Il pavimento è un tessellato policromo di cui si conservano 2.39 x 2.07 m. Il bordo presenta una fascia bianca, una treccia a calice policroma su fondo nero e un cordone policromo su fondo nero, avvolto da un nastro blu. Il campo è ornato con il motivo figurato c.d. asarotos oikos, ossia "pavimento non spazzato": uno dei lati brevi è quasi interamente occupato da un racemo con foglie di vite, mentre sugli altri tre lati, accanto a pesci e foglie di vite, compaiono vari tipi di frutta e avanzi di pasto disposti in ordine sparso. Il campo racchiude al centro un emblema rettangolare bordato da una cornice in lastre di calcare tra due fasce musive nere; è in gran parte distrutto, ma alcune potrebbe aver raffigurato la scena del gatto che afferra un uccello. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato ornato da una comp. reticolata di quadrati curvilinei e di cerchi adiacenti, formanti ottagoni irregolari e concavi. I cerchi sono caricati da diversi motivi, gli ottagoni da un quadrato concavo che racchiude un quadrifoglio, i quadrati curvilinei da un figura omologa disegnata da una linea dentellata che a sua volta racchiude un quadrato, oppure un cerchio o, in un caso, una tabula ansata; i quadrati sono caricati da quadrifogli con apice, da nodi di Salomone, dalla composizione di linee spezzate con effetto di squadre, iridata e disegnata da linee semplici, e da diamanti divisi in settori. In uno dei cerchi racchiusi dai quadrati curvilinei si trova l'iscrizione PROBVS ET SEVERA CVM SVIS F P M. Il bordo del mosaico consta di fasce bianche e nere alternate e da una fascia di onde, il fondo sfumato a striature. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato ornato da un reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghe. Queste ultime racchiudono una losanga di 4 parallelepipedi o un fiorone composito longiforme di 4 elementi non contigui: due petali affusolati e due nappine, e nei quadrati superstiti compare un fiorone unitario di 4 elementi adiacenti, a petali bilobati. Gli scomparti sono delimitati da una treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro: tre racchiudono un quadrato abbellito da un diamante scompartito, mentre uno presenta l’iscrizione: MAXENTIVS CVM. Il bordo consta di tre linee gialle seguite da due rosse, una nera, una fila delineata di squame sovrapposte tangenti, formanti mezze squame, qui con squame e mezze squame campite, una linea nera, tre linee bianche, due nere, due rosse, una fascia bianca e due linee nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento semicircolare è un tessellato a fondo bianco che racchiude due pannelli simmetrici, distanti fra loro 5 m. Entrambi, bordati da fasce bianche e nere alternate, da una linea dentellata e una treccia a due capi policroma su fondo scuro, sono ornati da tralci di vite che nascono da cespi di acanto angolari e che si intrecciano formando degli otto; tra i racemi si trovano 12 agnelli e numerosi volatili, tra cui un pavone nel settore sinistro e un gallo in quello destro. Al centro di ciascuna parte è posto un medaglione disegnato da fasce geometriche e da una ghirlanda vegetale, il cui interno forse racchiudeva l’immagine di un Apostolo. Lungo i lati dei pannelli rivolti verso le navate della chiesa si estendono due riquadri decorati da una composizione ortogonale di squame bipartite adiacenti, in colori contrastanti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato policromo di cui sono venuti in luce solo pochissimi frammenti che sembrano suggerire una decorazione geometrico-vegetalizzata a girali di acanto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato ornato da diversi motivi decorativi. Tra essi è documentata la composizione ad alveare di quadrati e di triangoli equilateri adiacenti (con effetto di dodecagoni intersecantisi), delineata. Bertacchi 1980 ricorda solo la decorazione delle navate con elementi decorativi giustapposti e concatenati fra loro da allacci a maglia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pav. è un tess. scandito in 2 file di 5 pann. ciascuna, separati da un corridoio la cui decor. è stata distrutta da un muro più tardo (a W restano framm di una comp. di cerchi secanti formanti quadrati concavi, ad E un campo bianco). Il 1° pann. a N e il 2° a S presentano una comp. di cerchi e di quadrati sulla diagonale tangenti, con spazi di risulta in forma di rocchetti. Il 2° pann. a N e il 1° a S mostrano una comp. di ottagoni irregolari e di croci adiacenti, formanti esagoni allungati. Il 3° pann. a N e a S presenta una comp. di stelle di 8 losanghe contornate da quadrati, tangenti per due quadrati (formanti losanghe e ottagoni). Il 4° pann. a N e a S presenta una comp. di stelle di 8 losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. Il 5° pann. a N e a S presenta una comp. di quadrati contornati da 4 pelte, e di cerchi, non contigui. Oltre a diversi riempitivi, si contano 39 iscrizioni votive. L'iimagine rivestimento è tratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 4792/170 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento è venuta in luce la preparazione in cocciopesto su cui dovevano posare delle lastre sagomate (come si deduce da pochi resti e da alcune tracce). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato ornato da una composizione di bipenni adiacenti, alternativamente diritte e sdraiate, delineata. Le bipenni sono campite da figure omologhe nere dai bordi dentellati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato ornato da una composizione in corona, in un quadrato e attorno ad un ottagono disposto sulle diagonali, di 8 quadrati che fanno apparire losanghe e triangoli. IVLIANVS ET ACRICIA. Il pavimento, secondo Bertacchi 1965, col. 87, è stato strappato dal Maionica. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, bordato da una treccia a due capi, è un tessellato ornato da una composizione ortogonale di ottagoni irregolari e di croci adiacenti, delineati (formanti esagoni allungati). Si conservano solamente alcuni frammenti: le croci sono caricate da una croce di treccia, gli esagoni allungati da un fiorone composito longiforme di 4 elementi non contigui: due petali affusolati e due nappine, gli esagoni da un nodo di Salomone e da un fiorone composito. Oltre al varco di collegamento con la basilica si estende una soglia in tessellato ornata da una fila di pelte diritte e affrontate ai lati di un cerchio. Immagine del rivestimento tratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 4893/8 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere, una fascia bianca e due linee nere, decorato da un reticolato di linee dentate di gruppi di quattro tessere; gli scomparti sono caricati da una crocetta con petali a squadra. Lo schema è interrotto in una posizione leggermente decentrata da un pannello rettangolare. Quest'ultimo, bordato da due linee nere, una fascia bianca e una linea nera, racchiude l'iscrizione: ...VS / ...IA / ...CCC. Secondo Brusin, l'iscrizione in vetro è un'aggiunta successiva. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui è venuto in luce un lacerto ornato da una composizione ortogonale di cerchi e di quadrati sulla diagonale tangenti, con spazi di risulta in forma di rocchetti. I cerchi sono caricati da nodi di Salomone, la decorazione dei quadrati è perduta, mentre i rocchetti mostrano all'interno una linea dentata. Il bordo consta di una fascia bianca seguita da una linea nera, una rossa, una fascia bianca, una linea nera, una rossa, una bianca e una nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo ornato da una composizione ortogonale di ottagoni tangenti formanti stelle di quattro punte, delineata (qui le stelle caricate da un quadrato iscritto). Il bordo consta di un'alta fascia bianca seguita da una fascia di denti di sega dentati e due linee nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è decorato nella zona centrale da un opus sectile a modulo composito ad esagoni bianchi e triangoli neri, mentre lateralmente era abbellito da un mosaico. E' possibile che la parte occidentale (corrispondente al 5° pannello N e S) fosse decorata da un unico motivo. Non si conosce lo schema che occupava lo spazio sopra ai vani D ed E. Il Maionica riferisce di aver trovato due livelli musivi, ma non descrive quello superiore. La foto del rivestimento è di T. Clementi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato del quale è venuto in luce un lacerto ornato da un cespo di acanto dal quale si dipartono racemi di vite con grappoli; sul cespo è posato un pavone presentato frontalmente con la testa di tre quarti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del rivestimento è venuto in luce un frammento bicromo, situato sopra il pannello centrale della navata centrale. Il motivo decorativo non è riconoscibile e non sono noti altri dati. Secondo Bertacchi 1971, col.23 faceva parte di una solea rialzata e bordata da muretti marginali, realizzata in una seconda fase dell'edificio e che ha in gran parte distrutto il sottostante pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pav scoperta è articolata in 3 pann di largh. quasi corrispondente. Quello C, largo almeno m 3.7 e molto framm, fungeva forse da corridoio e presenta 1 scena marina, il pann S è decorato da 1 comp reticolata di quadrati curvilinei e di cerchi adiacenti, formanti ottagoni irregolari e concavi, del pann N restavano poche tessere. Il bordo del pann S mostra fasce bianche e nere alternate, quello del pannello C 1 fascia di onde, il fondo sfumato in senso orizz. Al di sotto del pann S si estende 1 altro tess di cui è stato messo in luce solo 1 tratto: 1 fascia bianca seguita da 1 fila di quadrati adiacenti caricati da rettangoli, con effetto di greca policroma; forse si tratta di 1 cambiamento di programma (Bertacchi 1971, col.20). La decor di 1 intercolumnio a sud del pannello S consta di 1 quadrato sulla diagonale tra 2 cerchi, le figure tg e con ornati policromi, quella di 1 a nord del pann N non è ricostruibile, quella 1 a nord del pann E della navata S presenta una greca. Immagine del rivestimento da Bertacchi 1980, tav. XIV. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato suddiviso in più pannelli giustapposti, di cui ne sono stati scoperti solo tre. Due di essi, adiacenti, si trovano presso quelli rinvenuti nella navata centrale. Di quello ad ovest resta un piccolo lacerto con una stuoia, segue un bordo formato da una treccia a quattro capi, policroma, su fondo chiaro. Il pannello ad est presenta un intreccio di calici curvi, con occhiali, disegnato da trecce a due capi e da onde, il fondo sfumato in senso orizzontale. Tra i motivi di riempimento si conservano loti trifidi e rosette. Il terzo pannello, all'estremità est dell'edificio, mostra una composizione ortogonale di ottagoni irregolari intersecantisi e adiacenti sui lati maggiori, a rete di svastiche, qui disegnata da trecce a due capi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è in lastre rettangolari di marmo lungo i margini dell'ambiente e lastrine disposte a formare stelle di esagoni e triangoli attorno alla vasca battesimale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La solea, in una terza fase, è stata allargata con la costruzione di muretti all'esterno di quelli succitati e il pavimento è stato ulteriormente sopraelevato. Ne è stato messo in luce solo un lacerto all’estremità orientale della solea, dopo una lacuna. Si tratta di un pannello quadrato (M) sopraelevato di circa 35 cm rispetto al restante pavimento della navata e largo 1.40 m. La decorazione consta di un quadrato disposto sulle diagonali, contornato da quattro pelte e inserito in un quadrato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pav. musivo della solea è sopraelevato di circa 15 cm rispetto al restante pav. della navata (alcuni elem. indicherebbero che è successivo a quest’ultimo: cfr. Bertacchi 1972, coll.67-70), ed è decorato da più pannelli. I pannelli, a partire da W, sono così decorati: il pann. L mostra una comp. di "cerchi allacciati" formanti piccoli quadrati concavi e ottagoni irregolari concavi, a 3 colori, con effetto di file parallele di fusi isocromi (qui gli ottagoni caricati da un quadrato concavo inserito). Seguono un pann. con una losanga affiancata da due pelte, e il pann. I, che mostra un reticolato di linee semplici dentate, gli scomparti caricati da una crocetta quadripetala; seguono una fascia con denti di sega dentati (?) e il pann. H, ornato da una comp. ortogonale di cerchi e di quadrati sulla diagonale tangenti, con spazi di risulta in forma di rocchetti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pav. è decorato da più pannelli. Nella parte E presenta solea terminante presso il quadratum populi. Pann. della navata: 1°: reticolato di linee dentate, 2°: comp. di stelle di 8 losanghe contornate da quadrati, 3°: reticolato di linee dentate, 4° (F): comp. di ottagoni adiacenti formanti quadrati, disegnata da treccia, 5° (G): comp. reticolata di fusi e di cerchi tangenti, 6° (E): comp. di ottagoni irregolari intersecantisi e adiacenti sui lati maggiori. Pann. del quadratum populi, bordato da tralcio vegetale: A: reticolato di linee dentate, B: comp. di meandri di svastiche a doppio giro e quadrati, C, D, D1: comp. di ottagoni adiacenti formanti quadrati. Intercolumni: pann. con racemi a volute. Immagine rivestimento da Brusin 1934. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere e ornato da un reticolato di linee semplici dentate, gli scomparti caricati da una crocetta quadripetala. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere e ornato da un reticolato di linee semplici dentate, gli scomparti caricati da una crocetta quadripetala. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il lacerto venuto in luce raffigura la Fenice di profilo verso destra, il capo ornato da aureola e raggi, nel momento in cui brucia tra le fiamme (rappresentate da sette lingue rosse e rosa che le avvolgono le zampe). Il frammento doveva essere inserito in uno schema più ampio. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
1a unità (W): 1° e 3° pann.: comp. di quadrati adiacenti formati da 4 rettangoli attorno a 1 quadrato / 2° pann.: comp. di ottagoni e di rettangoli adiacenti formanti ottagoni irregolari, gli ottagoni maggiori scompartiti in 1 quadrato e 4 esagoni allungati; negli ottagoni iscr. di Teodoro e volatili. 2a unità: 1° pann.: comp. di ottagoni irregolari e di croci adiacenti formanti esagoni allungati; fioroni negli esagoni, negli ottagoni animali, cesti e iscr. di Ianuarius. 3a unità: comp. reticolata di fusi e di cerchi tangenti formante ottagoni concavi irregolari; animali negli ottagoni. 4a unità: 1° pann.: comp. reticolata di quadrati curvilinei e di cerchi adiacenti formanti ottagoni irregolari concavi; animali nei quadrati. 2° pannello: parte C = reticolato con crocette, parte N e S = comp. di ottagoni adiacenti formanti quadrati; negli ottagoni iscr. di Ciriaco e animali. Le 4 unità sono separate da fasce (2 coppie di nastri ondulati incrociati / tralcio di vite / tralcio di vite). Immagine rivestimento da Bertacchi 2003. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
1a unità (W): 1° pann.: comp. di ottagoni e di croci adiacenti formanti esagoni allungati; ottagoni con busti femm., al C scena di pesca / 2° pann.: comp. di quadrati curvilinei e di cerchi, formanti ottagoni concavi; al C gallo e tartaruga / 3° pann.: comp. di ottagoni adiacenti formanti quadrati. 2a unità: 1° pann.: comp. di croci contornate da parallelogrammi e di ottagoni, formanti quadrati; nei quadrati 4 busti masch. e 1 femm. / 2° pann.: comp. di cerchi e di rettangoli sdraiati con lati bi-concavi; nei cerchi busti-ritratto e Stagioni / 3° pann.: comp. di ottagoni adiacenti formanti quadrati disegnata da treccia; al C Buon Pastore. 3a unità: 1° e 3° pann.: comp. di fusi e di cerchi, formante ottagoni concavi; negli ottagoni quadrupedi 2° pann.: comp. di ottagoni e di rettangoli, formanti ottagoni; al C Vittoria Eucaristica, negli ottagoni volatili e offerenti. 4° unità: pesca di 12 putti, Giona, iscr. di Teodoro. I pann. sono separati tra loro da una fascia con acanto. Immagine del rivestimento da Bertacchi 2003. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineata (DM 179a). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (3.00 x 2.65 m) è un tessellato che presenta un pannello quadrato centrale affiancato da due rettangoli allungati. Il pannello centrale (2.15 x 2.15 m) mostra un cerchio inscritto in un quadrato: i pennacchi di risulta sono caricati da canthari. Il cerchio è disegnato da una treccia a due capi policroma su fondo scuro e racchiude una stella di due triangoli sottesi, con losanghe perpendicolari ai raggi, che attorniano la stella. Quest'ultima è disegnata da una treccia a due capi policroma su fondo scuro.I rettangoli allungati presentano una treccia a due capi policroma su fondo scuro racchiusa da una fascia bianca. Il bordo del pavimento presenta una fila di semicerchi intersecantisi, delineati, ornati di edera, con effetto di file di archi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pavimento conservata presenta una composizione ortogonale di ottagoni irregolari e di croci adiacenti, delineati, formanti esagoni allungati. Questi ultimo sono caricati da figure omologhe concentriche, rosse o gialle, mentre le croci mostrano un fiorone composito di otto elementi non contigui; l'ottagono superstite è ornato da una crocetta quadripetala. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento paleocristiano, oggi distrutto, era con ogni probabilità in opus sectile, costituito da quadrati marmorei bianchi collegati da triangoli neri (con effetto di quadrati bianchi inscritti in quadrati neri): si sono infatti rinvenuti questi elementi, per quanto non in situ, in una canaletta tarda presso il fonte battesimale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pav. è un tess. suddiviso in almeno 3 pann. giustapposti. Quello ad est (F) presenta una comp. di quadrati contornati da 4 pelte, e di cerchi, non contigui. I cerchi e i quadrati sono caricati da 1 fiore di petali bilobati. Il bordo presenta fasce bianche e nere alternate e una greca. Il pann. centrale (E) mostra una comp. di stelle di 8 losanghe contornate da quadrati, formanti losanghe e ottagoni. Le losanghe sono caricate da 1 fiore longiforme, i quadrati da diversi motivi, gli esagoni da 1 pecora. Il bordo consta di fasce monocrome e di 1 coppia di sinusoidi allacciate. Il pann. occidentale (D) è decor. da una comp. reticolata di fusi e di cerchi tangenti formante ottagoni concavi irregolari, gli ottagoni caricati da 1 quadrato sulla diagonale. I fusi sono ornati da 1 fiore longiforme, i cerchi e i quadrati da diversi motivi geom.; il bordo consta di fasce bianche e nere alternate. Tra il pannello D e il pannello E si estende una fascia con un tralcio di vite. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pav. è un tes. suddiviso in pannelli giustapposti. Il pannello più ad est (G) è scandito in più riquadri: è venuto in luce un lacerto ornato da una composizione mista di nido d’ape allungato e delineato, e di composizione reticolata di esagoni annodati disegnata da un cordone a bordi diritti, e un lacerto che mostra un reticolato di fasce caricate da ellissi sdraiate e croci di nodi (le croci nei punti di incrocio), disegnato da un cordone a bordi diritti. Gli esagoni sono caricati da più motivi, di cui restano 2 fioroni e un nodo di Salomone. Il lacerto con il reticolato presenta all’interno dei fusi un fiore a nappine, i quadrati un quadrilobo di pelte attorno a un quadrifoglio. Il bordo consta di una fascia con un racemo vegetale a volute, fasce bianche nere e rosse alternate e una treccia policroma a tre capi con nodi quadrati. Il pannello successivo ad ovest (H) è scandito in più riquadri di uno solo dei quali si conserva la dec.: una comp. di onde contigue di pelte policrome. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta una stesura in cubetti di cotto che racchiudeva originariamente un pannello in tessellato in corrispondenza della soglia (di cui al momento della scoperta si conservavano alcune tracce). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta una stesura in cubetti di cotto che racchiudeva originariamente un pannello in tessellato in corrispondenza della soglia (e di cui al momento della scoperta si conservavano alcune tracce). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato di cui è venuta in luce una parte del bordo, che consta di una fascia bianca seguita da una fascia nera più stretta, una fascia bianca e una seconda fascetta nera, e una parte del campo a fondo bianco decorato da inserti marmorei. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui è stata scavata solo una parte, è un tessellato a fondo a bianco ornato con ogni probabilità al centro da un pannello quadrangolare circondato da una fascia nera. Dalla pianta succitata si evince che il bordo comprende un fascia di tessere nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico presenta due unità decorative: quella nella parte rett. della sala e quella nell'abside. La prima mostra tre pannelli. Quello a W è ornato da una composizione ortogonale di ottagoni irregolari e di croci adiacenti, formanti esagoni allungati: le croci sono decorate da motivi geometrici vegetalizzati, gli ottagoni e gli esagoni da pesci e volatili. Il pannello centrale mostra una composizione in corona, in un cerchio, di otto cerchi sottesi (nei cinque superstiti si vedono animali feriti) determinanti un ottagono centrale a lati concavi (ornato da una scena di caccia). Nei triangoli di risulta compaiono dei pesci, mentre agli angoli del pannello le Stagioni (restano l'Estate e l’Autunno). Nel pannello a E si riconosce solo una lepre. Il mosaico nell’abside mostra tralci di vite che si dipartono da un cespo di acanto: i due laterali formano volute, gli altri degli otto, in uno dei quali figura un volatile in gabbia. Immagine rivetimento tratta da BERTACCHI 1963, figg.1-2. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, "Moro, Mazzero, Gallet, p.c. 427-4"), il pavimento è caratterizzato da piccole figure quadrangolari rettangolari: lo schema potrebbe essere il punteggiato di dadi su tessellatum, in colore contrastante. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo ornato da un motivo complesso, probabilmente una composizione ortogonale di stelle irregolari di due quadrati sottesi disegnati da trecce a due capi, determinante triangoli sui lati; in ciascuna delle due stelle dello schema è racchiuso un cerchio decorato da una coppia di pesci rivolti in direzioni opposte e disegnato da una fascia con "motivi vegetali" (Bertacchi 1963) e da una treccia a due capi. Il bordo del mosaico presenta una greca e un meandro a T. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato policromo bordato da un’alta fascia bianca seguita da due linee nere, un meandro di svastiche a giro doppio e due linee nere. Il campo presenta un reticolato di trecce a due capi, policrome, su fondo scuro, i sei scomparti di risulta decorati da motivi geometrici e figurati: in due (ad est) appare una stuoia su fondo scuro, negli altri quattro sono inseriti i busti delle Stagioni affiancati da uccelli caratteristici dell'epoca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da un’alta fascia bianca seguita da una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, e decorato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno a un quadrato, di quattro ottagoni sui lati, adiacenti al quadrato centrale e di quattro squadre poste sulle diagonali, adiacenti agli ottagoni, gli spazi di risulta in losanghe e triangoli. Nel quadrato centrale sono raffigurati Amore e Psiche e sopra le loro teste compaiono i nomi di Calendio e Iovina, verosimilmente i committenti. In altri due ottagoni compare un pesce, e negli altri due un volatile, mentre nelle squadre, sullo fondo scuro figura una treccia a tre capi policroma. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo a fondo bianco, bordato da fasce bianche e nere alternate, che racchiude un pannello geometrico, circondato da fasce bianche e nere alternate e ornato da un reticolato di linee doppie, gli scomparti caricati al centro da quattro quadrati concentrici. Il pavimento è circondato da una fascia nera, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da due linee nere e due bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un cementizio ornato da un punteggiato irregolare di scaglie che racchiude un pannello in tessellato bordato da una linea bianca seguita da due linee nere e due bianche, il cui campo a fondo bianco è decorato da scaglie policrome e presenta al centro un riquadro circondato da due linee bianche, due nere e una bianca ed ornato da una composizione di linee spezzate a gradini, bianche e nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco che racchiude al centro un pannello quadrato bicromo. In un'epoca imprecisata il mosaico è stato restaurato in modo molto approssimativo, rendendo quasi illeggibile lo schema originario, che potrebbe essere stato un quadrato a lati concavi con pelte angolari, legate da lobi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato policromo decorato da due pannelli adiacenti. Del minore dei due resta solo un lacerto, bordato da una linea rosa, e decorato da un scena marina, mentre il maggiore mostra una composizione ortogonale di stelle di due quadrati tangenti per due punte (formanti ottagoni e losanghe); le stelle sono disegnate da trecce a due capi policrome. Gli ottagoni al centro delle stelle e quelli di risulta dello schema appaiono decorati da motivi figurati: si riconoscono alcuni animali, tra cui un cinghiale, un cervo e dei volatili, e due busti di Stagioni (l'Inverno e l'Estate). Il bordo del pavimento presenta fasce bianche e nere alternate e un meandro di svastiche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato di cui si conservano alcuni lacerti bianchi e, al centro, un frammento decorato da un cerchio disegnato da due linee nere, che racchiude un cerchio concentrico (facente parte di uno schema geometrico non più ricostruibile) disegnato da una linea dentallata e ornato da un fiore policromo di otto foglie (il centro un cerchio). Bertacchi 1964 cita solo il ritrovamento di un mosaico. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco al cui centro si trova un pannello bordato da tre linee bianche e decorato da un cerchio. Quest'ultimo è inscritto in un quadrato e circoscrive una stella di due triangoli sottesi. Nell'esagono di risulta al centro della stella compare parte di un fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 steli con hederae e 4 steli con boccioli di rosa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato realizzato a commessi laterizi con cubetti, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, p.c. 427/4). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato realizzato a commessi laterizi con cubetti, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, p.c. 427/4). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato un tessellato, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, p.c. 427/4). Il diverso tratteggio di frammenti vicini potrebbe indicare lacerti a commessi laterizi, ma anche la documentazione fotografica non è chiara. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato un tessellato, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, p.c. 427/4). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato un tessellato, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, p.c. 427/4). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato un tessellato, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, p.c. 427/4). In quest'ultima, inoltre, uno dei frammenti appare decorato da un punteggiato e in una fotografia di scavo compare un frammento musivo ornato da un punteggiato regolare di tessere bianche su fondo nero, che in questa sede viene tentativamente identificato con quello segnato in pianta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato un tessellato, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, p.c. 427/4). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato realizzato a commessi laterizi con cubetti, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, p.c. 427/4). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato un tessellato, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, p.c. 427/4). In quest'ultima, inoltre, uno dei frammenti appare decorato da un motivo geometrico e in una fotografia di scavo compare un frammento musivo ornato forse da una composizione di file sfalsate di rettangoli sdraiati e ottagoni, adiacenti, formanti losanghe, che in questa sede viene tentativamente identificato con quello segnato in pianta. L'unica parte di ottagono rinvenuta racchiude una figura omologa caricata da un fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 hederae a cuore e 4 petali lanceolati; l'unico rettangolo conservato è invece campito da una treccia a due capi policroma su fondo scuro. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco, bordato da fasce bianche e nere alternate, che racchiude al centro un pannello quadrangolare circondato da fasce bianche, nere e rosse alternate e da un meandro di svastiche a giro doppio e quadrati, decorato da una scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti (con effetto di reticolato). Bertacchi cita solamente il ritrovamento di un mosaico. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia nera, con il campo bianco, decorato al centro da un pannello rettangolare bicromo. Quest'ultimo, incorniciato da fasce bianche e nere alternate e da una linea dentellata bicroma (i dentelli di quattro tessere), è ornato da un nido d'ape delineato nel quale ciascuno degli esagoni racchiude un esagono concentrico nero in cui è inscritta una stella di sei punte bianche con un esagono centrale bianco caricato da un fiorone nero. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in cubetti di cotto e presenta nella parte centrale, quadrangolare e purtroppo quasi completamente distrutta, quattro delfini, uno per ogni angolo, rivolti verso il centro del rivestimento, dei quali si sono conservate solamente le estremità delle code e che risultano realizzati in tessere nere e delimitati da listelli di piombo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dalla pianta conservata nell'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 8, n.139) si ricava che il pavimento, di cui resta solo un frammento, era in tessellato. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento si conservano alcuni frammenti del campo in tessere bianche, a ordito di filari paralleli e obliqui, che racchiudeva al centro un pannello, oggi perduto, circondato da due linee bianche, una fascia nera e due bianche. Il bordo del mosaico consta di una fascia nera, a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da due linee nere e due bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bianco, bordato da fasce bianche e nere alternate, che racchiude al centro un pannello oggi perduto, del quale si conserva la cornice formata da fasce bianche e nere alternate. L'immagine presentata è tratta da Medri 2000. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è realizzato in opus sectile, ma non è possibile ricostruire lo schema geometrico originale in quanto è stato ampiamente rimaneggiato, fatta eccezione per un pannello rettangolare, che forse originariamente occupava il centro del rivestimento. Quest’ultimo presenta due quadrati adiacenti: in uno è inserito un cerchio con al centro una hedera e nell'altro una stella ad otto punte inscritta in un ottagono (il centro è un cerchio); il bordo consta di fasce geometriche diverse: a modulo quadrato, con cerchi e quadrati inclusi, a quadrati e rettangoli e a listelli rettangolari. Le lastre, consunte per il lungo uso, sono state sostituite da mattoni sesquipedali nella seconda fase dell'edificio. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello in tessellato. Quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate, è decorato da un reticolato formato da una treccia a tre capi bianca delineata; i quattro scomparti quadrati, a fondo nero, presentano due vasi bianchi (rispettivamente un cantharos da cui fuoriesce una foglia lanceolata e una kykix da cui fuoriesce una hedera) e due racemi vegetali bianchi (rispettivamente di hedera e a foglie lanceolate, forse d'alloro). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello quadrato in tessellato decorato da un quadrato inscritto nero, che include a sua volta un esagono allungato bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco bordato da fasce bianche e nere alternate. In una fase successiva appare restaurato con lastre quadrangolari (forse marmoree). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato di cui è venuta in luce parte del bordo ornato da fasce bianche e nere alternate e da un meandro di svastiche a giro doppio e quadrati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco ornato da un pannello di cui è venuto in luce un lacerto decorato da uno scudo di triangoli bianchi e neri. Il pannello è bordato da fasce bianche e nere alternate, una fila di crocette non contigue e una treccia a due capi. Nei pennacchi di risulta tra lo scudo e il bordo quadrato del pannello sono raffigurati vasi e racemi di hedera. Il mosaico presenta alcuni restauri antichi, in particolare nei pennacchi, dove riprendono i motivi figurati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato policromo decorato da una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti (con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi); gli esagoni sono caricati da fiori di sei foglie di diversi colori. La parte di bordo venuta in luce consta di fasce bianche e nere alternate, una fascia di denti di sega dentati e un racemo a volute di edera. Bertacchi cita solamente il ritrovamento e la datazione del mosaico. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco ornato nel tratto centrale da un pannello decorato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato. I rettangoli e i quadrati sono caricati da figure omologhe rosse (?). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello tessellato, bordato da due linee di cubetti in cotto, una fascia bianca di tessere, una linea nera e una fascia bianca, e ornato da un reticolato di linee semplici, gli scomparti caricati da un quadrato a fondo scuro ornato da un nodo di Salomone realizzato in tessere bianche, nere e rosse. Il pavimento è stato in gran parte distrutto da una sepoltura. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello rettangolare scandito in due riquadri. Il riquadro minore, bordato da fasce bianche e nere, è decorato da una composizione ortogonale su fondo bianco di coppie contigue di pelte addossate, alternativamente diritte e sdraiate, a tre colori contrastanti, le coppie a colori alterni. Il riquadro maggiore, bordato da una fascia nera e da una fascia di denti di sega dentati, è ornato da una composizione ortogonale di cerchi secanti ("cerchi allacciati"), formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli, i fusi campiti. I quadrati concavi sono caricati da crocette nere. La composizione è interrotta al centro da un quadrato delimitato da una fascia scura, che raffigura un cantharus policromo da cui fuoriescono due racemi di hedera. Il pavimento dell'abside è decorato da un delfino assai mutilo, su fondo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura di cubetti di cotto quale è inserito un pannello a forma di T in tessellato bianco che racchiude al centro un riquadro bicromo. Quest’ultimo è campito da una composizione in corona, in un ottagono e attorno ad un cerchio, di otto quadrati disposti sulle diagonali, questi motivi contigui fra loro, che determinano losanghe e fanno apparire una stella a otto punte. L'ottagono è a sua volta inscritto in un quadrato e nei triangoli di risulta figurano racemi di hedera. Il cerchio centrale è caricato da un fiore a quattro foglie nero su fondo bianco, i quadrati da una hedera o da un fiore di quattro foglie. L'immagine del rivestimento è tratta da Brusin 1947, fig. 4. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia nera, il cui campo bianco è decorato al centro da un pannello quadrangolare. Quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate, presenta una composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato (originariamente doveva misurare 7.60 x 6.70 m, attualmente si conservano 3.13 x 1.48 m) bordato da un'alta fascia nera, il cui campo bianco presenta almeno due pannelli. Uno di essi, lungo e rettangolare, e posizionato verosimilmente in corrispondenza dell'ingresso del vano, è ornato da un cantharus bicromo, dal quale fuoriescono due racemi di edera ed è circondato da una fascia nera; l'altro pannello sembra occupare il centro del campo e ne è venuta in luce solo una minima parte del bordo nero. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in cubetti di cotto, a ordito di filari paralleli e obliqui. L'immagine presentata è tratta da Brusin 1958. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, si riconosce in alcune fotografie di scavo, ma la sua decorazione non è identificabile: si osserva solo parte del campo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, e del bordo, formato da una fascia nera seguita da due linee bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, si riconosce in alcune fotografie di scavo, ma la sua decorazione non è identificabile: si osserva solo parte del campo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, e del bordo, formato da una fascia nera seguita da due linee bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato di cui è venuto in luce un lacerto (2.00 x 3.30 m). Si riconosce una fascia bianca seguita da fasce bianche e nere alternate, una fascia di denti di sega dentati, e una fascia con spine rettilinee corte. La decorazione del campo consiste in "quadrati di cui uno solo era conservato a sufficienza a ricostruirne il disegno" (Brusin 1947): è caricato da un fiorone composito di 8 elementi legati: 4 quattro steli a hedera e 4 pelte con apice ornata, qui con fuso. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato (4.20 x 1.50 m) bordato da un'alta fascia bianca e da una treccia a due capi su fondo scuro, e decorato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, i meandri disegnati da una treccia a due capi policroma su fondo scuro. I quadrati, incorniciati da una fila di ogive giustapposte tangenti, sono caricati da una croce. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco al cui centro si trova un pannello quadrato, bordato da fasce bianche e nere alternate e da una coppia di file di archi opposti e sfalsati (ornati di edera) e decorato da una stella di otto parallelogrammi iscritta in un quadrato, determinante negli angoli quadrati e triangoli sui lati. I parallelogrammi e i triangoli sono ornati da una figura omologa, i quadrati sono caricati da motivi geometrici (un quadrifoglio e un quadrilobo di pelte attorno a un cerchio). L'immagine presentata è tratta da Brusin 1937-1938. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
E’ stato rinvenuto un lacerto musivo (2.00 x 1.80 m) pertinente ad un tessellato policromo, di cui si ignora la sorte, con il campo ornato da una composizione ad alveare di rettangoli diritti e di triangoli equilateri adiacenti, in colori contrastanti (con effetto di dodecagoni intersecantisi). Nei triangoli, a fondo chiaro, si trova una pelta con apice ornata, qui con hedera, o un fiorone composito di 6 elementi non contigui: 3 calici trifidi e tre foglie affusolate (qui il centro è un cerchio) , mentre nei rettangoli, a fondo nero, compare una treccia a due capi policroma; gli esagoni chiari al centro dei dodecagoni sono caricati da numerosi e svariati motivi decorativi. Il bordo presenta una fascia bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
E’ stato rinvenuto un lacerto (2.25 x 1.50 m) pertinente ad un tessellato ornato da un reticolato di linee dentate nere, bianche e rosse; gli scomparti sono caricati da motivi decorativi policromi: si riconoscono un diamante e una crocetta quadripetala. Il pavimento presenta come bordo una fascia bianca, una nera e una greca caricata da crocette. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco, decorato da un punteggiato irregolare di tessere nere, che racchiude un pannello ornato da uno "stralcio" centrato di una composizione ortogonale di cerchi tangenti a colori opposti: in un quadrato e attorno ad un cerchio, 4 semicerchi sui lati e 4 quarti di cerchio angolari, queste figure tangenti determinano 4 quadrati a lati concavi posti sulle diagonali. Il cerchio centrale è caricato da un cerchio concentrico disegnato da una linea dentellata (dentelli lunghi di 2 tessere) che include un cantharus dalla cui base si estendono due fiori su stelo. I quattro semicerchi racchiudono un rettangolo con un rettangolo concentrico decorato da una treccia a due capi bianca, i quarti di cerchio un quadrato con un quadrato inscritto sulla punta, i 4 quadrati a lati concavi un quadrato con un quadrato nero concentrico. Il pannello è bordato da tre linee bianche, tre nere, una fascia di denti di sega dentati, due linee bianche e due linee nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui è venuta in luce solo una minima parte del campo, la cui decorazione geometrica non è più riconoscibile, e una parte del bordo, che consta di un meandro di svastiche uncinate a giro invertito, e di svastiche a giro doppio, seguito da tre linee nere, tre bianche e due nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui (?), che racchiude al centro un pannello quadrato bicromo, già distrutto al momento dello scavo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate, da una fascia ornata da racemi di edera che escono da canthari (uno al centro di ogni lato), da una fascia con denti di sega dentati e da una fila di ogive giustapposte, tangenti e policrome. Il campo presenta una composizione ortogonale policroma di girandole di pelte nello stesso verso, intorno ad un nodo di Salomone, qui le girandole collegate da linee. Una fascia di raccordo, realizzata con tessere bianche a ordito di filari paralleli e obliqui. si estende tra i muri messi in luce e il bordo che circonda il campo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un mosaico di tessere bianche e nere di cui si ignora la sorte. Non sono noti altri dati. La datazione si basa su quella del rivestimento del vano 1. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato geometrico bianco e nero. Non sono noti altri dati. La datazione si basa su quella del rivestimento del vano 1. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (attualmente si preservano 7.17 x 2.06 m), è un tessellato policromo bordato da fasce bianche e nere alternate, e scandito in tre unità decorative, di cui quella centrale con funzione di fascia divisoria. Quest'ultima è decorata con un meandro di svastiche e quadrati, mentre il campo bianco delle due restanti unità racchiude un pannello ornato rispettivamente da una composizione triassiale di cubi adiacenti e da una composizione triassiale di stelle di sei punte tangenti, formanti losanghe, con le stelle iscritte negli esagoni di un nido d’ape delineato; le stelle sono caricate da un esagono iscritto nero ornato da un fiore di sei petali bianco. Il pavimento è parzialmente distrutto da un muro tardo. Immagine del rivestimento tratta da Donderer 1986. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento in cementizio, attualmente distrutto, era decorato da un punteggiato irregolare di ciottoli, tessere e scaglie di calcare e di marmo. Si notavano alcuni restauri antichi realizzati con tessere di terracotta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
E’ stato rinvenuto un frammento che a giudizio degli scopritori per la sua raffinatezza potrebbe essere appartenuto ad un "emblema". Non sono documentate altre informazioni. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude al centro un pannello policromo. Ad una certa distanza da quest’ultimo si estende una cornice formata da una fascia bianca tra due fasce nere, mentre il bordo del pannello presenta fasce bianche e nere alternate, una fila di quadrati sulla diagonale, tangenti (formanti clessidre) e una treccia a calice con orlo dritto e occhielli, policroma. Il campo è ornato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale, caricati da numerosi e complessi motivi decorativi. Al centro dello schema si trova un ottagono circondato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia due capi policroma, in cui compare un pavone con la ruota aperta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico, oggi distrutto, è un tessellato a fondo nero, bordato da una fascia bianca e una fascia nera e decorato da piccole scaglie marmoree di diversi colori. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, oggi distrutto, è un tessellato a fondo bianco bordato da fasce bianche e nere alternate e decorato da un reticolato romboidale disegnato da tessere nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, oggi distrutto, è un tessellato a fondo nero decorato da un punteggiato irregolare di inserti litici irregolari, quadrangolari bianchi (dadi) e tessere nere. Ha subito alcuni restauri in epoca antica che hanno comportato l'inserimento di piccole lastre marmoree. Purtroppo la mancanza di documentazione fotografica non permette una descrizione dettagliata. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, attualmente distrutto, è un tessellato bianco bordato da fasce bianche e nere alternate e decorato da un pannello quadrangolare. Quest'ultimo è circondato da un meandro a doppie T diritte e sdraiate di svastiche a giro semplice, ed è ornato da un nido d’ape delineato: gli esagoni sono caricati da un esagono nero concentrico, abbellito da un fiore di sei foglie bianco. I trapezi di risulta lungo il bordo sono anch’essi caricati da una figura omologa nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco che racchiude al centro un pannello ornato da una composizione ortogonale di fiori di due corolle contigue, con effetto di reticolato, la prima corolla di 8 elementi a calici trifidi, la seconda a 4 foglie di vite e 4 gruppi di tre steli fogliati con boccioli di rosa (qui il centro è un cerchio); i fioroni sono legati tra loro da un fiore di 4 petali lobati. Gli scomparti quadrati di risulta sono caricati da un fiorone di 2 corolle. Tra il bordo del mosaico e quello del pannello, il campo bianco è interrotto da una cornice formata da fasce bianche e nere alternate, mentre il pannello è racchiuso da una treccia a quattro capi policroma su fondo bicromo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco ornato da un'unità decorativa policroma a forma di T; sui due lati del gambo della T il fondo è largo 0.70 m., mentre in corrispondenza del tratto orizzontale della lettera solamente 0.10 m. Il pannello è bordato da fasce bianche e nere, da una fascia bicroma di denti di sega dentati e da una treccia a quattro capi policroma su fondo scuro; il campo presenta una composizione reticolata di cerchi grandi e piccoli tangenti (i cerchi più grandi nei punti di incrocio), formanti ottagoni irregolari a lati concavi, disegnata da trecce a due capi policrome allacciate su fondo scuro. Negli ottagoni sono inscritti quadrati dai lati concavi. I cerchi e i quadrati concavi sono decorati da complessi motivi geometrici. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco bordato da una fascia nera. Brusin 1927 riporta che nell'interruzione del muro perimetrale si estendeva una fascia, probabilmente ad indicare la soglia, ornata da una fila di ovoli neri con inclinazione alternata, su fondo bianco. Immagine del rivestimento tratta da Brusin 1927, fig. 10. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato (è venuto in luce un lacerto) che nella pianta pubblicata appare bicromo; la decorazione geometrica consta di una composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, di cui si ignora la sorte e di sono venuti in luce scarsi frammenti, resta solo la documentazione grafica, che non consente di stabilire la tecnica di realizzazione. Da quanto pubblicato, sembra di poter riconoscere un bordo semplice e un campo a fondo chiaro chiaro, presumibilmente entrambi in tessellato, che racchiudono un pannello geometrico. Quest'ultimo, che potrebbe essere stato realizzato tanto in tessellato quanto in sectile e di cui è visibile una minima parte, appare decorato da un reticolato di fasce, gli scomparti caricati da un quadrato sulla diagonale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del mosaico, di cui si ignora la sorte, sono venuti in luce alcuni lacerti anneriti dal fuoco che presentano una fascia bianca seguita da una fascia nera, un meandro di svastiche a giro semplice disegnato da una treccia a due capi. Il campo è verosimilmente ornato da un reticolato di fasce, gli scomparti caricati da un quadrato delineato incluso; gli scomparti sono decorati da nodi di Salomone, losanghe, quadrifogli, cerchi di quattro fusi e linee spezzate con effetto di squadre, disegnate da linee semplici dentate (o semplici). Altri motivi non sono più riconoscibili. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (6,60 x 3,70 m) è un tessellato a fondo bianco ornato da due pannelli adiacenti: un’alta fascia rettangolare e un riquadro quadrato. La fascia è decorata da un cespo centrale da cui si dipartono due tralci vegetali a volute con fiori; il riquadro mostra un cerchio inscritto e nei due pennacchi di risulta conservati figura un cantharus da cui fuoriescono racemi. Il cerchio racchiude una composizione in corona di una sinusoide sottesa, determinante un esagono centrale a lati concavi e che fa apparire sei squame e sei ogive convesse; lo schema è disegnato da due trecce a due capi policrome su fondo scuro. Le ogive sono ornate da vasi, le squame da un’ampolla fiancheggiata da due tralci. Nell’esagono centrale si trova un emblema incassato in un supporto di calcare, che raffigura la testa di un tritone. Il pavimento mostra tracce di fuoco e alcuni restauri antichi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianc oornato da un pannello quadrangolare. Quest'ultimo è bordato da fasce bianche e nere alternate ed è decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione di stelle di 8 losanghe: in un quadrato e attorno ad un quadrato, 4 coppie di losanghe disposte sulle diagonali del quadrato, contigue tramite due punte e attornianti il quadrato centrale, che determinano 4 piccoli triangoli, disposti sulle mediane del quadrato esterno. Il quadrato è abbellito da un racemo con foglie affusolate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato (4.20 x 3.70 m. ca.) a fondo bianco ornato da un pannello quadrato policromo, attorno al quale, ad una certa distanza, corre una fila di crocette nere non adiacenti. Il pannello, assai mutilo e bordato da fasce bianche e nere, era originariamente decorato (Brusin 1941) da uno "stralcio" centrato di una comp. a reticolo di fasce intersecanti, a treccia a 2 capi: in un quadrato e attorno ad un quadrato, 4 piccoli quadrati angolari e 4 rettangoli sui lati, tutte le figure adiacenti. Solamente uno dei quadrati conserva parte della decoraz. interna, consistente in un busto femminile su fondo nero (secondo Brusin 1941 una nereide, secondo Bertacchi 1999 una Stagione). Lo scomparto figurato è racchiuso da un velario policromo. Degli altri scomparti restano poche tracce: in un rettangolo una cornice formata da una fascia ad ovoli e parte della decor. interna in tess. verdi e grigie, e altrove tess. nere pertinenti al fondo. Il mosaico è stato danneggiato dal fuoco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui s'ignora la sorte, è un tessellato (4.10 x 3.30 m) a fondo bianco che racchiude un pannello suddiviso in 2 riquadri adiacenti, di cui uno sub-rettangolare (misura in largh. 0.53 m ad ovest, e 0.,41 m ad est) e uno quadrato. Il primo è decorato da un racemo di hedera, mentre il secondo, bordato da una fascia di onde, inscrive un cerchio; nei pennacchi di risulta si trova un cantharus da cui fuoriescono due racemi di hedera. Il cerchio, disegnato da fasce geometriche, racchiude una stella di 2 triangoli inscritta in un esagono, determinante triangoli; all’interno delle punte della stella si trova un triangolo incluso in un triangolo, con triangoli negli spazi di risulta, mentre l’esagono che risulta al centro della stella è caricato da un fiorone composito di 12 elementi legati: 6 petali lanceolati rigonfi, 3 petali affusolati e 3 petali lobati accartocciati, con legamenti a filamenti vegetali. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento sono venuti in luce due frammenti in tessellato che presentano una composizione triassiale di cerchi secanti e non contigui, con effetto di trifogli e formanti esagoni concavi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui è venuta in luce solo una parte, è un tessellato ornato da una composizione ortogonale di squame adiacenti, delineata. Lo schema è desumibile da una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, "Moro, Mazzero, Gallet, p.c. 427-4"). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il tessellato a fondo bianco, bordato da una fascia bianca seguita da una fascia nera, è ornato da una scacchiera, gli scacchi alternativamente bianchi e neri. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo a fondo bianco che racchiude un pannello quadrato bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia con una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati (i rettangoli con una losanga iscritta, i quadrati con quadrati concentrici). Il campo del pannello, a fondo bianco, racchiude uno scudo di triangoli a colori opposti, con il centro occupato da un cerchio caricato da un fiore a sei foglie bianco su fondo nero; nei pennacchi di risulta compare un elemento fitomorfo. Si osserva un restauro antico in tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato di cui è venuta in un luce solo una parte. Si riconosce un pannello decorato da una composizione ortogonale policroma di girandole di pelte nello stesso verso, intorno ad un nodo di Salomone policromo, con un quadrato nei quadrati concavi di risulta e con una pelta colorata all'interno delle pelte. Adiacente a questo pannello ve ne è un secondo, realizzato in tessere più grandi, ornato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato. I due pannelli sono separati da una cornice formata da due linee nere, una fila di denti di sega dentati e due linee bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui è venuto in luce solo un lacerto; presenta una fascia realizzata in tessere rettangolari bianche, seguita da due linee di tessere bianche, due linee grigie (?) e una bianca. Segue un reticolato policromo di cordoni dentati, gli scomparti caricati da una crocetta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. Lungo i muri ad est, ovest e sud si estende un'ampia fascia nera seguita da un'ampia fascia bianca sulle quali è stato ipotizzato che si disponessero i letti tricliniari. Al centro del campo si trova un pannello circondato da fasce bianche e nere alternate e ornato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, i meandri disegnati da fasce bianche e nere, gli intervalli riempiti da file di quadratini neri e di clessidre bianche adiacenti. I quadrati grandi sono otto, di cui tre sui lati lunghi e due nella zona mediana: i primi sono ornati da fiori policromi su fondo scuro e da croci bianche formate da un quadrato e da quattro clessidre sdraiate, mentre uno dei due quadrati mediani, a fondo bianco, presenta la testa di Dioniso. Il secondo quadrato mediano, a fondo nero, è invece in gran parte distrutto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il tessellato, bordato da fasce bianche e nere e da una fascia di linee bianche e nere alternate (frange), è decorato da una scacchiera bicroma, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti (con effetto di reticolato). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Al momento della scoperta del pavimento, visibile solo sulla parete dello scavo, si identificava unicamente una stesura di tessere nere bordata da una fascia bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bicromo di cui è venuto in luce un lacerto ornato da un pannello (?) quadrato bordato da fasce bianche e nere alternate e da una greca bassa da cui risultano due linee dentellate opposte e sfalsate; il campo è decorato da uno schema geometrico non più riconoscibile, forse un ottagono. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia nera seguita da una fascia bianca, decorato da 2 riquadri distinti. Quello ad est presenta un bordo formato da una greca composta da una treccia a due capi policroma tra due fasce di onde correnti: negli intervalli della greca, verso l'interno della sala, si trovavano dei quadretti in tessere minutissime; il campo, attualmente distrutto, era in opus sectile. Del riquadro ad ovest è venuto in luce un pannello musivo quadrato bordato da un meandro di svastiche a giro doppio e da una fila di quadrati sulla diagonale tangenti, formanti clessidre; il campo quadrato racchiude un cerchio inscritto disegnato da spine rettilinee corte, in colori contrastanti, decorato da una composizione triassiale di stelle a sei punte tangenti formanti losanghe, con le stelle iscritte negli esagoni di un nido d'ape delineato. Nei pennacchi di risulta si trovano motivi geom. vegetalizzati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude al centro un pannello bicromo quadrato in tessellato, decorato da un quadrato che inscrive un cerchio; al centro del cerchio figura un secondo cerchio concentrico caricato da un fiore di sei foglie e tra i due cerchi si trovano quattro losanghe nere alternate a quattro bipelte. I pennacchi di risulta tra il quadrato e il cerchio sono ornati da racemi di hedera. Il pannello musivo è stato rattoppato in antico con una lastra chiara, probabilmente marmorea. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo con il campo decorato da una composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), i cerchi centrati sugli incroci di un reticolato di linee formante quadrati. I cerchi sono formati da quattro pelte e al centro presentano un quadrato sulla punta ornato da un nodo di Salomone; i quadrati concavi sono caricati da uccelli e animali marini. Il bordo del tessellato consta di fasce bianche, nere, gialle e rosse alternate, una greca, una linea dentellata (i dentelli di quattro tessere), una treccia a due capi policroma su fondo scuro. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dalle piante di archivio conservate presso l'Archivio del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 7, nn. 85-86) si desume che il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato ornato da una composizione ortogonale di cerchi secanti, formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli. Al momento della scoperta si conservavano solamente alcuni lacerti. Non sono noti altri dati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dalle piante di archivio conservate presso l'Archivio del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 7, nn. 85-86) si desume che il pavimento, di cui si ignora la sorte e di cui al momento della scoperta si conservava solo un frammento, è un tessellato ornato da un reticolato di linee dentate, gli scomparti caricati da figure geometriche (si riconosce un fiore di quattro foglie). Non sono noti altri dati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dalle piante di archivio conservate presso l'Archivio del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 7, nn.85-86) si desume che il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato ornato da un reticolato di linee dentate, gli scomparti caricati da nodi di Salomone e da diamanti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, del quale al momento dello scavo era conservata circa la metà, presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello tessellato policromo bordato da una fascia nera seguita da tre linee bianche e una linea nera e decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione ortogonale di cerchi tangenti: in un quadrato e attorno ad un cerchio, quattro semicerchi sui lati e quattro quarti di cerchio angolari, queste figure tangenti determinano quattro quadrati a lati concavi posti sulle diagonali. Nei punti di tangenza tra i cerchi figurano cerchi più piccoli caricati da nodi di Salomone e la composizione è caricata da motivi geometrici complessi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia nera seguita da una fascia bianca e tre linee rosa; il campo presenta una composizione triassiale di stelle di sei punte nere tangenti, formanti losanghe bianche, con le stelle iscritte negli esagoni di un nido d'ape delineato, disegnato da linee doppie rosa. Gli esagoni di risulta all'interno delle stelle sono decorati da fiori policromi di sei foglie, le cui estremità sono rialzate a dare un effetto di tridimensionalità. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pavimento messa in luce, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco che delimita, almeno su un lato, un nido d'ape disegnato da linee bianche su fondo nero. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pavimento messa in luce, di cui si ignora la sorte, è realizzata a commessi laterizi con rombi. Le parti in cubetti di cotto sembrano dei rattoppi successivi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico di Aquileia (cassetto 8, n.116) si nota a sud del vano un lacerto scuro che sembra essere musivo ed anche in una fotografia di archivio è distinguibile un simile rivestimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nelle fotografie di scavo si nota poco a sud del vano 12, e alla stessa quota, un lungo lacerto in tessellato bianco, probabilmente pertinente ad un rifacimento del pavimento del vano 1, da collocarsi forse nella stessa fase del mosaico del vano 1. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico comprende due unità decorative, una a fondo bianco a forma di U, e una a forma di T, formata da 4 pannelli policromi. Di questi ultimi, il maggiore, corrispondente allo stelo della T, presenta una composizione ad alveare di stelle di 6 losanghe e di esagoni adiacenti; gli esagoni piccoli sono ornati da un fiore, quelli grandi da motivi figurati: Licurgo e Ambrosia, Tetide, Oceano, fiori, un cinghiale, un toro e un leone (simboleggianti rispettivamente l'Inverno, la Primavera, l'Estate). Il secondo pannello, alla sommità del tratto trasversale della T, mostra una composizione di meandri di svastiche e quadrati (ciascuno di colore diverso), mentre gli altri due, corrispondenti alle estremità del tratto trasversale della T, presentano una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da 4 rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato (ciascun quadrato di colore diverso). Il mosaico ha subito restauri antichi. L?immagine del rivestimento è tratta da Bertacchi 1980. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da due fasce nere alternate a due bianche, il cui campo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, racchiude un pannello quadrato, circondato da una treccia policroma a due capi su fondo scuro e decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione di stelle di 8 losanghe: in un quadrato e attorno ad un quadrato, 4 stelle di 8 losanghe disposte sulle diagonali del quadrato, contigue tramite due punte e attornianti il quadrato centrale, che determinano 4 piccoli quadrati sulle diagonali, disposti sulle mediane del quadrato esterno, e grandi quadrati tronchi all'intorno. Nel quadrato centrale figura un fiore di quattro foglie, i quadrati piccoli presentano hederae, quadrati tronchi pelte nere. Tra il pannello e il bordo del pavimento corre un’alta cornice decorata da un cantharus (forse ne esisteva un secondo, simmetrico) dal quale fuoriescono racemi di hedera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco ornato al centro da un pannello rettangolare, bordato da fasce bianche e nere alternate e campito da una scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti (con effetto di reticolato). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate, da un meandro a T sdraiate di svastiche a giro semplice e da un racemo a volute di edera (a metà dei lati lunghi il racemo è caricato da un doppio giglio). Il campo a fondo bianco racchiude all’estremità orientale un emblema quadrato inserito in una formella di terracotta; il bordo dell’emblema è in gran parte distrutto, ma sembra essere consistito in una fascia con vasi (?) e palmette policrome, mentre il campo, ben conservato, raffigura una scena marina popolata di pesci: quasi al centro si trova il gruppo con polipo, aragosta e murena, circondato da conchiglie, altri pesci e molluschi (si contano in totale ventidue soggetti). Il pavimento presenta dei restauri antichi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco, bordato da fasce bianche e nere alternate, che racchiude un pannello rettangolare abbellito da una scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti (con effetto di reticolato). Questo pannello racchiude a sua volta un riquadro della cui decorazione si conserva solamente una hedera. Tra il bordo del pavimento e il pannello corre una cornice formata da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di denti di sega dentati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, di cui si ignora la sorte e che si estendeva sotto il mosaico con scacchiera, è venuta in luce parte del campo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da un'ampia fascia nera, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo, bordato da una fascia nera e una bianca, che racchiude nel campo bianco un pannello geometrico. Quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate, da una fascia di denti di sega dentati e da una greca bassa, è ornato da una composizione ad alveare di stelle di sei losanghe, di piccoli e grandi esagoni adiacenti e di losanghe. Gli esagoni piccoli e le losanghe sono caricate da una figura omologa nera, gli esagoni grandi da una stella di sei punte nere inscritta in un esagono concentrico delineato e decorata al centro da un esagono bianco bordato di nero: in alcuni casi in quest'ultimo compare un fiore di sei o quattro petali colorato. Le stelle che disegnano lo schema appaiono bianche o policrome. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del rivestimento sono venuti in luce due lacerti. Il primo è un tessellato bianco, il secondo presenta parte del bordo, formato da fasce bianche e nere, e del campo, decorato da una composizione ortogonale di croci (qui caricate da un cerchio iscritto) contornate da losanghe adiacenti, formanti quadrati minori. I due cerchi superstiti mostrano rispettivamente un nido d’ape delineato, gli scomparti caricati da un esagono nero, e una composizione triassiale di cerchi secanti, e tangenti, con effetto di fiori di sei petali e formanti triangoli concavi, in colori contrastanti; negli spazi di risulta figurano racemi di hedera. In una croce restano solamente alcuni viticci, mentre in uno degli spazi di risulta lungo il bordo compare con ogni probabilità un cantharus da cui fuoriesce una foglia lanceolata. Nella pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico di Aquileia (cassetto 8, n.116), il pavimento è accompagnato dall'indicazione "mosaico bianco e nero". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pavimento venuta in luce è un tessellato a fondo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da due linee di tessere e bianche e da una fascia nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una fascia nera seguita da due linee di tessere bianche e due linee di tessere nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, di cui si ignora la sorte, sono venuti in luce dei lacerti in tessellato ornati da una scacchiera di losanghe disposte a spina di pesce; il bordo presenta fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato del quale è venuta in luce una parte del bordo, che consta in una fascia nera seguita da tre linee bianche, e solo una piccola parte del campo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico è un tessellato a fondo bianco, bordato da una fascia nera e da due linee bianche, in cui è inserito un pannello decorato da un nido d’ape delineato. Ciascun esagono presenta all’interno un secondo esagono, più piccolo e nero, ornato da un fiore di sei petali bianco; i trapezi di risulta lungo il bordo sono anch’essi caricati da parte di un fiore. Il pannello è bordato da tre linee bianche seguite da tre nere, tre bianche e due nere. E' interessante notare che il pavimento, su uno dei lati corti, mostra un prolungamento che verosimilmente occupava lo spazio della soglia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato di cui sono venuti in luce alcuni lacerti. Si riconosce parte del bordo, che presenta una fascia nera seguita da una fascia di denti di sega dentati, due linee bianche, una treccia a tre capi bicroma e due linee bianche. Non è nota la decorazione del campo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato di cui sono venuti in luce alcuni lacerti. Si riconosce parte del bordo, che presenta una fascia bianca seguita da una fascia nera e due linee bianche, e parte del campo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude una fascia bordata da due linee bianche e due nere e ornata da un reticolato di linee semplici dentate, gli scomparti caricati da crocette quadripetale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta una stesura in cubetti di cotto in cui è racchiuso un riquadro in tessellato suddiviso in due pannelli adiacenti. Quello più piccolo, rettangolare, è ornato da un racemo di edera, mentre quello grande, quadrato, assai mutilo, da un quadrato curvilineo disposto sulle diagonali, inscritto nel quadrato maggiore, gli spazi angolari di risulta campiti da un cerchio; i due cerchi superstiti sono decorati da un nodo di salomone su fondo scuro, mentre gli angoli del quadrato curvilineo sono ornati da pelte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta una stesura in cubetti di cotto in cui è racchiuso un pannello in tessellato. Quest'ultimo, bordato da tre linee bianche e due nere, è decorato da una composizione ortogonale di cerchi secanti ("cerchi allacciati"), formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli, in colori contrastanti; i quadrati concavi sono caricati da quadrati concavi rossi. La composizione è interrotta al centro da un riquadro molto mutilo circondato da due linee nere e raffigurante due pesci. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta una stesura in cubetti di cotto che racchiude un pannello quadrato in tessellato. Quest'ultimo, bordato da tre linee bianche e due nere, inscrive un cerchio disegnato da due linee nere seguite da una fascia di onde correnti, al cui centro si trova una scena figurata non più leggibile. I pennacchi di risulta tra il quadrato e il cerchio sono decorati da pelte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dalla pianta conservata nell'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 8, n.139) si ricava che il pavimento, di cui resta solo un frammento, era in cubetti di cotto. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dalla pianta conservata nell'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 8, n.139) si ricava che il pavimento, di cui resta solo un frammento, era in cubetti di cotto. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento è venuto in luce solamente un tratto realizzato in cocciopesto decorato da tessere: una fascia ornata da un punteggiato irregolare di tessere bianche e nere seguita da una fascia abbellita da un meandro di svastiche a giro semplice e quadrati disegnato da tessere bianche. Potrebbe trattarsi del pavimento citato in Bertacchi 1998, ma non è certo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella pianta redatta negli anni '60 e pubblicata da Medri 2000, tav.1, in corrispondenza del vano 13 compare la didascalia "cotto": verosimilmente il pavimento è in cubetti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento musivo è stata messa in luce solamente parte del campo in tessere bianche a ordito di filari paralleli e obliqui, bordata da fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è circondato da una fascia bianca, una fascia ornata da una fila di ottagoni irregolari intersecantisi per i lati minori e una fascia con un velario policromo. Il campo è decorato da un cerchio disegnato da un cordone con bordi diritti intorno al quale è avvolto un nastro e all’interno del quale si trova una composizione in corona, disegnata da una treccia a due capi, di una sinusoide sottesa determinante un ottagono o un esagono centrale a lati concavi e che fa apparire squame e ogive convesse. Negli angoli tra il bordo e il cerchio disegnato dal cordone si trovano quattro 4 cespi d’acanto da cui si sviluppano ampie volute. In una delle squame superstiti sembra di poter riconoscere parte di un pesce. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in tessellato di cui si ignora la sorte. In una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'annotazione "mosaico molto rovinato girali": potrebbe quindi trattarsi del vano che Bertacchi 1964 ricorda per la "bella soglia a girali policromi". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il campo del mosaico sembra comprendere due pannelli in tessellato a fondo bianco, uno decorato da inserti litici e l'altro da un punteggiato regolare di dadi. Quest'ultimo tuttavia potrebbe essere stato realizzato con tarsie marmoree (Brusin 1930 lo definisce tessellato-segmentato e scrive "nel tratto maggiore (aveva) lastre quadre di marmo collocate per punta, come appariva dalle impronte lasciate nell’apparecchio che ormai solo rimaneva"). Un bordo che comprende una fascia bianca seguita da una fascia nera, da una fascia di onde correnti policrome e da un’ampia fascia bianca decorata da crocette nere, rinvenuto nello stesso saggio, parrebbe essere pertinente a questo pavimento, ma non si tratta di un dato accertato, in quanto manca la documentazione fotografica. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello quadrangolare policromo. Quest'ultimo è circondato ad una certa distanza da una fila di crocette diritte e contigue, con effetto di linea dentata e dentellata ed è incorniciato da fasce bianche e nere alternate, da una fascia rossa e da una treccia a due capi policroma su fondo nero; il campo è decorato da un reticolato di fasce, con quadrati sporgenti sovrimposti ai punti di incrocio formanti spazi di risulta cruciformi, con losanghe iscritte nei rettangoli e cerchi iscritti nelle croci. I cerchi sono delineati da una fascia a treccia policroma su fondo nero, ma gli altri motivi decorativi che campiscono lo schema non sono distinguibili data la scarsa qualità della documentazione fotografica a disposizione. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco ornato da un pannello bordato da fasce bianche e nere alternate e suddiviso in un riquadro quadrato tra due fasce rettangolari. Queste ultime sono decorate da un racemo di edera a volute, il riquadro da un quadrato sulla punta. Lungo i lati di quest'ultimo si riconoscono delle figure di delfini reggenti con il becco un nastro; nel triangolo di risulta superstite compare una pelta. A sud del mosaico si trova una fascia marginale in tessere bianche, grigie e nere disposte alla rinfusa, probabilmente pertinente ad un restauro. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è realizzato in cubetti di cotto, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui. Brusin 1934 attribuisce il pavimento al V sec.d.C. in base alla quota di ritrovamento, analoga a quella del vicino pavimento del portico settentrionale del battistero post-attilano. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, occupa due bracci di un corridoio: quello occidentale è bordato da un'ampia fascia nera, seguita da strette fasce bianche e nere alternate, ed è ornato da un punteggiato di dadi bianchi su fondo nero, mentre quello settentrionale presenta due pannelli giustapposti: uno pressoché identico a quello di cui sopra, l'altro decorato da un punteggiato di crocette nere su fondo bianco. Le due unità sono separate da un listello chiaro (marmoreo?). L'immagine del rivestimento è estratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 4796/12 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è bordato da un'ampia fascia nera che racchiude tre diversi pannelli. Il primo di essi, ad est, è decorato da una composizione triassiale di stelle di sei losanghe tangenti, formanti esagoni (gli esagoni sono caricati da un fiore di sei foglie nero); il pannello mediano presenta il campo realizzato in sectile e decorato da quadrati contenenti un disco scuro: listelli rettangolari suddividono la zona in tre file di tre quadrati grandi e una quarta fila di quattro quadrati più piccoli. Il terzo pannello mostra infine il fondo bianco disposto a U che racchiude un riquadro decorato da una composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti (i quadrati racchiudono un quadrato nero caricato da un quadrifoglio bianco). Quest'ultimo pannello è quanto resta di un precedente pavimento, su cui in una seconda fase si è impostato il sectile-tessellato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
ll pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bordato da un'ampia fascia nera, con al centro del campo bianco un pannello bicromo. Quest'ultimo, incorniciato da una fascia nera e una bianca, è ornato da una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti formanti quadrati, gli ottagoni caricati da un quadrato contornato da quattro mezze stelle di otto losanghe formanti piccoli quadrati. La decorazione riconoscibile dei quadrati maggiori consiste in fioroni policromi (di cui restano poche tracce); uno di essi è un fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 hederae su stelo e 4 petali ricurvi. I quadrati piccoli presentano diversi motivi decorativi: pelte affrontate, quadrati e fioroni unitari di 4 elementi non contigui, con steli ortogonali, a hederae ; le losanghe delle stelle e i triangoli di risulta agli angoli sono caricati da figure omologhe, i triangoli di risulta lungo il bordo da una hedera o da ciuffi di 3 hederae. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bianco, bordato da una fascia nera e una bianca, che racchiude al centro un pannello bicromo. Quest'ultimo, circondato da fasce bianche e nere, è diviso in due riquadri: quello orientale, rettangolare, presenta al centro un cantharus da cui fuoriescono due racemi di hedera, quello occidentale, quadrato, mostra uno "stralcio" centrato di una composizione ortogonale di cerchi tangenti: in un quadrato e attorno ad un cerchio, quattro semicerchi sui lati e quattro quarti di cerchio angolari, queste figure tangenti determinano quattro quadrati a lati concavi posti sulle diagonali. Nel cerchio centrale si trova un cantharus, dal quale fuoriescono due tralci vegetali, nei semicerchi una pelta nera, nei quarti di cerchio una hedera e nei quadrati un quadrato nero concavo che racchiude una squadra bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
E' stato scavato uno strato contenente piastrelle in marmo e calcare, in buona parte attribuibili ad un unico rivestimento. Quest'ultimo risulterebbe decorato da un opus sectile a modulo composito ad esagoni neri e triangoli bianchi. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato. Non sono noti ulteriori dati. Il tessellato è segnato anche in una pianta conservata nell'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco bordato da una fascia nera seguita da tre linee bianche, che racchiude al centro un pannello rettangolare. Quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate e da una linea tripla bicroma, le tessere disposte a scacchiera, è decorato da una scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti (con effetto di reticolato); racchiude a sua volta al centro un piccolo riquadro ornato da un cantharus, bordato da una linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera, seguita da una linea nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, visibile solo in minima parte e di cui si ignora la sorte, è realizzato in opus sectile con lastre di marmo bianco (una delle quali di reimpiego), di marmo nero e di ardesia. Le lastre sono tutte frammentarie, per cui non è possibile ricostruire lo schema del pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato ornato da un reticolato di linee dentate di gruppi di quattro tessere, gli scomparti caricati da una crocetta quadripetala. Il bordo consta di un'alta fascia bianca seguita da una linea nera e da una fascia di denti di sega (qui i triangoli equilateri). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico, di cui si ignora la sorte, bordato da due linee nere e una rossa, racchiude nel campo bianco un riquadro bordato da una linea rossa e due nere e decorato da fogliette agli angoli, nel quale figura l'iscrizione"HIC IACET / CLARISS(IMA)/ / QUAE VIX(IT)/ / XXIII / XV OCTO / IIII VM" scritta in caratteri neri su fondo bianco. Nella parte alta del campo vi sono alcune tracce di una decorazione con girali a volute (?). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato caratterizzato da un motivo a "scalei". Non sono noti altri dati. Nei diari di Brusin 1937-38 si trova uno schizzo dello schema. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Si ha notizia del ritrovamento di un mosaico, che in un appunto conservato con la pianta dell'Archivio si dice "con disegno semplice" (appunti allegati alla pianta nel cassetto 4, n.54). Non si conoscono altri dati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo ornato da una sequenza di file sfalsate di parallelogrammi neri alternati a rombi bianchi, con fascia marginale caricata da un fila di quadrati adiacenti. I quadrati della fascia marginale sono caricati da fiori di sei foglie. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui si sono rinvenuti alcuni lacerti di tessere nere, a ordito di filari paralleli e obliqui, la cui decorazione centrale è stata forse asportata con scavi abusivi di età moderna. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella parte orientale dell'ambiente si conservano due lacerti in tessere bianche (rispettivamente 2.60 x 0.55 m e 0.50 x 0.24 m), mentre in quella occidentale si è riportato in luce un tappeto (6.57 x 0.68 m) a fondo nero, bordato da una fascia bianca e decorato da un punteggiato regolare di dadi bianchi. Parte del pavimento è stata distrutta da strutture murarie di epoca successiva e si riconosce anche un restauro antico realizzato in tessere bianche e nere, individuabile lungo il bordo. L'immegine del rivestimento è estratta dall'Archivio MAN, Aquileia, neg. 4893/117 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco che racchiude al centro un pannello bicromo quadrato, decorato da un reticolato di file di quadrati sulla diagonale tangenti, in colore contrastante, gli scomparti in forma di grandi quadrati a gradini, caricati a loro volta da quadrati delineati che determinano "scalei". I quadrati delineati presentano diversi motivi ornamentali: tre di essi sono decorati da un nodo di Salomone, tre da un quadrato nero e due da un quadrato nero a lati concavi (con al centro una svastica bianca). In prossimità del pannello, il campo bianco è interrotto da una cornice con tre linee di tessere nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello quadrato; quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate, è decorato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di 4 ottagoni sui lati, adiacenti al quadrato centrale e di 4 squadre disposte sulle diagonali, adiacenti agli ottagoni, gli spazi di risulta in losanghe e triangoli. ll quadrato centrale inscrive un cerchio caricato da un fiorone di 2 corolle adiacenti, due ottagoni presentano un cantharus da cui fuoriescono racemi di hedera, gli altri due un fiorone composito di 8 elementi; due squadre sono ornate da racemi di hedera, la terza da una treccia a due capi, la quarta è distrutta. Tra il pannello è e il bordo del mosaico corre una cornice di fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello quadrato. Quest'ultimo, bordato da fase bianche e nere alternate, è campito da una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di 4 coppie di losanghe che attorniano il quadrato, di 4 "semistelle" di otto losanghe poste sui lati, e di 4 coppie di losanghe angolari, le "semistelle" contigue alle coppie di losanghe, che determinano quadrati e squadre negli spazi di risulta, e triangoli sui lati. Il quadrato centrale è decorato da un cantharus; le losanghe, i triangoli e i quadrati sono caricati da figure omologhe concentriche, mentre le squadre sono ripartite da linee punteggiate in rettangoli e quadrati. Tra il bordo del mosaico e il pannello corre una cornice formata da tre linee bianche, tre nere e due bianche. Il pavimento, restaurato già in antico, ha subito numerose integrazioni anche in epoca moderna. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo che presenta tre unità decorative, di cui quella centrale con funzione di fascia divisoria. L'unità settentrionalee, a fondo bianco, racchiude uno pseudoscudo di triangoli, in un quadrato, a 4 settori delimitati dalle diagonali (i settori sono a pseudo scacchiera di triangoli isosceli rettangoli, le diagonali a linee di spine). Al centro dello scudo si trova un quadrato ornato da uno "stralcio" centrato di un reticolato di fasce delineate, con hederae nei punti di incrocio e losanghe iscritte nei rettangoli; il quadrato centrale mostra un fiore di 8 foglie. Il bordo consta di fasce bianche e nere alternate e una fascia ornata da una coppia di onde contrapposte con lo stesso orientamento. La fascia divisoria in tessellato bianco è bordata da due linee bianche e una fascia nera, mentre l'unità decorativa meridionale, per la parte venuta in luce, è un tessellato a fondo bianco bordato da una fascia nera seguita da tre linee nere e tre bianche. L'immagine del rivestimento è tratta da Donderer 1986. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico è un tessellato bicromo, bordato da un'alta fascia nera, che mostra al centro del campo bianco un pannello rettangolare. Quest'ultimo, incorniciato da fasce bianche e nere alternate e da una linea doppia bianca e nera, le tessere disposte a scacchiera, è decorato da un reticolato di fasce monocrome, con gli scomparti e i quadrati nei punti di incrocio bipartiti secondo la diagonale, con effetto di composizione di fasce caricate da file spezzate di rettangoli tangenti in colori contrastanti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia nera, seguita da due linee nere e due linee bianche, il cui campo a fondo bianco è ornato al centro da un pannello rettangolare campito da una scacchiera di losanghe disposte a spina di pesce e incorniciato da due linee bianche, una fascia nera e una linea doppia punteggiata. Il pavimento è stato distrutto per un lungo tratto da un muro con orientamento nord-sud di epoca posteriore. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato ornato da un nido d'ape disegnato da una treccia a calice, allentata, con orlo diritto e occhielli, policroma su fondo scuro; gli esagoni a fondo bianco appaiono caricati da fioroni policromi di otto elementi. Il bordo consta di un'alta fascia bianca, di fasce bianche e nere alternate e di una fascia ornata da un racemo a volute policromo nel quale sono inserite, a distanza regolare, coppie araldiche di grifi che poggiano una zampa su una lira; la parte posteriore delle creature si sviluppa a voluta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco, bordato da una fascia nera e ornato al centro da un pannello quadrangolare. Quest'ultimo è incorniciato da una sottile fascia nera ed è decorato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche contrapposte a doppie T e di quadrati, delineata, su fondo bianco. I quadrati sono caricati da un quadrato nero sulla punta inscritto che circoscrive a sua volta un quadrato bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco, bordato da una fascia nera seguita da una sottile fascia bianca, che racchiude al centro un ampio pannello. Quest'ultimo, incorniciato da fasce bianche e e nere alternate, è decorato da un reticolato di fasce nere delineate di bianco, con quadrati nei punti di incrocio e losanghe bianche nei rettangoli, gli scomparti neri caricati da un quadrato bianco sulla punta inscritto che a sua volta circoscrive un quadrato nero. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco, bordato da una fascia nera e ornato da un punteggiato di elementi neri, probabilmente dadi (non è chiaro dalla documentazione fotografica di quali elementi si tratti). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura in cotto che racchiude un'unità decorativa a T in tessellato a fondo bianco (per quanto è possibile stabilire dalle non nitide fotografie di scavo), bordata da fasce di cubetti e di tessere bianche e nere. L'immagine del rivestimento è tratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 3640/14 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello quadrato decorato da un opus sectile di cui non è possibile stabilire esattamente il disegno a causa della scarsa qualità delle immagini disponibili (anche se verosimilmente si tratta di schemi a modulo rettangolare e a modulo quadrato); al centro del pannello si trova un tondo che è stato strappato (si ignora quando). Il pannello è bordato da una fascia bianca seguita da una greca bassa nera (da cui risultano due linee dentellate opposte e sfalsate), una treccia a tre capi policroma, su fondo scuro, due linee bianche e una fascia nera; una sottile fascia nera circonda il pannello ad una certa distanza dal suo bordo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La decorazione del pavimento, di cui si ignora la sorte, non è facilmente ricostruibile a causa della scarsa nitidezza delle immagini disponibili. E' un tessellato a fondo bianco che racchiude un ampio pannello bordato da alcune linee bianche seguite da una fascia nera, una bianca, una fascia di denti di sega dentati (?), e una treccia a due capi (?) policroma su fondo scuro. La decorazione del campo del pannello è perduta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è diviso in due unità decorative adiacenti e giustapposte, una musiva e una a commessi laterizi con cubetti, non separate da alcun bordo. L'unità musiva, a fondo bianco, racchiude un pannello quadrato bicromo bordato da una fascia nera, seguita da una fascia bianca e una più sottile fascia nera, e decorato da un cantharus da cui fuoriescono due racemi di hedera e un "ciuffo" di tre foglie. L'immagine rivestimento è tratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 3640/14 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo circondato da un'alta fascia bianca e decorato da un punteggiato di dadi bianchi, grandi circa il doppio delle tessere e posti sulla punta, su fondo nero. Lungo il bordo di uno dei lati brevi si trovano fasce nere alternate a fasce bianche, che verosimilmente sono da attribuire alla decorazione della soglia. Immagine del rivestimento tratta da Brusin 1938. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento in tessellato sono stati portati in luce 5.00 x 1.55 m, ma originariamente doveva misurare 8.85 x 5.00 m. E’ bordato da un'alta fascia nera seguita da una fascia bianca, una fascia rossa e due linee di tessere bianche e il campo a fondo bianco è decorato da un punteggiato regolare di scaglie. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il tessellato è bordato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a calice policroma, mentre il campo a fondo bianco è ornato da un reticolato romboidale disegnato da linee nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato il cui campo bianco, bordato da una fascia nera, racchiude un pannello quadrangolare a fondo nero ornato da un punteggiato irregolare di tessere e di scaglie policrome. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico (del quale si conservano 2.89 x 1.82 m) è un tessellato a fondo bianco, bordato da un’ampia fascia nera, che presenta al centro un pannello rettangolare geometrico, circondato da fasce bianche e nere alternate e ornato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale). I quadrati grandi superstiti sono decorati da motivi geometrici e geometrici vegetalizzati; nei quadrati piccoli compaiono motivi geometrici, una hedera e un vaso a due anse. I rettangoli e i triangoli di risulta lungo il bordo, infine, sono caricati rispettivamente da pelte e da triangoli neri. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Della pavimentazione in sectile si conservavano, al momento della scoperta, solamente le tracce delle lastre nella malta di preparazione. Probabilmente presentava un isodomo listellato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo (se ne conservano 2.52 x 2.18 m) bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di denti di sega dentati, ornato da uno "stralcio" centrato di una composizione ortogonale di cerchi tangenti a colori opposti: in un quadrato e attorno ad un cerchio vi sono quattro semicerchi sui lati e quattro quarti di cerchio angolari, e queste figure tangenti determinano quattro quadrati a lati concavi posti sulle diagonali. Il cerchio centrale è decorato da un cantharus, i quattro semicerchi sui lati sono caricati ciascuno da una pelta, i quattro semicerchi angolari da un elemento di tre foglie lanceolate, i quadrati concavi da una squadra bianca su fondo nero. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte e di cui Brusin ricorda solo l'esistenza come "buon tessellato bianco e nero" (Brusin 1927), è decorato da un punteggiato regolare di crocette bianche su fondo nero ed è bordato da una fascia bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico è bordato da arcate a pelta con nappa sull'apice. Il campo è suddiviso in 2 pannelli. II primo presenta una composizione ortogonale bicroma di cerchi secanti, formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli, caricati da una crocetta inclusa. Il secondo presenta una scena figurata racchiusa in un cerchio inscritto in un quadrato. Quest’ultimo è disegnato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a quattro capi policroma. Nei pennacchi di risulta tra il quadrato e il cerchio si trovano i busti delle Stagioni. Il cerchio racchiude un cerchio più piccolo, concentrico, disegnato da una treccia a due capi policroma. Nello spazio tra i due cerchi figurano girali di vite decorati da uccelli. Al centro del pannello compare una figura maschile che indossa tunica, bracae e mantello, stante tra una capra e una pecora. Regge con la sinistra un bastone ricurvo, mentre la destra sembra porsi nell’atto dell’adlocutio. Al suo fianco è situato un grande vaso ripieno. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del mosaico si conserva un frammento in tessellato in cui si riconosce una serie di fasce che potrebbe aver fatto parte del bordo (tre linee nere, una fascia bianca, tre linee nere) e parte di un reticolato di trecce a tre capi, gli scomparti caricati da un quadrato delineato. Si conserva un solo scomparto, in cui è inserito un fiorone composito di 8 elementi contigui: 4 petali lanceolati verdi e 4 petali ripiegati policromi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (8.93 x 4,.2 m.) è un tessellato a fondo nero decorato da tre unità decorative, di cui quella centrale con funzione di fascia divisoria. L'unità a sud, di dimensioni maggiori rispetto a quella a nord, è bordata da fasce bianche e nere alternate ed è ornata da un tessellato irregolare di inserti litici e marmorei policromi; la fascia divisoria centrale, incorniciata da due linee nere e una fascia bianca, presenta due tralci policromi di vite uniti al centro da un fiocco, e l'unità a nord, infine, circondata da fasce bianche e nere alternate, mostra un reticolato romboidale disegnato da una linea doppia di tessere bianche su fondo scuro. Foto del rivestimento di T. Clementi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L’ambulacro del peristilio (9 x 11 m ca.) è pavimentato con un tessellato a fondo nero ornato da un punteggiato regolare di dadi bianchi e bordato all’esterno da fasce bianche e nere alternate. Un braccio del peristilio è perduto e lungo i restanti bracci vi sono ampie lacune, soprattutto lungo i bordi, dove si estendono lacerti murari di una fase seguente. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (12.70 x 7.08 m.) è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate, il cui campo bianco racchiude al centro un pannello bianco, circondato da fasce bianche e nere alternate. La soglia del vano (0.76 x 0.62 m) è ornata da uno pseudoscudo di triangoli bianchi e neri, in un rettangolo, a quattro settori delimitati dalle mediane; i settori sono a pseudoscacchiera di triangoli isosceli rettangoli, le mediane a linee di spine. Al centro della composizione di trova un quadrato nero caricato da una hedera bianca. La parte di bordo della soglia conservata consiste in tre linee nere, tre linee bianche e due linee nere. La foto del rivestimento è di T. Clementi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (3.85 x 2.15 m) è un tessellato bordato da una fascia nera seguita da tre tessere bianche. Il campo a fondo bianco è ornato al centro da un pannello quadrangolare incorniciato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a due capi delineata ed è campito da un motivo di cui restano pochi elementi: una composizione reticolata di croci, contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (3.67 x 1.60 m) è un tessellato in gran parte distrutto, con il campo a fondo bianco ornato da un punteggiato di crocette spicate e di crocette di cinque gruppi di quattro tessere nere, il quale racchiude un pannello quadrangolare incorniciato fasce bianche e nere alternate e decorato da una composizione ortogonale, a rete di svastiche, di quadrati e di losanghe adiacenti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (5.85 x 3.25 m..) è un tessellato bordato da una fascia nera e due linee bianche, il cui campo bianco racchiude al centro un ampio pannello rettangolare. Quest’ultimo, circondato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia bicroma di denti di sega dentati, è decorato da una composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati. Si è conservata la decorazione di un solo quadrato, che consta di un racemo di hedera; il quadrato centrale è bordato da tre linee nere e una treccia a due capi policroma su fondo rosa. Gli ottagoni sono ornati da fioroni, le croci da croci di clessidre e da croci di astragali. I rettangoli di risulta sono caricati da racemi di hedera o da elementi vegetalizzati, i trapezi di risulta da trapezi neri, i quadrati di risulta da quadrati concentrici. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (9.38 x 5.43 m) è scandito da 3 unità decorative, di cui quella centrale con funzione di fascia partizionale. L'unità ad est è decorata da 2 pannelli disposti ad U attorno ad un pannello rettangolare. Il pannello più esterno è a fondo nero, mentre il secondo è decorato da uno pseudoscudo di triangoli, in un rettangolo, a 4 settori delimitati dalle mediane; i settori sono a pseudoscacchiera di triangoli isosceli rettangoli, le mediane a linee di spine. Il pannello rettangolare è decorato da lastre marmoree policrome e presenta un modulo quadrato a motivi semplici in redazione a scacchiera: si alternano lastre quadrate e lastre con un quadrato sulle diagonali inscritto. La fascia partizionale presenta 12 quadrati bianchi, giustapposti e adiacenti, con all’interno un quadrato concentrico che racchiude un terzo quadrato nero, caricato da motivi geometrici. L'unità decorativa ad ovest è a fondo bianco con al centro un pannello bianco bordato da fasce bianche e nere alternate. Foto rivestimento di T. Clementi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (8.35 x 5.30 m) è scandito in più unità decorative, corrispondenti all'ambulacro, agli intercolumni e alla parte centrale del vano. L'ambulacro presenta un tessell. nero decorato da un punteggiato di crocette e dadi bianchi, e gli intercolumni sono ornati da pannelli (ne restano parzialmente 3): uno mostra una fila di esagoni tangenti tra due file di quadrati adiacenti (formanti clessidre), del campo del secondo resta solo un frammento geometrico, mentre il terzo è decorato da un meandro a T di svastiche diritte e sdraiate a giro doppio. Lo spazio centrale del vano originariamente era tenuto a giardino e presentava un tessell. nero lungo i bordi; in una fase seguente il giardino è stato sostituito da un tessell. bianco. A questa seconda fase Donderer 1986 attribuisce anche alcuni rattoppi nel peristilio: due di essi in tessere bianche (uno si trova presso una base di colonna del peristilio e un altro racchiude una lastra nera sub-pentagonale) e un terzo in tessere nere. L'immagine del rivestimento è tratat da Donderer 1986. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella prima fase di utilizzo, lo spazio centrale dell'ambiente era tenuto a giardino, con un tessellato nero a ordito di filari paralleli e obliqui lungo i bordi; in una fase seguente, forse tardo antica (Donderer 1986), il giardino è stato eliminato e sostituito da un tessellato bianco. La datazione (Donderer 1986) si basa su considerazioni riguardanti l'intero pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato (3,75 x 2,48 m) scandito in tre unità decorative, di cui la centrale con funzione di fascia divisoria. L'unità a est, a fondo bianco, racchiude un pannello quadrato a fondo bianco bordato da fasce bianche, nere e ocra, e ornato da scaglie marmoree policrome e tessere, mentre l'unità ad ovest, a fondo bianco, è abbellita da scaglie policrome e tessere disposte in modo meno fitto. La fascia è in tessellato bianco bordato da una fascia nera e una ocra. La foto del rivestimento è di T. Clementi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (3.22 x 1.75 m) è un tessellato bicromo, bordato da fasce bianche e nere alternate, nel cui campo bianco è inserito in posizione decentrata un pannello quadrato. Quest'ultimo, circondato da fasce bianche e nere alternate, è decorato da una composizione ortogonale di quattro stelle di quattro punte nere tangenti, formanti un reticolato di losanghe, qui le stelle caricate da un quadrato inscritto, bianco, tangente per gli angoli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (3.60 x 3.25 m) è un tessellato bordato da una fascia nera, il cui campo bianco racchiude in posizione decentrata un pannello quadrato. Quest'ultimo è bordato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a due capi su fondo bianco ed è campito da uno "stralcio" centrato, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati piccoli sulla diagonale, rettangoli diritti, sdraiati e obliqui e triangoli negli angoli. Il quadrato centrale è decorato da un vaso biansato da cui fuoriescono due racemi di hedera, i quadrati piccoli sono caricati da quadrati neri, da una hedera, da un quadrifoglio o da un vaso; i rettangoli mostrano un racemo di hedera, una S a volute o S affrontate, mentre i triangoli sono ornati da una figura omologa nera. Vi sono alcuni restauri antichi in tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (4.10 x 2.53 m) è un tessellato bicromo bordato da una fascia nera, il cui campo bianco racchiude un pannello quadrangolare, conservato solo in parte. Quest'ultimo è bordato da fasce bianche e nere alternate ed è ornato da un reticolato di fasce monocrome nere, gli scomparti caricati da due quadrati delineati inclusi, l'uno dentro l'altro. I quadrati ancora visibili presentano due tipi alternati di decorazione: un fiore di otto foglie e un quadrato sulla diagonale inscritto, contenente un quadripetalo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bianco incorniciato da una fascia nera, che racchiude al centro un pannello quadrato. Circa a metà tra il bordo esterno e questo pannello corre una cornice nera. Il pannello è bordato una fascia nera ed è decorato da un cerchio disegnato da una treccia a due capi. In angoli opposti del quadrato si trovano rispettivamente un cantharus da cui fuoriescono racemi di edera, e una palmetta che emerge da un quarto di cerchio, disegnato da una linea punteggiata e campito da spicchi alternativamente bianchi e neri; il centro del pannello è perduto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una fascia nera, che racchiude un pannello rettangolare. Quest'ultimo, circondato da una fascia nera e da una fascia bianca, è campito da una scacchiera bicroma, gli scacchi caricati da un quadrato inscritto sulla diagonale, in colori contrastanti, con effetto di reticolato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato il cui campo bianco, bordato da una fascia nera, racchiude al centro un pannello quadrato, bordato da tre linee bianche e tre nere, in cui è inscritto un cerchio con al centro un cantharus da cui fuoriescono due racemi di hedera; nei due pennacchi di risulta conservati compaiono rispettivamente una hedera e un trifoglio. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (8.85 x 4.95 m) è un tessellato bicromo bordato da un'alta fascia nera, che racchiude al centro del campo bianco un ampio pannello rettangolare a fondo nero ornato da una composizione ortogonale, disegnata da tessere bianche, di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. Il pannello è bordato da una fascia nera e da una greca irregolare disegnata da una treccia a due capi bianca su fondo nero tra due fasce di due linee di tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (7.15 x 3.65 m) è un tessellato bicromo bordato da fasce bianche e nere alternate, il cui campo bianco racchiude al centro un pannello rettangolare. Quest'ultimo, incorniciato da fasce bianche e nere, da linee doppie bicrome, le tessere disposte a scacchiera, e da una fascia ornata da una spina di pesce, in colori contrastanti, è decorato da una composizione triassiale di stelle di sei punte tangenti, formanti losanghe, in colori contrastanti, con le stelle iscritte negli esagoni di un nido d'ape delineato; al centro degli esagoni compresi nelle stelle si trova un fiore bianco di sei foglie. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (2.65 x 2.18 m) è un tessellato a fondo bianco che racchiude al centro un pannello quadrato bordato da fasce bianche e nere alternate e decorato da una composizione ad alveare di losanghe e di esagoni grandi e piccoli, adiacenti. Negli esagoni piccoli figurano esagoni concentrici, mentre in quelli grandi (se ne conservano tre) compaiono rispettivamente un cantharus, una brocca e due coppe biansate affrontate; lungo il bordo risultano trapezi e triangoli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Sono venuti in luce i lacerti di un tessellato decorato da una composizione ortogonale di stelle di due quadrati, disegnati da trecce policrome a due capi allacciate, tangenti per due punte, formanti ottagoni e losanghe. Gli ottagoni sono ornati da complessi motivi geometrici. E' venuta in luce parte di 3 ottagoni, uno ornato da un fiorone, uno da un velario e uno da una comp geom. Il lacerto pertinente al bordo del pavimento presenta fasce bianche e nere, una fascia con astragali bianchi su fondo nero, una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati da complessi motivi geometrici. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (3.47 x 2.60 m) è un tessellato a fondo bianco che racchiude al centro un pannello policromo (0.5 x 0.5 m ca.). Quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate, è decorato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di quattro "semistelle di otto losanghe" sulle diagonali, che attorniano il quadrato centrale e contigue tra loro e che determinano quadrati sui lati posti sulle mediane e triangoli angolari. Lo schema è arricchito dal fatto che, seguendo le linee della composizione, una fascia realizzata con due linee nere seguite da una treccia a due capi policroma su fondo bianco e nero, disegna un ottagono. Il quadrato centrale, bordato da fasce bianche e nere alternate, raffigura un cervo che solleva la testa verso l'albero posto al centro della scena, mentre da destra avanza un cane. Nei quadrati più piccoli sono inseriti dei volatili, nelle losanghe dei parallelepipedi vuoti e nei triangoli angolari dei motivi vegetalizzati neri. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo bordato da una fascia nera seguita da una fascia bianca, e scandito in 2 unità decorative, di cui una forse con funzione di soglia (Grassigli 1998), fiancheggiate da due alte fasce. Queste ultime presentano una fila delineata di quadrati sulla diagonale, tangenti, formanti clessidre, disegnati da fasce di gruppi di 4 tessere sulla diagonale disposti a scacchiera (caricati da un diamante con nappine). Il campo dell'unità decorativa maggiore è decorato da una comp. ad alveare di quadrati e di triangoli equilateri adiacenti, con effetto di dodecagoni intersecantisi, disegnata da trecce a due capi policrome; i quadrati presentano diversi motivi decorativi: fioroni compositi, velari, croci di Malta e diamanti. Nei due trapezi di risulta conservati figura la metà di un fiorone e gli esagoni riconoscibili mostrano fioroni di 12 elementi. La presunta soglia è abbellita da un racemo di acanto a volute in gran parte perduto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco ornato da un pannello quadrangolare figurato situato in posizione decentrata. Quest'ultimo, circondato da fasce bianche e nere alternate e una treccia policroma a due capi su fondo bicromo, è purtroppo in gran parte distrutto e conserva solamente un volto femminile leggermente ruotato verso sinistra. Il bordo del mosaico consta di fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si conserva un lacerto, è un tessellato policromo ornato da una composizione ortogonale di ottagoni irregolari adiacenti con quattro lati concavi (formanti cerchi). Gli ottagoni sono caricati da una figura omologa che racchiude un quadrato dai lati concavi campito di giallo o di rosso; i cerchi racchiudono un cerchio diviso in quattro quadranti alternativamente bianchi e colorati (rossi o gialli). Si osserva che uno dei cerchi, più grande degli altri, racchiude scaglie marmoree policrome, forse appartenenti ad una originaria decorazione in sectile (Bertacchi 1980). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco nel quale è inserito un pannello quadrato. Quest'ultimo è bordato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a due capi policroma su fondo nero ed è ornato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di quattro "semistelle di otto losanghe" adiacenti, che attorniano il quadrato centrale e che determinano squadre angolari e triangoli sui lati. La decorazione del quadrato centrale è perduta, mentre le losanghe sono caricate da figure omologhe colorate circondate da una linea dentellata, e le squadre presentano una treccia a due capi policroma su fondo scuro attorno alla quale corre una linea dentellata (i dentelli di due tessere). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento si conserva un piccolo lacerto tessellato policromo (1.27 x 0.70 m). Si distingue una fascia bianca a ordito di filari paralleli e obliqui seguita da fasce bianche e nere alternate e da una fascia ornata da una fila di S oblique e di rami a tre foglie (di cui quella centrale di edera), diritti e capovolti. Segue una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale; le losanghe sono campite da parallelepipedi vuoti, l'unico quadrato piccolo conservato mostra un volatile e l'unico quadrato grande un germano reale. Si osserva un rattoppo antico in tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (4.18 x 3.70 m) è un tessellato bordato da una fascia bianca seguita da una fascia nera, il cui campo a fondo bianco racchiude al centro un pannello incorniciato da una fascia nera e ornato da un punteggiato irregolare di inserti lapidei colorati e tessere su fondo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco, bordato da fasce bianche e nere alternate, che racchiude al centro (?) da un pannello quadrangolare. Quest'ultimo è bordato da fasce bianche, rosa e nere alternate e da una treccia a due capi policroma su fondo scuro, ed è decorato da una composizione di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale; le losanghe sono caricate da una figura omologa colorata, i quadrati piccoli da un fiore di quattro foglie, i quadrati grandi da motivi geometrici di cui si riconosce solo un fiorone composito di 8 elementi. I triangoli e i rettangoli di risulta lungo il bordo, infine, presentano rispettivamente una figura omologa colorata e motivi geometrici (si riconosce un racemo di hedera, S affrontate e una composizione di 4 pelte, di cui due affrontate). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (3.76 x 2.32 m) è un tessellato bordato da una fascia nera e scandito in due unità decorative, separate da una fascia nera. L'unità a sud è un tessellato bianco, quella a nord è decorata al centro un pannello rettangolare bianco bordato da una fascia nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato (sono venuti in luce 7.35 x 5.85 m), che sui lati brevi è bordato da una fascia bianca seguita da una linea doppia nera. Il campo è ornato da una composizione ortogonale di ottagoni irregolari e di croci adiacenti (formanti esagoni allungati) interrotta al centro da un quadrato bordato da una treccia a quattro capi policroma che circoscrive un cerchio. Le croci sono caricate da una croce formata da una treccia a due capi policroma, gli ottagoni da volatili su ramoscelli e animali in riposo o al pascolo. Il cerchio al centro del campo presenta una scena di pesca, assai mutila: si conserva una barca dalla quale un putto cattura un pesce, il volto e il braccio destro di un secondo putto in piedi su un’altra barca e alcuni pesci. Nei pennacchi tra il quadrato e il cerchio compare una testa da cui si dipartono due pesci. Il pavimento ha subito numerosi restauri antichi e risulta danneggiato da un incendio. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (2.03 x 1.61 m) è un tessellato a fondo bianco bordato da una fascia nera e da due linee di tessere bianche; il campo racchiude un pannello quadrangolare nero di cui si conserva solamente un angolo. Il pavimento è stato in gran parte distrutto da una canaletta di epoca successiva, che a parere di Donderer 1986 è stata realizzata in età flavia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (5.47 x 3.53 m) è un tessellato bordato da un’alta fascia nera, il cui campo bianco presenta al centro un pannello rettangolare. Quest'ultimo, incorniciato da fasce bianche, nere e rosa, è ornato da una scacchiera di scacchi alternativamente bianchi e neri, ciascuno caricato al centro da una tessera del colore opposto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (8.26 x 5.23 m) è un tessellato a fondo bianco, bordato da fasce bianche e nere alternate, scandito in tre unità decorative di cui quella centrale con funzione di fascia divisoria. Quest'ultima è ornata da una scacchiera di triangoli isosceli e rettangoli bianchi e neri alternati; l'unità ad est racchiude al centro del campo bianco un pannello rettangolare decorato da un reticolato romboidale disegnato da due linee bianche su fondo nero, mentre l'unità ad ovest, racchiude al centro del campo bianco un pannello rettangolare decorato da un doppio reticolato diritto e obliquo di linee doppie e di linee semplici dentate bianche su fondo nero (agli incroci è posta una tessera nera). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (4.60 x 1.65 m), distrutto per oltre la metà, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello rettangolare incorniciato da due linee bianche, una fascia nera e tre linee rosa, ornato da una scacchiera di triangoli rettangoli bianchi e neri alternati. Tra il bordo del pavimento e il pannello si estende una cornice formata da fasce bianche e nere e da un meandro di svastiche a giro doppio e quadrati (i quadrati caricati da un quadrato nero). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco che racchiude un riquadro bordato da fasce bianche e nere alternate, purtroppo già perduto al momento dello scavo. Il bordo del mosaico presenta fasce bianche e nere alternate e una treccia a calice serrata, con orlo diritto, policroma. Del mosaico si conserva un'immagine di scavo, che ne testimonia la provenienza dai fondi Cossar in questione, ma non si conoscono altri dati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato ampiamente rimaneggiato da restauri antichi. Verosimilmente la decorazione originale consisteva in una composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti, delineata. I quadrati appaiono caricati da quadrifogli rossi e da crocette quadripetale rosse, le losanghe da figure omologhe. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da una fascia nera seguita da una bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bordato da una fascia nera, due linee bianche e una linea nera, seguite da una fascia ornata da un racemo di edera in tessere verdi, una fascia nera e due linee bianche. Il campo presenta un punteggiato regolare di dadi neri su fondo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo, assai frammentario, suddiviso in 2 unità decorative e bordato da fasce bianche e nere e da una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti e caricati rispettivamente da un quadrato e da una losanga iscritti. L’unità minore, incorniciata da fasce bianche e nere alternate, da un astragalo affusolato e da una fila di ogive policrome, presenta un reticolato disegnato da una treccia a 2 capi policroma, che determina quadrati e rettangoli; si conservano soltanto un quadrato decorato da una testa di leone e un rettangolo ornato da un busto femminile. La decorazione dell’unità maggiore, bordata da fasce bianche e nere, da una treccia a calice e da una greca bassa, è quasi completamente distrutta: resta parte di una figura geometrica disegnata da una treccia a 2 capi policroma su fondo scuro, e di una figura disegnata da onde correnti. Il mosaico è stato restaurato in antico con tessere bianche e nere disposte a caso. Immagine del rivestimento tratta da Brusin 1961, fig. 2. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco che racchiude un pannello quadrangolare. Quest'ultimo è bordato da fasce bianche e nere alternate ed è ornato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, questi ultimi delineati, i meandri disegnati da trecce a due capi, con gli intervalli riempiti da fasce bicrome. i quadrati superstiti sono caricati da quadrifogli neri. Il mosaico presenta rattoppi antichi in tessere bianche più grandi delle originali. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, di cui si ignora la sorte, è venuto in luce un lacerto della pavimentazione in tessellato, che presenta una fascia nera, seguita da due linee bianche e da un tessellato bianco, forse parte del campo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, di cui si ignora la sorte, sono venuti in luce almeno due lacerti della pavimentazione in tessellato, che presenta una fascia bicroma geometrica (il cui schema non è più riconoscibile) e un tessellato bianco facente parte del campo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco diviso in almeno due unità decorative (tra le due conservate c'è un'ampia lacuna che potrebbe aver ospitato una fascia partizionale) L'unità decorativa a sud racchiude nel fondo bianco un pannello quadrangolare. Quest'ultimo è bordato da tre linee bianche e tre nere, ed è ornato da una composizione ortogonale di meandri a doppie T orizzontali e verticali e quadrati (i quadrati caricati da un quadrato bianco inscritto in un quadrato nero), formanti quadrati grandi. Questi ultimi sono decorati da una composizione ortogonale di coppie contigue di pelte addossate, alternativamente diritte e sdraiate, in colori contrastanti. L'unità decorativa a nord racchiude nel fondo bianco un pannello quadrangolare bordato tre linee bianche seguite da una fascia nera (il campo è perduto). L'immagine rivestimento è tratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 5092/65 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui è venuto in luce un lacerto policromo (m 1.50 x 0.60) decorato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato; le figure geometriche sono campite di rosso o di giallo. Il bordo consta di fasce bianche e nere alternate. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato m (2.00 x 1.50) il cui campo bianco racchiude un pannello bordato da una fascia bianca seguita da una fascia di denti di sega dentati, tre linee bianche, onde correnti, due linee nere. La decorazione del campo del pannello è assai mutila e lo schema geometrico non identificabile: si riconosce una treccia a due capi policroma su fondo chiaro affiancata da una linea dentellata, i dentelli di quattro tessere e da una linea dentellata, i dentelli lunghi di due tessere, e due losanghe accostate, caricate da una figura omologa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in cementizio decorato da due cerchi concentrici disegnati da tessere nere. Del mosaico si conserva un'immagine di scavo, che ne testimonia la provenienza dai fondi Cossar in questione, ma non si conoscono altri dati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello bicromo assai mutilo. Quest'ultimo è bordato da fasce bianche e nere alternate ed è decorato verosimilmente da un reticolato di fasce con quadrati in colori contrastanti nei punti di incrocio, le fasce caricate da quadrati sulla diagonale, tangenti, in colori contrastanti (i quadrati iscritti nei quadrati d’incrocio), con cerchi circoscriventi gli scomparti del reticolato, con effetto di composizione di cerchi e rocchetti; i cerchi sono cariati da nodi di Salomone. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un riquadro bordato da tre linee bianche, tre nere, tre bianche, denti di sega dentati, due linee nere e due bianche, e decorato da una composizione di file di squadre scalate bianche, contrapposte e tangenti (formanti file alternate di quadrati più grandi e più piccoli neri, tangenti sulla diagonale). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (3.50 x 2.10 m) è un tessellato a fondo bianco che racchiude al centro un pannello bordato da due linee di tessere nere, una fascia bianca e due linee nere, e campito da una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti, formanti quadrati, delineati, gli ottagoni caricati da un ottagono concavo iscritto, caricato a sua volta da un quadrato concavo iscritto formante pelte (con effetto di circoli tangenti che circoscrivono quadrilobi). I quadrati grandi sono decorati da quadrilobi di pelte attorno a un quadrifoglio, i quadrati concavi da fiori di quattro foglie. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia nera, il cui campo bianco racchiude un pannello ornato da una composizione ortogonale di ottagoni tangenti formanti stelle di quattro punte, delineata (qui le stelle caricate da un quadrato iscritto). Gli ottagoni presentano un quadrato in cui è inserito un contenitore biansato, le punte delle stelle mostrano un triangolo e in un quadrato di risulta lungo il bordo compare una foglia di edera. Il mosaico presenta dei restauri antichi realizzati con tessere nere disposte a caso su fondo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui è stato messo in luce un tratto costituito da un fondo bianco in cui sono inserite tessere nere in modo irregolare (restauro?). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco bordato da una fascia nera e ornato da tre pannelli formanti una T e circondati, ad una distanza di 50 cm, da una cornice a forma di T formata da una fila di crocette diritte e contigue, con effetto di linea dentata e dentellata. Il pannello maggiore della T, corrispondente allo stelo, mostra alla base una fascia con al centro un quadrato fiancheggiato da due linee di spine rettilinee corte, ed è campito da una composizione ortogonale di cerchi e di quadrifogli tangenti, formanti spazi di risulta in forma di esagoni concavi allungati. I cerchi sono decorati da un fiorone di 8 elementi legati, da un quadrilobo di pelte attorno ad un quadrifoglio e da una ruota di pelte attorno ad un nodo di Salomone; gli esagoni concavi da racemi di hedera a forma di S. I pannelli minori della T sono decorati da una composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti, in colori contrastanti, a rete di svastiche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
L'articolazione del pavimento, di cui si ignora la sorte, non è chiara. Un'ampia zona in tessellato bicromo racchiude un pannello (3.70 x 6 m) realizzato in sectile. La parte in tessellato comprende una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti (formanti quadrati), delineati, gli ottagoni caricati da un ottagono concavo iscritto a sua volta caricato da un quadrato concavo iscritto formante pelte (con effetto di circoli tangenti che circondano quadrilobi). Nel pannello in sectile si riconosce uno schema con quadrati separati da listelli: nei quadrati si trovano un tondo o due quadrati sulla diagonale inscritti; altre formelle non sono listellate ed almeno una presenta semplicemente un quadrato posto di punta. Nella documentazione fotografica si distinguono anche quadrati di dimensioni maggiori in cui compaiono figure geometriche. Un settore del pavimento è decorato da stelle di sei punte bianche con al centro esagoni scuri. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui è venuta in luce un'ampia fascia policroma (5.30 x 1.60 m) che presenta tracce di fuoco. Si conserva un nastro ondulato con calici trifidi su fondo scuro, una fascia a fondo chiaro con un cespo di acanto spinoso a tre foglie da cui si dipartono due racemi a volute con foglie di vite e grappoli d'uva (a uno dei racemi di vite è appesa una gabbia in cui è rinchiuso un volatile), una fascia con denti di sega dentati e fasce chiare e scure alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del mosaico è conservato un lacerto in tessellato (2.36 x 1.05 m), in cui si riconosce un tratto del bordo, formato da fasce bianche e nere alternate, e parte del campo, ornato da una composizione triassiale di stelle di sei punte tangenti, formanti losanghe, in colori contrastanti, con le stelle iscritte negli esagoni di un nido d'ape delineato; al centro degli esagoni compresi nelle stelle si trova un fiore bianco a sei foglie. I resti murari conservati indicano che originariamente il mosaico doveva misurare in lunghezza almeno 6.55 m. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento si è rinvenuto un frammento a fondo bianco decorato da un punteggiato irregolare di tessere nere, a volte raggruppate a formare crocette. Se ne ignora la sorte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco ornato al centro da un pannello policromo. Quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fila di spine rettilinee corte nere, presenta una composizione ortogonale di stelle di due quadrati allacciati disegnati da trecce policrome, tangenti per una punta, gli spazi di risulta cruciformi scompartiti in un quadrato contornato da quattro coppie di losanghe, con effetto di ottagoni adiacenti. Le stelle sono caricate da fioroni compositi di otto elementi, i quadrati da motivi diversi, tra cui un fiorone unitario di quattro S a volute affrontate con apice; anche i triangoli di risulta lungo i bordi sono decorati con schemi complessi, quale un fiorone longiforme di pelte con volute ed apice, quest'ultimo formato da una foglia di edera. Il mosaico presenta alcuni restauri antichi realizzati con tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si conservano 6.00 x 3.18 m, è un tessellato bordato da una fascia bianca, il cui campo a fondo nero racchiude al centro un pannello rettangolare. Quest'ultimo, anch’esso a fondo nero, è circondato da tre linee nere, tre bianche, una treccia a calice, tre linee bianche e tre nere, ed è decorato da lastre marmoree policrome e quadrate disposte in file regolari (5 x 15 file). Il pavimento è stato restaurato in epoca antica con tessere più grandi delle originali ed è stato parzialmente distrutto da pilastrini relativi ad un sistema ad ipocausto realizzato in una fase successiva. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude in posizione decentrata un pannello in tessellato. Quest’ultimo è bordato da fasce bianche e nere alternate, una fascia di denti di sega dentati e da una linea doppia con le tessere disposte a scacchiera. Il campo presenta un reticolato di fasce bianche con quadrati neri nei punti di incrocio, gli scomparti delineati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato in gran parte distrutto da interventi successivi; la parte di campo messa in luce, a fondo bianco, racchiude un riquadro rettangolare a fondo bianco racchiuso da una fascia nera. Il pavimento è bordato da una fascia bianca seguita da una fascia nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (si conservano 1.38 x 1.20 m) è un tessellato policromo di cui sono venuti in luce alcuni lacerti. Il campo è ornato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche contrapposte a doppie T e di quadrati, in prospettiva. Il quadrato superstite è caricato da un fiorone composito di 8 elementi contigui: 4 petali affusolati e 4 pelte (qui il centro è un quadrato a lati concavi). Il bordo presenta fasce bianche e nere alternate, una linea di crocette nere non contigue e denti di sega dentati. Il pavimento è stato restaurato in antico con lastrine irregolari di marmo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia bianca seguita da una fascia nera e il campo a fondo bianco racchiude un pannello a fondo nero incorniciato da fasce bianche e nere alternate e decorato da singole tessere bianche, crocette e scaglie marmoree colorate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo bordato da un’alta fascia nera, il cui campo bianco racchiude un pannello incorniciato da un meandro di svastiche a giro semplice e quadrati e da una fascia a denti di sega dentati, e campito da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico è un tessellato a fondo bianco, le tessere disposte ad ordito di filari paralleli e obliqui, con al centro uno pseudoemblema quadrato. Quest’ultimo è bordato da fasce bianche e nere e appare decorato da scaglie più o meno rettangolari di calcare di vari colori e di laterizio, e da tessere rosa disposte in ordine sparso. L'immagine presentata è tratta da Bertacchi 1980, fig.154. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato diviso da fasce bianche e nere alternate in due unità decorative. Il pannello ad est, probabilmente corrispondente all’anticamera, presenta al centro del fondo bianco uno pseudoemblema quadrato di tessere bianche in cui sono inserite in ordine sparso tessere verdi e inserti lapidei policromi, quello ad ovest è a fondo bianco. L'Immagine del rivestimento è estratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 112. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (2.96 x 2.07 m) è un tessellato bordato da una fascia nera e una bianca, il cui campo a fondo bianco è diviso da una fascia nera e da una bianca in due pannelli, corrispondenti a due unità decorative. Il pannello più ampio, probabilmente corrispondente all’anticamera, presenta al centro uno pseudoemblema quadrato a fondo bianco, ornato da tessere nere e da inserti lapidei policromi, disposti obliquamente in modo più o meno regolare. Parte del pavimento è coperta da un pilastro di epoca successiva. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo nero separato da una fascia geometrica in due spazi decorativi, di cui quello a sud ornato da uno pseudoemblema. Quest’ultimo, a fondo bianco, è circondato da fasce bianche e nere alternate. La fascia partizionale bordata da fasce bianche e nere alternate è decorata da un rettangolo racchiuso da un rettangolo, con una fila di denti di sega dentati negli spazi di risulta e una fila di quadrati adiacenti nel rettangolo incluso. Il pavimento (2.85 x 0.20 m), di cui si conserva un lacerto, è un tessellato a fondo bianco bordato da un'ampia fascia di tessere nere. L'immagine del rivestimento è estratta dallArchivio MAN, Aquileia, Soprintenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. s.n. (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (2.25 x 1.95 m), in gran parte perduto, è un tessellato bicromo bordato da una fascia nera, il cui campo bianco racchiude al centro un pannello quadrato incorniciato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di linee bianche e nere alternate (frange) e ornato da una scacchiera di losanghe disposte a spina di pesce. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo suddiviso in due unità decorative, separate da un'ampia fascia gialla (0.66 m). Quest'ultima si allarga con un dente verso nord e al di sotto di quest'area vi è un plinto di calcare. L'unità settentrionale (5.95 x 2.50 m) è decorata da un reticolato di linee semplici nere, gli scomparti a fondo rosso e giallo caricati al centro da un quadrato nero (i quadrati sono di idmensioni diverse). L'unità meridionale (13.30 x 4.90 m) è ornata da un reticolato di fasce con quadrati nei punti di incrocio, le fasce caricate da losanghe, i quadrati e gli scomparti da diversi motivi geometrici. Immagine rivestimento da Bertacchi 1960. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato ornato da una composizione ortogonale delineata di squame e di bipenni adiacenti (qui con le squame e le bipenni campite a colori). La parte di bordo venuta in luce consta di due linee nere seguite da una fascia ornata da un racemo a volute e da due linee nere. Dal momento che l'unica documentazione sono immagini in bianco e nero, non è possibie stabilire con esattezza la cromia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia bianca e decorato da una composizione reticolata di grandi quadrati dritti e piccoli quadrati sulla diagonale, tangenti (i quadrati maggiori nei punti di incrocio), formanti stelle di otto punte. Le punte delle stelle sono caricate da un motivo a nappe non meglio identificabile. Dal momento che l'unica documentazione sono immagini in bianco e nero, non è possibie stabilire con esattezza la cromia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo ornato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale). I quadrati grandi sono caricati da diversi motivi decorativi, i quadrati piccoli da crocette, le losanghe da figure omologhe. Il bordo consta di fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo di cui è venuto in luce solo un lacerto, il cui settore meridionale non è più leggibile, mentre quello settentrionale mostra un cerchio inscritto in un quadrato. Il cerchio è disegnato da due linee nere seguite da due bianche, da un ramo di palma, le foglie contrapposte, due linee bianche seguite da due nere. Il centro del cerchio è occupato da un nodo di Salomone policromo con nappe su stelo, mentre lo spazio di risulta presenta una nappa su stelo. Il bordo consta di una fascia bianca seguita da due linee scure e una fascia bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bordato da un'ampia fascia bianca seguita da tre linee scure (forse una nera e due rosse), una fascia bianca e due linee scure; il campo è decorato da una composizione ortogonale di squame adiacenti, disegnata da una linea dentata, le squame caricate da una nappa. Dal momento che l'unica documentazione sono immagini in bianco e nero, non è possibie stabilire con esattezza la cromia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo di cui sono venuti in luce pochi frammenti. Il campo è decorato da una composizione ad alveare di quadrati e di triangoli equilateri adiacenti (con effetto di dodecagoni intersecantisi), disegnata da trecce a due capi. I quadrati sembrano caricati da motivi figurati. Il bordo consta di un'ampia fascia bianca seguita da una treccia a due capi policroma su fondo scuro.Si notano restauri antichi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo suddiviso in tre pannelli giustapposti. I due più esterni, a nord e sud, sono ornati da un punteggiato di dadi bianchi su fondo nero bordato da tre linee nere, quello centrale da una composizione di file di triangoli bianchi e neri formanti losanghe, le losanghe caricate da una crocetta di quattro tessere in colore contrastante. Quest'ultimo pannello è bordato da una scacchiera di singole tessere, all'esterno della quale si estende una fascia bianca seguita da una nera (con inserzione di tessere grandi) che racchiudono anche il pannello a sud. Ad ovest di quest'ultimo, infine, è stata rivelata l'esistenza di un quarto pannello decorato da una composizione di triangoli non meglio identificata. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta due unità decorative adiacenti per un lato lungo, l'una realizzato in cubetti di cotto, l'altra in tessellato. Quest'ultima mostra un campo bianco che racchiude un ampio riquadro ornato da un reticolato di fasce monocrome, gli scomparti caricati da due quadrati delineati inclusi, l'uno dentro l'altro. Il pavimento presenta restauri antichi in tessere nere. La foto del rivestimento è tratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 2806 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pavimento venuta in luce, di cui si ignora la sorte, sembra indicare che il campo bianco racchiudesse un ampio riquadro ornato da una composizione reticolata di ellissi tangenti, formanti quadrati concavi, alternativamente grandi e piccoli, in colori contrastanti. Il riquadro è bordato da fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato a commessi laterizi con cubetti, come testimoniato dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 1, n.11). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato a commessi laterizi con cubetti, come testimoniato dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 1, n.11). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco che racchude al centro un ampio riquadro ornato da un reticolato di fasce caricate da un meandro di paia di svastiche a giro triplo e quadrati, formanti quadrati grandi. Questi ultimi sono caricati da racemi di hedera o da racemi di "ciuffi" di tre foglie, mentre gli altri sono privi di decorazione. Il bordo del mosaico consta di una fascia nera seguita da tre linee bianche, quello del riquadro da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a calice, serrata, con orlo diritto, policroma. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un opus sectile, di cui al momento dello scavo rimanevano solamente le impronte. Lo schema è a modulo quadrato-reticolare (Q3/R/Q) con motivi semplici: appare come un doppio reticolato diritto e obliquo di fasce delineate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato realizzato in tessellato, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8, p.c. 427/4). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco bordato da una fascia nera. L'immagine presentata non mostra bene il rivestimento, ma è l'unica documentazione fotografica. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, che al momento dello scavo misurava 3.15 x 3.0 m. è un tessellato policromo del quale è venuto in luce un ampio lacerto angolare ornato da un tralcio di vite che si origina da un cespo di acanto e che, intrecciandosi ad otto, si avvolge in volute ornate da pampini, grappoli e da un cesto colmo d'uva. La parte di bordo conservata consta di una fila di quadrati adiacenti e campiti da una hedera, seguita da una fascia bianca, due linee grigie e una nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di mosaico preservata è un tessellato bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere e decorato da una composizione ortogonale di cerchi secanti ("cerchi allacciati"), formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli, con fusi e quadrati concavi inseriti. I quadrati concavi sono decorati da diversi motivi: hederae, crocette quadripetale, diamanti, croci a nappa, fioroni unitari di 4 elementi adiacenti, a petali bilobati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, bordato da una fascia bianca e due linee nere, è un tessellato policromo ornato da una composizione reticolata di quadrati curvilinei e di cerchi adiacenti, formanti ottagoni irregolari e concavi, delineata. Tutte le figure geometriche sono caricate da elementi decorativi.NO QUESTO è IL MOTIVO A CUSCINI! Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte e di cui resta solo un sommario disegno, è un tessellato ornato, almeno nella parte scavata, da una composizione ortogonale di coppie contigue di pelte addossate, alternativamente diritte e sdraiate (in colori contrastanti?). Il bordo consta di fasce monocrome alternate, di una treccia a due capi e di una cremagliera; quest'ultima potrebbe essere stata realizzata in opus sectile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Si conservano solamente alcuni frammenti del pavimento: il campo a fondo bianco racchiude un pannello bicromo quadrangolare, bordato da tre linee bianche, due nere e una greca bassa (da cui risultano due linee dentellate opposte e sfalsate), e decorato da uno schema non perfettamente riconoscibile: verosimilmente una composizione ortogonale di quadrati contornati da quattro mezze stelle di otto losanghe adiacenti, formanti quadrati minori. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del tessellato policromo è venuto in luce un lacerto (2.6 x 2.0 m). La parte di bordo preservata lungo il lato ovest consta di fasce bianche e nere alternate e di una treccia a due capi policroma su fondo bicromo. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), disegnata da trecce a due capi allacciate e da onde in colori contrastanti (rosso e bianco), con effetto ambivalente. I quadrati concavi e i mezzi cerchi superstiti lungo il bordo sono caricati da un fiorone composito di otto elementi non contigui: quattro petali affusolati e quattro squame (il centro è un cerchio). Lungo il lato meridionale il pavimento presenta uno schema geometrico a sud del bordo con la treccia, che consta di una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati rispettivamente da un quadrato e da una losanga iscritti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato policromo di cui è venuto in luce un ampio lacerto (2.60 x 2.30 m). La parte di bordo conservata a sud consta di una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati (si nota una losanga iscritta all'interno di un rettangolo) seguita da una treccia a sei capi policroma. Il campo è decorato da una stella di due quadrati inscritta in un quadrato, tramite quattro punte, determinante negli angoli squadre con lati obliqui; la stella è disegnata da una treccia a due capi policroma tra due linee nere. Nelle squadre compaiono due pesci ai lati di un tridente, mentre la decorazione interna alla stella è perduta. Lungo il lato ovest invece della treccia, compare un bordo formato da una greca, che forse separava il campo descritto dal campo di un secondo pannello. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui si conservano due lacerti. Il primo (1.60 x 2.65 m) consta di un tessellato bianco, il secondo (1.5 x 1.8 m) è bordato da una fascia nera e una bianca, e il campo a fondo bianco racchiude un pannello quadrangolare incorniciato da fasce bianche e nere alternate e decorato da una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti (con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere e decorato da un reticolato di linee dentate di gruppi di quattro tessere, gli scomparti caricati da quadrati dentati policromi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è realizzato in cubetti di cotto. L'unica documentazione superstite sono le fotografie conservate presso l'Archivio dela Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui è venuto in luce un ampio lacerto bordato da una fascia bianca seguita da una linea nera e ornato da un punteggiato regolare di dadi neri su fondo bianco. L'unica documentazione superstite sono le fotografie conservate presso l'Archivio dela Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il tessellato è bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere, una greca delineata (gli intervalli caricati da crocette con petali a nappa) e due linee nere. Il campo è ornato da una composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati. Le croci sono caricate da una treccia a due capi policroma su fondo chiaro, i tre quadrati superstiti rispettivamente da un volatile su un ramo, da due anatre tra canne palustri e da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, policromi, con effetto di reticolato di file di quadrati sulla diagonale tangenti. Gli ottagoni conservati sono decorati da un quadrato a stuoia e da un fiorone. Lungo il bordo, in un triangolo di risulta, compare mezzo quadrato dentato policromo. Immagine rivestimento da Bertacchi 1980. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si conservano due lacerti, è un tessellato (3.45 x 3.15 m), il cui campo bianco racchiude un pannello rettangolare. Quest'ultimo è campito da un reticolato di file di quadrati adiacenti delineati e campiti, in colori contrastanti (con effetto di reticolato di fasce); i quadrati grandi di risulta sono caricati da un quadrato sulle diagonali iscritto in cui si trova un quadrato nero concentrico ornato da un fiore di otto foglie Il bordo del pannello consta di fasce bianche e nere alternate e di un meandro di svastiche a giro semplice. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (5.95 x 4.95 m) è un tessellato bianco bordato da una fascia nera e ornato da un pannello quadrato. Quest'ultimo, incorniciato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a due capi policroma su fondo scuro, è campito da una composizione ad alveare di stelle di sei losanghe e di piccoli esagoni allungati adiacenti. Al centro dello schema si trova un esagono, oggi quasi completamente perduto, circondato da una fascia con una treccia a due capi policroma su fondo scuro, mentre altri grandi esagoni di risulta racchiudono una fascia ad onde correnti che circonda un esagono con una stella di sei punte nere inscritta; nell'esagono bianco inserito nella stella si trova un fiore di sei foglie nero. I due trapezi di risulta lungo il bordo sono ornati rispettivamente da un cespo con tre palmette di tre foglie e da un cantharos associato ad una patera; i triangoli di risulta lungo il bordo e i piccoli esagoni allungati sono caricati da una figura omologa nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. L'unica documentazione superstite sono le lastre fotografiche conservate presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. Da esse sembra di evincere che il lacerto rinvenuto fosse in tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è realizzato in cubetti di cotto a ordito di filari paralleli e obliqui. Si conserva un ampio tratto ad elle, i due bracci rispettivamente con orientamento est-ovest (11.15 x 1.9 m) e nord-sud 5.3 x 2.1 m), e un lacerto minore a nord del secondo braccio (la lunghezza cnmplessiva del braccio nord-sud risulta quindi di circa 13.5 m). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. Il bordo consta di una fascia bianca, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, seguita da una fascia bianca, una treccia a quattro capi policroma su fondo scuro, una linea bianca, una greca bassa (da cui risultano due linee dentellate opposte e sfalsate), una linea bianca, una treccia due capi policroma su fondo scuro. Il campo è ornato da una stella di due quadrati sottesi inscritta in un ottagono, determinante losanghe; lo schema è disegnato da una treccia a due capi policroma su fondo scuro. L'ottagono a sua volta è inserito in un quadrato, determinando triangoli. All'interno della stella figura una composizione centrata, in un ottagono e attorno ad un quadrato, di quattro "semistelle di otto losanghe" sui lati, che attorniano il quadrato centrale, e contigue tra loro, e che determinano quadrati. Si notano rattoppi antichi in tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo (5,85 x 2,50 m) bordato da un'ampia fascia nera. Il campo a fondo bianco racchiude un pannello quadrangolare, attualmente perduto, bordato da un meandro di svastiche a giro semplice e da fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo decorato da un nido d'ape delineato bordato da fasce bianche e nere alternate. Il mosaico della soglia (2.14 x 0.40 m) è un tessellato a fondo nero che racchiude una fascia ornata da un meandro di svastiche a giro semplice e incorniciata da tre linee nere, tre linee bianche, una fascia con denti di sega dentati e due linee nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui sono venuti in luce alcuni frammenti. Del bordo si riconoscono tre linee nere, una linea bianca, una greca bassa (da cui risultano due linee dentellate opposte e sfalsate), una linea bianca. Lo schema decorativo del campo non è ricostruibile: ne fanno parte una treccia due capi policroma su fondo scuro, losanghe caricate da figure omologhe dentellate e campite di rosso (parte di stelle o semistelle), quadrati e triangoli di risulta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui sono venuti in luce alcuni frammenti. Lo schema originale consiste in una composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), disegnata da trecce a due capi allacciate e da onde. I quadrati concavi sono decorati da fioroni, mentre nei cerchi figurano animali marini e uccelli: si riconosce un pesce, una razza e un fagiano. La parte del bordo del pavimento venuta in luce consta di una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati rispettivamente da un quadrato e da una losanga iscritti (nel quadrato compare anche una crocetta con nappe), seguita da una treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro, tre linee bianche e due nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (3.05 x 2.98 m.) presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello quadrato in tessellato. Quest'ultimo è decorato da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato; il bordo consta di due linee di cubetti di cotto seguite da una fascia di tessere nere e tre linee di tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato il cui campo bianco racchiude un pannello quadrangolare bordato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a quattro capi policroma su fondo scuro. Il campo del pannello è perduto. Ad una certa distanza dal pannello, nel campo bianco, corre una cornice realizzata con una fila nera di crocette diritte e contigue, con effetto di linea dentata e dentellata (i dentelli lunghi con due braccia apicate). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (4.82 x 3.95 m) presenta una stesura di cubetti di cotto in cui è inserito un pannello tessellato bicromo. Quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia con denti di sega dentati, è decorato da una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti formanti quadrati, gli ottagoni caricati da un quadrato contornato da quattro mezze stelle di otto losanghe formanti piccoli quadrati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
E' venuta in luce parte di un pavimento decorato con una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello in tessellato. Di quest'ultimo si conserva un tratto del bordo, che consta di due linee di cubetti di cotto seguite da una fascia di tessere nere e due linee di tessere bianche, e un lacerto del campo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (5.25 x 3.72 m.) è un tessellato a fondo bianco ornato quasi al centro da un pannello quadrato a fondo bianco incorniciato da fasce bianche e nere alternate. Sono evidenti alcuni rattoppi antichi in tessere più grandi di quelle originali. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello quadrangolare in tessellato. Quest'ultimo, il cui bordo consta di due linee di cubetti e tre linee nere, potrebbe essere stato decorato da una scena figurata su fondo bianco, purtroppo non più leggibile a causa del pessimo stato di conservazione. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (9.10 x 4.75 m) è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate e decorato da una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti, con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi. Si notano alcuni rattoppi antichi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (7.65 x 1.95 m) è un tessellato ornato da un reticolato nero di file di quadrati sulla diagonale tangenti, in colore contrastante, gli scomparti in forma di grandi quadrati a gradini (qui caricati da un quadrato che determina "scalei"). Il bordo consta di fasce bianche e nere alternate e di una linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera. Si notano alcuni rattoppi antichi in tessere rettangolari bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bicromo bordato da una fascia nera seguita da una bianca, il cui campo bianco racchiude un pannello quadrangolare; quest'ultimo è racchiuso da fasce bianche e nere alternate, ma purtroppo la decorazione non è più riconoscibile. Si notano alcuni rattoppi in tessere rettangolari. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento è venuto in luce un lacerto (1.40 x 0.65 m) in tessellato, bordato da una fascia nera, il cui campo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, racchiude un pannello quadrangolare di cui restano alcune tessere nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Sono stati rinvenuti i resti di un pavimento di cubetti di cotto (1.80 x 1.30 m) nel quale risultano inserite lastre marmoree di colore, forma e dimensioni diverse (si tratta probabilmente di un restauro). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (6.,56 x 2.25 m) è un tessellato bicromo bordato da fasce bianche e nere alternate e decorato da un reticolato di file di quadrati adiacenti delineati e campiti, in colori contrastanti, con effetto di reticolato di fasce; i quadrati grandi di risulta sono caricati da un quadrato sulle diagonali iscritto in cui si trova un quadrato nero concentrico. Si notano rattoppi antichi con tessere più grandi delle originali. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da un'alta fascia nera seguita da due linee bianche, e decorato da un punteggiato di crocette bicrome su fondo bianco. Confina ad est con il mosaico del vano 53A dal quale è separato tramite una bordo che consta di una linea bianca seguita da una fascia nera e da una linea bianca. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato ornato da un reticolato di file di quadrati sulla diagonale tangenti, in colore contrastante, gli scomparti in forma di grandi quadrati a gradini (qui caricati da un quadrato che determina "scalei"). Il bordo consta di una fascia bianca seguita da due linee bianche, una fascia nera, e una linea tripla bicroma, le tessere disposte a scacchiera. Si notano alcuni rattoppi antichi in tessere rettangolari bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, bordato da un meandro di svastiche a giro doppio, è decorato da una composizione ortogonale di stelle di due quadrati allacciati disegnati da trecce, tangenti per una punta, gli spazi di risulta cruciformi scompartiti in un quadrato contornato da 4 coppie di losanghe, con effetto di ottagoni adiacenti. I quadrati sono ornati da schemi geometrici, mentre gli ottagoni da animali, vasi e busti femminili (per alcuni sono offerenti, per altri le Stagioni). Lo schema è interrotto al centro da un pannello circolare raffigurante un personaggio maschile in tunica e mantello, affiancato da una pecora e da una capra (?), che regge una siringa. Secondo alcuni studiosi rappresenta il Buon Pastore (Canuti 1994), secondo altri il dominus (Grassigli 1998). L’abside, posta ad un livello più alto e da considerarsi un’aggiunta posteriore, è pavimentata da una stesura in cotto incorniciata da una fascia in tess. decorata da una coppia di file di archi opposti e sfalsati, ornati di edera. L'immagine del rivestimento è tratta da Bertacchi 1980. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tess. policromo (attualmente misura 5.60 x 4.20 m) bordato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia policroma a due capi e decorato da una comp. reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati; lo schema è interrotto quasi al centro da un pannello circolare. Le croci sono caricate da una croce di treccia, mentre gli ottagoni e i quadrati da motivi geometrici e figurati: oltre a nodi di Salomone compaiono i busti delle Stagioni (si conservano l’Autunno e l’Estate), rami su cui posano uccelli, fioroni, un satiro seduto e uno in corsa, una menade (?),Licurgo e Ambrosia. Il pann. che interrompe la comp. rappresenta una scena di cui si riconoscono i resti della figura di Pan. Il mosaico appare danneggiato dal fuoco ed è stato parzialmente distrutto da una conduttura fittile di epoca ancora più tarda che corre da NE verso SWt. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo bianco bordato da una fascia nera seguita da due linee bianche e decorato da un pannello bicromo situato in posizione decentrata. Quest'ultimo è incorniciato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di denti di sega dentati ed è campito da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. I due quadrati grandi sono ornati rispettivamente da un racemo di edera e da un quadrifoglio, i quadrati piccoli sono caricati da un quadrato, da una foglia di edera o da un quadrato nero con un quadrato bianco inscritto, le losanghe e i triangoli di risulta lungo il bordo presentano una figura omologa nera, e i rettangoli di risulta lungo il bordo una pelta ad occhielli. Si nota un rattoppo antico in tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è realizzato in cubetti di cotto disposti in modo irregolare, che risparmiano un tondo (?) in posizione decentrata, bordato da due linee di cubetti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (4.00 x 3.10 m.) presenta una stesura a commessi laterizi nella quale è inserito un pannello quadrato in tessellato bianco, bordato da fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento sono venuti in luce due frammenti in tessellato che potrebbero non aver fatto fatto parte dello stesso mosaico (Donderer 1986). In questa sede, in mancanza di dati sicuri, verranno invece considerati tali. Il primo frammento, a sud, è bordato ad est da una fascia nera seguita da tre linee bianche e una fascia a scacchiera di quattro file di tessere; il campo bianco racchiude un piccolo pannello quadrangolare (obliquo rispetto al bordo del mosaico) incorniciato da una fascia bianca. Sul lato nord del lacerto si conserva una cornice formata da una fascia bianca seguita da una linea dentata nera, una linea dentata bianca e una linea semplice bianca. Si nota un rattoppo antico in tessere di cotto. Il secondo frammento, a nord del precedente, mostra solamente fasce bianche e nere alternate pertinenti al bordo orientale del pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato a commessi laterizi con cubetti. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato a commessi laterizi con cubetti. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bordato da un'alta fascia bianca seguita da fasce bianche e nere alternate e decorato da una composizione ortogonale di esagoni tangenti per quattro angoli, formanti quadrati e stelle di quattro punte, in colori contrastanti. Gli esagoni sono caricati da fiori bianchi di sei petali, le stelle da un quadrato piccolo inscritto tangente per gli angoli, i quadrati da un quadrato bianco con un quadratino nero al centro. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è realizzato a commessi laterizi disposti a spina di pesce. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Nella pianta sono indicati due lacerti vicini che in mancanza di ulteriori dati si considerano pertinenti allo stesso pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è realizzato a commessi laterizi con cubetti. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è realizzato a commessi laterizi disposti a spina di pesce. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è realizzato a commessi laterizi con cubetti. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
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Il pavimento è realizzato a commessi laterizi con cubetti. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
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Il pavimento è realizzato a commessi laterizi disposti a spina di pesce. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
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Il pavimento è un tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato.. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Ritter, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato un tessellato, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8-10, Cassis). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura in cubetti di cotto che racchiude tre pannelli in tessellato, due dei quali sono quasi completamente perduti, mentre il terzo, bicromo, presenta un phallus su fondo bianco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui si conserva un frammento (1.74 x 0.73 m) a fondo bianco. Nel campo si distingue una fascia, che forse aveva funzione divisoria, bordata da due linee bianche seguite da una fascia nera, tre linee bianche, e ornata da una fila di quadrati (ne restano solo tre) giustapposti e adiacenti, disegnati da tre linee rosse, due bianche e tre verdi. Sul fondo nero si stagliano fiori policromi. Il pannello che decorava il resto del vano (o forse una parte di esso) è invece circondato da due linee bianche seguite da una fascia nera, una fascia ornata da una svastica a giro doppio, probabilmente parte di un meandro disegnato da tre linee nere su fondo bianco, tre linee nere, tre bianche e tre rosse. Del campo si conserva solamente un piccolo frammento bianco, nero e rosso in cui compare parte di un triangolo o di una losanga. La foto del rivestimento è di T. Clementi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato ornato da una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti (con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi), qui delineati. le losanghe e gli esagoni contengono figure omologhe disegnate da una linea dentellata; le losanghe interne sono a fondo bianco o colorato, mentre gli esagoni interni sono decorati da diversi motivi: fiori di sei foglie policromi (il centro un cerchio), nodi di Salomone policromi su fondo scuro e cubi prospettici. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, di cui si ignora la sorte, è venuto in luce un piccolo lacerto. Il campo bianco, bordato da una fascia nera seguita da due linne bianche, racchiude un pannello di cui resta solo il bordo formato da fasce bianche e nere alternate e da un meandro di svastiche a giro semplice e quadrati. Il quadrato superstite è caricato da una croce di linee di quadrati verdi; "gli angoli fra le diagonali sono iridati alternativamente con tessere verdi e rosa" (Brusin 1933). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pavimento messa in luce, di cui si ignora la sorte, presenta solamente un cerchio in cui è racchiuso un nodo di Salomone policromo. Lo schema geometrico non è ricostruibile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pavimento messa in luce, a fondo bianco, racchiude un pannello quasi quadrato bordato da fasce bianche e nere alternate e ornato dallo "stralcio" centrato di una composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi): al centro dello schema i quattro cerchi centrali sono intersecati da un unico cerchio, che risulta così formato da quattro fusi e un quadrato concavo, mentre agli angoli dello schema gli stessi sono intersecati ciascuno da un altro cerchio, caricato da un nodo di Salomone; il quadrato concavo centrale è caricato da una crocetta, gli altri da una crocetta di cinque tessere sulla punta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un cementizio ornato da tessere bianche e nere e scaglie lapidee e marmoree colorate; non è chiaro se le tessere disegnassero un motivo geometrico, ma probabilmente erano disposte in modo irregolare. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello in tessellato. Quest'ultimo è bordato da due linee di cubetti e tre linee di tessere nere ed è decorato da un reticolato di file di quadrati sulla diagonale tangenti, in colore contrastante, gli scomparti in forma di grandi quadrati a gradini, caricati da un quadrato sulla diagonale che determina "scalei"; il quadrato sulla diagonale è ornato da una crocetta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco bordato da fasce bianche e nere alternate ed ornato da un emblema/pseudoemblema già perduto al momento dello scavo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pav. è un tessellato policromo suddiviso in 4 pannelli separati da una treccia a due capi. In una posizione decentrata si trova un rettangolo che doveva essere occupato da una mensa d'altare. Uno dei pannelli è decorato da un reticolato di file di esagoni irregolari allungati, gli scomparti caricati da crocette; il 2° presenta "cerchi allacciati" formanti ottagoni irregolari concavi, a 3 colori, con effetto di file parallele di fusi isocromi, gli ottagoni caricati da crocette. Il 3° pannello mostra una comp. ad alveare di rettangoli diritti e di triangoli equilateri adiacenti, con effetto di dodecagoni irregolari intersecantisi; i rettangoli sono caricati da una treccia, i triangoli da crocette, gli esagoni di risulta da quadrati dentati. Il 4° pannello è decorato da una comp. ortogonale di coppie contigue di pelte addossate, alternativamente diritte e sdraiate, a 3 colori contrastanti, le coppie a colori alterni. La parte di bordo conservata consta di una greca delineata. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato del quale è venuto in luce qualche frammento che presenta una composizione ortogonale di cerchi secanti ("cerchi allacciati"), (formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli), in colori contrastanti. Per quanto è possibile distinguere, tra i motivi di riempimento si trova la crocetta con petali a squadra. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (6.75 x 6.75 m. ca.) è un tessellato a fondo bianco, bordato da una fascia nera, che racchiude al centro un pannello quadrato. Quest'ultimo, incorniciato da un meandro di svastiche a giro doppio e quadrati e da un'ampia fascia bianca, è realizzato con lastre romboidali bianche, nere e grigio-verdi, poste in modo da dare l’impressione di cubi prospettici. La superficie delle tessere colorate al momento dello scavo risultava ricoperta da una vernice dell'identico colore delle stesse. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui ignora la sorte, è un tessellato. L'informazione si ricava da una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Nazionale Archeologico di Aquileia (tubo 22, Grigolon). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato ornato da una composizione ortogonale di cerchi secanti ("cerchi allacciati"), formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli (qui con una tessera ai punti di tangenza), i fusi campiti e i quadrati concavi caricati da una figura omologa. Il bordo consta di una fascia bianca seguita da una linea nera, due linee di diverso colore, tre linee bianche e due nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui si è rinvenuto solo un lacerto che presenta un bordo di tessere bianche seguito da una linea nera, una linea di diverso colore (rossa o gialla probabilmente), una fascia bianca e due linee nere. Della decorazione geometrica e policroma del campo, non più ricostruibile, si conservava un quadrato caricato da un nodo di Salomone. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello decorato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di 4 "semistelle di otto losanghe" sulle diagonali, che attorniano il quadrato centrale e contigue fra loro e che determinano quadrati sui lati posti sulle mediane e triangoli angolari. Le losanghe sono caricate da una figura omologa nera, i quadrati da un quadrato nero con un quadrifoglio bianco incluso, il quadrato centrale da una losanga bianca con quadrati neri costruiti sui lati. Il bordo del mosaico e quello del pannello presentano fasce banche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui ignora la sorte, è un tessellato a fondo nero ornato da un punteggiato regolare di crocette bianche. Il bordo consta di fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato. L'informazione si ricava da una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Nazionale Archeologico di Aquileia (tubo 22, Grigolon). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello quadrangolare. Quest'ultimo è bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di denti di sega, dentati, mentre lo schema geometrico del campo non è più riconoscibile, pur se si individuano losanghe e un quadrato (quest'ultimo caricato da una foglia di hedera su stelo). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello quadrangolare, probabilmente quadrato. Quest'ultimo è bordato da fasce bianche e nere alternate ed è decorato da un cerchio inscritto; quest'ultimo è ornato da uno scudo di triangoli. Al centro si trova un fiore di sei foglie, mentre nel pennacchio superstite compare un cantharus dalla cui base fuoriescono racemi di hedera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella lastra conservata presso l'Archivio si riconosce un esagono caricato da un esagono nero concentrico a sua volta ornato da un fiore di sei petali bianco: è verosimile che il pavimento, di cui si ignora la sorte, fosse decorato da un nido d'ape delineato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato di cui è venuto in luce un lacerto ornato da una composizione ortogonale di cerchi secanti ("cerchi allacciati"), formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli, in colori contrastanti, i quadrati concavi ornati da figure omologhe. La parte di bordo riconoscibile è una fascia dal colore indistinguibile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, di cui si ignora la sorte, sono venuti in luce alcuni lacerti della pavimentazione musiva. Almeno due sono in tessere bianche, mentre altri due presentano motivi geometrici: si riconosce un bordo formato da una fascia con una coppia di file di archi opposti e sfalsati, delineati, ornati di edera, seguita da una linea dentellata (dentelli di gruppi di quattro tessere) e due linee nere, e si identifica parte del campo ornato da un motivo lineare non ricostruibile, ma che prevedeva un poligono disegnato da una treccia a due capi e caricato da un fiorone, e triangoli di risulta lungo il bordo, di cui uno caricato da una pelta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato realizzato con tessere bianche piuttosto grandi (3-5 cm). Il mosaico racchiude " un impianto centrale circolare, circondato sul pavimento da un bel motivo decorato a raggera" (Bertacchi 1963). Dalle fotografie di archivio non è possibile stabilire in che materiale sia realizzato il motivo a raggera, ma i singoli elementi sono separati da file di tessere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude uno pseudoemblema quadrato, realizzato con tessere più piccole, bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere, e decorato da un fiorone composito di 8 elementi non contigui: quattro petali lanceolati e quattro calici trifidi. Dai calici si dipartono due filamenti che terminano a nappa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato policromo bordato da una fascia ornata da un racemo di edera, seguita da fasce bianche e nere alternate, e decorato da 2 pannelli rettangolari adiacenti. Quello ad est è ornato da una comp. ortogonale di ottagoni delineati adiacenti, formanti quadrati: i quadrati sono caricati da crocette quadripetale, mentre gli ottagoni presentano un nodo di Salomone quadrato con nappine, un mazzo fiorito (rose?), mezzo quadrato ornato da nappine e mezzo fiorone di 8 elementi (4 petali lanceolati e 4 loti trifidi). Il pannello ad ovest è diviso in 2 riquadri quadrati bordati e separati tra loro da una fascia ad onde correnti a giro doppio; un riquadro raffigura 2 pavoni che si abbeverano ad un cantharus, ai piedi del quale, su ciascun lato, si trova un volatile su un ramoscello; l’altro riquadro mostra un busto femminile, con un volatile sulla spalla, circondato da un racemo di vite con pampini (Autunno?). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato che presenta, nelle fotografie di scavo, una fascia bianca seguita da un tessellato di tessere rettangolari nere a canestro. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in cubetti di cotto, come testimonia una pianta conservata nell’Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 3, n.39). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato, come testimonia una pianta conservata nell’Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 3, n.39). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato, come testimonia una pianta conservata nell’Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 3, n.39). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato di cui è venuta in luce parte del bordo, che presenta una treccia a due capi, policroma, su fondo scuro scuro seguita da due linee nere, e parte del campo, che presenta una composizione ortogonale di ottagoni adiacenti formanti quadrati, gli ottagoni caricati da un quadrato contornato da quattro mezze stelle di otto losanghe formanti piccoli quadrati. Le losanghe e i quadrati piccoli sono caricati da figure omologhe, mentre un rettangolo di risulta lungo il bordo mostra una S a volute; gli altri riempimenti sono perduti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il lacerto venuto in luce, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato. L'informazione si ricava da una pianta conservata nell’Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 3). Non sono noti altri dati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un ampio pannello. Quest'ultimo è bordato da fasce bianche e nere alternate, da un racemo di hedera a volute, da una fascia di onde correnti a giro semplice e da una fascia di listelli in marmo (?). La decorazione del campo è divisa in almeno due parti: una in opus sectile, a modulo quadrato con motivi semplici (quadrati inscritti diagonalmente entro quadrati), e una in tessellato, di cui si conserva solo un lacerto. Dello schema è venuto in luce un quadrato decorato da un busto, forse di Stagione, assai mutilo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico è un tessellato bicromo bordato da un'alta fascia bianca seguita da fasce bianche e nere alternate e da una fascia a fondo bianco decorata da una coppia di file di archi opposti e sfalsati, ornati di edera; il campo presenta una composizione ad alveare di quadrati diritti e di triangoli equilateri adiacenti, in colori contrastanti (con effetto di dodecagoni intersecantisi). I quadrati sono caricati da un quadrato nero concentrico. Il pavimento è stato parzialmente distrutto da un muro di epoca successiva. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 6, n.63). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 6, n.63). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato a commessi laterizi con cubetti. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 6, n.63). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte e di cui sono venuti in luce 11 x 6.50 m, è un tessellato policromo ornato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe contornate da quadrati, tangenti per due quadrati, formanti losanghe e ottagoni. Le losanghe sono caricate da figure omologhe concentriche, i quadrati da elementi geometrici e ciascun ottagono da un pesce e da un delfino dalla coda trifida, rivolti in direzioni opposte. Il bordo del pavimento consta di fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è scandito in due unità decorative che racchiudono ciascuna al centro del campo un pannello rettangolare, che nell'unità orientale è ornato da un reticolato, in quella occidentale da un reticolato romboidale. Non è possibile stabilire se il rivestimento presentasse parti in opus sectile. L'immagine del rivestimento è tratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, cass. 6, n. 62 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato (4.65 x 4.10 m.) bordato da una fascia bianca seguita da due linee nere, una fascia a fondo bianco su cui compaiono cornucopie affrontate affiancate da tridenti e due linee nere. Il campo è decorato da una composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati, disegnata da tessere nere su fondo bianco. Le losanghe sono caricate da una figura omologa nera e le croci da nodi di Salomone "doppi resi a treccia o tortiglione" (?); gli ottagoni sono assai mutili, ma in uno si è riconosciuto un uccello palustre dal lungo becco e in un altro due seppie scure. Nei quadrati angolari sono inseriti busti femminili, verosimilmente Stagioni, di cui quello meglio conservato, con fiori e foglie nei capelli, raffigura probabilmente la Primavera. Il mosaico appare fortemente danneggiato dal fuoco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento si conserva un pannello (1.93 x 1.31 m) ornato da un reticolato formato da trecce a due capi bianche su fondo nero, che determina sei scomparti quadrati: i due centrali presentano una decorazione figurata, mentre i quattro laterali sono caricati da un nodo di Salomone policromo. I primi inscrivono un quadrato sulle diagonali nel quale è racchiuso rispettivamente un pavone e un pappagallo rivolti verso direzioni opposte. Al di sopra del pavone compare l’iscrizione L(ucius) Ceius, che a parere di Panciera 1980 è "immagine onomastica" che indica il cognomen del musivario: Pavo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato decorato da una composizione ortogonale di esagoni allungati obliqui bianchi, tangenti per tutti gli angoli, formanti triangoli neri, con effetto di stelle irregolari di due triangoli; gli esagoni sono caricati da una rosetta cruciforme realizzata con tessere rosse e rosa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato del quale si ignora la sorte, decorato da un motivo ad U. Sono venuti in luce solo due bracci della U, bordata da fasce bianche e nere alternate e ornata da un punteggiato di crocette, su fondo nero, formate da quattro tessere bianche e una nera centrale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato del quale è venuta in luce parte del bordo, che consta in fasce bianche e nere alternate e in un meandro di svastiche uncinate a giro invertito e quadrati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato ornato da una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti (con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi); le losanghe sono campite da tessere nere, gli esagoni sono a fondo bianco. Il bordo, piuttosto alto, consta di fasce bianche e nere alternate e da una coppia di onde correnti contrapposte, con lo stesso orientamento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate, una fascia bianca decorata su due lati opposti da una fila di cerchi intersecantisi e tangenti, formanti fusi, e lungo un lato, per un tratto, da una fila di losanghe diritte, tangenti. Lungo un lato si estende anche una fila di semicerchi intersecantisi e tangenti, formanti una fila di ogive e di squame adiacenti. Il campo quadrato è decorato da una comp. ortogonale di pale di mulino adiacenti, in colore contrastante, con effetto di clessidre, formante triangoli, e racchiude al centro un pannello. In corrispondenza del centro di ciascun lato del pannello, una delle clessidre è sostituita da una porta ad arco, che in un caso racchiude una figura umana stilizzata. Il pannello è ornato da una comp. ortogonale di cerchi secanti ("cerchi allacciati"), formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui sono venuti in luce alcuni frammenti bianchi e neri (come segnato sul retro della fotografia stampata). Non sono note altre informazioni. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato del quale è venuto in luce un lacerto ornato da una composizione romboidale di squame allungate adiacenti delineate, bordato da una fascia bianca seguita da una linea tripla bicroma, le tessere disposte a scacchiera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato da tre unità decorative, di cui quella centrale, realizzata in tessere nere, con funzione di fascia divisoria. Una unità laterale sembra essere stata a fondo nero, anche se le immagini a disposizione non sono chiare, mentre l'altra presenta un fondo bianco che racchiude anche la fascia divisoria, ed è ornata da un riquadro bordato da una fascia nera, la cui decorazione è perduta. L'immagine del rivestimento è tratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 3641/209 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è realizzato in opus sectile "con campiture geometriche lineari alternate ad altre con un disegno di stelle a sei punte (esagoni neri collegati da triangoli bianchi)" (Lopreato 1985). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico era realizzato con lastre marmoree (opus sectile) ed era pavimentato, tra l'altro, con il motivo delle stelle a sei punte (esagoni neri e triangoli bianchi) (Lopreato 1984 e 1994). I dati fino ad oggi pubblicati non offrono maggiori dettagli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico è ornato da un pannello quadrato centrale intorno al quale sono disposti sedici pannelli (rettangolari lungo i lati e quadrati agli angoli), per un totale di 19,50 x 19 m. A nord e a sud di questo gruppo si estendono altri due pannelli con lunghezza pari alla larghezza del salone (19 x 5 m.). I riquadri sono separati tra loro da lastre in pietra d'Istria e in marmo rosso di Verona. Il riquadro centrale inscrive un cerchio ornato da un trionfo di Nettuno, mentre i pannelli intorno presentano, inserite in schemi geometrici, scene marine, figure di atleti e immagini che alludono a gare sportive; i due riquadri laterali, infine, mostrano motivi geometrici decorati da busti maschili. Il mosaico è stato danneggiato in più punti dal fuoco. L'immagine del rivestimento è tratta da Lopreato 1994. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il tappeto è ornato da un riquadro centrale intorno al quale sono disposti sedici pannelli (rettangolari lungo i lati e quadrati agli angoli). A nord e a sud di questo gruppo si estendono altri due pannelli, rettangolari, con lunghezza pari alla larghezza del salone. I riquadri sono separati tra loro da lastre in pietra d'Istria e in marmo rosso di Verona.Il riquadro centrale (pannello 1) ha il bordo decorato da un meandro policromo di svastiche a giro semplice e quadrati, in prospettiva, tra listelli bianchi e neri. Il campo è ornato da una composizione reticolata di fusi e di cerchi tangenti (i cerchi nei punti di incrocio), formante ottagoni concavi irregolari, disegnata da trecce a due capi intrecciate, policrome su fondo scuro. All'interno degli ottagoni corre una fascia con una linea spezzata, formante triangoli policromi su fondo nero. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui è venuto in luce un lacerto lungo circa 8 m, bordato a sud da una fascia di tessere bianche rettangolari seguita da due linee di tessere nere quadrate, una fascia con una treccia a quattro capi su fondo chiaro, due linee nere, tre linee bianche, due linee nere. Il campo è decorato da una composizione ortogonale policroma di girandole di pelte nello stesso verso, intorno ad un nodo di Salomone, le girandole collegate da linee; negli spazi di risulta compare un quadrato a lati concavi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia di tessere rettangolari, con il lato lungo parallelo al bordo, seguita da una linea tripla bianca, una linea doppia nera, una fascia bianca, una linea doppia nera, una linea doppia bianca, una treccia a quattro capi policroma su fondo scuro, una linea doppia bianca, una linea doppia nera, una fascia bianca e una linea doppia nera. Della composizione che segue è venuta in luce una fila di quadrati diritti e di coppie di cerchi tangenti, annodati, disegnati da trecce a due capi policrome su fondo chiaro, allacciate. In uno dei cerchi si riconosce un nodo di Salomone. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento sono venuti in luce almeno 3 lacerti. Il primo (1.33 x 1.56 m) e il secondo (0.31 x 0.45 m) presentano un punteggiato irregolare di tessere nere e rosse su fondo bianco e rosa. La tessitura e le dimensioni delle tessere variano in modo rilevante, cosicché è possibile ipotizzare che siano dei rifacimenti. Il terzo lacerto (2.45 x 1.47 m) sembra essere stato decorato da una comp. ortogonale di ottagoni irregolari e di croci adiacenti, delineati, formanti esagoni allungati. I due ottagoni conservati sono caricati rispettivamente da un diamante e da un nodo di Salomone (?), mentre gli esagoni sono ornati da un elemento vegetalizzato. Alcuni rimaneggiamenti appaiono realizzati in tessere bianche e ad est ne sono state utilizzate di rettangolari, disposte a raggiera; a sud il rattoppo determina un punteggiato irregolare di tessere nere e rosse su fondo bianco, analogo a quello dei primi due lacerti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico, conservato solo in parte (3.20 x 4.30 m), è decorato da una composizione raggiata a 8 raggi attorno ad un ottagono e in un ottagono, determinante trapezi. L'unico trapezio superstite è ornato da una nereide che cavalca un tritone (o un ippocampo). Lo schema geometrico è disegnato da una linea dentellata bianca e nera, seguita da due linee nere, una treccia a due capi policroma su fondo bianco, due linee nere e una linea dentellata. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, del quale si conserva un ampio lacerto (8.70 x 7.40 m) e alcuni piccoli frammenti, è un tessellato realizzato con tessere di grandi dimensioni, bordato da una fascia bianca, seguita da una linea nera e da una greca irregolare da cui risultano una fascia a merli e una linea dentellata con dentelli lunghi, opposte e sfalsate. Il campo è ornato da un reticolato di linee triple (una linea nera tra due rosse), gli scomparti caricati da un fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 petali lanceolati e 4 "ciuffi" di cinque foglie. Uno degli scomparti, ad est, pare aver subito un restauro con tessere più piccole, nere e bianche, di cui alcune spezzate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui sono venuti in luce alcuni lacerti, è ornato da un reticolato di fasce, formate da listelli di marmo e con gli scomparti in tessellato (tessere di grandi dimension) caricati da diversi motivi geometrici. Il pavimento è assai simile a quello del vano d. Alcune delle tessere in marmo mostrano tracce di un precedente utilizzo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Sono venuti in luce due lacerti in tessellato (rispettivamente circa 1.70 x 1.10 m e 1.20 x 0.85 m) pertinenti al medesimo pannello, ornato da una composizione ortogonale di cerchi di otto fusi, secanti, con effetto di cerchi di quattro fusi, fomanti quadrati e ottagoni concavi. I cerchi sono caricati da un quadrifoglio, mentre gli ottagoni concavi presentano una figura geometrica nera quasi completamente distrutta. Alcuni fusi sono campiti di rosso, altri di bianco e rosa. A sud i due lacerti sono delimitati da un bordo formato da una linea doppia nera e da una fascia chiara in tessere di grandi dimensioni. Si osservano alcune zone annerite dal fuoco. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pav. sono venuti in luce lacerti appartenenti a 4 diversi pannelli. Ad un primo pann., policromo, appartengono due framm. decorati da una comp. di ottagoni delineati, adiacenti, formanti quadrati.; gli ottagoni superstiti mostrano motivi fig.: rispettivamente un atleta con un ramo di palma e una palmetta, e un'ampolla per l'olio, uno strigile e un paio di guantoni da pugilato. Un frammento vicino mostra invece una comp. ortogonale, a rete di svastiche, di ottagoni irregolari e di croci adiacenti, formanti esagoni allungati, con una svastica in ogni braccio delle croci. A parere di Lopreato 1994 questo framm. appartiene al IV secolo, ma non essendo certo, in questa sede viene presentato con gli altri. Ad E ed W di questi lacerti sono stati rinvenuti i framm. di altri 2 pann., ornati da una comp. ortogonale di cerchi e di quadrati concavi sulla diagonale tg, in colore contrastante, formanti "doppie asce". Si notano rattoppi in tessere bianche, nere e rosse disposte a caso. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento (9.5 x 15 m) è un tessellato bicromo il cui fondo bianco è realizzato con tessere rettangolari. E' ornato da una composizione ortogonale di croci adiacenti composte da quattro squadre delineate, formanti quadrati delineati, con effetto di reticolato di linee; le squadre e alcuni quadrati sono caricati da fioroni, altri quadrati presentano pale di mulino. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è stato esplorato solo parzialmente e si è riscontrata la presenza di lacerti di tessere grandi, analoghe a quelle del vano g, rispetto al quale l'ambiente in esame occupa una posizione simmetrica: è possibile che anche la decorazione fosse simile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento era realizzato in opus sectile, di cui al momento dello scavo restavano solamente le impronte nella preparazione. Queste ultime suggeriscono che la decorazione fosse a modulo quadrato-reticolare (a quadrati, rettangoli e quadrati minori) con motivi semplici. Lo schema verso la parte centrale del vano sembra ruotare di 90 gradi, probabilmente in corrispondenza di un pannello diverso. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il lacerto rinvenuto, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco che racchiude un pannello bordato da fasce bianche e nere alternate, la cui decorazione è perduta. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato bianco ed è bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di coppie di file contrapposte di pelte giustapposte tangenti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta il bordo in tessellato, formato da fasce bianche e nere alternate e da una treccia a due capi, e il campo in lastre marmoree di diverso colore. Le lastre disegnano una composizione di quadrati, all'interno di ciascuno dei quali ve ne sono altri due, con gli angoli sui lati del quadrato inscrivente. Nei quattro triangoli di risulta più esterni sono inserite punte di lancia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento misurava originariamente 5.73 x 3.50 m, ma attualmente risulta distrutto all’incirca per metà. Il campo, bordato da fasce bianche e nere alternate, è diviso in due pannelli di dimensioni diseguali, che presentano ciascuno una composizione in corona, in un quadrato e attorno ad un ottagono disposto sulle diagonali, di 8 losanghe che fanno apparire una stella a otto punte. Nel pannello meglio conservato l'ottagono include un quadrato, che a sua volta racchiude un secondo quadrato; tra i due quadrati corre una fascia decorata da una fila di S oblique vegetalizzate e, alternativamente, di palmette e di anfore diritte e capovolte. Nel quadrato più interno è incluso un esagono rosa, in cui è iscritta a sua volta una stella di sei losanghe formate da lastre marmoree. Le losanghe dello schema in tessellato, invece, racchiudono al centro una losanga bianca di marmo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il frammento tessellato conservato (0.65 x 0.39 m) presenta un pannello quadrangolare a fondo nero decorato da racemi policromi di acanto e fiori e bordato da fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui si conserva un lacerto quadrato (1.64 x1.64 m.) che probabilmente in origine si trovava al centro (?) di un campo chiaro (le tessere sono bianche e rosa). E' possibile che quest'ultimo fosse a ordito di filari paralleli e obliqui, in quanto su due lati si riconosce ancora questo tipo di decorazione. Il riquadro preservato è bordato da fasce bianche e nere alternate ed è ornato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad una stella di due quadrati sottesi, di quattro "semistelle" di otto losanghe sui lati e quattro coppie di losanghe sulle diagonali, tutte contigue tra loro e che determinano squadre negli spazi di risulta e triangoli sui lati. La stella centrale disegna un ottagono decorato da una pianta arborescente, mentre nelle squadre sono inseriti racemi vegetali; nelle losanghe e nei triangoli compaiono figure omologhe nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento si conserva parte del campo tessellato a fondo bianco (2.45 x 2.42 m), decorato da una composizione ad alveare, a rete di svastiche, di quadrati e di triangoli equilateri adiacenti (con effetto di dodecagoni intersecantisi). Gli esagoni di risulta sono caricati da fiori neri di sei foglie. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato (2.02 x 1.86 m) bordato da fasce bianche e nere alternate e da un meandro a T sdraiate di svastiche a giro semplice e quadrati (questi ultimi caricati da quadrati bianchi e neri concentrici). Il campo presenta una composizione romboidale di esagoni e di losanghe adiacenti (con effetto di grandi esagoni irregolari intersecantisi); gli esagoni sono campiti da un fiore di sei petali bianco su fondo nero, mentre le losanghe mostrano una figura omologa. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pavimento conservata (1.50 x 1.50 m) è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate e decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione a reticolo di stelle a quattro punte: in un quadrato e attorno ad un ottagono sulle diagonali, quattro stelle a quattro punte poste sui lati, adiacenti all'ottagono, e quattro agli angoli contigue all'ottagono, e tutte contigue fra loro, che determinano ottagoni e losanghe, tronche ai margini. Nell'ottagono centrale compare un gallo, nei quadrati al centro delle stelle una svastica o una crocetta quadripetala, nelle punte delle stelle un triangolo nero, mentre nelle losanghe sono inserite figure omologhe delineate e nelle losanghe tronche triangoli delineati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pavimento preservata (1.69 x 0.60 m) è un tessellato bicromo il cui bordo consiste in una fascia bianca seguita da una fascia nera, e il cui campo, a fondo bianco, è decorato da due losanghe nere, poste sullo stesso asse e ad una certa distanza tra loro, caricate da una losanga bianca al centro. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il frammento di tessellato conservato (0.69 x 0.68 m.) è decorato da un nido d’ape delineato, disegnato da una linea nera su fondo bianco, interrotto da un pannello quadrato ornato da un fiorone composito policromo di otto elementi adiacenti su fondo bianco, bordato da una linea nera seguita da due linee bianche, due linee nere e una treccia a due capi policroma su fondo bicromo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il tessellato (2.39 x 1.09 m.) è bordato da un’alta fascia bianca seguita da due file di tessere nere; il campo a fondo nero è ornato da un punteggiato di crocette bianche, le tessere sulla diagonale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del mosaico si conserva un lacerto bicromo (1.41 x 0.83 m) che probabilmente fungeva da soglia. Una serie di fasce geometriche (fasce bianche e nere alternate, una greca delineata e una fascia di denti di sega dentati) racchiude un rettangolo centrale decorato da una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, e caricati rispettivamente da un quadrato nero e da una losanga iscritti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico è un tessellato di cui si conserva un pannello bicromo (1.76 x 1.65 m.) che originariamente occupava il centro del campo a fondo bianco. La parte di bordo preservata del pannello consta di fasce bianche e nere alternate, mentre il campo è decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione di stelle di otto losanghe: in un quadrato e attorno ad un quadrato, quattro stelle di otto losanghe disposte sulle diagonali del quadrato, contigue tramite due punte e attornianti il quadrato centrale, che determinano quattro piccoli quadrati sulle diagonali, disposti sulle mediane del quadrato esterno, e grandi quadrati tronchi all’intorno. Il quadrato centrale è decorato da un vaso a due anse, i piccoli quadrati sulle diagonali da un quadrato, i quadrati di risulta agli angoli da quadrifogli e i rettangoli di risulta da pelte. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato (4.65 x 3.21 m) bordato da fasce bianche e nere alternate e ornato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale). I quadrati grandi sono decorati da ruote di pelte, canthari, vasi, racemi stilizzati, racemi di hedera, fioroni, schemi geometrici, stelle di quattro punte, un fiore di sei foglie racchiuso in un cerchio di sei fusi e stuoie. I quadrati piccoli presentano un quadrato nero concentrico. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di tessellato preservata (2.03 x 1.70 m) presenta il campo a fondo bianco che racchiude un pannello bicromo. Quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate, è ornato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale). I quadrati grandi sono caricati da racemi fogliati e da racemi di hedera, i quadrati sulla punta da una hedera, mentre i rettangoli di risulta lungo il bordo mostrano una pelta nera. All'esterno del pannello si estende una fila di scaglie marmoree di forma triangolare, quadrangolare ed esagonale, non adiacenti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato (2.48 x 1.70 m.) decorato da una composizione ad alveare di stelle di sei losanghe e di piccoli e grandi esagoni adiacenti. Gli esagoni grandi sono caricati da una stella di due triangoli inscritta, determinante losanghe, caricata al centro da un fiore bianco di sei foglie, mentre gli esagoni piccoli sono ornati da un esagono concentrico disegnato da una linea nera, in cui è inscritto un fiore nero di sei foglie. All'interno degli esagoni grandi corre una fascia di tre linee bianche, seguita da una fascia ornata da onde correnti, tre linee nere, una fascia bianca, tre linee nere, una linea di tessere bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La parte di pavimento preservata (1.35 x 0.76 m) è con ogni probabilità un pannello racchiuso in un campo più ampio. E' bordato da fasce bianche e nere alternate, una fascia di onde correnti e una greca ed è decorato (si conserva solo una parte) da una composizione centrata, in un quadrato e attorno a un quadrato, di quattro ottagoni sui lati, adiacenti al quadrato centrale e di quattro squadre poste sulle diagonali, adiacenti agli ottagoni, gli spazi di risulta in losanghe e triangoli. La decorazione interna del quadrato centrale è perduta e di quella dell'ottagono e delle squadre superstiti restano solo poche tessere; le coppie di losanghe che attorniano il quadrato centrale presentano invece un solido vuoto policromo, le losanghe lungo il bordo una figura omologa colorata e i triangoli un triangolo colorato con un triangolo bianco inscritto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco bordato da una fascia bianca seguita da una fascia nera. L'informazione si ricava da una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 3, n.32). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello tessellato bianco e nero "senza decorazioni" (Brusin 1934). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato il cui campo bianco racchiude al centro un pannello quadrato. Quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere alternate, da onde correnti e da una fascia a scacchiera, è decorato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di quattro "semistelle di otto losanghe" sulle diagonali, che attorniano il quadrato centrale e contigue tra loro e che determinano quadrati sui lati posti sulle mediane e triangoli angolari. La decorazione del quadrato centrale è perduta, mentre si conserva quella di due quadrati, che consiste rispettivamente in un nodo di Salomone e in un fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 hederae con la punta rivolta al centro e 4 petali affusolati; i due triangoli angolari superstiti presentano una pelta nera e le losanghe che formano le stelle sono caricate da una losanga nera concentrica. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato probabilmente in cubetti di cotto (come sembra indicare il tratteggio nella pianta conservata nell'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 4, n.53). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco ornato da un punteggiato di dadi neri. Ne sono stati rinvenuti numerosi lacerti sparsi. Bertacchi ricorda solamente il rinvenimento di un tessellato geometrico bicromo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco bordato da una fascia nera che racchiude un pannello bicromo. Quest'ultimo è ornato da una composizione romboidale di rettangoli e di losanghe adiacenti, formanti grandi losanghe di risulta. Bertacchi ricorda solamente il rinvenimento di un tessellato geometrico bicromo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui sono venuti in luce oltre 7.00 x 5.00 m, è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate, una fascia con spine rettilinee nere su fondo bianco, una treccia a quattro capi policroma su fondo scuro, una treccia a due capi bianca su fondo nero, una linea doppia, le tessere disposte a scacchiera, una fila di quadrati bianchi e neri alternati, una linea doppia, le tessere disposte a scacchiera, una treccia a due capi bianca su fondo nero. Il campo presenta una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, disegnata da una treccia a due capi bianca su fondo nero fiancheggiata da una linea tripla bianca, una linea doppia nera e una linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera; gli intervalli sono riempiti da file di quadrati bianchi e neri alternati. Si sono conservati due dei quadrati, ornati da motivi figurati: uno rappresenta un toro in corsa, l’altro un cervo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco ornato da un punteggiato di dadi neri. Bertacchi ricorda solamente il rinvenimento di un tessellato geometrico bicromo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Dalla documentazione fotografica (l'unica disponibile) sembra che il pavimento, di cui si ignora la sorte, sia realizzato in cubetti di cotto, ma non è accertato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco ornato da un pannello geometrico. Quest'ultimo è decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione di stelle di otto losanghe: in un quadrato e attorno ad un quadrato, quattro stelle di otto losanghe disposte sulle diagonali del quadrato, contigue tramite due punte e attornianti il quadrato centrale, che determinano quattro piccoli quadrati sulle diagonali, disposti sulle mediane del quadrato esterno, e grandi quadrati tronchi all'intorno.Questi ultimi sono caricati da una pelta nera, mentre nel quadrato centrale sembra riconoscersi un motivo figurato policromo, non meglio identificabile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento presenta il campo cementizio con inserti con un riquadro musivo ornato da un reticolato bianco su fondo nero e bordato da fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato a fondo nero decorato da un punteggiato regolare di dadi bianchi; il bordo presenta fasce bianche e nere alternate e un meandro di svastiche a giro doppio e quadrati (questi ultimi caricati da due quadrati concentrici). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco che racchiude un pannello bordato da tre linee bianche, tre nere, una fascia bianca e due linee nere, e decorato da una composizione ortogonale di croci adiacenti composte da quattro squadre delineate, formanti quadrati delineati, con effetto di reticolato di linee; i quadrati sono caricati da croci di quadrati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è diviso in due unità decorative adiacenti e giustapposte, una musiva e una a commessi laterizi con cubetti, separate da due linee di cubetti e una fascia scura. L'unità musiva, a fondo bianco, racchiude un pannello bordato da una treccia con occhielli e la cui decorazione è perduta. L'immagine del rivestimento è tratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 326 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura a commessi laterizi con cubetti che racchiude un pannello musivo. Quest'ultimo è decorato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati. Non sono noti altri dati. La tecnica di realizzazione si ricava dal tratteggio nella pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 27, n.4). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Sono stati rinvenuti i resti di un pavimento di cubetti di cotto nel quale risultano inserite scaglie di forma e dimensioni diverse (si tratta probabilmente di un restauro). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato del quale si ignora la decorazione (le immagini a disposizione non sono utili), forse ad emblema/pseudoemblema. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato assai mutilo a fondo bianco che racchiude un riquadro suddiviso in almeno due pannelli e bordato da 3 linee bianche e una fascia nera. Quello a nord, incorniciato da una fascia di denti di sega, dentati, seguita da tre linee bianche e due nere, presenta un nido d'ape (gli esagoni caricati verosimilmente da una crocetta), mentre il pannello a sud (verosimilmente quadrato) mostra una composizione in corona in un cerchio, di 8 semicerchi secanti sottesi e tangenti, determinante un ottagono centrale a lati concavi e che fanno apparire 8 ogive a base convessa; lo schema è disegnato da una treccia a due capi bianca su fondo scuro. Nell'ottagono si riconoscono i resti di un animale marino (delfino?) con al di sopra dei viticci di edera, in un'ogiva compare un cerchio che include un fiore di quattro squame, e i triangoli di risulta superstiti mostrano figure omologhe. In un pennacchio di risulta figurano dei racemi di edera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in opus sectile, di cui restano solo poche lastre, ed è bordato in tessellato. La parte di quest'ultimo conservata presenta fasce bianche e nere, una fascia di denti di sega, dentati, e una fascia con cespi di acanto da cui si dipartono racemi desinenti in calici trifidi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8-10, Cassis, terme). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8-10, Cassis, terme). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8-10, Cassis, terme). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in tessellato. L'informazione si ricava dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8-10, Cassis, terme). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il mosaico, di cui si conservano 2.18 x 2.18 m., è un tessellato policromo. La parte di bordo preservata presenta una treccia a calice policroma su fondo nero e un cordone policromo su fondo nero avvolto da un nastro azzurro. Il campo a fondo nero presenta una scena mitologica: una figura femminile svestita siede su un toro bianco con coda di pesce che nuota verso sinistra, e un erote, precede in volo la coppia, reggendo nella sinistra una fiaccola e nella destra un dardo; in basso emerge dal mare un personaggio maschile aggrappato alla testa di un delfino. L’identificazione dei soggetti non è del tutto immediata e sembra esserci una contaminazione tra le rappresentazioni del mito di Europa e le scene marine con nereidi e tritoni. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato decorato da una composizione ortogonale di cerchi e di quadrati sulla diagonale tangenti, con spazi di risulta in forma di rocchetti. Questi ultimi sono caricati da figure omologhe, mentre i cerchi presentano nodi di Salomone policromi e i quadrati presentano diamanti. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato policromo bordato da fasce bianche e nere alternate e ornato da una composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti, in prospettiva. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
E' venuto in luce un frammento musivo (0.52 x 0.28 m) in cui compare parte di uno scudo di triangoli policromo, ornato al centro da una treccia a due capi policroma su fondo scuro. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato. Non sono noti altri dati e l'informazione si ricava dalla pianta conservata nell'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere un tessellato (come indicato dal tratteggio nella pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (fogne, tubo 8). Non sono noti altri dati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato del quale è venuto in luce un lacerto bianco che verosimilmente racchiude un riquadro bordato da fasce bianche e nere alternate e da denti di sega dentati, la cui decorazione è ignota. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato a commessi laterizi con cubetti (come indicato dal tratteggio nelle piante conservate presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 8, n.139, e tubo 8). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, di cui si ignora la sorte, è venuto in luce un lacerto a commessi laterizi con cubetti (come indicato dal tratteggio nelle piante conservate presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 8, n.139, e tubo 8). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato ornato da un reticolato di linee triple e bicrome, gli scomparti caricati da motivi non più intelleggibili. Bertacchi 1967, p.4 riporta solamente il ritrovamento di un mosaico. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in cubetti di cotto. La tipologia è desumibile dal tratteggio segnato nella pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Cassis, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, di cui si ignora la sorte, è venuto in luce un lacerto musivo. Non è è nota la decorazione e la tipologia è desumibile dal tratteggio segnato nella pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Cassis, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del pavimento, di cui si ignora la sorte, è venuto in luce un lacerto musivo. Non è è nota la decorazione e la tipologia è desumibile dal tratteggio segnato nella pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Cassis, tubo 8-10). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato di cui è venuto in luce un lacerto a fondo bianco decorato da un pannello quadrato realizzato con tessere di dimensioni molto più piccole. Quest'ultimo, bordato da fasce bianche e nere e da una fascia di denti di sega dentati, è decorato da una composizione raggiata fitomorfa a 8 raggi attorno ad un ottagono a lati concavi (qui i raggi sono a petali a volute affrontate e ciuffi di foglie); il centro dell'ottagono è occupato da un volatile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un riquadro in tessellato ornato da uno "stralcio" centrato di una composizione di stelle di 8 losanghe: in un quadrato e attorno ad un quadrato, 4 stelle di 8 losanghe disposte sulle diagonali del quadrato, contigue tramite due punte e attornianti il quadrato centrale, che determinano 4 piccoli quadrati sulle diagonali, disposti sulle mediane del quadrato esterno, e grandi quadrati tronchi all'intorno. Nel quadrato centrale figura un racemo di hedera a tre steli. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un riquadro in tessellato ornato da un cantharus dal quale fuoriescono tre foglie e intorno al quale si sviluppa un racemo di edera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in cubetti di cotto, come si evince dalla pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 7, fogne, via Molino Vecchio). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è realizzato in cubetti di cotto, come si evince dalla pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 7, fogne, via Molino Vecchio). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura in cubetti di cotto che racchiude un riquadro in tessellato ornato da una composizione centrata, in un quadrato e attorno ad un quadrato, di 4 "semistelle di otto losanghe" sulle diagonali, che attorniano il quadrato centrale e contigue fra loro e che determinano quadrati sui lati posti sulle mediane e triangoli angolari. Nel quadrato centrale figura un cantharus da cui fuoriescono due racemi di hedera e una foglia lanceolata. Il rivestimento presenta in corrispondenza del riquadro musivo un restauro antico in tessere bicrome che riprende parzialmente il disegno originale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, potrebbe essere stato un tessellato, come si evince dal tratteggio in una pianta conservata presso l'Archivio della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (tubo 8-10, Cassis). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un riquadro musivo decorato da una scacchiera bicroma e bordato da una fascia nera. Curiosamente la scacchiera appare leggermente obliqua rispetto alla cornice. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco decorato da un punteggiato irregolare di tessere nere, che racchiude in posizione decentrata un pannello quadrato policromo bordato da fasce bianche e nere alternate e ornato da un quadrato a lati concavi con pelte angolari, legate da lobi. Negli spazi di risulta tra i lobi e il quadrato figurano pelte con apice ornata con fuso, e con viticci vegetali. Il pavimento è stato parzialmente distrutto da un'installazione successiva ed è stato parzialmente restaurato con tessere bianche. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco bordato da una fascia nera, che racchiude un ampio riquadro bianco bordato da una fascia nera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il lacerto pavimentale venuto in luce presenta un cementizio a base fittile ornato da un reticolato di linee punteggiate dentate, realizzato con tessere nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella pianta conservata nel cassetto 12, n.11 presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'indicazione che il pavimento è un tessellato geometrico. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella pianta conservata nel cassetto 12, n.11 presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'indicazione che il pavimento è un tessellato "in cubetti di pietra". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella pianta conservata nel cassetto 12, n.11 presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'indicazione che il pavimento è un tessellato "in cubetti di pietra". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella pianta conservata nel cassetto 12, n.11 presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'indicazione che il pavimento è realizzato in cubetti ed esagonette di cotto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
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Nella pianta conservata nel cassetto 12, n.11 presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'indicazione che il pavimento è un tessellato "in cubetti di pietra". Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
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Nella pianta conservata nel cassetto 12, n.11 presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'indicazione che il pavimento è realizzato in cubetti ed esagonette di cotto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella pianta conservata nel cassetto 12, n.11 presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'indicazione che il pavimento è in opus sectile. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
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Nella pianta conservata nel cassetto 12, n.11 presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'indicazione che il pavimento è realizzato in cubetti ed esagonette di cotto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella pianta conservata nel cassetto 12, n.11 presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'indicazione che il pavimento è realizzato in cubetti ed esagonette di cotto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Nella pianta conservata nel cassetto 12, n.11 presso l'Archivio della Sede della Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia si trova l'indicazione che il pavimento è realizzato in cubetti ed esagonette di cotto. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bianco bordato da una fascia nera, decorato al centro da un pannello bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia di denti di sega dentati, che presenta un reticolato di fasce formate da file di quadrati adiacenti delineati e campiti da un quadrato nero; nei quadrati di risulta, attorno ad un quadrato, si dispongono 4 piccoli quadrati angolari e 4 rettangoli sui lati, tutte le figure adiacenti. Al centro del pannello si trova un riquadro ornato da una composizione centrata, in un ottagono e attorno ad un ottagono, di otto quadrati sui lati, adiacenti all’ottagono centrale, che determinano rombi e trapezi isosceli (l’ottagono centrale inscrive un quadrato sulle diagonali); tutte le figure sono caricate da motivi decorativi. I triangoli angolari di risulta tra il perimetro del riquadro e l’ottagono presentano un cantharus da cui fuoriescono racemi di hedera. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bianco a ordito di filari paralleli e obliqui, bordato da fasce bianche e nere alternate. Il mosaico mostra alcuni restauri antichi. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco bordato da fasce bianche e nere alternate, un meandro di svastiche a giro semplice e di una treccia a due capi policroma con nodi serrati, su fondo scuro. Al momento della scoperta il pavimento mostrava un velo di incrostazione calcarea. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Si sono rinvenuti numerosi framm. pertinenti a cornici di un mosaico parietale. Tipo 1: una fila di cappe racchiusa tra due bastoncini tortili in pasta vitrea; segue una fila di fiori su fondo turchese e una fila di cappe racchiusa da bastoncini tortili. Tipo 2 (Brusin 1929, fig.15): un solo lacerto, simile ai precedenti. Tipo 3: due file di cappe separate e racchiuse da bastoncini vitrei. Tipo 4: velario policromo. Tipo 5: resti di palmette. Tipo 6: un bastoncino tortile seguito da una fascia di onde correnti, una linea di tessere, due bastoncini tortili e una fascia in tessellato; seguono due bastoncini tra i quali si estende una linea di tessere. Tipo 7: un bastoncino tortile seguito da una fascia ornata da due grifi ai lati di un'anfora e da una fascia decorata da una fila di archi caricati da elementi vegetalizzati e delimitata da bastoncini tortili. Ad un campo musivo, infine appartengono forse alcuni frammenti con tralci di vite e volatili (cfr. l'imm. da Brusin 1925, tav.V). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è scandito in pannelli giustapposti. L’unico scavato nel braccio N è ornato da una comp. triassiale di cerchi secanti e non contigui, con effetto di trifogli e formanti esagoni concavi, gli esagoni caricati da un esagono concavo inscritto. Il braccio O presenta 4 pann.: il 1° da N mostra una comp. di cerchi e di quadrati sulla diagonale tang., con spazi di risulta a forma di rocchetti contenenti pelte a volute, il 2° un reticolato di linee triple dentate, il 3° un racemo di acanto (è separato dal 2° da una fascia con una fila di losanghe e di quadrati fiancheggiati da pelte a volute), il 4° una comp. triassiale di cerchi secanti e non contigui, con effetto di trifogli e formanti esagoni concavi, gli esagoni caricati da un triangolo concavo inscritto. L’unico pann. scoperto nel braccio S presenta una comp. di quadrati concavi sulla diagonale tang., formanti cerchi, in un reticolato di linee, con un quadrato iscritto in ogni comparto. L'immagine del rivestimento è estratta dall'Archivio MAN, Aquileia, Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, neg. 3365 (immagine su concessione del MiBACT - Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione). Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da un'ampia fascia bianca seguita da fasce bianche e nere alternate, e decorato da un reticolato di fasce delineate, con quadrati concavi neri nei punti di incrocio; gli scomparti di risulta sono caricati da diversi motivi: una svastica, una crocetta quadripetala o una croce di linee dentate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato ornato da una composizione ortogonale policroma di girandole di pelte nello stesso verso, contigue, intorno ad un nodo di Salomone, con diamanti negli spazi di risulta; il bordo consta di un'ampia fascia bianca, fasce bianche e nere alternate, una linea dentellata, una greca bassa, una fascia ornata da una fila di cuori a volute contrapposti e separati alternativamente da una coppia di palmette e da un fiore, e una greca bassa. E' interessante notare che sul lato rivolto al quadriportico il mosaico è bordato solo da fasce monocrome. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia nera, il cui campo bianco racchiude un pannello quadrangolare. Quest'ultimo è racchiuso da fasce bianche e nere alternate ed è decorato da una composizione di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale; i quadrati grandi sono caricati da due racemi di hedera intrecciati, quelli piccoli da un quadrato concentrico con al centro una hedera e da un quadrato a lati concavi inscritto in un quadrato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato policromo con il campo a fondo bianco ornato da due pannelli geometrici rettangolari disposti a T. Del pannello corrispondente al gambo si conserva solamente parte del bordo, che consta di fasce bianche e nere alternate e di una treccia a tre capi, policroma, su fondo nero. Il pannello corrispondente al tratto trasversale della T, invece, mostra una composizione ortogonale di meandri di svastiche a doppie T caricate da un quadrato sulla diagonale iscritto tra due pelte a volute affrontate e colorate; il quadrato, a fondo nero, è caricato da un nodo di Salomone. L'immagine del rivestimento è tratta da Brusin 1954, fig. a p. 47. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavim., di cui si ignora la sorte, è un tess. a fondo bianco che racchiude 2 pannelli formanti una T. Il pann. maggiore, corrispondente al gambo della T, sembra essere suddiviso in almeno 2 riquadri adiacenti: quello meglio conservato presenta un motivo non più riconoscibile, disegnato da una treccia a due capi policroma, da un meandro di svastiche a giro doppio e da una fila di crocette. Lo schema determina dei quadrati: nell’unico superstite si conserva il busto dell'Inverno. Il 2° riquadro mostra una fascia marginale formata da un meandro di svastiche a giro doppio seguita da una fila di crocette; la fascia pare interrotta da un cerchio disegnato da fasce geom. (le stesse che formano il bordo del pann.) e la decor. centrale è perduta. Il pann. minore è decorato da una comp. triassiale di stelle di 6 losanghe tangenti, formanti esagoni; le losanghe sono ornate da una losanga colorata, gli esagoni da un fiorone di tre hederae. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato bianco bordato da un'alta fascia nera, una bianca, una fascia ornata da racemi a volute uscenti da un cantharus, e fasce bianche e nere alternate. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lacerto angolare di rivestimento pavimentale in tessellato monocromo con tessere in marmo veronese bianco e rosso. Nel 1984 il tratto di pavimento era visibile in situ. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale parte in lastricato di pietre e parte a commessi laterizi. Non vengono avanzate proposte di datazione; se è corretta l'ipotesi dello Stucchi relativamente ad una sua trasformazione da giardino in cortile, in una fase non precisabile della vita dell'edificio, il rivestimento è sicuramente posteriore al I sec. d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato con decorazione geometrica, di cui si conservavano, al momento della scoperta, solo alcuni lacerti. Del pavimento non si possiede documentazione grafica. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La documentazione dell'epoca riporta la notizia del ritrovamento di "pavimenti" in sectile, senza tuttavia specificare quanti e quali ambienti erano pavimentati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale a commessi laterizi con emblema in tessellato bicromo raffigurante un cantaro. Del pavimento rimane solo il disegno realizzato all'epoca del rinvenimento. Non vengono avanzate proposte di datazione precise riguardo questo pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale a commessi laterizi, caratterizzato da cubetti e parallelepipedi bicromi che formano una decorazione geometrica di tipo iterativo. Il frammento conservato misura m 0.62x0.62. Il Brusin riporta la datazione della Blake, che colloca il rivestimento nel I sec. d.C., pur suggerendo di posticipare la cronologia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato monocromo bianco. Non è noto l'attuale stato di conservazione del pavimento. La pur sommaria descrizione del della Torre non consente di attribuire a questo vano il frammento conservato al museo e sicuramente proveniente dal complesso termale, ma caratterizzato da un motivo di incorniciatura in tessere nere. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lacerto di tessellato policromo con decorazione geometrica di tipo iterativo; la porzione conservata al Museo Archeologico Nazionale di Cividale misura m 0.99x1.10. Non c'è accordo sulla datazione: il Mutinelli data il mosaico al III-IV sec. d.C, mentre lo Stucchi posticipa la datazione al V-VI. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato bicromo con decorazione geometrica, di cui si era conservato solo l'angolo sud-orientale. L'esistenza del lacerto, che non è stato lasciato in situ, è nota grazie alla documentazione di scavo dell'epoca, mentre mancano dati relativi alla sua conservazione attuale. Immagine rivestimento da Vitri, Tiussi 2005. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato monocromo bianco del vano, non conservatosi; si conserva lo pseudoemblema con testa d'Oceano che decorava la piscina, che misura m 2.18x1.86. Per quanto riguarda la cronologia del mosaico figurato, si accoglie l'ipotesi del Donderer; posticipa leggermente la datazione la Mian, secondo la quale i confronti più stringenti sono quelli con i mosaici ostiensi di II e III sec. d.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
La documentazione dell'epoca riporta la notizia del ritrovamento di "pavimenti" in tessellato, senza tuttavia specificare quanti e quali ambienti erano pavimentati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato monocromo bianco; ne rimane un frammento che misura m 1.34 x 0.80, attualmente conservato al Museo Archeologico di Cividale. Non vengono avanzate proposte di datazione. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del rivestimento in tessellato bicromo con decorazione geometrica, si conserva un frammento in pessimo stato di conservazione, che misura m 0.83 x 0.83. L'altro frammento, staccato anch'esso all'epoca del rinvenimento e portato in museo, è andato poi perduto. Per quanto riguarda la cronologia, si accoglie la proposta del Donderer, segnalando comunque che la Mian alza la datazione agli inizi del I sec d.C. o addirittura alla fine del I sec. a.C. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pseudoemblema in tessellato bicromo con decorazione geometrica, parzialmente conservato. Il lacerto conservato misura m 1.48 x 1.02. Non c'è accordo riguardo la datazione: lo Stucchi propone di datarlo al I sec.d.C., mentre Donderer lo colloca nella seconda metà del II sec.d.C., proposta che si è accolta, tenendo conto anche delle puntualizzazioni avanzate dalla Mian, che non esclude la possibilità di anticiparne la cronologia. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato bicromo con decorazione geometrica, di cui rimane un lacerto rettangolare di m 1.27x1.25. Secondo Brusin il pannello con la composizione di pelte potrebbe aver rappresentato la soglia del vano: si potrebbe anche ipotizzare che i pannelli rappresentino altrettante soglie. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Frammento di tessellato bicromo con decorazione vegetale, attualmente conservato al Museo Archeologico Nazionale di Cividale; il frammento, di forma irregolare, misura m 0.47x0.32. non vengono avanzate proposte circa la cronologia del tessellato. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lacerto di tessellato bicromo, che misura m 1.33x1.55. Il lacerto è attualmente conservato al Museo Archeologico Nazionale di Cividale. Non vengono avanzate proposte di datazione. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Frammento di rivestimento pavimentale in tessellato bicromo. Per confronto con la documentazione grafica del 1819, si attribuisce al vano E la porzione di tessellato conservata al Museo Archeologico Nazionale di Cividale con inv. n. 16. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato, di cui rimane un lacerto che misura m 1.46x1.96. Al momento della scoperta, la porzione di mosaico messa in luce misurava m 3x2; il rivestimento era in cattivo stato di conservazione e lo strappo fu complicato dalla friabilità della preparazione pavimentale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato con inserti; Il rivestimento è conservato, con alcune lacune, per tutta la larghezza del corridoio (m 1.20) e per una lunghezza massima di m 3.48. L'immagine allegata mostra la situazione della domus al momento della scoperta, nel 1938. Il pavimento è stato sottoposto ad un intervento di restauro nel 1941. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Tessellato con decorazione geometrica bicroma, conservato per tutta la lunghezza del vano (m 6.75). La porzione settentrionale del rivestimento è invece andata perduta, in modo particolare nel settore nord-occidentale dell'ambiente. L'immagine allegata mostra la situazione della domus al momento della scoperta, nel 1938. Il pavimento è stato sottoposto ad un intervento di restauro nel 1941. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato con inserti. La porzione conservata misura m 1.45x1.80, con una lacuna circolare lungo il margine sud-orientale. L'immagine allegata mostra la situazione della domus al momento della scoperta, nel 1938. Il pavimento è stato sottoposto ad un intervento di restauro nel 1941. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato con inserti, di cui fu rinvenuto un lacerto. L'esistenza del frammento, che non è stato lasciato in situ, è nota grazie alla documentazione di scavo dell'epoca, mentre mancano dati relativi alla sua conservazione attuale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Del rivestimento in tessellato rimane parzialmente conservato il riquadro centrale, che misura m 1.77 x 1.60. La documentazione grafica mostra inoltre la presenza di una soglia musiva, non conservata. L'immagine èrivestimento è tratta da Brusin 1961, fig. 11. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lacerti di rivestimento pavimentale a commessi laterizi con cubetti. Il pavimento è riferibile alla seconda fase edilizia della villa, ma non viene proposta una cronologia specifica. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in cementizio decorato con inserti di tessere musive bianche e nere. Il pavimento si presentava in pessimo stato di conservazione e non è possibile stabilire il motivo decorativo riprodotto dalle tessere. Non è possibile stabilire una cronologia precisa del pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in ciottoli, caratterizzato da un'area centrale rialzata e pavimentata a commessi laterizi con cubetti. Non è possibile stabilire la datazione precisa del vano. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lacerto di tessellato di cui rimane solo un disegno dell''epoca del rinvenimento; sul disegno è riportata l'indicazione "60 cm", che potrebbe riferirsi alla lunghezza di uno dei lati del frammento. Non vengono formulate ipotesi di datazione. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato monocromo bianco. Questo pavimento si trovava 0.60 m più in alto rispetto alla pavimentazione più antica ed era caratterizzato da un incavo circolare in posizione centrale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato monocromo bianco. Questo pavimento si trovava 0.10 m più in alto rispetto alla pavimentazione precedente ed era caratterizzato da un incavo circolare in posizione centrale. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Lacerto di rivestimento pavimentale a commessi laterizi, realizzato parte in opus spicatum e parte in tavelloni di cotto. Non è possibile specificare la cronologia del pavimento. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento in cementizio a base fittile con riquadro caratterizzato da inserti litici, decorazioni in tessere musive e un'iscrizione musiva parzialmente conservata. Immagine rivestimento da Donderer 1986. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in cementizio a base fittile, composto in prevalenza da calcare tritato, malta e schegge di mattoni; la fattura era più accurata rispetto al pavimento più tardo. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Pavimento in cementizio a base fittile (dimensioni m 2.50 x 2.50), al cui centro è risparmiato uno pseudoemblema costituito da un riquadro in tessellato bordato da una fascia monocroma di cinque file di tessere bianche e da una fascia a scacchiera composta da cinque file di tessere bianche e nere; nel riquadro è racchiusa una composizione raggiata a n raggi attorno ad un cerchio e in un cerchio, i 44 settori a colori opposti. Il cerchio è delimitato da una linea semplice di tessere nere e da una linea doppia di tessere bianche. Negli angoli di risulta tra il cerchio e il riquadro, compare un seminato di inserti litici fittamente accostati. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra
Rivestimento pavimentale in tessellato policromo con decorazione geometrica, di cui risulta conservata solo una fascia di 2.50 m aderente al muro perimetrale della basilica. Immagine rivestimento da Moro 1956. Vai alla scheda - Apri la la scheda in una nuova finestra