Tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui delimitato da un fascia in tessellato bianco seguita da una linea tripla bianca, racchiusa tra due linee doppie nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
ll pavimento si compone, procedendo dall'esterno verso l'interno, di una fascia monocroma nera con le tessere in ordito diritto, disposta su tre lati (larghezza variabile: m 0.80; 0.90; 0.16), seguita, sui due lati lunghi, da due fasce in punteggiato di quadrati dentati neri su fondo bianco disposti su tre file (larghezza: m 1.00; 0.90) e sui due lati brevi da due fasce di tessere bianche (larghezza: m 0.52; 0.65); le fasce delimitano il tappeto centrale, bordato da una fascia monocroma nera, da una fascia a scacchiera di denti di sega dentati, in colori contrastanti bianco e nero e da un'altra fascia monocroma bianca (larghezza: m 0.425); la decorazione del tappeto centrale (m 4.00 x 4.00) è costituita una composizione centrata, in un quadrato e attorno a un quadrato (m 1.00 x 1.00), di 4 ottagoni sui lati, adiacenti al quadrato centrale e di 4 squadre poste sulle diagoanali, adiacenti agli ottagoni, gli spazi di risulta in losanghe e triangoli (qui a linee di tessere). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico policromo con composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi e di ottagoni adiacenti, le croci nei punti di incrocio, formanti quadrati; le croci sono campite da una treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo su fondo scuro, gli ottagoni sono campiti da un fiore composito a otto elementi non contigui, 4 petali affusolati e 4 loti trifidi, i quadrati sono campiti da una stuoia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico policromo con composizione ortogonale di ottagoni adiacenti, formanti quadrati, delineati, gli ottagoni concavi caricati da un quadrato concavo iscritto formante pelte, con effetto di circoli tangenti che circoscrivono quadrilobi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico e figurato policromo (si conservano tre frammenti: m 1.10 x 0.93; m 0.90 x 1.25; m 1.40 x 1.80), articolato in tre pannelli giustapposti, racchiusi entro un’onda di pelte delineate. I due pannelli minori sono decorati da una composizione ortogonale di coppie contigue di pelte addossate, alternativamente dritte e sdraiate, in colori contrastanti ocra e rosso-rosa; il pannello centrale, delimitato da una fascia a onde correnti a giro multiplo, è campito da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, i meandri disegnati da trecce a due capi, i quadrati disegnati da fasce a onde correnti, con gli intervalli riempiti da fasce a onde correnti; i quadrati risparmiati sono 5, ma ne rimangono solo 3: due raffigurano amorini su bighe, il terzo al centro della composizione raffigura un uomo con abiti orientali che appoggia la mano destra sulla spalla di una donna inginocchiata davanti a lui, accanto alla quale è un’altra donna con un velo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico policromo conservato in situ in due lacerti di diverse dimensioni (m 1.56 x 0.48 e m 0.63 x 0.47), originariamente articolato in tre pannelli, di cui quello centrale in asse con la soglia di ingresso al vano A. I due pannelli laterali più grandi presentano una composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti, formanti quadrati; gli ottagoni sono campiti alternativamente da un nodo di Salomone e da un nodo a otto capi. Il pannello centrale (m 3.25 di lato), delimitato sui lati est e ovest da una racemo a volute nero su fondo bianco, è decorato da un reticolato di trecce a quattro capi, gli scomparti caricati da un quadrato delineato incluso; sono riconoscibili soltanto due scomparti decorati da una composizione ortogonale di coppie contigue di pelte addossate, alternativamente dritte e sdraiate, con spazi di risulta cordiformi e da una composizione ortogonale di cerchi secanti ("cerchi allacciati"), formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico policromo con composizione centrata, in un quadrato e attorno a un quadrato sulle diagonali, di 4 "semistelle di otto losanghe" sui lati, che attorniano il quadrato centrale; tutta la composizione, compresa entro un riquadro inserito in un campo di tessere bianche, è delimitata da una treccia a due capi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La decorazione musiva del vano, rinvenuta alla profondità di m - 4.30, comprende la soglia di ingresso, l’anticamera e la zona absidale. La soglia (m 1.5 x 1) presenta una composizione ortogonale di squame bipartite adiacenti, in colori rosso e bianco. La stanza principale è delimitata su tutti e quattro i lati da un racemo di edera. L’anticamera (m 2.10 x 3.80) è decorata da una composizione ortogonale di coppie contigue di pelte addossate, in colori rosso, azzurro, rosa e ocra. Al centro la composizione è interrotta da un pannello rettangolare (m 1.52 x 1.13): si può distinguere parte di un volto maschile con capelli bicolori, parte della spalla destra scoperta e all'estremità opposta un piede in tessere rosa, ad indicare forse una figura rivolta verso l'ingresso. La zona absidale è invece decorata da "cerchi allacciati" ossia da una composizione ortogonale di cerchi secanti, formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli, in colori contrastanti rosso e rosa. Immagine rivestimento tratta da LUSUARDI SIENA 1989. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Al momento dello scavo sono stati rinvenuti soltanto due frammenti di una fascia monocroma bianca profilata da una fascia nera. Il frammento era troppo esiguo perché di esso ne fosse fatta una foto. E' andato distrutto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Superficie in tessellato monocromo nero con filari di tessere di 1 cmq disposti in ordito obliquo, punteggiato da inserti litici disposti in modo abbastanza regolare; la superficie è interrotta nel senso della larghezza da una fascia partizionale larga cm 0.50 in tessere bianche. Il pavimento presenta almeno sette interventi di restauro antico, eseguiti con ogni probabilità nel lungo periodo di utilizzo del pavimento, dal momento della sua stesura (metà del I sec.a.C.) fino all'abbandono del complesso edilizio. Immagine rivestimento da RINALDI 2011, fig. 3. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La bibliografia riferisce della scoperta di "frammenti di mosaico, indizi sicuri dell'esistenza di abitazioni romane". Non sono pervenute indicazioni sulla decorazione dei manufatti; dei frammenti s'ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Alla fine del 1800 durante lo scavo di una galleria, alla profondità di m - 3.00, sono venuti in luce resti di piastrelle marmoree di vari colori e di varie qualità. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato monocromo bianco (rinvenuto alla profondità di m - 3.40) bordato da fasce nere (?) realizzato con tessere grandi. Del pavimento è noto solo quanto riportato in bibliografia dal momento che di esso si è persa ogni traccia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 0.40 e conservato per m 3.40 x 4 appartiene alla tipologia "a schema unitario", caratterizzata dall'accostamento di moduli molto diversi tra loro, uniti a ricoprire l'intera superficie. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento marmoreo di cui sopravvivono le impronte delle lastre, numerosi frammenti delle quali sono stati trovati nello strato di incendio riferibile ad una distruzione violenta avvenuta tra V e VI sec.d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento a commesso di marmi policromi, composti a formare una composizione di quadrati di giallo antico listellati di pavonazzetto. E' possibile che in corrispondenza dell'abside il sectile divenisse più complesso con impiego anche di altri litotipi colorati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La documentazione di archivio descrive il pavimento dell'orchestra diviso in due zone, la fascia davanti alla scena in "quadroni di marmo nero e bianco orientale" e il resto dell'emiciclo in "lastre di vivo di Verona" (Basso 1998-1999, p. 118). Dell’originaria pavimentazione dell’orchestra del teatro rimane una fascia disposta lungo il lato parallelo alla frontescena, conservata per una lunghezza di circa m 11.50. La fascia conservata è scandita da una successione di 12 lastre quadrate di m 1.00 di lato del tipo Q-QD. Lo stato di conservazione della pavimentazione è decisamente frammentario oltre che lacunoso; l’analisi autoptica di esso ha permesso di appurare che molto probabilmente alcune delle lastrine non sono in situ: è possibile infatti che il pavimento originario sia stato rifatto agli inizi del Novecento, con l’uso di frammenti marmorei originari ma non pertinenti all'orchestra. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La documentazione d'archivio riferisce del rinvenimento di un frammento di m 0.55 x 0.90 di cui rimangono solo alcune lastre di marmo bianco e rosa. Se ne ignora però la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 3.80, si conserva solo parte del bordo e del campo: il bordo è costituito da una fascia di portasanta (m 1.20 x 0,45), da una fascia in tessellato bianco ((m 1.90 x 0.41) e da una fascia in marmo fior di pesco (altezza: m 0.72); la piccola porzione di campo è decorata da un motivo a quadrati in marmo giallo, listellati da sottili fasce di rosso antico. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Fascia a punteggiato di crocette di cinque tessere rosa su fondo di tessellato bianco in ordito diritto; il campo è bordato da una linea tripla di tessere rosa ed è delimitato da una fascia monocroma di tessere bianche in ordito diritto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 3.30, è decorato da un motivo a rettangoli listellati in marmo bianco con listellatura in marmo africano; il bordo è costituito da semplici lastre rettangolari marmoree di lunghezza e spessore variabile. Il taglio delle singole lastrine è preciso, le connessioni sono accurate nella maggior parte della listellatura, la macchia del marmo è abbastanza buona, le concordanze cromatiche sono rispettate, la conservazione del marmo è soddisfacente per comprendere i diversi tipi di marmo impiegati, anche se in alcuni punti rimane piuttosto precaria. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 2.00, è articolato in tre tappeti: il primo è un tessellato monocromo bianco ad ordito di filari paralleli e obliqui, delimitato da due fasce di tessere nere; segue un riquadro, ugualmente in tessellato monocromo bianco delimitato da una fascia di tessere nere; infine l'ultimo tappeto è decorato da un punteggiato di dadi neri su fondo di tessellato monocromo bianco. Immagine rivestimento tratta da RINALDI 2007, tav. LXVIII, 3. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il frammento (m 1.24x0.60) è costituito da una composizione di stelle di due quadrati allacciati disegnati da trecce a due capi policrome di colore bianco, rosa, giallo e rosso con effetto di rilievo su fondo scuro, le stelle contornate da losanghe con un lato curvilineo, con effetto di ottagoni: rimane parte di un ottagono bordato da una linea tripla bianca, da una linea doppia nera e da due linee semplici di colore giallo e bianco: la decorazione centrale è quasi completamente perduta ma nel Catalogo del Museo pubblicato nel 1865 (p. 320, n. 22) si descrive un "Orfeo intento a suonare in riva al mare mentre un delfino gli si avvicina". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il lacerto pavimentale, rinvenuto alla profondità di m - 2.00 e conservato per m 1.20 x 0.50, è decorato da una composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti, formanti quadrati; gli ottagoni su fondo monocromo bianco sono campiti da un ottagono più piccolo, semplicemente delineato da due file di tessere rosa; i quadrati di risulta, ridotti a triangoli alla base, sono neri e campiti da un triangolo minore rosa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, conservato solo per un piccolo frammento (m 1.40 x 1.20), molto probabilmente aveva al centro uno pseudoemblema, perduto, attorno al quale ruotava una teoria di pesci e altri animali marini; tutta la composizione era racchiusa all'interno di un bordo a decorazione geometrica e figurata. Il pavimento è stato precedentemente datato nell II sec.d.C. (Fogolari; Cavalieri Manasse). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La bibliografia riferisce di un semplice tessellato monocromo bianco inquadrato da una fascia nera rinvenuto alla profondità di m - 1.00. Il pavimento è perduto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La bibliografia riporta la notizia che nel 1956 nel cortile della casa dei Conti Bevilacqua è stato rinvenuto un tratto di pavimento in tessellato monocromo bianco costituito da tessere di piccole dimensioni; non è possibile sapere se si tratti della decorazione del bordo o del campo. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, delimitato da una fascia monocroma bianca in ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca (attualmente non più visibili), da una treccia a due capi policroma, con effetto di rilievo su fondo scuro, da un’altra linea tripla bianca e infine da una linea doppia nera, è decorato da una composizione ortogonale di cerchi secanti ('cerchi allacciati'), formanti quadrati concavi, caricati da una crocetta, con effetto di quadrifogli, i fusi campiti di colore grigio, rosa, rosso e giallo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Una documentazione conservata nell'Archivio della Soprintendenza Archeologica per il Veneto, nucleo operativo di Verona, riporta la notizia del ritrovamento di un tessellato monocromo bianco, datato al III sec.d.C. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 1.50, si conserva per un'estensione di m 5.80 x 2.60; è costituito da una composizione centrata, in un rettangolo e attorno a un cerchio, di 4 segmenti secondo le linee mediane, che determinano 4 pentagoni irregolari con un lato concavo. Il cerchio è campito dalla figura di Dioniso stante; ai lati della figura compare l'iscrizione ROROPES ZETA. Gli spazi di risulta sono campiti da una figura di felino in corsa, circondato da cespi e fronde con grandi foglie. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento originario si conserva solo un settore verso nord-ovest (m 1.10 x 2.20); questo, delimitato da una fascia monocroma bianca a ordito di filari paralleli e obliqui, di larghezza differente, racchiude una composizione disegnata in nero su fondo bianco, di ottagoni grandi e piccoli raccordati da rettangoli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento si conserva parzialmente in due frammenti rispettivamente di m 1.30 x 0.40 e m 0.70 x 0.32. La decorazione, delimitata da una fascia monocroma bianca in ordito di filari paralleli e obliqui, di larghezza differente sui quattro lati, è costituita da una composizione reticolata di quadrilobi di pelte attorno ad un quadrato diritto, e di fusi, tangenti, con gli intervalli caricati da un cerchio incluso: tutti i motivi sono disegnati in nero su fondo bianco e contengono al centro un piccolo elemento in tessere rosse o rosa che ricalca all’incirca la sagoma della figura in cui è inserito. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La pavimentazione si conserva parzialmente in due frammenti (m 1.00 x 0.60; 1.30 x 2.70). Si compone di una fascia monocroma bianca in ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca, da una linea tripla nera, da una linea tripla bianca, da una treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo su fondo scuro, da una linea tripla bianca e da una linea doppia nera, che racchiudono un campo decorato da una composizione policroma di sinusoidi contigue ed opposte, con legamenti nei punti di tangenza, gli intervalli caricati da un fiore composito di otto elementi non contigui, con 4 petali affusolati e 4 petali biconvessi a punta, sfumati dal rosso-giallo al nero e con tessera nera agli apici. Negli spazi di risulta tra ellissi e cornice sono posizionati un loto trifido con filamenti vegetali di colore rosa, giallo e nero e un canestro di giunchi intrecciati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento musivo, di cui è stato rinvenuto un lacerto, è costituito da una composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori, formanti quadrati campiti da un quadrato sulla diagonale ed esagoni allungati; il tessellato molto probabilmente era delimitato da una fascia monocroma bianca in ordito di filari paralleli e obliqui. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è decorato da una scacchiera di losanghe bianca e nera, delimitata da una fascia monocroma bianca in ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca, da una fascia monocroma di cinque file di tessere nere e infine da una fascia monocroma di quattro file di tessere rosa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Una fascia in tessellato monocromo bianco in ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca, da una linea tripla nera e da una linea tripla bianca, costituisce il bordo di un tessellato ugualmente monocromo al centro del quale si trova un pannello quadrato, inquadrato da una linea tripla bianca, una linea tripla nera ed una bianca, a sua volta contenente un emblema, perduto, ma delimitato da una treccia a calice, serrata, con orlo diritto ed occhielli, a tre colori contrastanti rosso scuro, rosa e bianco con una linea mediana. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, conservato in due frammenti (m 0.80 x 0.85; m 1.10 x 0.39), è decorato da una composizione romboidale di esagoni e losanghe adiacenti (con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi), qui delineati e campiti da fiori a sei petali. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 4.00 e originariamente di forma quadrata (oggi si conserva poco più della metà), è decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione ortogonale di cerchi tangenti. Il bordo, che racchiude l'intera composizione, è decorato da una fascia ad archi e merli, disegnata da una treccia a due capi, policroma. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il settore di pavimentazione rinvenuta alla profondità di m - 2.70 mostra una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti formanti quadrati, gli ottagoni caricati da un ottagono stellato iscritto; nell'ottagono e nel quadrato conservati sono inseriti su fondo nero un fiore bianco di otto foglie ed un nodo di Salomone listato di nero e di giallo. Si ignora la sorte di questo pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico bicromo, rinvenuto alla profondità di m - 2.70, delimitato da una fascia monocroma nera in ordito di filari paralleli e obliqui e da una fascia monocroma bianca che inquadrano una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti (con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi) delineati da una linea doppia di tessere nere; gli esagoni sono campiti da un fiore di sei foglie bianco su fondo nero. Si ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nel corso degli scavi al di sotto dell'abside di S. Fermo Maggiore, alla profondità di m - 4.50, "venne rinvenuto un piccolo tratto di mosaico in opus vermiculatum". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La bibliografia riferisce della scoperta nel cortile dell'albergo Colomba d'Oro di un pavimento in mosaico, a due livelli, comunicanti fra loro per mezzo di una scala di pochi gradini; non viene riportata alcuna descrizione. Del pavimento si ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico e figurato. Un bordo costituito da una fascia monocroma bianca, disposta a U su tre lati, seguita da una fascia con treccia a due capi policroma, cinge un rettangolo decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione di cerchi tangenti attorno ad un esagono: i cerchi sono campiti da decorazioni floreali molto stilizzate e in un caso da una brocca; i semicerchi laterali da pelte; gli spazi di risulta in forma di trapezi a lati concavi presentano pesci simili a delfini, mentre al centro dell'unico lato breve conservato si trova una brocchetta stilizzata dal corpo a forma di cuore dal cui fondo si dipartono due tralci di edera nera. Il quarto lato, verso il quale è orientata la decorazione, è interessato da una serie di 6 pannelli quadrati superstiti, con scene di lotta tra gladiatori e una scena di thiasos marino, separati tra loro da listelli di marmo grigio. Il pavimento è conservato presso il Museo Archeologico al Teatro romano di Verona. Immagine rivestimento tratta da RINALDI 2007, tav. LXIV, 1. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico policromo delimitato da una treccia a quattro capi policroma su fondo scuro e decorato da un motivo a intreccio allentato di trecce a due capi con gli scomparti caricati da un motivo a crocetta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento originario si conserva soltanto un frammento a "L" del bordo, con parte del campo (m 0.78 x 0.40): il bordo è costituito da una fascia monocroma bianca e da una fascia monocroma rosa listata di nero, il campo da un tessellato monocromo bianco in ordito diritto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Marconi riferisce della scoperta di un pavimento a mosaico, conservato per m 6 x 7, a disegno geometrico costituito da un "reticolato a larghe maglie quadrate di m 0.25 x 0.25, in ognuna delle quali è inserito un riquadro a righe nere; ad esso aderisce una fascia con rosoni geometrici, a bande e cerchi di colore giallo e rosso". Del pavimento si ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato monocromo bianco, rinvenuto alla profondità di m - 3.60, bordato da fasce in tessellato nero, realizzato con tessere piuttosto piccole. Del pavimento rimane solo la descrizione riportata dalla bibliografia, ma di esso si è persa ogni traccia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 2.55 e di cui si conserva un frammento di m 1.20 x 1.50, è costituito da un tessellato monocromo bianco sul quale sono inserite senza ordine inserti di marmo rosa e grigio, purtroppo quasi del tutto scomparsi. Il pavimento poggiava su un precedente pavimento in cotto ed era a sua volta coperto da un cementizio: di questi due manufatti non si conserva alcuna informazione aggiuntiva. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Le notizie bibliografiche riferiscono della scoperta nel cortile dell'Albergo Aquila Nera, alla profondità di m - 4.00, di un mosaico bicromo bianco-nero, di cui si sono perse le tracce. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 3.30 e conservato per una estensione di m 0.85 x 0.60, presenta un punteggiato di dadi bianchi su fondo di tessellato nero in ordito diritto, bordato da una fascia monocroma nera e da una linea tripla bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dell'intero tessellato geometrico policromo, rinvenuto alla profondità di m - 3.00, si conserva solo una porzione di m 2.20 x 1.80: un quadrato è campito da un quadrato inscritto tangente per i vertici, decorato da una stuoia policroma di colore nero, bianco, rosa e rosso; il quadrato è bordato da una fascia a denti di sega neri, dentati, seguita da una linea tripla bianca. Gli spazi di risulta tra le due figure geometriche sono occupati da quattro grandi cantharoi (rimane solo la parte di uno), colorati delle stesse tinte della stuoia, con le anse simili a girali formanti riccioli; dalla base dei vasi si dipartono racemi a volute listati di nero, terminanti con foglie di edera o con una crocetta bicroma diritta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento originario si conserva solo una porzione (m 1.38 x 0.70) delimitata da una fascia monocroma bianca in ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca e da una fascia monocroma nera di quattro file di tessere; le fasce inquadrano un campo in cui una linea doppia bianca disegna una composizione di quadrati, ciascuno dei quali è campiti da un esagono, a sua volta campito da un nido d'ape delineato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La bibliografia riferisce del rinvenimento di un frammento di pavimento in tessellato musivo durante lo scavo per la posa di una fossa biologica. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La decorazione pavimentale è scandita da un ambulacro, disposto sui lati nord, est e ovest, costituito da un tessellato monocromo nero a ordito di filari paralleli e obliqui; seguono 11 pannelli (in origine erano 13) collocati tra gli intercolumni delle colonne, decorati, su fondo bianco, da girali a foglie di quercia, quelli bicromi, da girali a foglie di vite animati da uccellini, quelli policromi. Dopo una fascia di tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui segue lo spazio centrale dell’ambiente, monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da due fasce di tessere nere. Immagine tratta da RINALDI 2007, tav. LVIII, 1. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 4.30, si conserva probabilmente solo parte del bordo (m 0.50 x 0.45) decorato, in successione, da una fascia in denti di lupo, da una linea tripla bianca, da una treccia a tre capi in colore contrastante bianco nero, da una linea tripla bianca e da una composizione di file di gruppi non contigui di quattro svastiche uncinate a sensi alternati, disegnata da linee semplici. Non si può escludere a priori che quest'ultima composizione faccia parte del campo del pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico, policromo, presenta una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, i meandri disegnati da trecce a due capi, con gli intervalli riempiti da fasce bicrome; la composizione è resa nei colori bianco, nero, rosa, ocra e viola e risparmia dei riquadri, probabilmente campiti da un motivo vegetale o figurato su fondo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento originario si conserva solo un piccolo frammento (m 1.30 x 0.40) decorato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche, i meandri disegnati da fasce bicrome, con gli intervalli riempiti da file di quadratini e di clessidre adiacenti, in colori contrastanti bianco e nero; non è più possibile stabilire quanti quadrati fossero previsti nella composizione: rimane infatti traccia soltanto di due. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Un unico bordo costituito da una fila di losanghe sdraiate tangenti rosa e da una treccia a tre capi policroma delimita l'intera superficie del vano articolata in tre pannelli. I due laterali sono decorati da un motivo a "cerchi allacciati", interrotti da 3 riquadri. Il pannello centrale presenta una composizione centrata, in un quadrato e attorno a un cerchio, di 4 rettangoli a lati concavi secondo le diagonali adiacenti al cerchio centrale. Il cerchio è campito da un cantharos a due anse con 2 uccelli affrontati. Le quattro fasce radiali racchiudono girali di vite con grossi grappoli d’uva. Negli spazi di risulta di forma triangolare ricorrono riquadri campiti da un fiorone composito e da due serie di ramoscelli rosa con fiori in boccio, e triangoli contenenti un canestro da cui si diramano due racemi con le estremità fiorite. Il campo di questi spazi triangolari è decorato da un punteggiato di crocette quadripetale e di crocette con petali a squadra. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Una fascia in tessellato monocromo bianco a ordito diritto, seguita da un racemo a volute desinente con foglie di edera, nero su fondo bianco, racchiudono un campo decorato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un cerchio, di 4 segmenti secondo le mediane, che determinano 4 pentagoni irregolari con un lato concavo; ogni pentagono è decorato da una composizione ortogonale di quadrilobi di pelte attorno ad un quadrifoglio sulla diagonale, e di coppie di pelte addossate, tangenti, a tre colori contrastanti rosa, rosso e grigio; negli spazi di risulta figurano rosette nere con quattro petali bilobati rossi e rosa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Una fascia in tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui inquadra un campo in cui un punteggiato di crocette bicrome, in colori contrastanti bianco e nero, disposte su una fila unica a nord e a sud e su nove file a est e ovest, delimita un pannello centrale, campito da una composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati e rettangoli lungo il bordo, delineata da una linea doppia nera. L'immagine del rivestimento è pubblicata in RINALDI 2007, tav. LXXX, 2. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
E' documentato che a partire dalla seconda metà del IV sec.d.C. il settore nord-orientale del complesso edilizio viene interessato da alcuni interventi di ristrutturazione che comportano la ripavimentazione almeno dei vani G e G'. Da questa zona proviene un tessellato monocromo bianco delimitato da due fasce di tessere nere. Presso il magazzino della Soprintendenza Archeologica per il Veneto, nucleo operativo di Verona, sito nel complesso dell'ex-Polveriera, sono conservati alcuni frammenti di tessellati monocromi bianchi delimitati da fasce nere, provenienti sicuramente dallo scavo del Tribunale, ma di cui non è più possibile stabilire la precisa contestualizzazione. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è stato rinvenuto in frammenti: di questi l’unico conservato, nonché il maggiore, misura m 0.80 x 0.60. La decorazione è costituita da un punteggiato di dadi neri su tessellato, i dadi della misura di quattro tessere bianche, bordato da una fascia monocroma di sei file di tessere nere e da una linea tripla bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato monocromo, rinvenuto alla profondità di m - 3.00 e intravisto per soli tre frammenti (m 0.92 x 0.40; m 1.40 x 0.36; m 0.36 x 0.50) costituito da un tessellato monocromo a ordito di filari paralleli e obliqui delimitato da una fascia monocroma, seguita da una linea tripla bianca, da una linea doppia nera, da una linea tripla bianca, da una linea doppia nera e da un’altra linea tripla bianca. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Al momento dello scavo del pavimento originario è stato intravisto soltanto un tratto di bordo pertinente ad un tessellato bianco e nero. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'ambiente è decorato da un tessellato monocromo a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una treccia a due capi in colore contrastante bianco e nero. Al centro compare uno pseudoemblema (m 1.50 x 1.50), bordato da una fila di torri in colori contrastanti bianco e nero con effetto ambivalente; è campito da un cerchio al cui interno compare uno "stralcio" di una composizione triassiale a nido d'ape formato da 7 esagoni, di cui quello centrale e quattro di quelli posti a corona sono occupati da una figura d’anatra resa con vivaci colori rosa, marrone e ocra, mentre i due rimanenti contengono un delfino con tridente, reso in nero; attorno a questo motivo sta una serie di poligoni vuoti interrotti dalla circonferenza esterna. Nello spazio di risulta tra il quadrato che contiene il cerchio ed il cerchio stesso si trovano due cavalli marini dalla coda sinuosa e due coppie di delfini, resi in nero. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'intera superficie della navata centrale è rivestita da una serie di tappeti musivi a prevalente decorazione geometrica, giustapposti l'uno rispetto all'altro ma delimitati da un bordo proprio. Immagine rivestimento tratta da RINALDI 2005, fig. 29. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento del corridoio è stato rinvenuto alla profondità di m - 3.18: è decorato da un tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, delimitato da una fascia monocroma bianca, seguita da una linea tripla bianca, da una linea doppia nera e da un'ultima linea tripla bianca. Di questo pavimento si ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dell'intera pavimentazione si conservano solo tre frammenti (m 0.37 x 0.42; m 0.76 x 0.46; m 0.65 x 0.47) a partire dai quali si può ricostruire una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento musivo della navata destra, rinvenuto alla profondità di m - 1.29/1.37, è decorato da composizione reticolata di cerchi grandi e piccoli tangenti, formanti ottagoni irregolari a lati concavi, disegnata da trecce a due capi allacciate; la composizione, policroma e arricchita da motivi di riempimento, è compresa all'interno di una fascia con fila spezzata di fusi, formanti semicerchi, in colore contrastante rosso e viola. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento musivo della navata sinistra, rinvenuto alla profondità di m - 1.29/1.37, è decorata da una serie di pannelli (ne rimangono solo cinque), racchiusi all'interno di un bordo costituito una greca delineata, con diamanti sulla diagonale negli intervalli, alternati a nodi di Salomone. Dal disegno eseguito da S. Maffei nel 1749 sembra che lungo il lato orientale la greca fosse sostituita da una fila di quadrati non adiacenti, delineati e campiti dagli stessi motivi decorativi della greca, ad eccezione di uno contenente una iscrizione oggi perduta. I cinque pannelli giustapposti sono campiti da composizioni di pelte da "cerchi allacciati", in almeno tre casi interrotti da una iscrizione entro clipeo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'intera superficie della navata è scandita da una successione di tappeti, ciascuno delimitato da un bordo proprio e campito da motivi decorativi a esclusiva composizione geometrica. Si conservano solo cinque tappeti. Immagine rivestimento tratta da RINALDI 2005, fig. 29. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pannelli B10-11: un unico bordo costituito da una treccia a due capi policroma con effetto di rilievo su fondo scuro chiusa tra due fasce monocrome bianche, delimita due pannelli decorati rispettivamente da una composizione ortogonale di coppie contigue di pelte addossate, alternativamente dritte e sdraiate , in colori contrastanti rosa e rosso, con spazi di risulta cordiformi e da "cerchi allacciati", ossia da una composizione ortogonale di cerchi secanti, formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli, i quadrati concavi caricati da una crocetta inclusa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Uno scavo condotto nella casa Pasini alla profondità di m - 3.00, ha messo in luce un pavimento musivo "dalla diligenza dei proprietari posto a nudo pell'esame degli amatori": attualmente se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dell'intero pavimento si conserva solo un frammento di m 1,03 x 1,00 con scacchiera di bipenni delineata e campita, a tre colori grigio-celeste, bianco e rosa; s’intravede l’inizio del bordo con una linea semplice nera, una linea tripla bianca e una linea doppia nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento originario si conserva soltanto parte del bordo (m 1.50 x 0.63): questo si compone di una fascia ad archi e merli, disegnata da una treccia a due capi, policroma, listata di nero, rosso, marrone e bianco, con effetto di rilievo su fondo scuro, su una linea dentellata con dentelli lunghi costituiti da una linea doppia di tessere nere. Nello spazio che separa il merlo dall’arco si trova un motivo trapezoidale campito all’interno, su fondo bianco, da un racemo a volute con terminazione a foglie di edera. Segue l’arco, conservato solo in parte, campito all’interno, sempre su fondo bianco, da un motivo fitomorfo di colore marrone/rosso. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 3.10 e conservato nella sua interezza, presenta un pannello centrale diviso in tre riquadri: i due laterali (m 1.20 x 0.80) sono decorati da due file intere di diamanti policromi sulla diagonale, non contigui che, lungo i quattro lati, sono ridotti a metà; quello centrale (m 1.30x1.30) è decorato da una croce contenente una treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo su fondo scuro, contornata da coppie di losanghe campite dalla loro stessa figura, formanti quadrati e trapezi lungo i lati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato monocromo nero a ordito di filari paralleli e obliqui, punteggiato da inserti marmorei, sparsi sull’intera superficie senza alcun ordine preciso, di colore bianco, giallo e rosso. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dell'intero pavimento si conserva solo un frammento di m 0.50 x 0.30: si riconosce un bordo costituito da una fascia monocroma bianca in ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca, da una linea tripla nera e da un’altra linea tripla bianca; del campo rimane l’inizio di un triangolo e di un quadrato (?) decorato da un nodo di Salomone policromo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 0.30, è decorato da un punteggiato di crocette bicrome, in colori contrastanti, bordato da una linea tripla nera e da una linea tripla bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il tessellato (rinvenuto alla profondità di m - 0.86 e di cui si conserva una porzione di m 2.60 x 2) è decorato da un punteggiato di dadi bianchi su fondo nero monocromo, bordato da una fascia di tessellato nero in ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla nera, da una fascia monocroma bianca e da una linea tripla nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Si conservano due frammenti (A e B), rrinvenuti alla profondi tà di m - 2.95, ispettivamente di m 1.35 x 0.80 e di m 0.87 x 0.40, decorati da un punteggiato di tessere rettangolari a zampe di gallina. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Un punteggiato irregolare in colori contrastanti bianco e nero decora il bordo ed il campo di un frammento di pavimento, delimitato da una fascia in tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca, da una fascia monocroma di quattro file di tessere nere e da un'altra linea tripla bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il frammento rinvenuto alla profondità di m - 2.35 (m 1.80 x 0.50) è decorato da una scacchiera di quadrati listati da una linea semplice nera e campiti da tessere di colore rosa-rosso e grigio-celeste. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Durante i lavori nell'ala sud del cortile di Palazzo Miniscalchi, alla profondità di m - 4.00, si rinvennero i resti di un pavimento musivo policromo. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Due frammenti di un pavimento, rinvenuti alla profondità di m 2.50 e conservati per m 1.50 x 0.75 e per m 0.45 x 0.40, sembrano essere parte di un bordo decorato da una fascia in tessellato monocromo nero a ordito diritto e da una fascia con racemo a volute terminante con foglie di vite, seguita da una treccia a due capi policroma. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico policromo con reticolato di trecce (m 5.15 x 3.50.): una successione di quattro fasce monocrome in colore contrastante bianco e nero inquadrano un campo occupato da un reticolato di trecce a due capi policrome con effetto di rilievo su fondo scuro, con gli scomparti caricati da un quadrato delineato incluso su fondo bianco; i quadrati di risulta, 5 in senso orizzontale e almeno 8 in senso verticale, sono a loro volta campiti da file di quadrati neri sulla diagonale tangenti, con gli scomparti caricati da un quadrato parallelo iscritto; ciascun di questi quadrati più piccoli, infine, contiene quadrati sulla punta alternativamente a lati rettilinei e a lati inflessi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento si conserva soltanto un piccolo frammento (m 0.57 x 0.60): si intuisce una fila di quadrati con quattro squadre sugli angoli, delineati, collegati da una barretta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La bibliografia riferisce della scoperta di un mosaico tra Palazzo Dionisi, al civico 9 e Palazzo Gianfilippi al civico 11. Purtroppo non è stata lasciata alcuna descrizione del reperto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 3.21 e conservato per m 2.40 x 2.60, è decorato da un punteggiato di crocette monocrome di singole tessere nere sulla diagonale, disposte su quattro file, ed è inquadrato da una fascia in tessellato monocromo bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca, una linea tripla nera e da un'altra linea tripla bianca. Il bordo, a ovest, rientra di m 0.38. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 2.97 e di cui si conservano in situ m 1.80 x 1.00 e al Museo m 1.78 x 0.92, presenta una decorazione costituita da una composizione a nido d'ape delineato da linee doppie nere, con gli esagoni campiti alternativamente da una foglia di edera e da un fiore di sei foglie; il bordo è costituito da una fascia monocroma bianca, a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una linea tripla bianca, da una linea tripla nera, da una fascia monocroma bianca di sei file di tessere e da una linea doppia nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il settore di mosaico messo in luce (m 2.40 x 0.60), rinvenuto alla profondità di m - 3.55, presenta una larga fascia monocroma bianca, seguita da una linea tripla nera e da una linea tripla bianca, delimitanti un campo, a fondo monocromo bianco, originariamente decorato da una composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti, formanti quadrati: i lati di questi ultimi sono costituiti da tessere scalari nere, rosa e bianche, e sono campiti all'interno da altri quadrati decorati da tessere nere e rosa disposte a scacchiera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico, rinvenuto alla profondità di m - 1.70, di cui si conserva un frammento di forma triangolare (m 1.60 x 0.50) decorato da una scacchiera di quadrati listati di nero e campiti di grigio-celeste o di bianco e rosa. Il bordo, di cui s’intravvede l’inizio di una decorazione vegetale, nella parte conservata è costituito da una linea semplice nera, da una linea doppia bianca, da una linea semplice rosa e da una linea semplice nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 2.00 e di cui si è rinvenuta solo una porzione di mq 2, presenta una composizione ortogonale di esagoni tangenti per quattro angoli, formanti quadrati e stelle di quattro punte, in colori contrastanti, qui con le stelle caricate da un quadrato piccolo iscritto tangente per gli angoli e gli esagoni da un fiore a sei petali bianco su fondo nero. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato monocromo nero con inserti, di cui si conserva un frammento di m 1x1.50, delimitato da almeno una fila di tessere in laterizio e da una fascia monocroma bianca di quattro file di tessere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico policromo con punteggiato di crocette di colore viola e rosa su fondo di tessere bianche. E' stato individuato un tratto delle dimensioni di m 1.55x1.35. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento originario si conserva soltanto parte del bordo (m 0.65 x 0.60) e del campo: il primo si compone di una fascia ad archi e merli, disegnata da una treccia a due capi, policroma; nello spazio che separa il merlo dall’arco si trova un motivo trapezoidale, campito all’interno, su fondo bianco, da un elemento fitomorfo stilizzato listato di nero. Segue l’arco, conservato solo in minima parte, ugualmente campito all’interno, sempre su fondo bianco, da un motivo ornamentale di colore ocra/rosa. Dopo una linea doppia di tessere nere segue la decorazione del campo, di cui s’intravvede soltanto l’inizio di una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
II disegno del pavimento, ricostruibile solo sulla base delle impronte lasciate dalle tessere sul cocciopesto di preparazione, mostra che la decorazione geometrica del campo era composta da un reticolato romboidale nero su fondo bianco; dell'intera superficie rimangono soltanto due lacerti riferibili alla fascia monocroma nera che separava il campo dal margine monocromo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento si conserva solo un frammento (m 1.30 x 0.90) : il bordo è costituito da una fascia in tessellato monocromo bianco in ordito diritto; il campo è costituito da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale; lungo il bordo i quadrati grandi sono ridotti a rettangoli. I quadrati piccoli sulla diagonale sono campiti alternativamente da una crocetta diritta, disegnata da linee dentate e da una svastica; i due quadrati grandi diritti, solo parzialmente conservati, sono campiti da un altro quadrato più piccolo: entrambi sembrano campiti da un cerchio ma non è possibile leggere la decorazione interna; infine i due rettangoli che si sono conservati lungo il bordo, sono campiti da una pelta nera con apice a crocetta e da S a volute diritte e capovolte, listate di nero e campite in rosso. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Si conserva un drammento di m 1.25 x 0.50 in cui è ancora visibile una piccola porzione di tessere bianche associate a inserti regolari di lavagna. Il frammento è stato rinvenuto alla profondità di m - 2.95. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato geometrico costituito da tessere di piccole dimensioni di colore prevalentemente giallo e nero.Ill pavimento è stato rinvenuto alla profondità di m - 6.00. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, messo in luce per l'ampiezza di m 12 x 7 x 3.90, presenta un campo in tessellato monocromo a ordito di filari paralleli e obliqui bordato da una greca irregolare, da cui risultano una fascia a merli e una linea dentellata con dentelli lunghi, opposte e sfalsate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 4.85 e la cui ricostruzione è fornita da un acquerello di G. Rogger, è ora conservato in tre frammenti, rispettivamente di m 7.25 x 4.05, m 1.05 x 1.05 e m 1.03 x 0.97. In origine il tappeto era scandito in tre pannelli giustapposti, due minori laterali ed uno centrale di dimensioni maggiori: al centro compaiono un pesce, una pantera ed una tigre. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il frammento di pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 4.00, è delimitato da una fascia ad archi e merli, disegnata da una treccia a due capi; nello spazio che separa la successione dei cerchi si trova un motivo trapezoidale campito all’interno da un tralcio di edera listato di nero. L'unico arco conservato è campito all’interno da un delfino bianco e nero. La decorazione del campo è costituita da un reticolato di trecce a tre capi, con gli scomparti occupati da almeno due o tre pannelli; compaiono: 1. composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un ottagono fiancheggiato da 8 rettangoli perpendicolari alle diagonali e alle mediane, adiacenti all'ottagono centrale e 8 "semistelle di 8 losanghe" sui lati contigue tramite i vertici all'ottagono centrale; 2. composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale; 3. pseudo scudo di triangoli a 4 settori delimitati dalle diagonali. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, delimitato da una linea tripla nera. Il pavimento è stato rinvenuto alla profondità di m - 3.40. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il frammento di pavimento rinvenuto (m 0.80x0.80) è decorato da una composizione ortogonale di coppie contigue di pelte addossate, alternativamente diritte e sdraiate, in colori contrastanti (con spazi di risulta cordiformi). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si conserva soltanto un minimo frammento (m 2.30 x 1.80), è decorato da una scacchiera di quadrati in colore contrastante rosso e rosa, con effetto di reticolato di fasce di larghezza uguale ai quadrati. E' stato rinvenuto alla profondità di m - 2.70. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La Guida del Bennassuti informa della scoperta di "parte d'un pavimento in mosaico, scompartito in quadrati, con bell'ornato d'intorno", all'epoca "custodito assai bene" ma ora scomparso. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 4.20 e in due frammenti in occasione di uno scavo condotto all'interno di Palazzo Mosconi, è costituito da un tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da due fasce di tessere nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, messo in luce per un’estensione di m 8.60 x 5.30, è costituito da un tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da due fasce di tessere nere in ordito diritto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 2.28, è decorato da un tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una linea tripla nera. Si conservano due frammenti: (A) m 2.60 x 2.90; (B) m 2.60 x 2.15. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 2.70, si conserva un frammento di m 2.10 x 1.50. E’ costituito da un tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, inquadrato da una fascia monocroma nera seguita da una fascia monocroma bianca di 13 file di tessere, da una fascia monocroma nera di 4 file di tessere, da una fascia monocroma bianca di 5 file di tessere, da una fascia monocroma nera di 4 file di tessere ed infine da una linea tripla di tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Una fascia in tessellato monocromo bianco ad ordito di filari paralleli ed obliqui (di cui s'intravvede solo l'inizio), seguita da tre linee triple bianche, intervallate da due linee doppie nere, inquadra un campo in tessellato monocromo bianco ad ordito di filari paralleli e obliqui. Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 3.43, è conservato in due frammenti (A e B) rispettivamente di m 1.80 x 0.70 e m 1.18 x 0.70. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, messo in luce alla profondità di m - 3.18 e per un'estensione di m 5x3.50, è decorato da un tessellato monocromo nero a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da due fasce monocrome bianche intervallate da tre fasce monocrome nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
P. Marconi informa del rinvenimento di "resti di fabbriche romane, forse di abitazioni, con muri, pavimenti in battuto e semplice mosaico e frammenti di oggetti vari". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (rinvenuto alla profondità di m - 0.80 e di cui si conservano m 3.05 x 2.62) è decorato da formelle con tre quadrati inscritti, decrescenti, con gli angoli posti sugli assi del quadrato che inscrive; il motivo Q3, alternandosi a scacchiera nei marmi e nei colori, ricopre tutta la superficie. In soli due casi il quadrato centrale ed i quattro triangoli più esterni invece di essere in marmo bianco e rosso, sono costituiti da serpentino e greco scritto. Il taglio delle singole lastrine è discreto, le connessioni sono molto imprecise nei moduli adiacenti, più curate nei quadrati e triangoli all'interno di ogni singolo modulo; la macchia del marmo non è ben riconoscibile a causa della frammentarietà; le concordanze cromatiche sono rispettate, tranne che in due moduli; la conservazione del marmo è frammentaria. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato monocromo bianco in ordito di filari paralleli e obliqui, delimitato da una fascia di tessere nere in ordito diritto e forse (?) decorato al centro da un riquadro in cementizio con lastre di marmo bianco a venature grigie, dello spessore di m 0.02, incastrate di taglio nel cementizio stesso, ortogonalmente tra loro. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, rinvenuto alla profondità di m - 1.50, si compone di un tessellato monocromo bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, delimitato da due fasce di tessere nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nonostante la frammentarietà del pavimento si può provare a ricostruire uno schema a soluzione centralizzata con pseudoemblema centrale, di cui rimane soltanto la figura di un triangolo, delimitato, su quattro lati, da un girale vegetale, alternativamente arricciato verso destra e verso sinistra, arricchito per tutta la lunghezza da pampini e da foglie desinenti in un fiore aperto o in un boccio. A nord e a sud rispetto al pannello centrale, invece, compare una decorazione geometrica con meandro a doppie T diritte e sdraiate di svastiche a giro semplice. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il lacerto pavimentale (m 3.50 x 2.80) è inquadrato sull'unico lato conservato da un bordo costituito dall'inizio di una fascia monocroma bianca, seguita da una fascia monocroma nera, da una fascia monocroma bianca e da una linea doppia nera; il campo presenta in contiguità con il bordo una fascia di tessere nere in ordito di filari obliqui che circa a metà si incurva in un semicerchio; alla distanza di circa m 0.18 la fascia nera prosegue, mantenendo lo stesso ordito, con un tessellato monocromo bianco decorato da un punteggiato irregolare di tessere nere (con qualche inserzione di tessere rosa, forse di restauro). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra