l'acqua in un condotto con copertura alla cappuccina.

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Pavimento costituito da piccole lastre di marmo bianco. Il pavimento è stato reinterrato.

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Mosaico a tessere irregolari bianche ("a graticcio") con inserti marmorei rossi, verdi, gialli, neri. Il pavimento è stato reinterrato.

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Tessellato bicromo bianco-nero bordato da una fascia monocroma bianca e campito da un motivo a scacchiera. Attualmente il pavimento non è visibile poichè interrato.

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Zona produttiva rivestita da commessi laterizi disposti a spina di pesce. Una cornice circolare composta di mattoni in laterizio definiva l'ara del torcular, rivestita in opera spicata.

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Porzione di rivestimento in cementizio a base fittile con inserti lapidei colorati. Il frammento è inglobato nel muro di cinta del cimitero di Montebuono.

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Tessellato monocromo bianco "con inserimenti di piccoli quadrati di pietra scura di cm 2,5". Si tratta, con ogni probabilità, di una decorazione a punteggiato di dadi in colore contrastante.

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Mosaico nero a ordito obliquo definito da fasce di bordura in colore contrastante.

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Mosaico a tessere bianche disposte in ordito obiquo definito da fasce di bordura in colore contrastante. Il pavimento è stato completamente defunzionalizzato dalla creazione di quattro ossari, di una fossa e di una delle colonne della chiesa.

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Pavimento in tessellato nero con filari paralleli di tessere bordato da fasce in colore contrastante. Il mosaico, che presenta due ampie lacune, è stato scavato solo in parte.

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Mosaico in redazione bicroma bianco-nera bordato da una fascia monocroma bianca, da un motivo a quadrati concavi con volute lateriali racchiuso tra una fascia nera, una bianca ed una seconda fascia di tessere nere, visibile unicamente presso uno dei lati, seguito da una fila di torri e mura isodome con merli a T. Il bordo racchiude una composizione con reticolato di fasce definito da una fila di quadrati e di clessidre diritte e tangenti con quadrati nei punti di incrocio, gli scomparti delineati e campiti da nodi di Salomone, quadrati a lati concavi e crocette quadripetale. Il mosaico si conserva presso gli angoli NE e SE di H ed in G.

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Mosaico definito da una fascia monocroma bianca seguita da una linea tripla nera, da una linea tripla bianca e da una seconda linea tripla nera che incorniciano il campo occupato da un mosaico monocromo a tessere bianche. Il pavimento si conserva nella zona compresa tra l'angolo realizzato da due muri antichi e il grande pilastro pertinente alla successiva chiesa.

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Mosaico decorato da un punteggiato di crocette nere su fondo di tessere bianche.

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Pavimento a commessi laterizi disposti a formare il motivo della spina di pesce.

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Pavimento a commessi laterizi a spina di pesce. Il pavimento servi anche alla chiesetta di S. Donato, impiantatasi sulle strutture, che non si è conservata. Attualmente il pavimento non è visibile.

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Lacerto di pavimentazione musiva con soggetto marino di cui si conserva la raffigurazione di un delfino a tessere nere con dettagli in tessere bianche. Il soggetto è inquadrato da almeno tre filari di tessere bianche seguiti da otto filari di tessere nere e da una fascia di tessere bianche. Attualmente il lacerto musivo è sempre più danneggiato a causa del passaggio di mezzi agricoli (v. anche Archivio Sba-Laz, Monteleone Sabino - Sez. Storica - I - B. 740, fasc. "Forano Sabino. Pro Loco").

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Pavimentazione a commessi di laterizio disposti a spina di pesce visibile per m 1,30x1,00 (foto Archivio Sba-Laz, Sez. Fotografica, Monteleone, schedone n. 75).

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“Pezzi di mosaico antico fatto a picciole pietrucce bianche quadrate senza alcun ordine e figura” (Cod. Vat. Lat. 7929, f.216v).

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Porzioni di pavimentazione a commessi laterizi disposti a spina di pesce. I mattoncini misurano m 10-11,5x4,5-5x1,8.

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Tessellato bordato da due fasce monocrome bianche che racchiudono un campo musivo nero con inserti marmorei policromi di forma irregolare. Il mosaico è attualmente reinterrato.

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Tessellato bianco definito da una fascia monocroma bianca seguita da due fasce nere che racchiudono una fascia bianca. Attualmente il pavimento non è visibile in quanto reinterrato.

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Mosaico decorato da un punteggiato di crocette in colore contrastante. Il pavimento è stato reinterrato.

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Rivestimento musivo decorato da una composizione triassiale di losanghe adiacenti profilati in nero su fondo bianco. Attualmente il manufatto è reinterrato.

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Pavimento in tessellato bianco bordato da una fascia bianca seguita da due fasce nere alternate ad una fascia bianca. Attualmente il mosaico, interessato da ampie lacune, è reinterrato.

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Pavimento in tessellato in redazione bicroma bianco-nera decorato da un motivo a rombi. Attualmente il mosaico non è più visibile.

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Pavimento in tessellato definito da una serie di fasce di bordura in colore contrastante seguite da una fila di parallelogrammi diritti, adiacenti, in colori contrastanti. Il campo musivo è ornato da una scacchiera, gli scacchi caricati da due quadrati iscritti diagonalmente, l'uno nell'altro. La soglia musiva (T') è campita da coppie tangenti di pelte contrapposte, alternativamente diritte e sdraiate. Attualmente i manufatti non sono visibili.

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Il pavimento in tessellato dell'ambiente è decorato da una composizione triassiale di esagoni tangenti (formanti triangoli equilateri) in colore contrastante, con effetto di stelle di due triangoli. Non è però verificabile che la decorazione del tappeto musivo fosse effettivamente tale, in quanto in un rilievo il medesimo mosaico è decorato da una composizione ad ottagoni. Non risulta altresì controllabile la decorazione della soglia musiva, in un caso campita da un tralcio vegetalizzato desinente in fiori a calice, a quattro petali, in foglie (di edera?), culminante in un fiore centrale a otto petali lobati alternati a petali bilobati, attorno ad un bottone centrale. In un secondo caso il tralcio vegetale risulta duplicato e contrapposto (coppia di sinusoidi?).

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Tessellato di cui si conserva un rilievo, dove è raffigurata la porzione S-O del pavimento, definito da una fascia di bordura nera e campito da una decorazione figurata con una coppia di delfini affrontati e tridente centrale, realizzati in tessere nere su fondo bianco. Più in basso è visibile una linea di tessere nere segmentata verso le estremità, che forse rappresenta onde marine o, più probabilmente, una diversa partizione architettonica dell'ambiente.

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Tessellato bicromo bianco-nero suddiviso in soglia, bordata da una fascia a scacchiera di tessere e campitura interna con composizione a scacchiera di triangoli, ed in campo musivo a tessere bianche profilato da una fascia monocroma nera. Il pavimento è stato reinterrato.

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Lacerto di pavimentazione in tessellato monocromo bianco. Il pavimento è inedito (Archivio Sba-Laz, Poggio Mirteto - III A-IV - Affari Diversi - B. 902, fasc. "Poggio Mirteto. Procediamento penale Di Mario Angelo").

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Lacerto di pavimentazione in tessellato con punteggiato irregolare di tessere rettangolari diritte e sdraiate e di inserti quadrangolari, in colore contrastante. Il pavimento è inedito (Archivio Sba-Laz, Poggio Mirteto - Sez. Storica - B. 901, fasc. "Archeoclub di Poggio Mirteto. Reperti in località Giglio, fraz. di Magliano Sabina, n. 10 Disegni").

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Tessellato bordato da una serie di fasce bianco-nere seguite da un fregio vegetale racchiuso tra due fasce di tessere nere, su fondo bianco. Il bordo vegetalizzato si compone di volute stilizzate fiorite che si dipartono da alcuni elementi ovali con fulmine alato disposti ai quattro vertici e da quattro palmette disposte al centro di ogni lato. Il campo musivo è occupato, negli angoli, dalla rappresentazione di alberi contornati da una coppia di volatili. Al centro, all'interno di una corona di alloro interrotta in alto dalla figura di un'aquila che stringe un fulmine tra gli artigli, si trova la rappresentazione di Diana Efesina, velata e con corona turrita, con le braccia aperte in atteggiamento da orante. Sul busto della divinità sono rappresentate tre file di mammelle; la parte inferiore del corpo è costituita da un fusto da cui fuoriescono foglie e dal quale si staccano i piedi della figura. Il mosaico è attualmente esposto nel Museo Chiaramonti.

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Tessellato bianco e nero decorato con "poligoni stellati", forse esagoni tangenti con effetto di stelle di due triangoli.

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"Pavimento in piccolo mosaico disposto a triangoli bianchi e neri", definito da una fascia monocroma nera. Il motivo del campo musivo può forse essere interpretato come uno schema a scacchiera di triangoli rettangoli isosceli. Ad E si apre una soglia musiva decorata da un fiorone unitario a quattro petali bilobati non contigui, da cui si dipartono petali lanceolati. Presso i quattro angoli del fiorone si dispongono volute affrontate con petalo lanceolato e terminazione a freccia.

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Pavimento in cementizio a base fittile visibile per ca. m 22x10 e di cui si conserva un frammento. Della decorazione è visibile un elemento di bordura costituito da una linea semplice dentata e parte del campo con punteggiato irregolare di tessere bianche. Il cementizio conserva tracce di rubricatura.

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Pavimento in mosaico bicromo bianco-nero con motivi geometrici, visibile per m 2,80x2,80. Al momento del rinvenimento il mosaico necessitava di operazioni di restauro. Il manufatto, di cui si ignora il luogo di conservazione, è inedito (Archivio Sba-Laz, Pozzaglia Sabina - B. 948, fasc. "Pozzaglia Sabina. Rinvenimento pavimento in mosaico").

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Frammento di emblema musivo a tessere policrome su supporto lapideo (cm 27,5x17,5). Il bordo visibile si compone di una linea tripla nera mentre nel campo, a fondo bianco, sono distinguibili alcuni elementi figurati a tessere nere, viola ed ocra. Tra questi si riconoscono una sorta di elemento ondulato (chioma? coda di cavallo?) ed un nastro. Si è ipotizzato che in origine doveva trattarsi di una scena a soggetto marino.

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Lacerto di pavimentazione musiva (cm 8,5x11) a tessere nere decorata da un puntinato di tessere bianche e di dadi color ocra.

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Porzione di pavimento in tessellato bordato da cinque filari di tessere bianche alternati a tre filari di tessere nere. Il campo è occupato da un punteggiato di dadi bianchi su fondo di tessere nere. Il pavimento è inedito (documentazione Archivio Sba-laz, Rieti - Affari Diversi - B. 978, fasc. "Rieti. Foglio 24. Sez. Vazia. Proposta di vincolo archeologico").

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Mosaico a piccole tessere. Il pavimento è stato ricoperto al seguito del rinvenimento.

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Pavimento in cementizio a base litica decorato da un punteggiato regolare di mattonelle quadrate di palombino. Il pavimento continuò a rimanere in uso anche nel successivo complesso ecclesiastico.

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L'ambiente conserva una vasca al centro pavimentata da commessi di laterizio disposti a spina di pesce.

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Pavimento in cementizio a base litica con inserti litici di forma irregolare bordato da una fila di torri in colori contrastanti con effetto bivalente. Al centro il campo è occupato da uno pseudoemblema quadrangolare in tessellato bordato da una greca delineata e da una fascia a tessere nere. Ai vertici del quadrato sono disposti cespi vegetalizzati che circoscrivono un elemento circolare definito da una treccia a due capi, serrata, racchiusa tra due linee dentellate. Il tondo è campito da quadrifogli bianchi e rossi attorno ad un quadrato centrale con cerchio inscritto in colore contrastante. La soglia dell'ambiente è bordata da tre linee di tessere bianche, da due linee di tessere nere, da due linee di tessere bianche, da spine rettilinee corte che racchiudono una fila di spine corte.

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Mosaico a tessere bianche definito da una fascia bianca seguita da una fascia nera. In prossimità di uno dei lati corti il campo musivo è occupato da un'iscrizione a tessere nere in cui viene menzionato L. Volsienus, che curò la decorazione pavimentale e parietale dell'edificio. A seguito del rinvenimento il manufatto fu ricoperto per esigenze conservative. Fu poi riportato in luce nel corso degli scavi effettuati nel 2004 dalla British School at Rome ed attualmente è stato reinterrato.

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Tessellato a fondo nero bordato da una fascia nera seguita da tre linee di tessere bianche e decorato da inserti litici (?) di forma perlopiù rettangolare e romboidale. In prossimità dell'ingresso il pavimento è interrotto da un riquadro a tessere bianche, campito da un'iscrizione in nero menzionante C. Vibius C. f., committente dell'opera. Presso il lato corto opposto il campo musivo è occupato da un pannello rettangolare definito da una fascia di tessere bianche all'interno del quale doveva insistere una struttura, non più visibile.

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Pavimento in tessellato definito da una fascia di tessere rosse a ordito di filari paralleli seguita da tre filari di tessere rosse in ordito diritto, da sei filari di tessere bianche alternati a sei filari di tessere nere. Il campo musivo è occupato da una composizione bicroma bianco-nera di cerchi secanti.

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Pavimento in tessellato bianco decorato da inserti policromi di marmo di forma pressocchè rettangolare.

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Tessellato decorato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato, campito in nero.

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Pavimento in tessellato bordato da una fascia nera racchiusa tra due linee doppie di tessere bianche e campito da un reticolato di linee bicrome bianco-nere dentate, gli scomparti in rosso di Cottanello caricati da diamanti bicromi bianchi e neri. Il mosaico è stato distaccato ed attualmente si conserva nei locali della Soprintendenza dei Beni Archeologici del Lazio a Tivoli, presso il Santuario d'Ercole.

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Pavimento a commessi laterzi a spina di pesce che risparmia un'area di spremitura circolare.

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